Il genere Washingtonia appartiene alle Arecaceae, una famiglia che talvolta chiamiamo più semplicemente col nome di "Palme", e comprende solo due specie, entrambe native del Nord America e con foglie "a ventaglio" (Fan Palms).
In questo articolo vorrei descrivere le due uniche specie del genere, Palma Californiana (Washingtonia filifera) e Palma Messicana (Washingtonia robusta), evidenziando le differenze e fornendo utili informazioni per chi volesse provare a coltivarle.
Origine, Diffusione e Curiosità :
Il nome Washingtonia fu scelto in onore di George Washington (1732-1799), primo presidente degli Stati Uniti.
La Washingtonia filifera, comunemente chiamata Palma della California, è originaria del Sud-Ovest degli Stati Uniti e rappresenta l'unica palma nativa di questa zona degli USA.
Popolazioni primarie si ritrovano tutt'ora in habitat riparati (es. Oasi, Falde Acquifere) del Deserto del Colorado e, più sparpagliate, anche del Deserto Mojave, a confine tra Nevada, Arizona e California. Alcune piante si spingono anche più a Sud, crescendo lungo i corsi d'acqua che attraversano il Deserto di Sonora.
Washingtonia filifera ha come habitat naturale i deserti del Sud degli Stati Uniti, dove riesce a crescere in posizioni in cui è presente dell'acqua in profondità, come lungo i canyon scavati dai fiumi. Oggigiorno la specie è naturalizzata anche in altri stati degli USA (Florida, Hawaii), nel Nord del Messico ed in Australia.
La Washingtonia robusta, comunemente chiamata Palma del Messico (da non confondere con la Palma Blu del Messico), cresce in un areale leggermente più meridionale, ma confinante, rispetto a quello della W. filifera ed è infatti nativa del Nord Ovest del Messico.
Se dovessimo ricercare il luogo di origine della Washingtonia robusta potremmo identificarlo con lo stato messicano della Bassa California (Baja California).
Entrambe le specie vengono cresciute a scopo ornamentale in un po' tutti i luoghi a clima Mediterraneo ed anche in Italia sono piantate sia nei giardini privati, sia nei luoghi pubblici, dove vengono spesso impiegate nelle alberature stradali.
Il numero delle Washingtonia coltivate in Italia è cresciuto negli ultimi anni e, dato che sembrerebbero meno vulnerabili all'attacco del Punteruolo Rosso, vengono spesso piantate al posto delle Phoenix canariensis, decimate da questo patogeno.
Come Distinguere tra Washingtonia filifera e Washingtonia robusta ? - Botanica e Fisiologia
Premetto che le due specie, come ovvio che sia, hanno molte similitudini e la descrizione di alcune parti della pianta potrebbero corrispondere perfettamente; tuttavia ci sono anche delle differenze più o meno evidenti, che permettono il riconoscimento dell'esatta specie.
Tuttavia c'è un altro problema, la W. robusta e la W. filifera si possono ibridare ed in commercio si trovano diversi ibridi (noti come Washingtonia x filibusta), che complicano ulteriormente l'identificazione.
La Palma del Messico (W. robusta) è più alta e può occasionalmente raggiungere un'altezza massima di 30 m (98 ft), tuttavia succede solo in piante centenarie coltivate nelle miglior condizioni. La Palma della California (W. filifera) è più bassa e raramente raggiunge i 20 m (65 ft), sebbene possa vivere anche 200 anni.
Ma per quanto riguarda il portamento la differenza maggiore sta nel tronco : la W. filifera è tozza ed il diametro del tronco, sfiora 1 metro (3.3 ft), circa il triplo rispetto a quello della W. robusta.
Quindi per distinguerle per prima cosa guardate il tronco, se è grosso e relativamente basso è W. filifera, se è alto, snello e, talvolta, leggermente ricurvo (in Palme di oltre 30-40 anni), allora è W. robusta.
