Le Palme sono da sempre simbolo di Sole, spiagge e caldo; tuttavia esistono centinaia di specie, alcune delle quali si sono adattate a vivere in un ambiente ben diverso.
Se vivete in una zona molto fredda, ma non volete rinunciare ad avere una bella palma in giardino, vi sarete sicuramente domandati : "Qual è la Palma più resistente al gelo?"
La risposta è semplice, la Palma della Cina (Trachycarpus fortunei) ed altre specie di questo genere.
Infatti, come discuteremo in questo articolo, le diverse specie del genere Trachycarpus si sono evolute per prosperare in quota, sulle montagne dell'Asia e sono a proprio agio sotto la neve, senza subire danni da gelo, neppure nelle zone più fredde della Pianura Padana.
Nelle prossime righe capiremo come coltivare la Trachycarpus fortunei, qual è la sua reale resistenza al freddo, dove è diffusa in Italia e come riconoscerla rispetto alle altre piante.
Storia ed Origine :
Tutte le Palme appartengono alla famiglia delle Arecaceae (Palmaceae), formata da oltre 200 generi, per un totale di oltre 2600 specie, con diffusione prevalentemente tropicale e subtropicale.
Il genere Trachycarpus è uno di questi 200 e conta al proprio interno 11 specie, tra cui appunto la diffusissima T. fortunei.
Le Trachycarpus sono Palme native di una vasta area compresa tra le montagne dell'Himalaya e la Cina, hanno tronco esile e foglie "a ventaglio".
Di seguito troverete l'elenco (in ordine alfabetico) di tutte le specie :
Di seguito troverete l'elenco (in ordine alfabetico) di tutte le specie :
- Trachycarpus excelsa: secondo alcuni non sarebbe una specie a sé, ma una varietà di T. fortunei.
- Trachycarpus fortunei : la più comune e diffusa, che verrà approfondita in questo articolo.
- Trachycarpus geminisectus : palma nativa del Vietnam, dove prospera ad una quota media di circa 1500 m (49200 feet). La T. geminisectus è una palma di piccole dimensioni che cresce solitaria, sui ripidi pendii delle umide foreste di conifere, competendo con Cipressi e Tassi, ma anche con i bellissimi Rododendri.
- Trachycarpus latisectus (sin. Trachycarpus sikkimensis) : originaria dell'India, si caratterizza per aver foglie di un verde più chiaro e meno frastagliate. Questa palma ha una scarsa tolleranza al gelo.
- Trachycarpus martianus : palma dal portamento snello e slanciato, con un tronco spoglio. Cresce tra il Nord dell'India ed il Nepal.
- Trachycarpus nanus : come suggerisce il nome scientifico, questa Trachycarpus "nana" ha un portamento estremamente compatto ed uno sviluppo limitato.
- Trachycarpus oreophilus : cresce ad alta quota, nel Nord della Thailandia.
- Trachycarpus princeps : nativa della Cina meridionale, si caratterizza per le foglie a geometria quasi perfettamente circolare, finemente frastagliate sino in profondità.
- Trachycarpus ravenii : specie scoperta solo di recente, in Laos, strettamente imparentata con T. oreophilus e T. princeps.
- Trachycarpus takil : cresce sull'Himalaya, sino ad una quota di 2700 m (8900 ft), dove il gelo e la neve sono comuni. Ha un'ottima resistenza al gelo, paragonabile (se non superiore) a quella della T. fortunei. Le vecchie foglie tendono a seccare, senza distaccarsi, coprendo di fatto la parte superiore del tronco.
- Trachycarpus ukhrulensis : endemica della regione del Manipur, nella zona nord-orientale dell'India. Scoperta recentemente, è dotata di ottima resistenza al gelo e foglie grosse, ma con lobi molto ravvicinati.
La T. fortunei è sicuramente la specie più comune di questo genere e, almeno nel Nord Italia, è in assoluto la palma più diffusa.
