Il Callistemon è una arbusto ornamentale volgarmente noto come Scovolino, per via dei suoi fiori che ricordano appunto il suddetto strumento per la pulizia dei denti.
In realtà Callistemon (sinonimo Melaleuca) è un genere di piante endemico dell'Australia, anche se oggi le sue specie vengono coltivate in diverse parti del mondo, spesso anche lontano rispetto ai luoghi d'origine. Esistono circa 50 specie di Callistemon ed innumerevoli cultivars, che si differenziano per portamento, forma e colore del fiore e resistenza al freddo.
Questo genere, descritto per la prima volta ad inizio '800, appartiene all'immensa famiglia delle Mirtaceae, come Mirto, Guava, Eucalipto e molte altre piante.
Le tre specie, a partire dalle quali son state ottenute la quasi totalità delle cultivars, sono :
- Callistemon viminalis (sin. Melaleuca viminalis) : è una delle specie più diffuse in Italia e quella che conta il maggior numero di cultivars, nonché quella a cui farò riferimento nell'articolo, se non diversamente indicato. E' un arbusto o al più un piccolo albero, che raggiunge al massimo un'altezza di circa 5 metri (16 ft), con un portamento pendente dei rami (in inglese è infatti noto come Weeping Callistemon). Tollera un'ampia varietà di suoli e, data la sua rusticità, può esser coltivato come pianta stradale, senza aver bisogno di cure particolari.
- Callistemon salignus (sin. Melaleuca salignus) : di sviluppo leggermente superiore rispetto al C. viminalis, si contraddistingue per aver fiori bianco o color crema, un colore simile a quello di un'altra specie, il C. salicina.
- Callistemon citrina (sin. Melaleuca citrina) : di sviluppo un po' più limitato, ha anche una minor resistenza al freddo rispetto al C. viminalis; inoltre i suoi rami sono assurgenti (puntano verso l'alto) e non ricadenti. Anch'essa è una specie piuttosto diffusa (forse la cultivar "Splendens" è la più comune nel centro-sud Italia) e quella maggiormente rappresentata fotograficamente in questo articolo.
Fisiologia e Botanica del Callistemon :
Callistemon viminalis è una specie
arborea sempreverde originaria dell'Australia orientale dove, allo stato selvatico,
tende a colonizzare i corsi d'acqua delle pianure costiere, sebbene si possa spingere anche sugli altopiani e sui pendii più lontani dalla cosa. Lo Scovolino
si sviluppa sotto forma arbustiva (multi-tronco) o, soprattutto in coltivazione, ad alberello, rimanendo comunque
una pianta di medio-piccole dimensioni. Il nome del genere (
Callistemon), prende dal Greco "
kallistos" (il più bello) e "
stema" (stami), in riferimento alla bellezza dei suoi fiori, mentre il nome della specie (
viminalis) deriva dal latino "
vimen" e significa lungo e flessibile, in riferimento al portamento pendulo tipico della specie.
Il portamento è elegante, con una chioma folta e rami che partono sin dalla parte basale della pianta.
I giovani rami sono lunghi, esili, flessibili e penduli, arrivando talvolta a sfiorare il terreno e sono ricoperti da una
corteccia rossastra, mentre i vecchi rami ed il tronco hanno corteccia grigiastra che tende a fessurarsi longitudinalmente.
Il Callistemon è una
specie sempreverde le cui
foglie sono color verde chiaro, semplici, alternate e dalla forma stretta ed allungata, ricordando vagamente quelle d'olivo. Esse
hanno la tendenza a concentrarsi nella parte terminale e pendule dei giovani rami, lasciando talvolta quasi scoperta la parte iniziale; ciò amplifica l'effetto "
ricadente" della pianta. La vegetazione appena emessa può avere sfumature rossastre, via via più intense partendo dal centro verso il contorno della fogliolina, inoltre possono presentare una
leggera pubescenza.
Le radici sono tendenzialmente fascicolate, di medio sviluppo e, di norma, non sono così espanse e massicce da provocare danni a strutture limitrofe e
non sono considerate invasive.
Ma arriviamo al fiore, sicuramente l'organo più appariscente ed apprezzato di questa pianta. I fiori vanno a costituire delle infiorescenze a forma di spiga, poste nella parte terminale dei rami. L'infiorescenza ha un forma cilindrica, con un diametro di 5 cm (2 inch) ed una lunghezza di 10 cm (4 in), talvolta oltre. Ogni singola infiorescenza è formata da una cinquantina di singoli fiori, dotati di petali che cadono precocemente con l'avanzare della maturazione del fiore, mentre permangono i vistosi stami color rosso acceso (anche se in alcune varietà possono aver altre tonalità), tra l'altro in numero elevato, come tipico delle Mirtacee.
