Tra le molte specie di Papaveri, quella più diffusa e comune in Italia è sicuramente il Papavero Rosso o Rosolaccio (Papaver rhoeas) che, in primavera, compare nei prati, diventando addirittura infestante.
Come si coltivano i Papaveri? In che periodo fioriscono in Italia? Quante e quali specie di Papavero ci sono nel Mondo? Quando si semina?
Col nome generico "Papaveri" ci riferiamo alle quasi 50 diverse specie, tutte appartenenti al genere Papaver. L'origine del Papavero Rosso, così come delle altre specie, non è del tutto chiara, ma si pensa sia nativo delle zone temperate comprese tra Europa, Nord Africa, Nord America ed Asia, escludendo un'origine in zone tropicali.
Alcune specie di Papavero, come ad esempio il Papaver orientale, sono perenni, ovvero, ricrescono di anno in anno, proprio come avviene per alcune bulbose (es. Narcisi). Questa prima tipologia di Papaveri si riproduce spesso per via vegetativa ed ha una scarsa produzione di semi.
La seconda categoria è rappresentata dai Papaveri Annuali o Biennali, i quali vivono, rispettivamente, uno o due anni. Queste specie, tra cui il Papaver rhoeas, producono un'abbondante quantità di semi, che si disperdono facilmente nell'ambiente circostante.
Le maggiori differenze tra Papaveri perenni ed annuali sono quelle sopraelencate, tuttavia le differenze morfologiche ed estetiche tra le specie sono marcate anche all'interno di questi due raggruppamenti.
Botanica e Fisiologia :
Il Papavero Comune o Rosolaccio (Papaver rhoeas) è una pianta annuale a sviluppo erbaceo, che appartiene alla famiglia delle Papaveraceae. Raggiunge un'altezza di circa 60-70 cm (24-27 in), con i fiori posti alla sommità del fusto. Le foglie di questa specie sono concentrate nella parte basale del fusto, sono di color verde, dalla forma lanceolata e coi margini seghettati. Il fusto è cosparso da peli semi-rigidi, che conferiscono un aspetto rugoso. Le infiorescenze del Papavero, che partono dall'ascella fogliare, sono lunghe, ispide ed erette, tranne alla sommità che si ripiega sotto il peso dei boccioli fiorali. Questi ultimi assomigliano sia per forma, che per dimensione ad una grossa oliva verde da mensa. I fiori del Rosolaccio sono composti da 4 petali Rossi, talvolta macchiati di nero alla base, in corrispondenza degli stami (anch'essi neri). Dopo la fioritura, i Papaveri producono i loro frutti, al cui interno sono conservati i preziosi semi, i quali vengono sparsi dal vento e dagli animali, garantendo il propagarsi delle specie anno dopo anno. L'efficienza riproduttiva è talmente alta che i Papaveri Rossi sono considerati infestanti, colonizzando prati erbosi, margini stradali, campi di grano, ma anche binari ferroviari, fessure tra i mattoni o crepe nei marciapiedi.
La fioritura del Rosolaccio, in Italia, avviene tra fine Aprile e Maggio, ma è fortemente condizionata dall'andamento climatico. In zone con estati fresche, come quelle tipiche dei paesi nord-europei, la fioritura può essere tardiva e prolungata. Qui non è raro vedere fiori di Papavero anche in Giugno, Luglio e talvolta Agosto.
Oltre all'ovvia funzione di "propagazione", i semi di Papavero trovano impiego in cucina, vengono infatti aggiunti a pane, focacce e a qualche dolce, donando un aroma piacevole.
Coltivazione, Propagazione e Clima :
Il Papavero Comune è ideale per l'inselvatichimento e può essere seminato in autunno. La specie non teme il freddo e può reggere anche geli intensi, germogliando ad inizio primavera. Le specie di Papavero perenni, oltre che per semina, vengono moltiplicate anche per Talea. In quest'ultimo caso le nuove piantine vanno piantate ad inizio primavera.
I Papaveri sono vegetali molto rustici e possono crescere su un'ampia gamma di terreni. Questi fiori amano la luce ed è consigliabile coltivarli in zone assolate, tuttavia hanno un discreto sviluppo anche in zone di mezz'ombra, specie in luoghi torridi ed aridi.
Non temono la siccità, anche perché il loro sviluppo termina prima dell'arrivo delle alte temperature estive; per contro sarebbe meglio evitare zone eccessivamente ventose che danneggerebbero i teneri fiori.
Le precipitazioni primaverili sono più che sufficienti in quasi tutte le zone d'Italia, l'innaffiatura è dunque tranquillamente dispensabile.
Sia le specie annuali (o biennali), sia quelle perenni, seccano in inverno. Nel primo caso la pianta non rinascerà, mentre nel secondo caso spunterà esattamente laddove aveva fiorito l'anno precedente. Per le specie annuali è più difficile fare aiuole fiorite che si "auto-rinnovino" ogni anno, questo perché il vento spargerebbe i semi in maniera casuale, su un'area piuttosto grande. Le perenni, invece, si potranno piantare scegliendo la giusta collocazione, che verrà mantenuta anche negli anni a venire.
