In questo breve articolo vorrei portare all'attenzione la Pueraria montana, una specie tappezzante ed infestante nota anche con il nome tipicamente orientale di Kudzu.
Pueraria montana appartiene alla famiglia delle Fabaceae (ex Leguminose) ed è nativa dell'Asia orientale, dove cresce sui pendii delle montagne e dei vulcani.
In natura esistono 3 sottospecie (Pueraria montana var. chinensis; Pueraria montana var. lobata; Pueraria montana var. thomsonii), che differiscono per distribuzione geografica e morfologia (es. foglie più o meno lobate); tuttavia le sottospecie si possono facilmente ibridare tra loro, dando origine ad ibridi spesso difficilmente catalogabili.
Origine e Diffusione :
Il Kudzu, o più semplicmente Kuzu, fu introdotto negli Stati Uniti a partire dalla fine dell'800. Inizialmente fu importato come sia come specie ornamentale, sia per il foraggio, ma in seguito, grazie all'elevata vigoria delle radici, fu impiegato anche nella lotta contro l'erosione dei terreni declivi.
Purtroppo la specie scappò ben presto al controllo degli uomini e divenne invasiva in molti "stati del Sud". Recentemente (anni 2000) il Kuzu si espanse sempre più verso nord, seguendo le rive del fiume Ohio. Oggigiorno la Pueraria montana è considerata tra le 100 piante più infestanti al mondo; essa cresce infatti a grande velocità (in Estate anche diversi centimetri al giorno) e, sebbene di origine sub-tropicale, sopravvive egregiamente all'inverno, semplicemente perdendo le foglie alla prima gelata.
Purtroppo la specie scappò ben presto al controllo degli uomini e divenne invasiva in molti "stati del Sud". Recentemente (anni 2000) il Kuzu si espanse sempre più verso nord, seguendo le rive del fiume Ohio. Oggigiorno la Pueraria montana è considerata tra le 100 piante più infestanti al mondo; essa cresce infatti a grande velocità (in Estate anche diversi centimetri al giorno) e, sebbene di origine sub-tropicale, sopravvive egregiamente all'inverno, semplicemente perdendo le foglie alla prima gelata.
In Italia è vietata la vendita nei vivai, ma si possono facilmente trovare i semi su Ebay.
Questa pianta rampicante, in assenza di supporti verticali a cui aggrapparsi, tende ad allargarsi orizzontalmente, diventando strisciante. La velocità di crescita, unita all'elevata capacità di riproduzione vegetativa (stoloni), fa si che il Kudzu diventi tappezzante, coprendo e soffocando la vegetazione del suolo.
La specie predilige i luoghi relativamente miti, ma non aridi, avendo velocità di crescita ottimale (e quindi maggior invasività) con almeno 1000 mm (40 inch) di pioggia annui. In Italia è presente a macchia di leopardo, soprattutto nelle regioni del Nord, crescendo prevalentemente a margine dei boschi, in zone dismesse e rurali. Tra le aree in cui la diffusione desta più timori vi sono sicuramente le sponde del grandi laghi prealpini, come il Lago Maggiore.
La specie predilige i luoghi relativamente miti, ma non aridi, avendo velocità di crescita ottimale (e quindi maggior invasività) con almeno 1000 mm (40 inch) di pioggia annui. In Italia è presente a macchia di leopardo, soprattutto nelle regioni del Nord, crescendo prevalentemente a margine dei boschi, in zone dismesse e rurali. Tra le aree in cui la diffusione desta più timori vi sono sicuramente le sponde del grandi laghi prealpini, come il Lago Maggiore.
Come Riconoscere la Pueraria montana ? - Botanica e Fisiologia
Le foglie sono alterne ed ognuna è formata da 3 foglioline distinte, con 3 corti piccioli che convergono in un unico lungo picciolo che poi le congiunge al fusto. In realtà il termine foglioline è fuorviante, dato che le 3 foglie sono lunghe anche 20 cm (8 in), hanno una forma più o meno lobata, ricordando un po' sia le foglie del Fico (Ficus carica) che della Vite (Vitis vinifera). Le foglie del Kudzu hanno margine intero, sono di color verde, con sfumature gialle (soprattutto nelle nuove foglie) ed hanno entrambe le pagine (inferiore e superiore) pubescenti.
