L'Ippocastano (Aesculus hippocastanum), talvolta chiamato anche Castagno d'India, è un albero ornamentale coltivato lungo i viali di molte strade per via del portamento elegante e della bella fioritura.
Origine e Diffusione :
L'Ippocastano è originario dell'Europa centro-orientale (zona del Caucaso) ed è in Italia è piuttosto comune, soprattutto nel Settentrione, dove trova le migliori condizioni per la sua crescita. A dispetto del nome, l'Ippocastano appartiene alle Sapindaceae, addirittura un'altra famiglia rispetto a quella del Castagno, ed è più imparentato con piante quali gli Aceri o persino il Rambutan, specie tropicale conosciuta per lo più per i suoi curiosi frutti.
Il nome Ippocastano deriva dal latino e significa Castagna dei Cavalli, in quanto un tempo il frutto veniva utilizzato come alimento stimolante per i cavalli.
Le differenze rispetto al "vero" Castagno sono molteplici, in primis le foglie, che nell'Ippocastano sono composte, invece che singole ed alternate; inoltre il frutto dell'Ippocastano ha spine più rade e tozze (ed è quindi meno pungente), mentre il seme è più grande, liscio e, a differenza del Castagno, non è commestibile, anzi persino leggermente tossico e, da cotto, mal odorante.
Botanica, Clima e Coltivazione :
Aesculus hippocastanum si sviluppa come albero di medio-grosse dimensioni e può raggiungere un'altezza di 30 metri (100 ft). Il portamento è imponente ed elegante, con una chioma folta, relativamente compatta e piramidale. La corteccia che ricopre il tronco è inizialmente liscia, bruno-grigiastra, ma con l'età tende a desquamarsi.
Le infiorescenze, lunghe circa 20 cm (8 in), spuntano prevalentemente da gemme poste in posizione terminale sui giovani rami. L'infiorescenza ha una forma piramidale, che ricorda vagamente un grappolo d'uva "al rovescio", rimane in posizione eretta ed è formata da una cinquantina di singoli fiori; questi ultimi sono ermafroditi, di colore prevalentemente bianco con sfumature rosa, sebbene esista un'altra specie di Ippocastano (Aesculus carnea) a fiore rosa scuro o screziato. Nel Nord Italia la fioritura avviene generalmente nel mese di Maggio e si protrae per 2-3 settimane, non di più.
Le foglie sono composte, ognuna formata da 5-7 lamine lunghe anche oltre 20 cm (8 in). Esse sono di color verde chiaro, con venature pronunciate e margine seghettato; inoltre sono sorrette da un picciolo lungo quasi quanto la foglia stessa.
Ama esposizioni soleggiate ed aperte, mentre rifugge da potature drastiche o eccessivamente energiche. Il fungo Guignardia aesculi è il più temibile parassita dell'Aesculus hippocastanum; questo patogeno attacca le foglie, sulle quali si evidenziano macchie rossastre che, progredendo, portano al disseccamento. In annate sfavorevoli a fine estate (Agosto) le piante possono aver la chioma quasi completamente defogliata.
Una pianta dai frutti curiosi, relativamente comune (almeno nel Nord Italia) e che fa da ornamento (e ombra) durante tutta la bella stagione.