In molti sognano di aver una splendida Delonix regia nel proprio giardino, ma ahimè in Italia se la possono permettere davvero in pochi.
In questo articolo vorrei parlare della Caesalpinia gilliesii, volgarmente conosciuta anche come Poinciana, una parente della più maestosa D. regia, dall'aspetto esotico, ma ben più resistente al freddo italiano.
Storia, Origine e Diffusione :
Poinciana (Caesalpinia gilliesii), chiamata anche Pianta (o Fiore) del Paradiso (da non confondere con la Strelitzia), è il nome volgare di un arbusto ornamentale relativamente raro.
C. gilliesii è una pianta appartenente all'immensa famiglia delle Fabaceae (sinonimo Leguminose), che tra le altre annovera molte specie di grande importanza commerciale come Fave, Fagioli e Piselli.
Caesalpinia gilliesii è nativa delle aree secche sub-tropicali del Sud America, a cavallo tra Uruguay ed Argentina, ma è naturalizzata anche negli U.S.A., dove cresce spontanea in stati come Texas, Arizona e California.
La specie è rustica ed adattabile, può crescere in zone dismesse ed ai margini delle strade, tuttavia all'infuori delle zone sopracitate è piuttosto rara ed in Italia la si osserva sporadicamente, soprattutto nelle campagne del centro-sud, non troppo lontane dalle coste.
Il nome del genere ("Caesalpinia") fu scelto in onore di Andrea Caesalpinio (1524-1603), botanico e medico fiorentino, mentre l'epiteto della specie ("gilliesii") deriva dal botanico ed esploratore John Wynn Gillespie (1901-1932).
Botanica e Fisiologia :
La Poinciana è un piccolo arbusto alto circa 3 metri (10 ft) e solitamente formato da più tronchi. L'altezza è però fortemente influenzata dalle condizioni di crescita e dalla piovosità; infatti non è inusuale trovare esemplari ben più bassi.
Le foglie sono bipennate, ricordando l'aspetto di quelle delle Felci. Ogni foglia è lunga circa 20 cm (8 in), divisa in 8-12 paia di foglioline secondarie, a loro volta ulteriormente suddivise 7-11 paia di foglioline.
I fiori sono raggruppati in un'infiorescenza "a pannocchia" che spunta dall'apice dei rami, crescendo verso l'alto per una lunghezza totale di 20 cm (8 in). Ogni singolo fiore è formato da 5 petali gialli e da 10 lunghissimi (e vistosi) stami rossi.
La fioritura è tipicamente estiva, abbastanza prolungata ed anche all'interno di una stessa infiorescenza i fiori alla base si schiudono prima di quelli all'apice.
I frutti sono dei baccelli marroni (verdi da immaturi), appiattiti e ricoperti da una peluria rossastra, al cui interno troviamo circa 8 semi.
Nel complesso questo arbusto ha una chioma presente sin dalla base, ma generalmente poco folta. Il comportamento sempreverde è tipico delle piante cresciute in climi simili a quelli dell'areale d'origine; in Italia la Poinciana può essere semi-decidua od, in località in cui vi siano gelate, addirittura totalmente spogliante.
Come Crescere il Fiore del Paradiso ? - Coltivazione, Potatura, Clima, Esposizione e Riproduzione.
Caesalpinia gilliesii è una specie a suo agio nei climi spiccatamente aridi, quasi desertici, e possiede un apparato radicale profondo che conferisce alla pianta un'elevata resistenza alla siccità.
Sebbene un'irrigazione durante i primi anni possa favorire una fioritura più abbondante, la Poinciana è in grado di sopravvivere egregiamente anche nei posti più torridi d'Italia, senza alcuna innaffiatura; in altre parole la potrete trattare come se fosse un Fico d'India.
Questa pianta ama esposizioni quanto più soleggiate possibili ed è rustica anche per quanto concerne il suolo; può infatti crescere pure su terreni poco fertili e sassosi. Le concimazioni non sono necessarie ed in un terreno "medio" si ha una crescita veloce anche in assenza di fertilizzanti.
Caesalpinia gilliesii è una pianta subtropicale, in natura prospera in aree in cui normalmente non vi sono gelate o sono molto lievi; ciò nonostante non sono zone tropicali ed, in quota, le temperature invernali possono esser più fredde. Per questa ragione la specie ha una discreta (non ottima) tolleranza al freddo e può sopravvivere, perdendo le foglie e con forse qualche danno ai rami più esili, a sporadiche minime nell'ordine dei -10° C (14° F). A temperature inferiori potrebbe perdere la parte aerea e ributtare dalle radici nella stagione successiva, può dunque esser coltivata in molte zone d'Italia.
La potatura non è essenziale, il volume occupato non è mai esagerato; tuttavia si può potare a piacimento. Ad inizio primavera, ma prima della ripresa vegetativa, si può rimuovere ciò che resta dei fiori/frutti della passata stagione, si possono eliminare i rami morti durante l'inverno, accorciare quelli troppo assurgenti e diradare i rami mal-posizionati interni alla chioma.
Che io sappia non esistono cloni selezionati ed il metodo di propagazione più comune è senza dubbio la semina.
Insomma, dopo le più conosciute Mimosa ed Albizia, questa "ex sconosciuta" potrebbe esser un'altra Fabaceae ornamentale da aggiungere alla collezione delle vostre "simil-tropicali".
