Si sa che la maggior parte delle piante terrestri ha bisogno dell'acqua, ma non vive in suoli perennemente saturi di acqua. Tuttavia, come discusso qua, ci sono specie che si sono adattate a vivere in suoli molto umidi o persino immerse nell'acqua.
Il suolo ideale è formato dal 50 % di terra, 25% acqua e 25% aria. Ma alcuni terreni hanno una tessitura (vedi qui) troppo fine che non lascia drenare l'acqua; di conseguenze questi suoli tenderanno a formare ristagni idrici, con acqua che satura lo spazio idealmente riservato all'aria, senza possibilità di "scendere verso il basso". I suoli argillosi, ad esempio, trattengono l'acqua, mentre quelli sabbiosi la lasciano passare.
In zone pianeggianti o di conca, se il suolo è fortemente argilloso, in seguito a piogge si possono creare aree in cui l'acqua sale sino in superficie, allagando il terreno. Se questo perdura molti giorni/settimane, può far morire per asfissia (nell'acqua c'è poco ossigeno e le cellule delle radici devono respirare) molte piante. In casi estremi si possono creare dei veri acquitrini o paludi, che creano un habitat a sè.
Quali Sono le 20 Specie NON tropicali Adatte ai Ristagni Idrici che ?
Premetto che la maggior parte delle piante idrofile sono specie erbacee, ciò nonostante ne esistono anche di arboree e qui ne vorrei citare alcune.
1) Cipresso Calvo delle Paludi (Taxodium distichum): appartenente alle Cupressaceae è una conifera decidua nativa della Louisiana (negli Stati Uniti) dove prospera ai margini di laghi e paludi, potendo contare sugli pneumatofori che, elevandosi dalle radici in verticale, permettono l'ossigenazione di queste ultime qualora fossero perennemente immerse in acqua. Si sviluppa come grande albero, alto sino a 30 metri, con un imponente tronco, più largo alla base, spesso di sezione irregolare (non circolare). Le foglie sono leggere, frastagliate, come tipico della famiglia inoltre è, insieme al Larice, una delle poche conifere decidue, con un bel color arancione durante prima della caduta.
2) Falso Papiro (Cyperus alternifolius) : appartenente alle Cyperaceae, è una specie nativa delle zone umide dell'Africa sub-sahariana; tuttavia, a differenze del classico Papiro Egiziano (Cyperus papyrus), resiste bene al freddo e, perdendo la parte aerea con le gelate, può resistere anche a - 10° C (14° F), forse di più. La parte che rimane viva è il rizoma sotterraneo che, non appena le temperature riprenderanno a salire, riformerà la parte aerea. E' ovviamente una parte erbacea, senza un vero tronco o rami, ma formata da molti steli (alti anche 2 metri in piante adulte) che sorreggono le foglie a bacchetta (forma di cannuccia) circondate da brattee a protezione dei fiori (presenti da giugno a ottobre); proprio queste ultime donano un aspetto di "foglia" palmate (che ricordano quelle delle palme). Vive in zone palustri, persino in immersione totale.
3) Iris pseudacorus : chiamato Giaggiolo acquatico o Iris delle Paludi, è una pianta erbacea della famiglia delle Iridaceae che prospera in terreni umidi, spesso paludosi. Si espande tramite rizoma sotterraneo e la parte aerea spunta con foglie che possono superare il metro (3.3 ft) di altezza. Dall'infiorescenza spuntano da 4 a 10 fiori, color giallo intenso. La fioritura avviene da aprile a giugno, con leggera sfalsamento (prima si aprono i fiori all'apice dell'infiorescenza).
La specie è rustica, talvolta invadente; può crescere in immersione ed in suoli asfittici, ma anche su quelli asciutti, è a crescita rapida e non teme neppure il gelo più intenso. La parte aerea può ingiallire in inverno, ma anche se potata alla base rispunterà e fiorirà in primavera.
4) Salice Bianco (Salix alba) : qui ne esistono moltissime specie, appartenenti alla famiglia delle Salicaceae, quasi tutte tipici di ambienti con suoli bagnati/paludosi. La specie in questione è un grosso albero, alto oltre 20 metri, con tronco rivestito da corteccia spessa. La vigoria è buona, con molti rami sottili e spesso flessibili. Le foglie, caduche, son di forma lanceolata, color verde glauco e ricordano vagamente quelle dell'Olivo. Il salice resiste al gelo intenso e prospera in zone soggette ad allagamento, ai margini di fiumi e laghi, talvolta anche immerse in acqua a poca distanza dalla riva.
5) Ontano Nero (Alnus glutinosa) : appartiene alla famiglia delle Betulaceae e presente su vaste aree temperate dell'emisfero boreale. E' una pianta di media grandezza (alta circa 10 metri), talvolta a portamento arbustivo, dato che ha un'elevata attitudine ad emettere polloni basali (caratteristica rara negli alberi ad alto fusto); inoltre tollera bene potature drastiche rigettando molti rami dal ceppo qualora venisse tagliata. Come il Salice cresce in zone acquitrinose, palustri, spesso con radici in immersione. E' una specie monoica, con fiori maschili o femminili, presenti però sulla stessa pianta. Essi sono degli amenti che perdurano a cui seguono dei frutti che rimangono a lungo appesi alla pianta, dapprima verdi poi seccano e hanno consistenza legnosa e l'aspetto di una piccola pigna. I resti dell'infruttescenza possono rimanere anni attaccati alla pianta. Le foglie sono obovate, color verde chiaro, dentellate ai margini e, soprattutto da giovani, sono appiccicose.
