L'autunno è una stagione che, da sempre, ha suscitato negli uomini le sensazioni più profonde, ispirandolo alla composizione di poesie malinconiche o a disegnare quadri struggenti.
L'autunno astronomico inizia, a seconda degli anni, il 22 o 23 Settembre, nell'emisfero Boreale (di cui fa parte l'Italia) o il 20-21 Marzo, nell'emisfero Australe.
Queste due date corrispondono agli Equinozi, ovvero i due giorni all'anno in cui il Sole, allo Zenit, sarà esattamente perpendicolare sopra la linea dell'equatore.
In queste due date, si avranno lo stesso numero di ore di luce e di buio su tutta la Terra. (per maggiori dettagli cliccate qua).
L'equinozio di Settembre è spostato di un paio di giorni perché, durante l'Afelio (l'Estate in Europa), la rivoluzione terrestre è leggermente più lenta.
L'Autunno si conclude con il Solstizio di Inverno che, nell'emisfero Boreale, è il 21 o 22 Dicembre, mentre in quello Australe il 20-21 Giugno.
L'autunno meteorologico, invece, inizia il primo settembre e si conclude il 30 Novembre.
L'equinozio di Settembre è spostato di un paio di giorni perché, durante l'Afelio (l'Estate in Europa), la rivoluzione terrestre è leggermente più lenta.
L'Autunno si conclude con il Solstizio di Inverno che, nell'emisfero Boreale, è il 21 o 22 Dicembre, mentre in quello Australe il 20-21 Giugno.
L'autunno meteorologico, invece, inizia il primo settembre e si conclude il 30 Novembre.
Le prossime righe potremmo leggerle accompagnati dalle dolci melodie dell'Autunno di Vivaldi.
L'autunno è la stagione che associamo alla vecchiaia, nonché quella che ci condurrà all'inverno. La mestizia di questa stagione non è solo Psicologica, ma anche fisica. E' noto che le ore di Luce influiscano sul rilascio di particolari ormoni che aiutano a tenere vivo il morale.
L'autunno è la stagione in cui, nelle zone temperate, si ha il maggiore decremento di ore di luce. Alle medie latitudini, intorno all'equinozio, le giornate si possono accorciare di circa 5 minuti al giorno e continuano a farlo (seppure sempre più lentamente) fino al Solstizio d'Inverno, giorno in cui, nell'Emisfero Nord, si avranno il maggior numero di ore di Buio.
Se all'inizio dell'Autunno le ore di Luce e di Buio sono circa 12h/12h in tutto il Globo, più si procede verso il Solstizio d'Inverno e più il loro rapporto (Ore Luce/Ore Buio) varia in funzione della Latitudine.
Più vicini si è all'equatore e più tenderà a rimanere costante, in questa zona, infatti, si hanno 12 h di luce tutti i mesi dell'anno. Andando verso i Poli le ore di luce saranno via via sempre meno, fino al 20-21 Dicembre.
In corrispondenza del Circolo Polare (67° N o S) il Sole sarà sotto l'orizzonte (zero ore di Luce), solo durante il Solstizio Invernale. Spostandoci ancora più verso i Poli, i giorni in cui il sole non salirà sopra l'orizzonte aumenteranno progressivamente, fino ad arrivare al Polo Nord o Sud, in cui il Sole rimarrà sotto l'orizzonte per 6 mesi.
La sensazione di "mancanza di Luce" è anche favorita dal ritorno, verso fine ottobre, dell'ora Solare. In questo caso, da un giorno all'altro, si perde un'ora di luce alla sera e la si guadagna al mattino, facendoci uscire dal lavoro ormai al tramonto.
Le peculiarità climatiche della stagione autunnale, di cui parlerò a breve, sono tipiche dell'Italia e delle altre zone temperate, mentre si fanno via via meno marcate procedendo verso l'equatore.
