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mercoledì 29 luglio 2015

Vilucchio (Calystegia sepium), un Rampicante Infestante dai Fiori Bianchi !

Noi siamo soliti associare la parola "infestante" a qualcosa di antiestetico, a qualcosa che ci disturba, a qualcosa che non vogliamo; se poi è un rampicante è ancor peggio, ma non sempre è così.

Il Vilucchio (Calystegia sepium o Convolvulus sepium), appartenente alla famiglia delle Convolvulaceae, è una pianta molto diffusa in tutte le zone temperate, sia dell'emisfero Nord che di quello Sud, dove prospera fino ad un'altitudine di circa 1500 mt. 
In Italia è presente dalle Alpi, fino alla Sicilia e resiste sia ai freddi più intensi, che ai caldi più torridi. Nel settentrione, con l'arrivo delle basse temperature autunnali, perde la parte aerea, ma in primavera risorge più rigogliosa che mai.

Il Vilucchio è una pianta erbacea perenne i cui fusti possono arrivare anche a 5 m di lunghezza, i suoi fiori sono bianchi, solitari, a forma di "imbuto" e sbocciano per tutta l'estate (Maggio-Settembre), inoltre si chiudono quando piove o è nuvoloso, ma rimangono aperti di notte, questo permette loro di usufruire dell'impollinazione ad opera degli insetti notturni e delle falene, tra tutte la Sfinge del Convolvolo (Agrius convolvuli) che deve il suo nome al fatto che il bruco che la origina si sviluppa su questa pianta. 

Fiore Vilucchio Bianco
Calystegia sepium flower
Fiore Calystegia sepium
Le foglie del Vilucchio sono grosse, a forma di cuore "allungato", con margine ondulato e, nel complesso, possono ricordare le foglie di qualche specie di Edera. I suoi frutti sono capsule a forma tondeggiante contenenti da 2 a 4 semi, i quali si disperdono molto facilmente e sono altamente germinabili.

Foglia Calystegia sepium
Foglie Vilucchio Bianco
Convolvulus sepium leaves
Il Vilucchio è una pianta rampicante ed infestante, questo è dovuto alla crescita rapita e all'espansione sia per semina che per stoloni.
E' un infestante comune delle colture erbacee (Frumento, Mais, etc..) e lo si ritrova frequentemente nelle zone incolte. Il nome scientifico, Convolvulus sepium, deriva dal latino e tradotto vuol dire "convolvere" e "siepe", in altre parole "avvolgersi sulle siepi", in effetti questa liana non è dotata di viticci e si deve "aggrappare" ad altre piante, meglio se a chioma densa come appunto le siepi o i campi di cereali.

Le foglie e le radici del vilucchio sono note sin dai tempi dei romani per il loro effetto diuretico, lassativo e purgante ed utilizzate per combattere problemi di stitichezza.

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