La Mammea americana, da non confondere con il Mamey Sapote (Pouteria sapota), è una pianta tropicale che produce un grande frutto, piuttosto difficile da trovare in commercio in Italia, sebbene tra fine Aprile e Maggio qualche negozio etnico potrebbe venderlo.
Mammea americana e Pouteria sapota, nonostante non siano minimamente imparentati, producono due frutti dall'aspetto simile. I popoli ispanici dell'America centrale chiamano il primo frutto Mamey amarillo (Mamey Giallo, Mammea americana), per distinguerlo dal Mamey rojo (Mamey Rosso, Pouteria sapota), tuttavia è conosciuto anche con il nome di Mamey di Santo Domingo od Albicocco Tropicale.
Origine e Diffusione :
Mammea americana è una specie appartenente alla famiglia Calophyllaceae, sebbene ci siano ancora delle incertezze tra gli studiosi, alcuni dei quali catalogano questa pianta come Clusiaceae, la stessa famiglia a cui appartiene il Mangostano (Garcinia mangostana).
Questa pianta è nativa dei Caraibi e la sua distribuzione naturale è compresa tra il Sud del Messico, l'America Centrale (Panama, Guatemala etc.), la parte settentrionale dell'America Latina (Colombia, Venezuela etc.) e le isole delle Antille. (Bahamas, Santo Domingi etc.).
Nei paesi d'origine la specie viene piantata come pianta ornamentale, da ombra e fruttifera, sebbene la coltivazione a scopo alimentare non sia di certo ai livelli della Papaya o del Mango. Nel vecchio mondo il Mamey Giallo è poco comune e viene coltivato marginalmente nell'Africa occidentale (Sierra Leone) e nel Sud-Est Asiatico (Filippine, Indonesia)
Forma e Sapore del Frutto :
Tendenzialmente di forma rotonda, con una buccia marrone-grigia coriacea, ruvida e dura, che si ammorbidisce (leggermente) solo ad avvenuta maturazione. Il Mamey Giallo è pesante e di grosse dimensioni, avendo un diametro di anche 20 cm (8 in), sebbene vi sia una certa variabilità nelle dimensioni, anche su diversi frutti della stessa pianta.
All'interno troviamo una polpa giallognola, piuttosto aderente alla buccia, e grossi semi in numero compreso tra 1 (in frutti piccoli) e 3-4 (in frutti grandi). La consistenza, diversamente dal Mamey Rosso, è poco "burrosa", ma piuttosto fragrante e succosa. Il gusto è piacevole, leggermente sub-acido, ricordando un mix tra Albicocca e Lamponi, con un pizzico di Arancia.
Il frutto, anche aperto, si conserva bene in frigorifero ed anche dopo qualche giorno risulta ancora attraente (non si ossida come succede ad esempio con le Mele).
Questa pianta è nativa dei Caraibi e la sua distribuzione naturale è compresa tra il Sud del Messico, l'America Centrale (Panama, Guatemala etc.), la parte settentrionale dell'America Latina (Colombia, Venezuela etc.) e le isole delle Antille. (Bahamas, Santo Domingi etc.).
Nei paesi d'origine la specie viene piantata come pianta ornamentale, da ombra e fruttifera, sebbene la coltivazione a scopo alimentare non sia di certo ai livelli della Papaya o del Mango. Nel vecchio mondo il Mamey Giallo è poco comune e viene coltivato marginalmente nell'Africa occidentale (Sierra Leone) e nel Sud-Est Asiatico (Filippine, Indonesia)
Forma e Sapore del Frutto :
Tendenzialmente di forma rotonda, con una buccia marrone-grigia coriacea, ruvida e dura, che si ammorbidisce (leggermente) solo ad avvenuta maturazione. Il Mamey Giallo è pesante e di grosse dimensioni, avendo un diametro di anche 20 cm (8 in), sebbene vi sia una certa variabilità nelle dimensioni, anche su diversi frutti della stessa pianta.
All'interno troviamo una polpa giallognola, piuttosto aderente alla buccia, e grossi semi in numero compreso tra 1 (in frutti piccoli) e 3-4 (in frutti grandi). La consistenza, diversamente dal Mamey Rosso, è poco "burrosa", ma piuttosto fragrante e succosa. Il gusto è piacevole, leggermente sub-acido, ricordando un mix tra Albicocca e Lamponi, con un pizzico di Arancia.
Il frutto, anche aperto, si conserva bene in frigorifero ed anche dopo qualche giorno risulta ancora attraente (non si ossida come succede ad esempio con le Mele).
Botanica e Fisiologia :
Mammea americana è una albero sempreverde che può raggiungere i 20 metri (65 ft) di altezza. I rami sono assurgenti e tendono a formare una chioma ovale od a forma piramidale che, in esemplari in buono stato di salute, risulta densa. Le foglie sono opposte, ovali, lisce e con una consistenza simile al cuoio; esse sono lunghe in media 20 cm (8 in) e larghe circa la metà, sono di color verde lucido ed hanno un margine liscio. Nel complesso le foglie ricordano molto quelle della Magnolia sempreverde (Magnolia grandiflora), molto diffusa nei nostri giardini e parchi.