Senza arrivare a scomodare le zone equatoriali (in cui tutto al più si hanno stagioni piovose o secche), anche nelle zone Sub-tropicali non si può parlare delle 4 stagioni come siamo soliti farlo e le linee di demarcazione tra una stagione e l'altra sono decisamente meno marcate di quanto non avvenga oltre il 30° Nord o Sud.
L'autunno, in Italia, è considerato romantico anche per via dei suo colori. In tutta Europa, buona parte dei boschi, sono composti da specie decidue che, in Inverno, perdono le foglie. In Autunno, queste piante, si preparano alla brutta stagione e "smettono" di alimentare le proprie foglie.
Prima di cadere, esse, assumo colori rossastri, gialli o bruni per un tempo più o meno lungo a seconda della specie. Piante come la Betulla sono davvero ornamentali durante questa fase.
I segnali che inducono la caduta delle foglie sono la diminuzione delle ore di Luce (e quindi dell'energia ricavata tramite la fotosintesi) e l'abbassamento delle temperature.
Dato che questi due segnali variano anche (non solo) in funzione della latitudine, in Europa il periodo in cui le specie iniziano a perdere le foglie è piuttosto lungo, iniziando a Nord e spostandosi di giorno in giorno verso Sud.
Non c'è quindi da stupirsi se la stessa identica specie in Lombardia abbia già perso le foglie a fine ottobre, mentre in Sicilia inizi ad ingiallirle un mese più tardi.
Un discorso analogo lo si può fare anche con l'altitudine, ed è molto ben osservabile con l'unica conifera decidua delle Alpi, ovvero il Larice.
Il periodo di caduta dei suoi aghi è vincolato alla quota, più essa è alta, più precoce sarà la perdita.
Tuttavia non tutte le piante perdono le foglie ed anzi, molte specie Mediterranee, vedono l'autunno come la stagione ideale per la loro crescita. La siccità e le alte temperature estive avevano bloccato o rallentato il loro sviluppo, il ritorno di temperature più agevoli e delle piogge autunnali hanno innescato il risveglio. Non a caso molte specie presenti nella Macchia Mediterranea, fioriscono proprio in autunno (Corbezzoli, Carrubi etc.). Per una panoramica delle piante a fioritura autunno-invernale cliccate qua.
L'altro fattore "che cambia" in autunno sono le Temperature. L'inclinazione del Sole sopra l'orizzonte, di pari passo con la diminuzione delle Ore di Luce, si riduce gradualmente con l'avanzare della stagione.
Un Sole più basso è più debole, perché l'energia viene "concentrata" su una superficie maggiore, inoltre le ombre sono più lunghe e sempre più zone iniziano ad essere ombreggiate, anche nelle ore centrali della giornata.
Questo minor irraggiamento diurno e la maggior lunghezza della notte hanno come conseguenza il raffreddamento della superficie terrestre.
L'Autunno è più freddo in zone lontane dal mare e con clima continentale come la Pianura Padana, le Valli Alpine, le zone interne del Centro e quelle Appenniniche.
In questo mese, le acque del Mediterraneo si raffreddano più lentamente rispetto alla terra ferma. Le zone costiere, specie quelle adiacenti a mari profondi come il Tirreno, godono di Autunni particolarmente miti. Come avevamo visto altrove (vedi Post 1 e Post 2), l'acqua si comporta come un volano termico, rilasciando lentamente il calore accumulato durante l'estate.
Settembre è il mese in cui si inizia ad avvertire il cambio di stagione ma, specie al Sud, può avere ancora temperature prettamente estive. Questo mese, tra l'altro, è quello in cui le acque del Mediterraneo hanno raggiunto la loro massima temperatura.
Ottobre è il mese in cui l'Autunno è avvertito in tutta Italia, ma è ancora un mese "ballerino", in seguito a fronti freddi possono già verificarsi lievi brinate da irraggiamento al piano, ma sono frequenti le "Ottobrate", che fanno schizzare il termometro sopra i 20° C (68° F) in buona parte del Nord Italia. Al Sud le temperature possono essere ancora piacevoli, ma non più estive.