Le foglie sono palmate; quelle della Washingtonia filifera sono lunghe anche 2 metri (6.6 ft) ed il margine tende a sfaldarsi, formando vistosi filamenti biancastri, come ricorda il suffisso "filifera". Nelle piante adulte la chioma è espansa, densa e formata da una trentina di foglie verdi-grigiastre (color foglia d'Olivo). La Washingtonia robusta ha una chioma meno densa, foglie più piccole, con lobi incisi meno in profondità e di color verde intenso, più scure e brillanti rispetto a quelle della "cugina Californiana". Le foglie di entrambe le Palme hanno l'attitudine a rimanere attaccate anche dopo la loro morte e, se non rimosse, ricoprono il tronco per buona parte della sua lunghezza.
N.B. nelle giovani piante il colore delle foglie potrebbe trarre in inganno.
Il picciolo è piuttosto lungo in entrambe le specie, ma nella W. filifera tende ad aver meno spine e ad esser prevalentemente verde, con talvolta una limitata zona marrone alla base (attacco col tronco), mentre nella W. robusta tende ad esser marrone-rossastro su un'ampia superficie ed ad aver spine rosso-brune, poste a distanza regolare lungo tutto il picciolo.
I fiori sono color bianco-crema ed inseriti su un'infiorescenza lunga e ramificata. In Italia il periodo di fioritura è compreso tra la tarda primavera e l'estate, mentre la maturazione dei piccoli frutti (color blu scuro-nero) avviene tra fine estate ed autunno. I frutti, raggruppati in grappoli molto ornamentali che ricordano quelli della Vite, contengono un unico seme.
L'apparato radicale è espanso ed in grado di spingersi in profondità alla ricerca di acqua; nonostante ciò queste imponenti radici non precludono la possibilità di trapianto; infatti anche grossi esemplari possono esser spostati e, se trapiantati in maniera corretta, hanno una buona probabilità di attecchimento.
Come Crescere le Palme Washingtonia ? Coltivazione, Esposizione, Esposizione, Clima e Riproduzione
W. filifera e W. robusta non sono palme tropicali ed il loro habitat naturale è rappresentato dai margini dei Deserti, in una fascia climatica temperata-subtropicale e sono perfettamente adatte per crescere in un clima Mediterraneo, come quello di buona parte d'Italia.
Entrambe hanno una discreta resistenza al freddo e, soprattutto se secco, possono vivere anche in zone in cui vi siano gelate, più o meno sporadiche.
Un'altra differenza tra la Palma Californiana e la Palma Messicana risiede nella rusticità, che tra l'altro rispecchia la latitudine delle loro origini.
La W. filifera ha una miglior resistenza al freddo e può tollerare una temperatura minima di -12° C (10° F), purché sia circoscritta a poche ore e le temperature massime diurne risalgano velocemente; a tale temperatura si potrebbero comunque aver ingenti danni alle foglie.
La W. robusta invece è più sensibile ai cali termici e la soglia oltre la quale si potrebbe aver la morte dell'intera pianta è una temperatura di -8° C (18° F) e dunque sarebbe meglio coltivarla in Zone USDA 9a o superiori.
La resistenza al gelo dei loro ibridi (Washingtonia x filibusta) sarà a metà strada tra le due specie progenitrici e più spostata verso l'una o l'altra a seconda del clone.
Ottima è la capacità di crescere anche in ambienti estremi, dato che possono sopravvivere (senza grossi danni) a temperature prossime ai 50° C (122° F), che "cuocerebbero" la maggior parte delle altre piante.
Osservando questi numeri si capisce bene che la W. filifera si può facilmente coltivare in tutto il Sud Italia e nelle zone costiere del Centro-Nord, ma se ne potrebbe tentare l'acclimatazione anche nelle zone più miti dell'entroterra del Centro-Nord.
La W. robusta è invece perfettamente adatta al clima costiero del Centro-Sud Italia, ma salendo più a Nord i rischi aumenterebbero e sconsiglierei di coltivarla nella Pianura Padana, nelle valli interne del centro Italia, ma anche nell'alto Adriatico si rischierebbe di perderla al primo inverno più freddo della media.
Se state scegliendo il posto del giardino in cui piantarle, sappiate che queste due Palme amano esposizioni in pieno Sole e tollerano temperature molto elevate; dovrete dunque scegliere una posizione quanto più possibile soleggiata, evitando tassativamente quelle totalmente ombreggiante.
