Cercis siliquastrum è il nome scientifico di quello che in molti conoscono con il nome comune di Albero di Giuda, coltivato a scopo ornamentale in molti giardini e parchi pubblici, grazie anche alla bella fioritura primaverile.
Origini e Generalità :
Cercis è un genere appartenente alla famiglia delle Fabaceae (ex Leguminose) ed è composto da una decina di specie, native delle zone temperate calde dell'emisfero Boreale. Tutte le specie sono decidue, si sviluppano sotto forma di cespuglio o al massimo di piccolo albero ed hanno foglie tendenzialmente tondeggianti.
Due specie sono native degli Stati Uniti :
La Cercis occidentalis è originaria della parte Sud-Ovest (dalla California, fino all'Oregon), mentre la Cercis canadensis è distribuita nella parte orientale degli USA, estendendosi a Nord sino all'Ontario (Canada).
La Cercis chinensis è invece endemica della Cina.
In Europa il genere Cercis è rappresentato dalla specie C. siliquastrum, presente prevalentemente nelle aree del Mediterraneo orientale. E' proprio questa la specie più comune ed abbondante in Italia, nonché quella di cui parlerò in questo articolo.
Grazie alla propria frugalità sfugge facilmente dalla coltivazione, inselvatichendosi su suoli calcarei ed aridi, soprattutto in aree urbane dismesse. E' anche una buona specie pioniera adatta al rimboschimento.
Il nome volgare (Albero di Giuda) risale alla tradizione secondo cui sia l'albero al quale Giuda, dopo aver baciato Gesù, si impiccò; tuttavia potrebbe anche esser un'alterazione di Albero della Giudea, luogo in cui è storicamente presente.
Botanica e Fisiologia :
L'Albero di Giuda, conosciuto anche come Siliquastro, è una specie che si sviluppa sotto forma di piccolo albero, raggiungendo al massimo 10 metri (33 ft) di altezza. Tuttavia la crescita è lenta e con opportune potature si può coltivare anche a forma arbustiva, mantenendo agevolmente la pianta di dimensioni ben più contenute, senza che essa risulti sgraziata.
L'apparato radicale è ampio e si estende sia in profondità, che orizzontalmente, garantendo alla pianta un'ottima resistenza alla siccità che le permette di prosperare anche in aree a Clima Mediterraneo. Le innaffiature serviranno esclusivamente durante i primi anni, mentre piante affrancate non avranno problemi neppure nelle zone meno piovose d'Italia.
Il tronco è color grigio e, tranne nel legno molto vecchio, è perfettamente liscio. In natura è piuttosto comune la forma arbustiva ed un individuo è formato da più tronchi. Né sul tronco, né sui rami sono presenti spine.
Le foglie sono verdi, di medie dimensioni, a forma tondeggiante o leggermente cuoriforme e dall'aspetto lucido. La nuova vegetazione possiede invece sfumature rossastre, mentre in autunno, prima di cadere, le foglie assumono tonalità gialle. La chioma tende ad esser tondeggiante.
I fiori sono di color rosa, dalla forma tipica del genere a cui appartengono (Fabaceae) e sono raggruppati in grappoli di dimensione variabile anche sulla stessa pianta. L'Albero di Giuda presenta il fenomeno della Caulifloria, il quale è molto comune in specie tropicali (ad es. Durian e Jackfruit), ma piuttosto raro in piante decidue da climi temperati. Se nella maggior parte delle specie i fiori vengono prodotti sui giovani rami, in quelle caratterizzate dalla Caulofloria (Come nel nostro C. siliquastrum) i fiori sbocciano sui vecchi rami, anche di grosso diametro, spesso addirittura sul tronco principale.
I fiori sono Ermafroditi e vengono impollinati dalle Api.
Nel C. siliquastrum la fioritura precede la fogliazione, è tipicamente primaverile e, a seconda del clima, dura qualche settimana nel periodo a cavallo tra Marzo ed Aprile.