I fiori, solitari o raggruppati in piccoli gruppi (2-3), sono fragranti, con un diametro di circa 4 cm (1.6 in), con 4-6 petali bianchi e stami-pistilli color giallo-arancione. I fiori possono esser maschili, femminili od ermafroditi e possono esser tutti presenti su un'unica pianta o su piante separate. Insomma, la distinzione non è netta come in altre specie, inoltre un'unica pianta potrebbe aver predominanza di fiori maschili (rispetto a femminili) e ciò si tradurrà in una scarsa produzione.
La fioritura avviene prima e durante la fruttificazione (il frutto impiega circa 1 anno a maturare), tuttavia in climi equatoriali, senza fluttuazioni termiche annue e con piogge ben distribuite, si possono aver due periodi di fioritura/fruttificazione all'anno. Nel complesso sia fioritura che maturazione dei frutti sono piuttosto scalari, ad esempio in Florida copre un periodo di tre mesi, tra Giugno ed Agosto.
La maturazione del frutto si può constatare con un leggero ammorbidimento ed ingiallimento della buccia, tuttavia questi indici non sono sempre così netti; un altro metodo è grattare leggermente la buccia con un'unghia, se sotto il colore è verde il frutto è immaturo, se giallino è pronto per la raccolta.
Una pianta adulta, in buona solate e cresciuta nei clima ideale può produrre anche 300 frutti all'anno.
Guida alla Coltivazione della Mammea americana ? - Crescita, Potature, Esposizione, Propagazione e Cure
M. americana è una specie subtropicale molto a suo agio nei climi tropicali umidi. Il termine subtropicale è fuorviante, se da un lato è vero che si può coltivare anche oltre il 23° parallelo e che la rusticità è superiore a quella di specie strettamente tropicali come Durian e Rambutan, dall'altro non è di certo una pianta subtropicale ben adattata ai climi temperati caldi come potrebbe esser una A. cherimola od un Guava.
Guida alla Coltivazione della Mammea americana ? - Crescita, Potature, Esposizione, Propagazione e Cure
M. americana è una specie subtropicale molto a suo agio nei climi tropicali umidi. Il termine subtropicale è fuorviante, se da un lato è vero che si può coltivare anche oltre il 23° parallelo e che la rusticità è superiore a quella di specie strettamente tropicali come Durian e Rambutan, dall'altro non è di certo una pianta subtropicale ben adattata ai climi temperati caldi come potrebbe esser una A. cherimola od un Guava.
In altre parole il Mamey Giallo può tollerare, da adulto, sporadici abbassamenti sino a 0° C (32°F) o pochissimo sotto con danni; tuttavia, anche al di sopra di questa soglia, muore anche se le temperature si mantengono a lungo sotto i 10° C (50° F). In Italia se ne può tentare la coltivazione nei luoghi più miti di Sicilia e Calabria, ma anche qui la pianta probabilmente sopravvivrebbe più che vivrebbe. Nell'estremo Sud della California, e dunque anche nei luoghi più caldi d'Italia, la pianta non riesce a fruttificare, mentre in Florida non ci sono problemi, ma lì e tutt'altro clima rispetto a quello italiano.
Detto questo, per aver la certezza, bisogna provare. Se qualcuno avesse un microclima fantastico in Sicilia o Calabria potrebbe provare e, magari, smentire con squisiti frutti quanto riscontrato in California.
La Mammea americana ha un grosso pregio, diversamente alla maggior parte delle altre fruttifere tropicali, regge bene l'ambiente secco di casa; per questo motivo in Italia potrebbe esser coltivata in vaso come pianta da appartamento, almeno durante il periodo invernale.
Se escludiamo la scarsa resistenza al freddo, questa specie è adattabile, resistente alle malattia e di facile coltivazione.
Gradisce una pioggia annua compresa tra 800 e 1500 millimetri, giovani esemplari richiedono innaffiature, mentre da adulta potrebbe cavarsela da sola (in Italia), sebbene bagnare nei mesi più torridi dell'anno potrebbe aiutare, inoltre si avvantaggia di un buono strato di pacciamatura.
Pur preferendo un terreno ricco, profondo, drenante, sabbioso/limoso e leggermente acido, si adatta a crescere anche in terreni superficiali, argillosi e sino a pH 8.
L'esposizione ideale è soleggiata, ma si sviluppa bene anche a mezz'ombra, soprattutto durante i primi anni di vita.
Lo sviluppo è armonico anche in assenza di potature.
La riproduzione può avvenire per semina ed i semi, con le ottimali condizioni di temperatura ed umidità, germinano entro 2 mesi. I semenzali impiegano dai 6 ai 10 anni per fiorire/fruttificare. Per ridurre questi tempi, oltre che per aver cloni selezionati con fiori ermafroditi, conviene la moltiplicazione vegetativa, tramite innesto o talea.