Sebbene si creda sia nativa delle montagne della Cina Meridionale e della Birmania (Myanmar), la reale origine non è certa, dato che la specie viene coltivata da centinaia di anni in buona parte della Cina ed in Giappone e possibili ritrovamenti allo stato selvatico potrebbero essere dovuti ad una disseminazione casuale a partire da piante importate.
Nell'antichità, in oriente, era usata per ricavare fibre tessili, impiegate nella produzione di abiti, sacchi, ma anche corde degli strumenti musicali.
La Palma della Cina venne importata per la prima volta in Europa nel 1844, dall'esploratore britannico Robert Fortune. In suo onore alla palma venne dato il suffisso "fotunei", nonché il nome generico di Palma di Fortune.
Oggigiorno questa palma è diffusa in tutto il mondo, in particolar modo nelle zone più fredde, dove altre palme patirebbero il gelo. Oltre al Nord Italia cresce anche in Scozia, Germania e nelle zone più miti del Canada.
Sebbene si creda sia nativa delle montagne della Cina Meridionale e della Birmania (Myanmar), la reale origine non è certa, dato che la specie viene coltivata da centinaia di anni in buona parte della Cina ed in Giappone e possibili ritrovamenti allo stato selvatico potrebbero essere dovuti ad una disseminazione casuale a partire da piante importate.
Nell'antichità, in oriente, era usata per ricavare fibre tessili, impiegate nella produzione di abiti, sacchi, ma anche corde degli strumenti musicali.
La Palma della Cina venne importata per la prima volta in Europa nel 1844, dall'esploratore britannico Robert Fortune. In suo onore alla palma venne dato il suffisso "fotunei", nonché il nome generico di Palma di Fortune.
Oggigiorno questa palma è diffusa in tutto il mondo, in particolar modo nelle zone più fredde, dove altre palme patirebbero il gelo. Oltre al Nord Italia cresce anche in Scozia, Germania e nelle zone più miti del Canada.
Come Riconoscere la Palma della Cina ? - Botanica e Fisiologia
T. fortunei, nota anche come Palma del Giappone o Palma Cinese, è una Palma ornamentale che può essere coltivata alle maggiori latitudini, sino oltre il 50° N; tuttavia il suo areale d'origine non è quello più settentrionale in assoluto tra le palme, primato che spetta di diritto alla meno rustica Chamaerops humilis, nativa delle zone più miti del Mediterraneo.
La Palma di Fortune cresce solitaria, raggiungendo dopo molti anni un'altezza massima di circa 20 metri (66 ft), sebbene si mantenga spesso di dimensioni più contenute.
Nonostante la notevole altezza, il tronco è relativamente sottile e flessibile, superando di rado i 30 cm (12 in) di diametro.
Importante notare che il tronco ha un diametro abbastanza costante tra parte alta e bassa e, mancando di un vero accrescimento secondario, raggiunge la larghezza definitiva in giovane età, mentre continua ad allungarsi per tutta la vita. Viene da sé che giovani esemplari sembrano più tozzi, mentre quelli vecchi slanciati.
I resti dei piccioli fibrosi delle vecchie foglie ormai cadute rimangono attaccati al tronco, conferendogli un colore grigiastro ed un aspetto lanuginoso.
La Palma Cinese produce foglie palmate (a "ventaglio"), color verde scuro, con un diametro massimo di circa 1 metro (40 in), sorrette da un rachide (picciolo) altrettanto lungo.
Come in tutte le palme, le foglie sono sempreverdi e relegate all'apice vegetativo, dove formano una chioma arrotondata, piuttosto disordinata. Ogni foglia, se non danneggiata dal vento o dalle intemperie, ha una vita media di circa 3 anni.
T. fortunei è una specie dioica, vale a dire che esistono piante "maschio", che producono unicamente fiori maschili, e piante "femmina", che producono fiori femminili.
Le lunghe infiorescenze, composte da numerosissimi fiorellini gialli, emergono dalla parte alta della pianta e rimangono penduli.