In questo articolo vorrei parlare della Caesalpinia gilliesii, volgarmente conosciuta anche come Poinciana, una parente della più maestosa D. regia, dall'aspetto esotico, ma ben più resistente al freddo italiano.
Storia, Origine e Diffusione :
Poinciana (Caesalpinia gilliesii), chiamata anche Pianta (o Fiore) del Paradiso (da non confondere con la Strelitzia), è il nome volgare di un arbusto ornamentale relativamente raro.
C. gilliesii è una pianta appartenente all'immensa famiglia delle Fabaceae (sinonimo Leguminose), che tra le altre annovera molte specie di grande importanza commerciale come Fave, Fagioli e Piselli.
Caesalpinia gilliesii è nativa delle aree secche sub-tropicali del Sud America, a cavallo tra Uruguay ed Argentina, ma è naturalizzata anche negli U.S.A., dove cresce spontanea in stati come Texas, Arizona e California.
La specie è rustica ed adattabile, può crescere in zone dismesse ed ai margini delle strade, tuttavia all'infuori delle zone sopracitate è piuttosto rara ed in Italia la si osserva sporadicamente, soprattutto nelle campagne del centro-sud, non troppo lontane dalle coste.
Il nome del genere ("Caesalpinia") fu scelto in onore di Andrea Caesalpinio (1524-1603), botanico e medico fiorentino, mentre l'epiteto della specie ("gilliesii") deriva dal botanico ed esploratore John Wynn Gillespie (1901-1932).
Botanica e Fisiologia :
La Poinciana è un piccolo arbusto alto circa 3 metri (10 ft) e solitamente formato da più tronchi. L'altezza è però fortemente influenzata dalle condizioni di crescita e dalla piovosità; infatti non è inusuale trovare esemplari ben più bassi.
Le foglie sono bipennate, ricordando l'aspetto di quelle delle Felci. Ogni foglia è lunga circa 20 cm (8 in), divisa in 8-12 paia di foglioline secondarie, a loro volta ulteriormente suddivise 7-11 paia di foglioline.
I fiori sono raggruppati in un'infiorescenza "a pannocchia" che spunta dall'apice dei rami, crescendo verso l'alto per una lunghezza totale di 20 cm (8 in). Ogni singolo fiore è formato da 5 petali gialli e da 10 lunghissimi (e vistosi) stami rossi.
La fioritura è tipicamente estiva, abbastanza prolungata ed anche all'interno di una stessa infiorescenza i fiori alla base si schiudono prima di quelli all'apice.
I frutti sono dei baccelli marroni (verdi da immaturi), appiattiti e ricoperti da una peluria rossastra, al cui interno troviamo circa 8 semi.
Nel complesso questo arbusto ha una chioma presente sin dalla base, ma generalmente poco folta. Il comportamento sempreverde è tipico delle piante cresciute in climi simili a quelli dell'areale d'origine; in Italia la Poinciana può essere semi-decidua od, in località in cui vi siano gelate, addirittura totalmente spogliante.
Come Crescere il Fiore del Paradiso ? - Coltivazione, Potatura, Clima, Esposizione e Riproduzione.
Caesalpinia gilliesii è una specie a suo agio nei climi spiccatamente aridi, quasi desertici, e possiede un apparato radicale profondo che conferisce alla pianta un'elevata resistenza alla siccità.
Sebbene un'irrigazione durante i primi anni possa favorire una fioritura più abbondante, la Poinciana è in grado di sopravvivere egregiamente anche nei posti più torridi d'Italia, senza alcuna innaffiatura; in altre parole la potrete trattare come se fosse un Fico d'India.
Questa pianta ama esposizioni quanto più soleggiate possibili ed è rustica anche per quanto concerne il suolo; può infatti crescere pure su terreni poco fertili e sassosi. Le concimazioni non sono necessarie ed in un terreno "medio" si ha una crescita veloce anche in assenza di fertilizzanti.
Caesalpinia gilliesii è una pianta subtropicale, in natura prospera in aree in cui normalmente non vi sono gelate o sono molto lievi; ciò nonostante non sono zone tropicali ed, in quota, le temperature invernali possono esser più fredde. Per questa ragione la specie ha una discreta (non ottima) tolleranza al freddo e può sopravvivere, perdendo le foglie e con forse qualche danno ai rami più esili, a sporadiche minime nell'ordine dei -10° C (14° F). A temperature inferiori potrebbe perdere la parte aerea e ributtare dalle radici nella stagione successiva, può dunque esser coltivata in molte zone d'Italia.
La potatura non è essenziale, il volume occupato non è mai esagerato; tuttavia si può potare a piacimento. Ad inizio primavera, ma prima della ripresa vegetativa, si può rimuovere ciò che resta dei fiori/frutti della passata stagione, si possono eliminare i rami morti durante l'inverno, accorciare quelli troppo assurgenti e diradare i rami mal-posizionati interni alla chioma.
Che io sappia non esistono cloni selezionati ed il metodo di propagazione più comune è senza dubbio la semina.
Insomma, dopo le più conosciute Mimosa ed Albizia, questa "ex sconosciuta" potrebbe esser un'altra Fabaceae ornamentale da aggiungere alla collezione delle vostre "simil-tropicali".