Entrambe le specie hanno un buon sviluppo e tronchi piuttosto grandi, dunque è meglio piantarle come esemplari isolati, piuttosto che crescerle a gruppetti, come invece si potrebbe fare con le Trachycarpus fortunei.
W. filifera e W. robusta hanno un'ottima tolleranza alla siccità e son perfettamente in grado di crescere senza irrigazioni anche nelle zone più torride del Sud Italia.
Nei primi due anni dall'impianto, se nella stagione estiva vi fossero prolungati periodi secchi, è comunque consigliabile bagnare ogni 2 settimane, così da velocizzare la crescita.
Sia la W. filifera, che ancor di più la W. robusta, hanno una crescita rapida, sin dai primi anni e nella fase giovanile, una volta affrancate, possono crescere anche oltre 80 cm (31 in) all'anno.
Questa velocità di crescita è rara tra le Palme, dato che alcune (vedi Butia capitata) impiegano diversi anni prima di superare "l'altezza d'uomo".
Il terreno ideale è molto drenante, come i suoli sabbiosi, anche se poveri e riarsi dal Sole. Queste palme riescono a crescere anche in terreni pesantemente alcalini (fino a pH 9) ed hanno una buona resistenza alla salinità del suolo.
Le concimazioni con fertilizzanti specifici per Palme possono aumentare la vigoria e la salute, ma in linea di massima non sono necessarie, anche perché, tra le Palme, son probabilmente quelle a crescita più rapida che esistano, almeno in zone non tropicali.
Date le grosse dimensioni, la coltivazione in vaso è possibile solo per pochi anni, prima che lo sviluppo diventi limitato, intaccando poi anche la salute della Palma stessa.
Se non avete spazio per piantarla (od avete solo un balcone assolato), ma volete a tutti i costi coltivare una Palma "rustica" in vaso, da tenere all'aperto anche in inverno, è molto meglio propendere per una Chamaerops humilis.
Dato che la Washingtonia non emette polloni ed ha un unico apice vegetativo, la potatura avrà come unico scopo quello di rimuovere le foglie morte che, come menzionato in precedenza, rimarrebbero attaccate per anni.
Questa attitudine è comune sia alla W. robusta che alla W. filifera, tuttavia è stato osservato che vi sono delle differenze da pianta a pianta ed in alcune è più marcata che in altre.
Nella W. filifera, gli eco-tipi dell'Arizona sembrano far cadere le foglie morte molto prima rispetto alle popolazioni native della California.
Sia la Palma Californiana che la Palma Messicana vengono moltiplicate esclusivamente tramite semina, dato che non si possono propagare per via vegetativa (non emettono polloni e, come tutte le palme, non è possibile fare delle talee).
I semi, per fortuna, hanno un'elevata percentuale di germogliamento, anche quelli ormai vecchi. Nelle zone dove l'erba non viene tagliata non è inusuale vedere, alla base di queste palme, tante piantine, derivate dai semi spontaneamente caduti dai loro stessi frutti.
Se volete riprodurre una Washingtonia, procuratevi dei semi e seminateli in primavera, quando le temperature superano i 20°C (68° C), in un terriccio soffice e mantenuto umido.
A seconda della temperatura ci vorranno dai 30 giorni ai 2 mesi, prima di veder spuntare la prima fogliolina.
La Washingtonia filifera, comunemente chiamata Palma della California, è originaria del Sud-Ovest degli Stati Uniti e rappresenta l'unica palma nativa di questa zona degli USA.
Popolazioni primarie si ritrovano tutt'ora in habitat riparati (es. Oasi, Falde Acquifere) del Deserto del Colorado e, più sparpagliate, anche del Deserto Mojave, a confine tra Nevada, Arizona e California. Alcune piante si spingono anche più a Sud, crescendo lungo i corsi d'acqua che attraversano il Deserto di Sonora.
Washingtonia filifera ha come habitat naturale i deserti del Sud degli Stati Uniti, dove riesce a crescere in posizioni in cui è presente dell'acqua in profondità, come lungo i canyon scavati dai fiumi. Oggigiorno la specie è naturalizzata anche in altri stati degli USA (Florida, Hawaii), nel Nord del Messico ed in Australia.