Questa pianta è una liana a comportamento deciduo laddove vi siano gelate, altrove può mantenere le foglie durante l'inverno; per questa ragione potrebbe essere un'ottima pianta spia per capire quando avviene la prima gelata dell'anno. I fusti sono pubescenti, ricadenti o rampicanti se trovano un appiglio a cui attorcigliarsi, e possono tranquillamente superare i 25 metri (82 ft) di lunghezza. Il problema è che il Kuzu emette lunghissimi stoloni, ovvero fusti modificati in grado di radicare a contatto col suolo. Si stima che circa il 30% degli internodi possa dare origine a nuove radici e, quindi, a nuove piante. Non dimentichiamoci che ogni singola liana/stolone può crescere oltre 15 metri (49 ft) l'anno, strisciando ed aggrappandosi ad ogni cosa incontri sul suo cammino (comprese altre sue liane), generando un groviglio inestricabile che vince la competizione con ogni altra specie vegetale, erba compresa.
I fusti (liane) sono semi-legnosi, pelosi, leggermente urticanti e privi di viticci, motivo per cui si arrampicano avvolgendosi a spirale sul supporto, un po' come fa il Kiwi o l'Akebia; inoltre presentano internodi lunghi.
I fiori sono raggruppati in un'infiorescenza a forma di pannocchia, simile ad una spiga di grano, che emerge eretta dall'ascella fogliare. I singoli fiori sono molto ravvicinati, di forma ovoidale e color viola. Nel Nord Italia la fioritura avviene nel periodo autunnale, indicativamente tra Settembre e Novembre.
Il frutto è una baccello contenente fino a 10 semi marroni simili a Fagioli.
L'apparato radicale della Pueraria montana è davvero imponente ed espanso, anche perché ogni ramo/stolone, a livello degli internodi, può formare una nuova radice. In realtà le radici sono dei Tuberi ricchi di amido, utilizzati anche a scopo alimentare. In fine ricordiamoci che le radici del Kudzu, come quelle di molti altri legumi, vivono in simbiosi con batteri del genere Rhizobium, rendendo la specie un Azotofissatore. Nel complesso l'apparato radicale è il vero motore di questa specie, funziona da riserva, ma è anche in grado di rigenerare integralmente la parte aerea qualora venisse rimossa.
Esigenze Climatiche - Coltivazione, Esposizione e Crescita
Il Kuzu, oltre ad esser rapidissimo, non è schizzinoso in quanto a condizioni di crescita. Il suolo ideale è limoso, profondo, drenante, a pH neutro o leggermente acido; tuttavia può svilupparsi anche in terreni poveri e superficiale, seppure con una minor velocità.
La specie, pur preferendo posizioni soleggiate, è in grado di crescere bene anche a Mezz'ombra. Con esposizioni ombreggiate la crescita rallenta.
Abbiamo già detto che questa pianta ha un fabbisogno idrico medio-alto, ciò non vuol dire che non sia resistente alla siccità, semplicemente, anche quì, diminuisce la propria velocità di crescita.
In altre parole, dove il terreno è profondo, le piogge abbondanti, l'esposizione soleggiata e la stagione vegetativa lunga, la Pueraria montana manifesta a pieno la propria capacità infestante; man mano che queste condizioni vengono a mancare la crescita si fa meno veemente e, di conseguenza, è più facile contenerla. Quindi, se mai vi venisse in mente di coltivarla al Sud Italia, non pensiate che non sia possibile, questa pianta cresce ovunque, seppure a velocità diverse.
Sebbene di origine tropicale, il Kudzo mostra un'impensabile resistenza al gelo, sebbene non sia la stessa per tutte le parti della pianta. Le foglie sono sempreverdi se le temperature rimangono sopra gli 0°C (32°F), sotto questa soglia la pianta ha un comportamento deciduo. La restante parte aerea (fusti) è più resistente e può tollerare fino a circa -8° C (18° F), forse anche un po' meno. Ma non temete, se il gelo fosse più intenso e morisse la parte aerea, le radici sottostanti sopravvivono almeno fino a -20° C (-4° F), riformando velocemente la chioma nella primavera successiva.
È sempre un piacere leggerti
RispondiEliminaTi ringrazio :)
EliminaGrazie infinite delle tue interessanti notizie. Mandi Francesco.
RispondiEliminaRomano da San Daniele del Friuli
Grazie a te di leggermi :) !! Ciao
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