Novembre è forse il mese più mesto, fredde piogge e temperature massime bassine sono presenti in tutto il Centro-Nord Italia a clima continentale e le giornate sono tra le più corte dell'anno.
La Neve, inizia a cadere sulle Alpi a quote poco più che collinari, ma può occasionalmente cadere anche in pianura.
In Autunno ritornano le piogge, le prime perturbazioni atlantiche ben organizzate riescono ad invadere la nostra penisola, regalando acqua a zone che non ne vedevano da mesi.
Nelle regioni del Centro e Sud Italia, questa è la stagione in cui si registrano maggiori accumuli pluviometrici, mentre nel Nord Italia se la gioca con la primavera, a seconda delle zone.
Alcune zone, ad esempio il Genovese o la Liguria di Levante (La Spezia, 5 Terre etc..), sono soggette ad alluvioni e a veri e propri nubifragi che, nel giro di 24 h, possono far cadere al suolo l'acqua che normalmente cade in 6 mesi.
Di seguito le temperatura e precipitazioni medie di alcune località italiane, nel trimestre autunnale
Ed infine un po' di dipinti riguardanti l'autunno.
L'autunno è la stagione in cui, nelle zone temperate, si ha il maggiore decremento di ore di luce. Alle medie latitudini, intorno all'equinozio, le giornate si possono accorciare di circa 5 minuti al giorno e continuano a farlo (seppure sempre più lentamente) fino al Solstizio d'Inverno, giorno in cui, nell'Emisfero Nord, si avranno il maggior numero di ore di Buio.
Se all'inizio dell'Autunno le ore di Luce e di Buio sono circa 12h/12h in tutto il Globo, più si procede verso il Solstizio d'Inverno e più il loro rapporto (Ore Luce/Ore Buio) varia in funzione della Latitudine.
Più vicini si è all'equatore e più tenderà a rimanere costante, in questa zona, infatti, si hanno 12 h di luce tutti i mesi dell'anno. Andando verso i Poli le ore di luce saranno via via sempre meno, fino al 20-21 Dicembre.
In corrispondenza del Circolo Polare (67° N o S) il Sole sarà sotto l'orizzonte (zero ore di Luce), solo durante il Solstizio Invernale. Spostandoci ancora più verso i Poli, i giorni in cui il sole non salirà sopra l'orizzonte aumenteranno progressivamente, fino ad arrivare al Polo Nord o Sud, in cui il Sole rimarrà sotto l'orizzonte per 6 mesi.
La sensazione di "mancanza di Luce" è anche favorita dal ritorno, verso fine ottobre, dell'ora Solare. In questo caso, da un giorno all'altro, si perde un'ora di luce alla sera e la si guadagna al mattino, facendoci uscire dal lavoro ormai al tramonto.
Le peculiarità climatiche della stagione autunnale, di cui parlerò a breve, sono tipiche dell'Italia e delle altre zone temperate, mentre si fanno via via meno marcate procedendo verso l'equatore.
Senza arrivare a scomodare le zone equatoriali (in cui tutto al più si hanno stagioni piovose o secche), anche nelle zone Sub-tropicali non si può parlare delle 4 stagioni come siamo soliti farlo e le linee di demarcazione tra una stagione e l'altra sono decisamente meno marcate di quanto non avvenga oltre il 30° Nord o Sud.
L'autunno, in Italia, è considerato romantico anche per via dei suo colori. In tutta Europa, buona parte dei boschi, sono composti da specie decidue che, in Inverno, perdono le foglie. In Autunno, queste piante, si preparano alla brutta stagione e "smettono" di alimentare le proprie foglie.
Prima di cadere, esse, assumo colori rossastri, gialli o bruni per un tempo più o meno lungo a seconda della specie. Piante come la Betulla sono davvero ornamentali durante questa fase.