La Washingtonia robusta, comunemente chiamata Palma del Messico (da non confondere con la Palma Blu del Messico), cresce in un areale leggermente più meridionale, ma confinante, rispetto a quello della W. filifera ed è infatti nativa del Nord Ovest del Messico.
Se dovessimo ricercare il luogo di origine della Washingtonia robusta potremmo identificarlo con lo stato messicano della Bassa California (Baja California).
Entrambe le specie vengono cresciute a scopo ornamentale in un po' tutti i luoghi a clima Mediterraneo ed anche in Italia sono piantate sia nei giardini privati, sia nei luoghi pubblici, dove vengono spesso impiegate nelle alberature stradali.
Il numero delle Washingtonia coltivate in Italia è cresciuto negli ultimi anni e, dato che sembrerebbero meno vulnerabili all'attacco del Punteruolo Rosso, vengono spesso piantate al posto delle Phoenix canariensis, decimate da questo patogeno.
Come Distinguere tra Washingtonia filifera e Washingtonia robusta ? - Botanica e Fisiologia
Premetto che le due specie, come ovvio che sia, hanno molte similitudini e la descrizione di alcune parti della pianta potrebbero corrispondere perfettamente; tuttavia ci sono anche delle differenze più o meno evidenti, che permettono il riconoscimento dell'esatta specie.
Tuttavia c'è un altro problema, la W. robusta e la W. filifera si possono ibridare ed in commercio si trovano diversi ibridi (noti come Washingtonia x filibusta), che complicano ulteriormente l'identificazione.
La Palma del Messico (W. robusta) è più alta e può occasionalmente raggiungere un'altezza massima di 30 m (98 ft), tuttavia succede solo in piante centenarie coltivate nelle miglior condizioni. La Palma della California (W. filifera) è più bassa e raramente raggiunge i 20 m (65 ft), sebbene possa vivere anche 200 anni.
Ma per quanto riguarda il portamento la differenza maggiore sta nel tronco : la W. filifera è tozza ed il diametro del tronco, sfiora 1 metro (3.3 ft), circa il triplo rispetto a quello della W. robusta.
Quindi per distinguerle per prima cosa guardate il tronco, se è grosso e relativamente basso è W. filifera, se è alto, snello e, talvolta, leggermente ricurvo (in Palme di oltre 30-40 anni), allora è W. robusta.
Le foglie sono palmate; quelle della Washingtonia filifera sono lunghe anche 2 metri (6.6 ft) ed il margine tende a sfaldarsi, formando vistosi filamenti biancastri, come ricorda il suffisso "filifera". Nelle piante adulte la chioma è espansa, densa e formata da una trentina di foglie verdi-grigiastre (color foglia d'Olivo). La Washingtonia robusta ha una chioma meno densa, foglie più piccole, con lobi incisi meno in profondità e di color verde intenso, più scure e brillanti rispetto a quelle della "cugina Californiana". Le foglie di entrambe le Palme hanno l'attitudine a rimanere attaccate anche dopo la loro morte e, se non rimosse, ricoprono il tronco per buona parte della sua lunghezza.
N.B. nelle giovani piante il colore delle foglie potrebbe trarre in inganno.
Il picciolo è piuttosto lungo in entrambe le specie, ma nella W. filifera tende ad aver meno spine e ad esser prevalentemente verde, con talvolta una limitata zona marrone alla base (attacco col tronco), mentre nella W. robusta tende ad esser marrone-rossastro su un'ampia superficie ed ad aver spine rosso-brune, poste a distanza regolare lungo tutto il picciolo.
I fiori sono color bianco-crema ed inseriti su un'infiorescenza lunga e ramificata. In Italia il periodo di fioritura è compreso tra la tarda primavera e l'estate, mentre la maturazione dei piccoli frutti (color blu scuro-nero) avviene tra fine estate ed autunno. I frutti, raggruppati in grappoli molto ornamentali che ricordano quelli della Vite, contengono un unico seme.
