martedì 1 agosto 2023

Inga edulis - Coltivazione, Temperatura e Cure

Inga è un genere di piante tropicali di origine sud americana, appartenente all'immensa famiglia delle Fabaceae (ex Leguminose), come il Tamarindo, i Piselli o la Mimosa

Alcune specie a crescita veloce e di grosse dimensioni, come la Inga laurina, vengono coltivate nei paesi tropicali in consociazione a piante alimentari che richiedono un certo grado di ombreggiamento, come ad esempio il Caffè, il Cacao o la Vaniglia.

In questo articolo vorrei però parlare della Inga edulis che, come suggerisce il nome, produce frutti commestibili, oltre a migliorare le qualità del suolo ed a fornire preziosa ombra nelle piantagioni sopracitate.

Frutti Inga edulis

Origine e Diffusione : 

La I. edulis è nativa del Sud America (Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Perù), ma oggi comune anche nell'America centrale. In natura prospera in zone tropicali, vicino a corsi d'acqua, fino ad una quota di 1600 metri (5250 ft). Sebbene perfettamente adattata a zone umide, tollerando addirittura allagamenti temporanei di 1-2 mesi (es. piane alluvionali), può crescere anche in climi tropicali a regime monsonico, in cui vi siano anche 5-6 mesi di stagione secca. In fine, data la propensione a crescere in altura, ha evoluto un'inusuale attitudine a sopportare il freddo, tanto che può esser coltivata anche in zone sub-tropicali ed, entro certi limiti, in zone temperate calde. La Inga edulis è conosciuta anche con il nome di Ice Cream Bean, per via della bianca polpa dei suoi frutti che, anche per dolcezza e sofficità,  ricorda appunto il gelato.

Frutto Aperto e Polpa Inga edulis

Botanica e Coltivazione :

La specie può raggiungere al massimo i 25 metri (82 ft) di altezza (ma spesso è più bassa) ed ha un tronco che, in piante adulte, può essere contorto, a spirale e ricoperto da una corteccia grigiastra. La chioma ha la tendenza ad espandersi in larghezza, più che a crescere in altezza, conferendo alla pianta un portamento "appiattito". 

Le foglie sono alterne, paripennate, composte da 4-6 paia di foglioline. Esse sono color verde lucido, leggermente pubescenti e possono esser lunghe fino a 25 cm (10 in), quanto meno quelle distali, che son di maggior dimensione rispetto a quelle poste vicino al rachide (grandezza crescente). A cavallo tra ognuna delle foglioline sono presenti ghiandole nettarifere che producono nettare extrafiorale che attira e nutre le formiche, le quali in cambio proteggono le foglie dagli insetti erbivori.

Pianta Inga edulis
Le infiorescenze, terminali sui rami, sono dei racemi biancastri piuttosto appariscenti (ricordano vagamente il cotone). I diversi fiori dell'infiorescenza si aprono scalarmente e tendono a sbocciare di notte e sono di norma impollinati dai pipistrelli. In zone tropicali umide la fioritura può avvenire più volte (e casualmente) durante l'anno, con piante diverse che fioriscono in periodi diversi, senza che ci sia una regola precisa. In zone tropicali monsoniche invece la fioritura avviene con le piogge, all'inizio della stagione umida. In zone temperate la fioritura inizia dopo la stasi vegetativa invernale. 

La Inga edulis è considerata almeno parzialmente autofertile, tuttavia meno dell'1% dei fiori si trasformeranno in frutti, ciò nonostante questo non è un grosso problema, dato che una pianta di appena 4 anni produce già circa 100.000 fiori all'anno

I frutti sono dei baccelli, talvolta molto lunghi, in cui i semi sono immersi in una dolce e soffice polpa, la quale risulta esser la parte commestibile e saporita della pianta. In condizioni ottimali i frutti impiegano 3 mesi per maturare. Piante adulte possono tranquillamente portare a maturazione oltre 300 baccelli all'anno. 

La specie è adattabile a moltissimi suoli, anche poveri e, persino senza concimazioni, ha una crescita veloce. Questo in parte è dovuto al fatto che le sue radici vivono in simbiosi con batteri azoto fissatori e, un po' come fanno le Fave, prelevano l'azoto atmosferico trasferendolo al suolo, migliorandone la fertilità, anche per le piante che cresceranno nei paraggi. 

Infiorescenza Inga edulis
La pianta cresce bene in climi tropicali, ama un'esposizione quanto più soleggiata possibile (pur tollerando qualche ora di ombra) e, per svilupparsi, sono necessarie temperature "estive"; tuttavia tollera l'arresto vegetativo e può resistere ad un moderato freddo. Indicativamente la si deve coltivare in zone prive di gelo, in quanto le giovani piante (così come la nuova vegetazione) muore a 0° C (32° F), tuttavia una pianta adulta ed acclimatata potrebbe sopportare sporadici abbassamenti di temperatura sino a -2 °C (28°F), forse poco più con grossi danni alla parte aerea. Diciamo che indicativamente può esser coltivato nell'areale del Mango, quindi ci sono buone possibilità nelle zone costiere della Sicilia.

Piante affrancate non temono la siccità e possono sopravvivere all'aridità estiva della nostra cara Macchia Mediterranea. Esemplari giovani o cresciuti in vaso invece necessitano un minimo di irrigazione. 

La propagazione avviene solitamente tramite seme, il quale germina piuttosto velocemente, talvolta emettendo una radichetta già all'interno del frutto. Nonostante ciò i semi hanno scarsa vitalità e germinano solo se piantati da freschi. La moltiplicazione gamica ha generato grande variabilità e due semi possono generare due piante che producono frutti di forma, dimensione e gusto differenti. 

Lo sviluppo è molto rapido e, in ambienti tropicali, la pianta è pronta a fiorire/fruttificare dopo appena 2 anni; per contro la specie non è troppo longeva e raramente supera i 50 anni di età

Inga edulis è rustica, tollera bene i patogeni, sebbene in ambienti umidi ci possano esser delle infezioni fungine che riguardano quasi esclusivamente i frutti; inoltre risponde vigorosamente anche a potature energiche, senza che queste compromettano più di tanto la successiva fruttificazione. 

Fiori Inga edulis