Come detto, ogni ramo produce un'infiorescenza posta alla sua estremità, tuttavia è non è raro che il ramo continui a crescere durante e dopo la fioritura. Questo fa si che molti rami abbiano la parte finale così composta : zona con foglie (emesse prima della fioritura), infiorescenza, zona con foglie (emesse dopo o in concomitanza della fioritura).
Il periodo di fioritura dipende da molti fattori quali
latitudine,
esposizione ed andamento stagionale. Diversamente da altre specie, lo sfalsamento tra Nord e Sud Italia potrebbe essere di un paio di mesi. In linea generale
la fioritura è piuttosto scalare e prolungata, con un
picco tra la primavera inoltrata (fine Aprile) e inizio estate (fine Giugno), ma qualche spiga isolata può spuntare durante tutta l'
estate. In zone miti si ha un
secondo periodo di fioritura in autunno, a cavallo tra Settembre ed Ottobre.
In climi subtropicali le fioriture possono alternarsi durante tutto l'anno e, persino nelle zone più calde d'Italia, qualche sparuta infiorescenza può esser presente anche in inverno.
Ai fiori seguono i frutti, che sono delle piccole capsule coriacee bronzee-grigiastre al cui interno troviamo i semi. Questi frutti possono permanere sulla pianta anche per un paio di anni o più.
Come Crescere il Callistemon ? - Coltivazione, Clima, Potatura e Cure
Sia Callistemon viminalis che Callistemon Citrina sono due una specie che hanno una crescita abbastanza rapida e, nel giro di pochi anni, raggiungeranno già le dimensioni tipiche della specie, sviluppando annualmente circa 50 cm (1,7 ft) di nuova vegetazione. Anche la fioritura avverrà già sin dai primi anni dalla messa a dimora. Per contro, come tipico di quelle piante "precoci", hanno una longevità limitata e difficilmente supereranno i 40 anni di età.
Tutte le specie di Callistemon gradiscono
esposizioni soleggiate, con almeno 6 ore di luce solare diretta al giorno, ma più Sole ricevono più fioriranno. E' possibile crescere il Callistemon anche a
mezz'ombra, ma in questa condizione la pianta sarà meno robusta e la fioritura meno copiosa, mentre l'ombra totale è sconsigliata.
Per quanto riguarda il
tipo di suolo, questa pianta è molto adattabile, potendo
prosperare su un ampia gamma di substrati, da quelli poveri, sabbiosi e sassosi, fino a quelli fertili ed argillosi.
La concimazione non è pratica necessaria, a meno di suoli superficiali con quasi totale assenza di materia organica, nei quali un po' di letame maturo potrebbe aiutare.
Il Callistemon
ha un'ottima resistenza alla siccità, sviluppandosi molto bene senza irrigazioni anche in condizioni di marcata aridità, come quelle tipiche della
Macchia Mediterranea. Ciò nonostante in natura vive spesso ai margini dei fiumi e
può quindi tollerare anche un suolo umido e momentanei ristagni idrici, caratteristica rara tra le piante adatte ai climi torridi.
Si consiglia di bagnare solo durante il primo (e secondo) anno dall'impianto o per avere una crescita più rigogliosa e continuativa.
Per quanto riguarda la
resistenza al freddo ci sono differenze tra le specie e le
cultivars, ma in linea generale
quasi tutte resistono a gelate lievi. Se prendiamo come riferimento il
C. viminalis potremmo dire che è adatto alla coltivazione all'aperto sino ad una
zona USDA 8, potendo sopportare senza grossi danni
temperature minime intorno ai -10° C (14° F), ma con qualche danno alle foglie ed ai rami di un anno credo possa sopravvivere anche 2-4 gradi in meno. Di certo non tollera il gelo come una
Betulla, ma con qualche piccolo accorgimento durante i primi anni si può coltivare con successo anche nel Nord Italia e non solo in
microclimi eccezionali come quelli in prossimità delle sponde dei grandi laghi del Nord Italia (come il
Lago Verbano).
In zone fredde, un leggero ingiallimento fogliare durante i mesi più rigidi è comune, ma non è preoccupante e non preclude nulla alla stagione successiva.
