Tra le specie che meglio si adattano al clima italiano troviamo l'Uva Turca (Phytolacca americana), un'infestante con bacche nere o blu scuro.
L'uva turca, contrariamente a quanto dica il nome, è originaria del Nord America ed è nota anche con altri nomi: Cremesina, Uva da Colorare, Fitolacca Americana, Spinacio della Virginia.
La specie Phytolacca americana appartiene alla famiglia delle Phytolaccaceae, non è quindi minimamente imparentata con l'uva che tutti noi conosciamo. Questa pianta fu introdotta in Italia a partire dal '700 e sfruttata prevalentemente per la produzione di bacche nere che venivano poi utilizzate come colorante o tintura naturale per capi di lana. La Fitolacca Americana è una specie poco esigente, può crescere in zone assolate, così come in zone ombrose, su terreni ricchi o poveri, in zone siccitose o umide e questo, insieme alla crescita molto veloce, le ha permesso una rapida diffusione diventando un'infestante su quasi tutto il territorio italiano. La Phytolacca americana è una specie nitrofila, ovvero amante dei terreni ricchi di nitrati che spesso si trovano in corrispondenza di letamai, vecchi muri, stalle o vicino a campi coltivati; infatti la si ritrova facilmente ai margini dei terreni agricoli o delle zone boschive e nei canali di irrigazione, tuttavia può crescere anche nel sottobosco, all'interno di case diroccate o sul ciglio della strada.
L'Uva Turca è una pianta erbacea perenne, che può raggiungere un'altezza di 2-3 metri, il fusto è eretto e lignificato solo alla base, mentre i rami sono numerosi, succulenti e lunghi, tanto da avere un portamento "ricadente".
Oltre all'utilizzo come colorante, la Fitolacca Americana viene sfruttata come pianta officinale per la sua azione purgativa ed antinfiammatoria contro batteri, funghi e virus di varia natura; inoltre stimola il sistema immunitario. Sebbene la pianta sia tossica, in alcuni paesi è consuetudine mangiare i giovani germogli dopo averli bolliti più volte, mentre le bacche erano utilizzate in passato anche per colorare i vini.
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