In Italia la fioritura avviene in primavera, tipicamente tra Marzo ed Aprile.
I fiori di questa palma richiamano diverse specie di insetti pronubi, che provvedono all'impollinazione.
I fiori femminili, se fecondati, si trasformano in frutti, ovvero delle drupe violacee, di piccole dimensioni, riunite in un grappolo pendulo, che ricorda molto l'Uva.
Questi frutti, dall'aspetto molto attraente, danno l'impressione di avere un ottimo sapore; purtroppo è solo una mera illusione, poiché non sono commestibili.
La radici sono poco espanse, ma particolarmente compatte, dense e non arrecano danni a marciapiedi e vialetti.
Come Coltivare la Trachycarpus fortunei ? - Crescita, Terreno, Esposizione e Cure.
La Palma di Fortune è una pianta rustica, di facile coltivazione ed in Italia la si può piantare da Nord a Sud, senza particolari accorgimenti.
Ok, ma fino a dove si può coltivare ?
Il fatto che sia tra le palme più resistenti al freddo, non vuol dire che possa sopportare le stesse temperature minime di una Betulla. Sicuramente non la troverete mai in Siberia od in alta montagna sulle Alpi; tuttavia, da adulta, non subisce danni da freddo almeno fino a -15°C (5° F) e, con danni minori, potrebbe tranquillamente sopravvivere anche con punte di -20°C (-4° F).
Detto questo, durante il primo anno di vita potrebbe essere un po' meno resistente, quindi potrebbe essere utile crescerla in vaso fino all'età di almeno 3-4 anni.
Tra le palme, la T. fortunei ha una discreta (non ottima) resistenza alla siccità, ma in Italia non richiede irrigazioni e le innaffiature si limitano ai primi anni dall'impianto, in luoghi molto aridi.
Questa palma si sviluppa male solo nelle zone aride e strettamente tropicali, aree in cui vi è comunque una vastissima scelta di altre specie di palma.
La Palma Cinese è molto adattabile anche in quanto a terreno e, pur preferendo quelli drenanti e fertili in superficie, prospera in tutti i suoli purché non abbiano elevate quantità di sale.
La concimazione, in terreni molto poveri, può velocizzare la crescita, ma in generale la Palma del Giappone si sviluppa bene anche senza concimare.
L'esposizione solare non è un parametro di rilievo, la T. fortunei ama posizioni a mezz'ombra, ma in Italia si sviluppa bene sia in pieno Sole, sia in zone ombrose, come sotto la chioma di grossi alberi ad alto fusto.
Forse anche la capacità di adattarsi all'ombra del sottobosco, dove molte specie non potrebbero competere per assenza di sole diretto, ha reso la Palma del Giappone quasi infestante. In molte zone del Nord Italia (vedi Piemonte) la si ritrova nelle zone marginali o dismesse, così come agli argini dei boschi.
La T. fortunei ha una crescita iniziale piuttosto lenta, quasi stentata, che le permette di essere coltivata in vaso per molti anni (rinvasando in vasi via via più grandi); tuttavia con l'età aumenta la velocità di crescita ed avendo una notevole longevità, preferisce essere piantata in piena terra, dove può vivere per oltre 80-100 anni.
Elevata è anche la tolleranza alle avversità alle malattie e, normalmente, non è attaccata in maniera significativa da funghi od altri patogeni.
La Palma di Fortune non ha ramificazioni e non deve essere potata. Se venisse rimosso completamente l'apice vegetativo la pianta morirebbe. Gli unici interventi di potatura si potrebbero considerare di pulitura, volti esclusivamente alla rimozione delle foglie più vecchie ed esterne.
La specie non ha attitudine ad emettere polloni e, dato che la propagazione tramite innesto nelle palme è praticamente inesistente, l'unico metodo di riproduzione vegetativo rimane la micro-propagazione, tecnica complessa, difficilmente effettuabile a livello amatoriale.