La potatura permette di ottenere un buon bilanciamento ed un miglior arieggiamento della chioma, oltre ad evitare che la continua crescita dei rami possa farli ricadere sino a terra (nel
C. viminalis), in ultimo si potrà mantenere la pianta entro le dimensioni volute.
Il periodo migliore per potare è quello successivo al picco di fioritura, rimuovendo i fiori ormai sfioriti, accorciando i rami troppo vigorosi, danneggiati o che si intrecciano. La potatura così eseguita donerà anche nuovo vigore e non precluderà la fioritura dell'annata successiva.
Nel complesso il Callistemon è una pianta rustica, poco attaccata da insetti, funghi o altri patogeni ed è quindi perfetta sia nei giardini che nei parchi, così come nelle aiuole con poco spazio, anche in contesti urbani, data la buona tolleranza all'inquinamento. Anche la resistenza alla salsedine è medio-alta, rendendo la specie adatta anche a zone costiere, persino in prossimità del mare.
Questa pianta si può riprodurre agevolmente per semina, utilizzando i semi che spontaneamente cadono dalle capsule (frutti) ormai secche. E' importante prelevare semi solo dai frutti maturi, porli in ammollo in acqua tiepida per 24 ore e seminarli in vasi con terriccio ben drenante, mantenendoli in un ambiente caldo ed umido fino ad avvenuta germinazione.
Alternativamente si può propagare per
Talea, tecnica che garantisce uno sviluppo più rapido e la certezza di riprodurre l'esatto clone da cui si preleva il ramo. In questo caso le talee
si prendono da piante sane, asportando un giovane ramo della lunghezza di circa 20 cm (8 in) al quale verranno rimosse le foglie basali, lasciandone solo poche alla sommità. Successivamente si deve interrare per circa metà lunghezza in un buon terriccio, possibilmente con l'aggiunta di ormoni radicanti. Il vaso nel quale si esegue la talea deve esser mantenuto in un ambiente caldo-umido, senza sole diretto, fino ad avvenuto radicamento.
Quali Sono le Varietà più Comuni o Particolari ? - Descrizione e Curiosità
Esistono innumerevoli cultivars di Callistemon, essenzialmente selezionate a partire da 3-4 specie (indicate ad inizio articolo), talvolta anche ibridite tra loro. I diversi cloni si differenziano notevolmente per forma e colore del fiore, ma ancor di più per portamento e crescita.
Di seguito troverete le varietà di Callistemon più particolari o popolari :
- Callistemon viminalis var. "Captain Cook" : ottenuta da seme, è stata selezionata per il portamento più compatto rispetto alle specie tipo. Infatti la crescita raramente supera i 2 metri (6.6 ft) di altezza, con una ramificazione fitta. La fioritura è abbondante, inizia sin dal primo anno dalla propagazione ed è più prolungata rispetto alla norma. Originariamente era conosciuta come "Compacta".
- Callistemon viminalis var. "Hot Pink" : si sviluppa come alberello di medio-piccole dimensioni, come tipico della specie. Qui la peculiarità è il colore dei fiori che è di un bel rosa carico, talvolta con sfumature lilla, invece del classico colore rosso.
- Callistemon viminalis var. "Little John" : selezionato per essere a portamento nano, raggiunge da adulto altezze inferiori al metro (3.3 ft); inoltre tende ad allargarsi, rendendo questo clone ottimo come pianta tappezzante da utilizzare per la formazione di aiuole basse.
- Callistemon citrinus var. "Splendens" : descritta per la prima volta nel 1925, ma nota sotto questo nome solo dal 1989, è un clone con rami a crescita assurgente (non pendule) e con un portamento compatto, raggiungendo in media i 3 metri (10 ft) di altezza. Le foglie, se strofinate, emanano profumo di limone. E' una cultivar molto comune e diffusa, anche in Italia.
- Callistemon viminalis var. "Dawson River Weeper" : Albero che può arrivare tranquillamente ai 5 metri (16.5 ft) di altezza, si caratterizza per il portamento eccezionalmente pendule, quasi come un Salice piangente.
- Callistemon citrinus var. "White Anzac" : come facile intuire dal nome, il clone si contraddistingue per il fiore dall'insolito colore bianco.
- Callistemon pallidus var. "Candle Glow" : registrato nel 1985, è un raro clone a fioritura gialla.
- Callistemon salignus var. "Glasshouse Country" : anch'esso raro, produce dei fiori rosa tenue che tende al bianco, un colore sfumato e davvero delicato.