L'apparato radicale è espanso ed in grado di spingersi in profondità alla ricerca di acqua; nonostante ciò queste imponenti radici non precludono la possibilità di trapianto; infatti anche grossi esemplari possono esser spostati e, se trapiantati in maniera corretta, hanno una buona probabilità di attecchimento.
Come Crescere le Palme Washingtonia ? Coltivazione, Esposizione, Esposizione, Clima e Riproduzione
W. filifera e W. robusta non sono palme tropicali ed il loro habitat naturale è rappresentato dai margini dei Deserti, in una fascia climatica temperata-subtropicale e sono perfettamente adatte per crescere in un clima Mediterraneo, come quello di buona parte d'Italia.
Entrambe hanno una discreta resistenza al freddo e, soprattutto se secco, possono vivere anche in zone in cui vi siano gelate, più o meno sporadiche.
Un'altra differenza tra la Palma Californiana e la Palma Messicana risiede nella rusticità, che tra l'altro rispecchia la latitudine delle loro origini.
La W. filifera ha una miglior resistenza al freddo e può tollerare una temperatura minima di -12° C (10° F), purché sia circoscritta a poche ore e le temperature massime diurne risalgano velocemente; a tale temperatura si potrebbero comunque aver ingenti danni alle foglie.
La W. robusta invece è più sensibile ai cali termici e la soglia oltre la quale si potrebbe aver la morte dell'intera pianta è una temperatura di -8° C (18° F) e dunque sarebbe meglio coltivarla in Zone USDA 9a o superiori.
La resistenza al gelo dei loro ibridi (Washingtonia x filibusta) sarà a metà strada tra le due specie progenitrici e più spostata verso l'una o l'altra a seconda del clone.
Ottima è la capacità di crescere anche in ambienti estremi, dato che possono sopravvivere (senza grossi danni) a temperature prossime ai 50° C (122° F), che "cuocerebbero" la maggior parte delle altre piante.
Osservando questi numeri si capisce bene che la W. filifera si può facilmente coltivare in tutto il Sud Italia e nelle zone costiere del Centro-Nord, ma se ne potrebbe tentare l'acclimatazione anche nelle zone più miti dell'entroterra del Centro-Nord.
La W. robusta è invece perfettamente adatta al clima costiero del Centro-Sud Italia, ma salendo più a Nord i rischi aumenterebbero e sconsiglierei di coltivarla nella Pianura Padana, nelle valli interne del centro Italia, ma anche nell'alto Adriatico si rischierebbe di perderla al primo inverno più freddo della media.
Se state scegliendo il posto del giardino in cui piantarle, sappiate che queste due Palme amano esposizioni in pieno Sole e tollerano temperature molto elevate; dovrete dunque scegliere una posizione quanto più possibile soleggiata, evitando tassativamente quelle totalmente ombreggiante.
Entrambe le specie hanno un buon sviluppo e tronchi piuttosto grandi, dunque è meglio piantarle come esemplari isolati, piuttosto che crescerle a gruppetti, come invece si potrebbe fare con le Trachycarpus fortunei.
W. filifera e W. robusta hanno un'ottima tolleranza alla siccità e son perfettamente in grado di crescere senza irrigazioni anche nelle zone più torride del Sud Italia.
Nei primi due anni dall'impianto, se nella stagione estiva vi fossero prolungati periodi secchi, è comunque consigliabile bagnare ogni 2 settimane, così da velocizzare la crescita.
Sia la W. filifera, che ancor di più la W. robusta, hanno una crescita rapida, sin dai primi anni e nella fase giovanile, una volta affrancate, possono crescere anche oltre 80 cm (31 in) all'anno.
Questa velocità di crescita è rara tra le Palme, dato che alcune (vedi Butia capitata) impiegano diversi anni prima di superare "l'altezza d'uomo".
Il terreno ideale è molto drenante, come i suoli sabbiosi, anche se poveri e riarsi dal Sole. Queste palme riescono a crescere anche in terreni pesantemente alcalini (fino a pH 9) ed hanno una buona resistenza alla salinità del suolo.
