Il Ribes Nero è il nome comune della specie Ribes nigrum, appartenente alla famiglia delle Grossulariaceae.
Dove può crescere il Ribes Nero? Come si coltiva? Quali cure necessita? Come si sviluppa?
Dove può crescere il Ribes Nero? Come si coltiva? Quali cure necessita? Come si sviluppa?
Questa specie, così come tutte le altre specie di Ribes, sono piante da climi temperati freddi, che sopportano temperature invernali molto rigide e gradiscono estati poco afose ed esposizioni non eccessivamente soleggiate, soprattutto in zone in cui vi siano scarse precipitazioni estive. Le radici poco profonde rendono questa specie abbastanza sensibile alla siccità e, in luoghi dove non piova per buona parte dell'estate, sarebbe consigliabile effettuare una buona pacciamatura.
Ribes nigrum è molto a suo agio nella zona Alpina del Nord Italia, anche fino ad oltre 1200 m di altitudine, mentre nelle zone torride del Sud Italia potrebbe faticare ad acclimatarsi ed a soddisfare l'elevato fabbisogno di freddo.
Il Ribes Nero è originario delle zone montuose dell'Eurasia e si presenta come un arbusto con un'altezza che può raggiungere i 2 metri sebbene, con la potatura, si possano contenere le dimensioni senza comprometterne la fruttificazione. In estate sono visibili le foglie dalla forma prevalentemente trilobata e dai margini seghettati. Le foglie del Ribes nigrum emanano un odore caratteristico e molto intenso, basta sfregarle per aver le mani intrise di questo aroma assai gradito al mio olfatto.
Questa specie si moltiplica facilmente tramite talea o polloni ed è spesso venduta a radice nuda, ciò nonostante l'attecchimento ha un'alta percentuale di riuscita. La riproduzione tramite semina, a livello vivaistico, è rara, in quanto piuttosto lenta, rispetto ai metodi per via vegetativa.
Tuttavia in natura è piuttosto comune; i piccoli frutti sono cibo prezioso per innumerevoli generi di uccelli che, spargendone i semi, diffondono la specie.
Ribes nigrum si può trovare allo stato selvatico in zone di montagna, ai bordi dei boschi o in prossimità di corsi d'acqua ed è piuttosto comune anche nelle campagne del Nord Italia.
Il terreno ideale per questa specie è umido, ma drenante e leggermente acido, tuttavia non è una specie particolarmente esigente da questo punto di vista e può accontentarsi di diversi tipi di suolo.
Questa specie si moltiplica facilmente tramite talea o polloni ed è spesso venduta a radice nuda, ciò nonostante l'attecchimento ha un'alta percentuale di riuscita. La riproduzione tramite semina, a livello vivaistico, è rara, in quanto piuttosto lenta, rispetto ai metodi per via vegetativa.
Tuttavia in natura è piuttosto comune; i piccoli frutti sono cibo prezioso per innumerevoli generi di uccelli che, spargendone i semi, diffondono la specie.
Ribes nigrum si può trovare allo stato selvatico in zone di montagna, ai bordi dei boschi o in prossimità di corsi d'acqua ed è piuttosto comune anche nelle campagne del Nord Italia.
Il terreno ideale per questa specie è umido, ma drenante e leggermente acido, tuttavia non è una specie particolarmente esigente da questo punto di vista e può accontentarsi di diversi tipi di suolo.
Il Ribes Nero è un arbusto deciduo e di inverno sono ben visibili le gemme che sono di un colore che va dal giallo-marroncino al rosa. La corteccia è di colore rossastra nei rami più giovani e tende ad inscurirsi più il legno invecchia.
Poco dopo si iniziano ad intravedere i boccioli che andranno a comporre il piccolo grappolo floreale, detto racemo.
La fioritura del Ribes Nero è piuttosto scalare e, tra l'apertura del primo e la caduta dell'ultimo fiore, può passare quasi un mese. All'interno del racemo sbocciano prima i fiori alla base (quelli più vicini alle foglie) e poi via via tutti gli altri. Nel Nord Italia avviene attorno ad Aprile.
I fiori del Ribes nigrum sono di color verde-violaceo, raggruppati in numero variabile, piuttosto piccoli e poco vistosi. Questi fiori hanno un portamento pendulo, sono tondeggianti ed hanno una buona resistenza alle brinate primaverili.
Molti cloni di questa specie (es. Noir de Bourgogne, Climax) sono però autosterili, rendendo necessaria la presenza di più piante per l'impollinazione incrociata ad opera delle Api.
Esistono comunque cultivars autocompatibili, come Black Down e Black Reward, oppure le recenti Troll e Andega, le quali mostrano anche un'ottima tolleranza allo Oidio.
I fiori del Ribes nigrum sono di color verde-violaceo, raggruppati in numero variabile, piuttosto piccoli e poco vistosi. Questi fiori hanno un portamento pendulo, sono tondeggianti ed hanno una buona resistenza alle brinate primaverili.
Molti cloni di questa specie (es. Noir de Bourgogne, Climax) sono però autosterili, rendendo necessaria la presenza di più piante per l'impollinazione incrociata ad opera delle Api.
Esistono comunque cultivars autocompatibili, come Black Down e Black Reward, oppure le recenti Troll e Andega, le quali mostrano anche un'ottima tolleranza allo Oidio.
Nella tarda primavera il Ribes Nero ha cambiato la propria livrea ed è ora colorato di un bel verde, nella foto che segue si possono anche notare i frutticini appena allegati e i nuovi getti non ancora lignificati. In questo periodo, specie in esemplari giovani, la crescita è assai vigorosa, così come l'emissione di Polloni.
Ed i frutti, a seconda della varietà e del clima, matureranno tra inizio Giugno e Agosto. Anche la loro maturazione risulta piuttosto scalare, con quelli alla base del racemo ad essere più precoci. Essi sono delle bacche di piccole dimensioni, di colore nero, contenenti molti semi.
Quindi che cosa fare con i frutti del Ribes nero?
I frutti possono essere utilizzati per il consumo fresco, tuttavia il loro gusto estremamente forte li rende poco appetibili alla maggior parte della gente, sebbene io conosca gente a cui piacciono appena colti dalla pianta.
Queste bacche, così come altre parti della pianta quali germogli o boccioli, trovano il loro massimo impiego nell'erboristeria. Sono infatti note sin dall'antichità le sue proprietà antinfiammatorie e antistaminiche; infatti vengono usati nella cura delle allergie, delle vie respiratorie e risulta utile anche contro la congiuntivite.
Inoltre questi frutti possono esser utilizzati per confetture o per fare sciroppi, magari mischiandoli con altri frutti. Se l'aroma "puro" può esser troppo forte, l'aroma diluito dona un tocco a diverse pietanze.
Ed infine, arrivato l'autunno, il nostro arbusto inizia a tingersi le foglie col tipico color autunnale. Le foglie, ormai brune per via della mancanza di nutrimento, cadranno a breve.
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