La moltiplicazione tramite semina rimane di gran lunga il metodo di riproduzione più comune e facile, data l'elevata percentuale di germinazione di questi semi.
Insomma, se avete un giardino in una zona molto fredda, ma non volete rinunciare a donargli un tocco esotico, la Palma Cinese potrebbe esser la scelta migliore (se non l'unica possibile).
È possibile nascano fiori femminili su pianta maschile e viceversa?
RispondiEliminaSolitamente no. O un esemplare è maschio o femmina. Poi non escludo che in rare occasioni possa accadere su una piccolissima % dei fiori, ma è l'eccezione, non la regola.
EliminaQual è l'altezza massima? Ho una pianta così in giardino da circa 40 anni e non smette mai di crescere. È resistente al vento forte? Sono preoccupata
RispondiEliminaDi norma raggiunge una ventina di metri....la crescita in altezza avviene per tutta la vita (80-100 anni), ma dopo i 50 anni di solito rallenta parecchio.
EliminaDiciamo che le Palme, non avendo ramificazioni, reggono piuttosto bene il vento..inoltre la Trachycarpus fortunei ha un tronco piuttosto flessibile. Poi ovviamente se vien un uragano può esser abbattuta anche lei, ma non è particolarmente soggetta a schianti.
Ho 4 palme di questo tipo in giardino, una abbastanza piccola ma le altre cominciano a raggiungere i metri di altezza. Nessuna di queste ha mai fatto fiori.A che età cominciano a fiorire? E' possibile che non fioriscano mai?
RispondiEliminaDi solito non fioriscono prima di 10-12 anni, ma dipende molto anche dalle condizioni di crescita, dall'esposizione solare etc..
EliminaPrima o poi, se Sole e nutrimento c'è inizieranno a fiorire.
Ciao a tutti
RispondiEliminaBuongiorno, ho diverse palme in giardino alcune alte circa quattro metri. Ultimamente il mio cucciolo di cane ha iniziato a strappare la pelosità bassa del tronco e a fare buchi attorno ad una di queste. Ho risolto proteggendo la pianta con una rete ma mi sono accorta da poco che si è seccato l'apice di una palma e le foglie alte, alcune anche già secche, sono "tristi". Come posso fare per salvarla? Ho paura che muoia. Può essere che il cane scavando abbia contribuito a questo stress? Dai buchi si vedevano delle piccole radici sottili che ho provveduto a coprire. La pianta comunque avrà più di 20 anni. Mi sembra strano che sia così delicata. Abito a Trieste. C'è spesso bora e d'inverno la temperatura scende anche sotto i 10 gradi pur abitando molto vicino al mare.
RispondiEliminaLa "pelosità" rimossa non fa alcun danno, il freddo neppure (regge oltre -15 C). Se scava molto può essere che abbia danneggiato le radici, che sono molto compatte...in realtà una diagnosi così è molto difficile da fare, ha fatto bene a mettere la rete...ora bisognerà vedere come e se si riprende, cercando di evitarle qualsiasi stress.
EliminaÈ possibile trovare in città qualche uccello che si cibi dei suoi frutti? Ho trovato quelli che sembrerebbero i semi femminili (5/6 bacche all'incirca grandi come un fagiolo nero) sul mio terrazzo, la ricerca in base alla foto mi fa pensare possano essere state scambiate da qualche rapace notturno, per bacche commestibili, ma poi abbandonate, vista la loro tossicità
RispondiEliminaPuò darsi che qualche uccello se ne nutra, questo spiegherebbe anche perchè la specie sia così infestante. :)
EliminaP.s.
I semi non sono né maschili né femminili, lo sono semmai le piante che si genereranno, ma dal seme non si può capire.
Ciao
Io direi che sarebbe meglio non coltivarla perche' infestante. Di disastri ambientali ne abbiamo gia' abbastanza...
RispondiEliminaGuardate in Svizzera cosa hanno deciso di fare
https://www.youtube.com/watch?v=fx3VuCdxPdE&ab_channel=RSIInfo