I frutti sono dei baccelli, molto simili a quelli di altre Leguminose (come la Robinia), al cui interno vi sono i semi. Questi frutti perdurano sulla pianta per tutto l'inverno, non di rado persino fino alla fioritura dell'anno successivo.
Coltivazione e Clima :
Questo albero si sviluppa più o meno su qualsiasi tipo di terreno, pur preferendo quelli sabbiosi o limosi e drenanti; tuttavia sopporta anche suoli calcarei a pH alto (alcalini) che sarebbero proibitivi per molte altre piante. Come già detto la pioggia è sufficiente e si dovrà bagnare solo durante le prime estati (se la zona è particolarmente arida). Può crescere anche in suoli particolarmente poveri di nutrienti e le concimazioni sono del tutto superflue anche perché, come molte altre leguminose (es. Fave, Piselli e Fagioli), è in grado di fissare l'azoto atmosferico, apportandolo al terreno su cui cresce.
L'Albero di Giuda cresce al meglio in pieno Sole, ma non ha particolari problemi di sviluppo (e fioritura) anche se coltivato a mezz'ombra.
E' possibile coltivarlo in vaso solo per pochi anni, dato che il notevole sviluppo radicale saturerebbe presto il terreno, impedendo lo sviluppo armonico della chioma sovrastante. La specie ha una buona tolleranza all'inquinamento e può esser dunque un'ottima soluzione in ambiti urbani, soprattutto laddove vi sia troppo poco spazio per le classiche Alberature Stradali.
In linea di massima è una pianta che si sviluppa in maniera armonica anche in assenza di potature, le quali hanno come unico scopo quello di eliminare rami vecchi o morti. Ad ogni modo tollera bene le potature e non avrete dunque particolari problemi a mantenere la pianta delle dimensioni che meglio si adattano al contesto in cui la coltiverete. Inoltre, fiorendo sui rami più vecchi (e grossi) ed addirittura sul tronco principale, anche potature drastiche non impediranno la produzione di fiori nella primavera successiva.
C. siliquastrum è una pianta resistente, rustica e poco soggetta a malattie fungine; tuttavia sulla nuova vegetazione possono verificarsi attacchi di afidi, che di norma si risolvono da soli, senza arrecare danni o conseguenze particolari.
L'Albero di Giuda si moltiplica di norma tramite seme, il quale deve esser prelevato in autunno, piantato entro l'inverno, in vasi che devono stare all'esterno (il seme deve "sentire" il freddo per germogliare al meglio). Tuttavia se si desidera riprodurre un clone particolare (vedi sotto) si dovrà necessariamente propagare per via vegetativa, in questo caso la Talea è la tecnica più comune e va eseguita in primavera.
Alcuni cloni (anche di altre specie del genere Cercis) sono stati selezionati per caratteristiche particolari, che li differenziano rispetto alla "specie tipo" fin qui descritta :
- Cercis canadensis var. "Merlot" : pianta che non supera i 4 metri (13 ft) di altezza; la sua peculiarità è quella di aver foglie color porpora scuro (e non verdi) per buona parte della stagione e, solo a metà estate, possono assumere tonalità verde molto scuro, prima di ingiallire in autunno. Sotto certi punti di vista possono aver un comportamento simile a quello di molti Aceri.
- Cercis canadensis var. "Ruby Falls" : ha foglie simili alla varietà Merlot, si differenzia da quest'ultima per il portamento ricadente, con rami penduli che sfiorano quasi terra.
- Cercis siliquastrum var. "Alba" : pianta a sviluppo limitato, ha una mutazione che rende i suoi fiori completamente bianchi (invece che rosa).
- Cercis canadensis var. "Carolina Sweetheart" : clone brevettato, produce foglie variegate; un'unica foglia può aver una parte verde, una rosa e una bianca, disegnando forme uniche per ogni foglia.
- Cercis canadensis var. "Hearts Of Gold" : come dice il nome, produce foglie a forma nettamente cuoriforme dalle tonalità giallognole anche in piena estate.