I segnali che inducono la caduta delle foglie sono la diminuzione delle ore di Luce (e quindi dell'energia ricavata tramite la fotosintesi) e l'abbassamento delle temperature.
Dato che questi due segnali variano anche (non solo) in funzione della latitudine, in Europa il periodo in cui le specie iniziano a perdere le foglie è piuttosto lungo, iniziando a Nord e spostandosi di giorno in giorno verso Sud.
Non c'è quindi da stupirsi se la stessa identica specie in Lombardia abbia già perso le foglie a fine ottobre, mentre in Sicilia inizi ad ingiallirle un mese più tardi.
Un discorso analogo lo si può fare anche con l'altitudine, ed è molto ben osservabile con l'unica conifera decidua delle Alpi, ovvero il Larice.
Il periodo di caduta dei suoi aghi è vincolato alla quota, più essa è alta, più precoce sarà la perdita.
Tuttavia non tutte le piante perdono le foglie ed anzi, molte specie Mediterranee, vedono l'autunno come la stagione ideale per la loro crescita. La siccità e le alte temperature estive avevano bloccato o rallentato il loro sviluppo, il ritorno di temperature più agevoli e delle piogge autunnali hanno innescato il risveglio. Non a caso molte specie presenti nella Macchia Mediterranea, fioriscono proprio in autunno (Corbezzoli, Carrubi etc.). Per una panoramica delle piante a fioritura autunno-invernale cliccate qua.
L'altro fattore "che cambia" in autunno sono le Temperature. L'inclinazione del Sole sopra l'orizzonte, di pari passo con la diminuzione delle Ore di Luce, si riduce gradualmente con l'avanzare della stagione.
Un Sole più basso è più debole, perché l'energia viene "concentrata" su una superficie maggiore, inoltre le ombre sono più lunghe e sempre più zone iniziano ad essere ombreggiate, anche nelle ore centrali della giornata.
Questo minor irraggiamento diurno e la maggior lunghezza della notte hanno come conseguenza il raffreddamento della superficie terrestre.
L'Autunno è più freddo in zone lontane dal mare e con clima continentale come la Pianura Padana, le Valli Alpine, le zone interne del Centro e quelle Appenniniche.
In questo mese, le acque del Mediterraneo si raffreddano più lentamente rispetto alla terra ferma. Le zone costiere, specie quelle adiacenti a mari profondi come il Tirreno, godono di Autunni particolarmente miti. Come avevamo visto altrove (vedi Post 1 e Post 2), l'acqua si comporta come un volano termico, rilasciando lentamente il calore accumulato durante l'estate.
Settembre è il mese in cui si inizia ad avvertire il cambio di stagione ma, specie al Sud, può avere ancora temperature prettamente estive. Questo mese, tra l'altro, è quello in cui le acque del Mediterraneo hanno raggiunto la loro massima temperatura.
Ottobre è il mese in cui l'Autunno è avvertito in tutta Italia, ma è ancora un mese "ballerino", in seguito a fronti freddi possono già verificarsi lievi brinate da irraggiamento al piano, ma sono frequenti le "Ottobrate", che fanno schizzare il termometro sopra i 20° C (68° F) in buona parte del Nord Italia. Al Sud le temperature possono essere ancora piacevoli, ma non più estive.
Novembre è forse il mese più mesto, fredde piogge e temperature massime bassine sono presenti in tutto il Centro-Nord Italia a clima continentale e le giornate sono tra le più corte dell'anno.
La Neve, inizia a cadere sulle Alpi a quote poco più che collinari, ma può occasionalmente cadere anche in pianura.
In Autunno ritornano le piogge, le prime perturbazioni atlantiche ben organizzate riescono ad invadere la nostra penisola, regalando acqua a zone che non ne vedevano da mesi.
Nelle regioni del Centro e Sud Italia, questa è la stagione in cui si registrano maggiori accumuli pluviometrici, mentre nel Nord Italia se la gioca con la primavera, a seconda delle zone.