6) Calla (Zantedeschia aethiopica) : specie erbacea rizomatosa appartenente alle Araceae dal fogliame lussureggiante e dal fiore protetto da brattee (foglie specializzate) di color bianco. Crescono molto bene in terreni umidi e con continui ristagni idrici, anche in posizioni ombrose e resistono fino a 0° C (32° F) senza perdere le foglie. Dove fa più freddo perdono la parte aerea e ributtano dalla base durante la primavera, senza particolari danni o ritardi nella fenologia. Negli ambienti miti tende ad espandersi molto. La stupenda fioritura avviene in primavera, tra Aprile e inizio Giugno.
7) Pioppo Bianco e Nero (Populus alba/nigra) : anch'essa appartenente alle Salicaceae è una specie molto diffusa, anche come pianta ornamentale o stradale. Il Pioppo Nero ha foglie cuoriformi, color verde ed aspetto lucido e spesso un portamento colonnare, con rami assurgenti e verticali, anche lungo il tronco principale e data la vigoria talvolta partono sin dal colletto. Il Pioppo Bianco ha portamento più espanso e foglie dal margine ondulato, con pagina inferiore bianca. Entrambe le specie sono pioniere, di rapida crescita e colonizzano facilmente aree occasionalmente allagate ed umide.
8) Betulla (Betula pendula) : appartiene alle Betulaceae ed è il simbolo della Siberia e delle zone di alta montagna. La specie infatti ha un'eccezionale resistenza al gelo estremo e si spinge fin dove solo alcune conifere ci riescono. Dall'aspetto slanciato, con tronco dalla caratteristica corteccia bianca, è una pianta pioniera, veloce a crescere, anche con temperature estive basse. Per contro è una specie poco longeva e raramente supera gli 80 anni di vita, soprattutto in climi con stagione vegetativa lunga come in Italia. Produce amenti in primavera, ha rami snelli e ricadenti e foglie cuoriformi dal margine dentato, molto belle in autunno prima della caduta. Specie eliofila, ama suoli anche poveri, tendenzialmente acidi e sopravvive in quelli perennemente umidi.
9) Nyssa sylvatica : albero nativo dell'America settentrionale ed appartenente alle Nyssaceae. Grande albero a portamento tendenzialmente piramidale, produce foglie ovali, color verde scuro e lucide, ma il vero punto di forza è la colorazione autunnale, prima di cadere infatti si tingono di colori che spaziano dal rosso, al giallo, all'arancione, spesso con un'unica pianta con foglie di più colori. Produce anche piccoli fiori insignificanti per l'uomo, ma molto graditi dagli insetti pronubi.
Resiste a geli intensi, prospera in suoli umidi, palustri, mentre mal sopporta l'aridità estiva, specialmente durante i primi anni di impianto.
10) Liquidambar styraciflua : appartenente alle Altingiaceae è anch'essa nativa del Nord America. Altro albero ad alto fusto dalla bella colorazione autunnale, ha però foglie pentalobate, dotate di un lungo picciolo e disposte alterne. E' una specie monoica ed i fiori femminili producono un frutto legnoso, globoso e spinescente, contenente capsule con all'interno semi. Questi frutti rimangono appesi alla pianta sin dopo la caduta delle foglie, spesso fino alla ripresa vegetativa della primavera successiva. Anche questa specie ama suoli umidi e tollera suoli occasionalmente allagati, ma non costantemente come invece possono sopportare i Salici.
11) Sambuco (Sambucus nigra): appartenente alle Adoxaceae è una specie nativa dell'Europa e dove cresce spesso ai margini dei boschi. E' un arbusto o piccolo albero, talvolta con più tronchi, ed una corteccia in cui sono presenti lenticelle (piccole interruzione attraverso cui passa aria) ben sviluppate. Le foglie sono composte (formate da più foglioline), dal margine lievemente segmentato. A tarda primavera (Maggio) produce un'infiorescenza a forma di ombrello con numerosi fiorellini bianchi profumati. A questi seguono piccoli frutti commestibili previa cottura. La specie è autosterile, è dunque necessaria la presenza di più piante per aver frutti. Prospera in terreni humiferi, umidi e spesso bagnati, si può coltivare anche in suole pesantemente argillosi.
12) Viburno Palla di Neve (Viburnum opulus) : della stessa famiglia del Sambuco, è un arbusto deciduo che dà il suo massimo in primavera quando forma infiorescenze sferiche, formate dal molti fiori bianchi, fanno apparire la pianta come formata da tante "palle di neve". Bell'effetto cromatico tra bianco dei fiori e verde delle foglie. Anche questa specie ben si presta alla coltivazione in suoli argillosi e poco drenanti.
