Qual è l'albero più diffuso lungo le vie delle nostre città?
Probabilmente è il Platano (Platanus acerifolia); ok, forse questo nome non vi dirà molto, ma vedrete che le foto vi chiariranno le idee.
Il Platanus x acerifolia (detto anche "London Plane") è in realtà un incrocio tra due specie: Platanus occidentalis e Platanus orientalis.
Questo albero, è coltivato dal Nord al Sud Italia e non teme né il freddo né il caldo. Lo ritroviamo lungo le strade di paese, così come nei parchi o lungo le vie di grandi città quali Roma o Milano.
Il Platano, essendo di notevoli dimensioni, è un ottimo albero da ombra, inoltre possiede un portamento elegante, mastodontico, ma al tempo stesso slanciato.
Tutto questo, oltre all'elevata resistenza all'inquinamento atmosferico, ha contribuito alla sua diffusione come albero stradale.
Il Platano, essendo di notevoli dimensioni, è un ottimo albero da ombra, inoltre possiede un portamento elegante, mastodontico, ma al tempo stesso slanciato.
Tutto questo, oltre all'elevata resistenza all'inquinamento atmosferico, ha contribuito alla sua diffusione come albero stradale.
Il Platanus occidentalis (negli USA chiamato anche Sycamore) appartiene alla famiglia delle Platanaceae ed è una specie decidua proveniente dall'Ovest degli Stati Uniti. In queste zone è facile trovarlo allo stato naturale lungo le rive dei fiumi o nelle piane alluvionali.
Il Platanus orientalis, invece, è originario dell'Europa, in particolare della zona che va dai Balcani verso Est; vi sono riferimenti a questa specie già nei testi dell'antica Grecia. Questa specie possiede foglie con lobi molto più accentuati rispetto alla sua "cugina" americana.
Le due specie sono state per millenni divise dall'Oceano Atlantico, ecco il motivo per cui si parla di "Platano Occidentale" o " Platano Orientale", tuttavia il loro portamento e la loro fisiologia sono molto affini, tanto da poter essere ibridate. L'ibrido "Platanus x acerifolia" fu individuato per la prima volta in Spagna intorno al 1600 in un'area in cui, a fianco dei Platani Europei, erano stati piantati dei Platani Americani. Questo incrocio prende qualcosina da ognuno dei suoi genitori, come si può vedere dalle foglie nella foto che segue.
Per comodità, da ora in poi, parlerò genericamente del Platano.
La crescita è veloce e l'albero può raggiungere tranquillamente un'altezza di 30 m (100 ft) e, talvolta, può superare anche i 40 m (130 ft). Notevole è anche la longevità, la pianta infatti può raggiungere diverse centinaia di anni, come il Platano dei Cento Bersaglieri nel Veronese che dovrebbe esser stato piantato intorno al 1400.
E' una pianta monoica con fiori unisessuali di piccole dimensioni che sbocciano ad inizio primavera. I fiori maschili hanno un colore giallastro, mentre quelli femminili sono rossi e posti sul germoglio all'apice del ramo.
Le foglie, larghe circa 20 cm (8 in) e poco meno in lunghezza, sono di un bel verde vivo ed hanno 3-5 lobi più o meno accentuati a seconda della specie.
Gli Acheni, raggruppati in infruttescenze, vanno a comporre il frutto. Esso è a forma sferica del diametro di circa 4 cm (1,5 in), più frutti (2-5 a seconda della specie) si uniscono a formare un grappolo. I frutti immaturi sono verdi virando al marrone a maturazione, essi rimangono appesi all'albero anche dopo la perdita delle foglie e, spesso, persistono tutto l'inverno fino alla ripresa vegetativa primaverile.
