La Cina è collocata nell'Emisfero Boreale ma, data la notevole estensione lungo i meridiani, ha al suo interno climi molto diversificati. Non sorprende quindi che questa nazione sia la terra nativa di innumerevole specie vegetali.
Capitava così che gli esploratori dell'epoca scoprissero piante da fiore od arbusti ornamentali a loro del tutto sconosciuti e decidessero di portarne qualche seme in patria.
Ed è proprio in questo modo che l'Albero delle Farfalle (Buddleja davidii) arrivò in Europa ed, a fine '800, anche in Italia.
Storia, Origine e Diffusione :
Inizialmente l'Albero delle Farfalle era coltivato nei giardini privati, dove coi suoi bei fiori ornava i vialetti e nutriva gli insetti; tuttavia, dopo pochi anni, la pianta scappò al controllo umano e si diffuse molto velocemente, inselvatichendosi in molte aree d'Italia (soprattutto nel settentrione) e diventando invasiva.
Sebbene originaria della Cina, oggigiorno la Buddleja davidii è presente su tutto il territorio nazionale, con minor diffusione nelle aree più calde del Sud Italia.
Nelle regioni del Nord Italia (es. Lago Maggiore), dove è ormai naturalizzata, diventa infestante e può soffocare la flora autoctona.
L'Albero delle Farfalle riesce a prosperare e crescere velocemente praticamente ovunque, dalle pianure sino alla bassa montagna, e si ritiene sia una specie pioniera su suoli nudi (es. dopo disboscamento), ma si sviluppa molto bene anche nelle aree dismesse, ai bordi dei binari ferroviari, lungo le strade, nelle scarpate ed ai margini dei boschi, dove cresce in consociazione con la Fitolacca ed il Sambuco.
Il grado d'invasività è accentuato anche dal fatto che la pianta riesce a colonizzare anche habitat proibitivi per altre specie, come muretti a secco o tra le rocce, dove le sue radici si accontentano della pochissima terra presente negli "spazi vuoti".
Le Specie Più Rappresentative del Genere :
Buddleja (italianizzato Buddeleia) è un ampio genere appartenente alla famiglia delle Scrophulariaceae (sin. Buddlejaceae).
Tra le oltre 100 specie del genere, la Buddleja davidii è quella più comune in Italia, nonché quella che approfondirò in questo articolo, tuttavia esistono altre specie interessanti, provenienti da tutto il mondo come :
Tra le oltre 100 specie del genere, la Buddleja davidii è quella più comune in Italia, nonché quella che approfondirò in questo articolo, tuttavia esistono altre specie interessanti, provenienti da tutto il mondo come :
- Buddleja globosa : nativa del Sud America (Cile ed Argentina), è forse la seconda più diffusa in Italia ed è caratterizzata dall'avere un'infiorescenza dalla forma globosa, formata da fiori giallo-arancioni.
- Buddleja glomerata : pianta adattatasi ai climi semi-desertici del Sud Africa, ha foglie dal peculiare color argento e fiori gialli (che ricordano quelli della Mimosa), raccolti in un corimbo allungato.
- Buddleja officinalis : specie che, diversamente dalle altre, non ha una fioritura estiva ed, in climi miti, può fiorire anche in Gennaio o persino per Natale. Sensibile ai geli intesi.
- Buddleja salviifolia : produce infiorescenze con numerosissimi fiorellini, ha foglie che ricordano molto quelle della Salvia che si utilizza in cucina.
- Buddleja crispa : cresce in quota, sugli altopiani dell'Himalaya e nelle aride vallate del Pakistan e dell'Afganistan. Dotata di portamento elegante, è stata spesso incrociata per ottenere ibridi ornamentali.
- Buddleja loricata : nativa del Sud Africa, si differenzia per aver fiori color bianco (e non lilla-viola).
- Buddleja lindleyana : di origine Cinese, può essere sempreverde o decidua a seconda del clima. Produce fiori dalla peculiare forma tubulare, raccolti in lunghe infiorescenze "pendenti".
- Buddleja colvilei : origine Himalyana, possiede fiori di quasi 2 cm di diametro (0.8 in), i più grossi tra tutte le specie del genere. Questi fiori, inoltre, hanno l'atipico color rosa-rosso.
- Buddleja alternifolia : portamento ricadente, che può ricordare quello del Salice (seppure sia di dimensioni ben più contenute). E' l'unica specie di Buddelja ad avere le foglie alterne (e non opposte)
- Buddleja saligna : chiamato anche "falso Olivo" per via del fogliame simile, è una delle poche specie che si sviluppa come albero (e non come arbusto), raggiungendo (e talvolta superando) i 10 metri (33 ft) di altezza.
Com'è Fatto l'Albero delle Farfalle (Buddleja davidii) - Botanica e Fisiologia :
B. davidii è una specie decidua che si sviluppa sotto forma di arbusto ramificato sin dalla base e può raggiungere (occasionalmente) un'altezza massima di 5 metri (16 ft), anche se di solito la si trova di dimensioni più esigue.
Il portamento è un tratto peculiare; questa specie, infatti, possiede tronchi basali che crescono eretti, ma alla sommità diventano esili e flessibili, ricadendo verso il basso. Non è raro che l'estremità dei rami tocchi terra, disegnando un arco di 180°.
Le radici, in terreni drenanti, possono spingersi sino a notevole profondità e sono in grado di farsi strada anche nelle fessure più minute, accontentandosi di poca terra.