13) Hibiscus coccineus : appartenente alle Malvaceae è una pianta erbacea che perde la parte aerea coi primi freddi autunnali, ma nuovi getti rispuntano dalle radici. La crescita è tendenzialmente assurgente, con getti verticali slanciati e poche ramificazioni. Le foglie sono lobate in profondità ed hanno un aspetto leggero, ma il vero fascino sono gli enormi fiori dai petali rossi dai margine non fusi tra loro; dalla parte centrale del fiore spunta la colonna fiorale che porta sia stami che, all'estremità, il pistillo. Questa pianta è tipicamente da palude, perfetta in zone soggette ad immersioni o prolungati ristagni idrici. La fioritura è estiva e l'aspetto della pianta spiccatamente tropicale.
14) Cornus sericea : appartenente alle Cornaceae è un arbusto stolonifero che si riconosce per i fusti rossastri, molto appariscenti nella stagione fredda quando son privi di foglie. Portamento stolonifero, con molti rami che spuntano dalla base (o son addirittura sotterranei) e che possono radicare strisciando. Cresce bene a mezz'ombra e può diventare invasiva in contesti in cui ha pochi competitori. Può crescere anche in suoli paludosi e saturi di acqua per molti mesi all'anno.
15) Amelanchier canadensis : rosaceae nativa del Canada, diventa un arbusto di medie dimensioni, con tronco liscio e grigio. Fiorisce in grappoli penduli, formati da fiori bianchi che si aprono in primavera. Ad essi seguono bacche commestibili mature nel mese di Giugno. Le foglie sono ovali e verdi, mentre si tingono di arancione in autunno. Prospera bene in suoli molto pesanti, argillosi, compatti e con ristagni idrici, ma non in zone perennemente bagnate come le paludi.
16) Aronia (Aronia melanocarpa) : altra Rosaceae a forma di piccolo arbusto molto ramificato, produce fiori in primavera e bacche nere nella tarda estate, piuttosto astringenti ma che possono esser mangiate o trasformate in confetture. Cresce in zone anche poco soleggiate e su moltissimi terreni, anche salini, purché non aridi. Tollera quindi bene l'eccesso di acqua nel suolo.
17) Querca Palustre (Quercus palustris) : appartiene alle Fagaceae ed è nativa del Nord America, dove cresce molto velocemente ed è resistente anche ad ambienti inquinati. Foglia come tipica delle querce e frutti che son ghiande. Imponente come tutte le querce, ma relativamente poco longeva (circa 120 anni) rispetto ad altre querce che possono esser millenari. Le radici son adattate a zone paludosi e tendenzialmente acide, mentre poco sopporta suoli sabbiosi e calcarei.
18) Platano (Platanus acerifolia) : appartenente alla famiglia delle Platanaceae è nativo del Nord America. Si sviluppa sotto forma di albero enorme, ma che ben tollera le potature per cui è molto diffuso anche in città e spesso mantenuto di dimensioni più contenute per motivi di sicurezza. Possiede foglie grandi, a lobi, che in parte ricordano quella dell'Acero. Il tratto distintivo è sicuramente il tronco, esso è in fatti ricoperto da una corteccia che si sfalda a scaglie, in maniera scalare, per cui lo stesso tronco appare di colori diversi, ricordando una tuta mimetica "da militare". Resiste bene ai ristagni idrici ed è a suo agio in suoli argillosi puri.
19) Cephalanthus occidentalis : appartiene alle Rubiaceae ed è quindi parente della Pianta del Caffè e della Gardenia; tuttavia, a differenza di queste due, è a suo agio in suoli paludosi, umidi e saturi d'acqua. Meglio crescerlo a mezz'ombra ed in terreni che trattengano acqua (argillosi) dato che mal sopporta la siccità. E' un arbusto deciduo, alto non oltre 3 metri, con foglie lanceolate di buone dimensioni e dal margine seghettato. Nella bella stagione produce infiorescenze di forma sferica formare da molti piccoli fiori profumati con stami color giallognolo/crema. Cresce in pieno Sole (se terreno non si asciuga troppo) e resiste bene al gelo.
20) Colocasia esculenta (var. Pink China) : appartenente alla famiglia delle Araceae è una pianta nativa del Sud-Est Asiatico che produce grosse foglie, portate da un lungo picciolo (rosato), con punta rivolta verso il basso. Di aspetto molto tropicale a a mezz'ombra e terreno molto umido. E' una specie sempreverde, di natura erbacea (senza tronco epigeo) e di natura rizomatosa. Diversamente da altre varietà questa è resistente al gelo e, pur perdendo tutta la parte aerea col gelo, può ributtare copiosamente dalla base. Una pianta dall'aspetto tropicale, lussureggiante, che può vivere ai bordi dei laghetti ed in zone con ristagni dato che i "piccioli" contengono aerenchima, un tessuto vascolare che trasporta ossigeno dalle foglie sino alle radici, permettendo a queste ultime di respirare e crescere anche in ambiente anossico.