La parte più caratteristica del Platano, e anche quella che ce lo fa distinguere tra decine di piante, è però il tronco; infatti, col passare degli anni, la parte più esterna della corteccia tende a sfaldarsi in maniera piuttosto irregolare. Le placche che si staccano sono di colore grigio o marroncino a seconda dello strato a cui appartengono, mentre il legno sottostante è verde, ma vira al bianco a contatto con l'aria.
Questo fa si che la corteccia risulti composta da scaglie a forma irregolare di quattro colori diversi (grigio, marrone, verde e bianco), l'effetto è particolare e richiama i colori delle divise mimetiche dei militari.
Ora, mentre passeggerete per le vie delle vostre città, date un'occhiata ai tronchi degli alberi; quasi sicuramente noterete che quelle piante che vi regalano la tanto amata ombra estiva sono dei Platani.
Il Platanus orientalis, invece, è originario dell'Europa, in particolare della zona che va dai Balcani verso Est; vi sono riferimenti a questa specie già nei testi dell'antica Grecia. Questa specie possiede foglie con lobi molto più accentuati rispetto alla sua "cugina" americana.
Le due specie sono state per millenni divise dall'Oceano Atlantico, ecco il motivo per cui si parla di "Platano Occidentale" o " Platano Orientale", tuttavia il loro portamento e la loro fisiologia sono molto affini, tanto da poter essere ibridate. L'ibrido "Platanus x acerifolia" fu individuato per la prima volta in Spagna intorno al 1600 in un'area in cui, a fianco dei Platani Europei, erano stati piantati dei Platani Americani. Questo incrocio prende qualcosina da ognuno dei suoi genitori, come si può vedere dalle foglie nella foto che segue.
Per comodità, da ora in poi, parlerò genericamente del Platano.
La crescita è veloce e l'albero può raggiungere tranquillamente un'altezza di 30 m (100 ft) e, talvolta, può superare anche i 40 m (130 ft). Notevole è anche la longevità, la pianta infatti può raggiungere diverse centinaia di anni, come il Platano dei Cento Bersaglieri nel Veronese che dovrebbe esser stato piantato intorno al 1400.
E' una pianta monoica con fiori unisessuali di piccole dimensioni che sbocciano ad inizio primavera. I fiori maschili hanno un colore giallastro, mentre quelli femminili sono rossi e posti sul germoglio all'apice del ramo.
Le foglie, larghe circa 20 cm (8 in) e poco meno in lunghezza, sono di un bel verde vivo ed hanno 3-5 lobi più o meno accentuati a seconda della specie.
Gli Acheni, raggruppati in infruttescenze, vanno a comporre il frutto. Esso è a forma sferica del diametro di circa 4 cm (1,5 in), più frutti (2-5 a seconda della specie) si uniscono a formare un grappolo. I frutti immaturi sono verdi virando al marrone a maturazione, essi rimangono appesi all'albero anche dopo la perdita delle foglie e, spesso, persistono tutto l'inverno fino alla ripresa vegetativa primaverile.
La parte più caratteristica del Platano, e anche quella che ce lo fa distinguere tra decine di piante, è però il tronco; infatti, col passare degli anni, la parte più esterna della corteccia tende a sfaldarsi in maniera piuttosto irregolare. Le placche che si staccano sono di colore grigio o marroncino a seconda dello strato a cui appartengono, mentre il legno sottostante è verde, ma vira al bianco a contatto con l'aria.
Questo fa si che la corteccia risulti composta da scaglie a forma irregolare di quattro colori diversi (grigio, marrone, verde e bianco), l'effetto è particolare e richiama i colori delle divise mimetiche dei militari.
Ora, mentre passeggerete per le vie delle vostre città, date un'occhiata ai tronchi degli alberi; quasi sicuramente noterete che quelle piante che vi regalano la tanto amata ombra estiva sono dei Platani.
Bellissimo articolo.
RispondiEliminaDecisamente chiaro ed esauriente
Ti ringrazio :)
EliminaGrazie..chiara utile...piacevole..istruttiva descrizione
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