Alcune zone, ad esempio il Genovese o la Liguria di Levante (La Spezia, 5 Terre etc..), sono soggette ad alluvioni e a veri e propri nubifragi che, nel giro di 24 h, possono far cadere al suolo l'acqua che normalmente cade in 6 mesi.
Di seguito le temperatura e precipitazioni medie di alcune località italiane, nel trimestre autunnale
Città
|
Mese
|
Temp. Min. Media
|
Temp. Max. Media
|
Pioggia (mm)
|
Torino
|
Settembre
|
12.7°C (54.9°F)
| 23.0°C (73.4°F) |
83.8
|
Ottobre
|
7.4°C (45.3°F)
|
17.3°C (63.1°F)
|
106.1
| |
Novembre
|
1.9°C (35.4°F)
| 11.1°C (52.0°F) |
69.1
| |
Genova
|
Settembre
|
17.9°C (64.2°F)
| 24.4°C (75.9°F) |
136.4
|
Ottobre
|
13.8°C (56.8°F)
| 20.0°C (68.0°F) |
171.3
| |
Novembre
|
9.2°C (48.6°F)
| 15.1°C (59.2°F) |
108.8
| |
Bologna
|
Settembre
|
14.8°C (58.6°F)
| 25.4°C (77.7°F) |
67.5
|
Ottobre
|
10.1°C (50.2°F)
|
18.6°C (65.5°F)
|
72.3
| |
Novembre
|
4.3°C (39.7°F)
|
11.1°C (52.0°F)
|
68.0
| |
Roma
|
Settembre
|
15.2°C (59.4°F)
|
26.5°C (79.7°F)
|
73.3
|
Ottobre
|
11.3°C (52.3°F)
|
21.4°C (70.5°F)
|
113.3
| |
Novembre
|
6.9°C (44.4°F)
|
15.9°C (60.6°F)
|
115.4
| |
Palermo
|
Settembre
|
20.1°C (68,2°F)
|
27.5°C (81.5°F)
|
65.3
|
Ottobre
|
16.7°C (62.1°F)
|
23.5°C (74.3°F)
|
105.6
| |
Novembre
|
12.9°C (55.2°F)
|
19.0°C (66.2°F)
|
117.5
| |
Ancona
|
Settembre
|
14.0°C (57.2°F)
|
24.5°C (76.1°F)
|
72.6
|
Ottobre
|
10.0°C (50.0°F)
|
19.4°C (66.9°F)
|
75.9
| |
Novembre
|
5.7°C (42.3°F)
|
13.9°C (57.0°F)
|
86.0
| |
L’aquila
|
Settembre
|
11.4°C (52.5°F)
|
24.7°C (76.5°F)
|
52.8
|
Ottobre
|
7.2°C (45.0°F)
|
18.4°C (65.1°F)
|
66.3
| |
Novembre
|
3.3°C (77.9°F)
|
12.2°C (54.0°F)
|
91.3
| |
Firenze
|
Settembre
|
14.4°C (57.9°F)
|
26.7°C (80.1°F)
|
79.6
|
Ottobre
|
10.1°C (50.2°F)
|
20.9°C (69.6°F)
|
104.2
| |
Novembre
|
5.1°C (41.2°F)
|
14.7°C (58.5°F)
|
81.3
|
Ed infine un po' di dipinti riguardanti l'autunno.
Ma Napoli non c'è? La terza città italiana per abitanti, il secondo agglomerato urbano italiano per popolazione....
RispondiEliminaMa che lavori in Mediaset???
Ah ah no no, direi proprio di no !! Se ci fai caso non c'è neppure Milano....ho messo alcuni dati non in base alla grandezza delle città, ma cercando quelle più rappresentative climaticamente...Napoli è un po' più calda di Roma, senz'altro, ma hanno molte caratteristiche in comune, sia perchè non son poi così distanti, sia perchè si affacciano entrambe sullo stesso mare.
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