Le concimazioni con fertilizzanti specifici per Palme possono aumentare la vigoria e la salute, ma in linea di massima non sono necessarie, anche perché, tra le Palme, son probabilmente quelle a crescita più rapida che esistano, almeno in zone non tropicali.
Date le grosse dimensioni, la coltivazione in vaso è possibile solo per pochi anni, prima che lo sviluppo diventi limitato, intaccando poi anche la salute della Palma stessa.
Se non avete spazio per piantarla (od avete solo un balcone assolato), ma volete a tutti i costi coltivare una Palma "rustica" in vaso, da tenere all'aperto anche in inverno, è molto meglio propendere per una Chamaerops humilis.
Dato che la Washingtonia non emette polloni ed ha un unico apice vegetativo, la potatura avrà come unico scopo quello di rimuovere le foglie morte che, come menzionato in precedenza, rimarrebbero attaccate per anni.
Questa attitudine è comune sia alla W. robusta che alla W. filifera, tuttavia è stato osservato che vi sono delle differenze da pianta a pianta ed in alcune è più marcata che in altre.
Nella W. filifera, gli eco-tipi dell'Arizona sembrano far cadere le foglie morte molto prima rispetto alle popolazioni native della California.
Sia la Palma Californiana che la Palma Messicana vengono moltiplicate esclusivamente tramite semina, dato che non si possono propagare per via vegetativa (non emettono polloni e, come tutte le palme, non è possibile fare delle talee).
I semi, per fortuna, hanno un'elevata percentuale di germogliamento, anche quelli ormai vecchi. Nelle zone dove l'erba non viene tagliata non è inusuale vedere, alla base di queste palme, tante piantine, derivate dai semi spontaneamente caduti dai loro stessi frutti.
Se volete riprodurre una Washingtonia, procuratevi dei semi e seminateli in primavera, quando le temperature superano i 20°C (68° C), in un terriccio soffice e mantenuto umido.
A seconda della temperatura ci vorranno dai 30 giorni ai 2 mesi, prima di veder spuntare la prima fogliolina.
Bravi
RispondiEliminaGrazie :)
EliminaMi scusi, sono Pina Toscani, ho letto con interesse l'articolo in merito alle Washingtonie. Io ne ho due in giardino, che hanno raggiunto l'altezza di 20 metri. Sono di tronco sottile, e la mia preoccupazione maggiore è sapere se possono spezzarsi con venti forti, oppure no. Ho visto sulla Riviera delle Palme a San Benedetto del Tronto, tante piante uguali alle mie, stesso tronco sottile, della stessa altezza se non di più, che normalmente sono sul lungomare o vie principali, e nonostante i venti che possono essere a volte più o meno forti, resistono semza cadere. Volevo un consiglio da voi, perché mi sto prodigando a potarle dal fogliame secco, se mi tranquillizzate sul fatto che niente può accadere, riguarda eventuale caduta, altrimenti mi tocca toglierle. Potete inviarmi la risposta sulla mia mail : pinatoscani@gmail.com GRAZIE INFINITE DELLA GENTILEZZA
RispondiEliminaLe ho risposto sotto...io non mi preoccuperei se le piante sono in salute.
EliminaBuongiorno, le rispondo qua. Le Palme, in linea di principio, hanno tronco resistente e flessibile, inoltre, non avendo ramificazioni la chioma risulta più compatta. Sicuramente togliere le foglie più esterne della corona può aiutare a ridurre i rischi di caduta. In linea di principio resistono bene al vento..meglio di altre piante, poi la certezza assoluta nessuno potrà dargliela: se fossero malate, se venisse un mini-tornado, allora potrebbero cadere, ma credo sia una eventualità remota.
RispondiEliminaMai vista una Washingtonia caduta a causa di venti forti o trombe d'aria,mi preoccupano di più alcuni generi di alberi, tra i quali posso menzionare gli eucalipti, quelli si che fanno paura quando ci sono dei venti forti, sono fragili e i rami si spezzano come grissini.
RispondiEliminaCosa importante è tenerle sempre pulite e ben curate, in modo che il forte vento abbia meno superfice su cui infrangersi, poi... sono molto flessibili, mi piego ma non mi spezzo. Cordiali saluti!
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