Le foglie dell'Albero delle Farfalle sono caduche, lanceolate, opposte, la lamina superiore è liscia e verde, mentre quella inferiore è grigiastra e pubescente. In autunno, prima di cadere, si tingono di giallo.
L'infiorescenza è una grossa pannocchia conica che viene prodotta all'apice dei nuovi rami (quelli prodotti in primavera) e può raggiungere una lunghezza di oltre 30 cm (12 in). Queste infiorescenze sono composte da una miriade di piccoli fiori ermafroditi, che emanano una leggera fragranza di miele ed hanno un colore variabile dal rosa-lilla, sino al viola inteso, a seconda della varietà.
La B. davidii ha una fioritura prolungata e rifiorisce più o meno per tutto il periodo estivo, indicativamente dal mese di Giugno, fino a Settembre ed oltre se il clima lo permette.
C'è però da dire che le infiorescenze prodotte dai tralci del secondo e terzo flusso vegetativo sono tendenzialmente più piccole.
I fiori profumati e ricchi di nettare attirano gli insetti pronubi, che provvedono all'impollinazione. Tra i vari insetti impollinatori, i Lepidotteri (Farfalle e Falene) sembrano essere quelli che più gradiscono i fiori di Buddeleja ed è facile osservare eleganti farfalle che, col loro movimento flemmatico, si posano di fiore in fiore; da qui deriva il nome "Albero delle Farfalle".
I frutti sono delle capsule allungate color marrone legno, al cui interno sono presenti tanti piccoli semi. Si pensa che una singola pianta possa produrre sino a 3 milioni di semi per stagione, che vengono dispersi nell'ambiente tramite vento, acqua ed animali.
L'elevato numero di semi prodotti, la facilità con cui vengono trasportati, oltre al fatto che rimangono vitali a lungo e possono germinare dopo anni, è un altro fattore che rende la B. davidii pericolosamente infestante.
Per chi la coltivasse nel proprio orto o giardino, potrebbe essere utile rimuovere le infiorescenze non appena appassiscono, così da evitare la produzione di frutti/semi, limitandone l'espansione fuori dai "confini domestici".
Come Piantare e Crescere la Buddleja davidii ? - Coltivazione, Clima e Cure
L'Albero delle Farfalle è venduto come pianta ornamentale, ma può essere utile anche per attrarre insetti nel proprio orto, contribuendo così all'incremento della bio-diversità locale, all'impollinazione di piante ed ortaggi e favorendo gli equilibri ecologici tra preda e predatore.
B. davidii, un po' come tutte le piante invasive, è molto facile da coltivare e non richiede particolari cure. Essa è infatti rustica, resistente all'inquinamento atmosferico e tollerante sia alle avversità abiotiche, che alle malattie; inoltre si sviluppa bene su tutti i terreni, da quelli pesanti ed argillosi, sino a quelli poveri e sabbiosi.
Le concimazioni possono aiutare a formare qualche infiorescenza in più ma, in un normale suolo da giardino, sono del tutto superflue.
La resistenza al freddo è buona, anche se non ottima e può sopportare senza danni temperature minime di circa -20 ° C (-4° F). Se le temperature fossero inferiori per lunghi periodi (cosa improbabile in Italia), la parte aerea secca e muore, ma se qualche gemma radicale sopravvive, nella primavera successiva riformerà la chioma.
Sebbene ami l'acqua, la specie è tollerante agli ambienti Xerofili. In luoghi molto secchi è tuttavia consigliabile qualche irrigazione, in assenza della quale la pianta non morirebbe, ma avrebbe una fioritura decisamente meno copiosa ed una crescita stentata.
L'adattabilità è anche nei confronti della luce, infatti, pur preferendo esposizioni in pieno Sole, si sviluppa bene anche a mezz'ombra e, fiorendo pochissimo, persino all'ombra.
La crescita stagionale è notevole ed i tralci dell'anno possono arrivare a superare il metro (40 in) di lunghezza.
La potatura, che va eseguita durante il periodo di riposo vegetativo, potrà essere anche molto severa. Solitamente si accorciano drasticamente i lunghi rami ricadenti dell'annata, lasciando solo poche gemme alla base. Potare in questo modo permette di contenere la chioma, rendendola più ordinata e meno "arcuata"; inoltre la potatura non pregiudica la fioritura, in quanto le infiorescenze sono situate all'apice dei rami che verranno prodotti nel corso della successiva stagione.
Tagliando in questo modo la chioma si rinnova quasi interamente ogni anno.
Come Si Riproduce l'Albero delle Farfalle ?
La specie si riproduce agevolmente tramite semina (ciò che avviene allo stato selvaggio), tuttavia in commercio sono vendute cultivars selezionate, che devono necessariamente essere moltiplicate per via vegetativa.
Ecco le varietà più note di Buddleja davidii:
- Black Knight : clone tra i più venduti, ottenuto in Olanda a metà '900. Si caratterizza per aver fiori color viola scuro.
- Blue Horizon : recente selezione con fiori blu zaffiro.
- Camberwell beuty : varietà nana a fiori lilla, che non supera il metro e mezzo d'altezza.
- Dartmoor : ha un'infiorescenza ramifica e non compatta come tipico della specie.
- Monite : possiede fiori bianchi.
- Royal Red : arbusto vigoroso ed espanso, produce fiori color rosso-violaceo.
Per mantenere queste le caratteristiche, i cloni vengono moltiplicati per talea (legnosa o semi-legnosa), per margotta o per propaggine. La specie ha una spiccata attitudine a produrre stoloni sotterranei e la propagazione può avvenire anche prelevandone uno di essi.
Nessun commento:
Posta un commento