Quali sono le specie più diffuse di Papavero? Quali sono le loro differenze? :
Col nome generico "Papaveri" ci riferiamo alle quasi 50 diverse specie, tutte appartenenti al genere Papaver. L'origine del Papavero Rosso, così come delle altre specie, non è del tutto chiara, ma si pensa sia nativo delle zone temperate comprese tra Europa, Nord Africa, Nord America ed Asia, escludendo un'origine in zone tropicali.
Alcune specie di Papavero, come ad esempio il Papaver orientale, sono perenni, ovvero, ricrescono di anno in anno, proprio come avviene per alcune bulbose (es. Narcisi). Questa prima tipologia di Papaveri si riproduce spesso per via vegetativa ed ha una scarsa produzione di semi.
La seconda categoria è rappresentata dai Papaveri Annuali o Biennali, i quali vivono, rispettivamente, uno o due anni. Queste specie, tra cui il Papaver rhoeas, producono un'abbondante quantità di semi, che si disperdono facilmente nell'ambiente circostante.
Le maggiori differenze tra Papaveri perenni ed annuali sono quelle sopraelencate, tuttavia le differenze morfologiche ed estetiche tra le specie sono marcate anche all'interno di questi due raggruppamenti.
Botanica e Fisiologia :
Il Papavero Comune o Rosolaccio (Papaver rhoeas) è una pianta annuale a sviluppo erbaceo, che appartiene alla famiglia delle Papaveraceae. Raggiunge un'altezza di circa 60-70 cm (24-27 in), con i fiori posti alla sommità del fusto. Le foglie di questa specie sono concentrate nella parte basale del fusto, sono di color verde, dalla forma lanceolata e coi margini seghettati. Il fusto è cosparso da peli semi-rigidi, che conferiscono un aspetto rugoso. Le infiorescenze del Papavero, che partono dall'ascella fogliare, sono lunghe, ispide ed erette, tranne alla sommità che si ripiega sotto il peso dei boccioli fiorali. Questi ultimi assomigliano sia per forma, che per dimensione ad una grossa oliva verde da mensa. I fiori del Rosolaccio sono composti da 4 petali Rossi, talvolta macchiati di nero alla base, in corrispondenza degli stami (anch'essi neri). Dopo la fioritura, i Papaveri producono i loro frutti, al cui interno sono conservati i preziosi semi, i quali vengono sparsi dal vento e dagli animali, garantendo il propagarsi delle specie anno dopo anno. L'efficienza riproduttiva è talmente alta che i Papaveri Rossi sono considerati infestanti, colonizzando prati erbosi, margini stradali, campi di grano, ma anche binari ferroviari, fessure tra i mattoni o crepe nei marciapiedi.
La fioritura del Rosolaccio, in Italia, avviene tra fine Aprile e Maggio, ma è fortemente condizionata dall'andamento climatico. In zone con estati fresche, come quelle tipiche dei paesi nord-europei, la fioritura può essere tardiva e prolungata. Qui non è raro vedere fiori di Papavero anche in Giugno, Luglio e talvolta Agosto.
Oltre all'ovvia funzione di "propagazione", i semi di Papavero trovano impiego in cucina, vengono infatti aggiunti a pane, focacce e a qualche dolce, donando un aroma piacevole.
Coltivazione, Propagazione e Clima :
Il Papavero Comune è ideale per l'inselvatichimento e può essere seminato in autunno. La specie non teme il freddo e può reggere anche geli intensi, germogliando ad inizio primavera. Le specie di Papavero perenni, oltre che per semina, vengono moltiplicate anche per Talea. In quest'ultimo caso le nuove piantine vanno piantate ad inizio primavera.
I Papaveri sono vegetali molto rustici e possono crescere su un'ampia gamma di terreni. Questi fiori amano la luce ed è consigliabile coltivarli in zone assolate, tuttavia hanno un discreto sviluppo anche in zone di mezz'ombra, specie in luoghi torridi ed aridi.
Non temono la siccità, anche perché il loro sviluppo termina prima dell'arrivo delle alte temperature estive; per contro sarebbe meglio evitare zone eccessivamente ventose che danneggerebbero i teneri fiori.
Le precipitazioni primaverili sono più che sufficienti in quasi tutte le zone d'Italia, l'innaffiatura è dunque tranquillamente dispensabile.
Sia le specie annuali (o biennali), sia quelle perenni, seccano in inverno. Nel primo caso la pianta non rinascerà, mentre nel secondo caso spunterà esattamente laddove aveva fiorito l'anno precedente. Per le specie annuali è più difficile fare aiuole fiorite che si "auto-rinnovino" ogni anno, questo perché il vento spargerebbe i semi in maniera casuale, su un'area piuttosto grande. Le perenni, invece, si potranno piantare scegliendo la giusta collocazione, che verrà mantenuta anche negli anni a venire.
Quali sono le specie più diffuse di Papavero? Quali sono le loro differenze? :
- Papaver rhoeas : Specie più volte nominata nell'articolo. Pianta rustica che produce fiori rossi tra la tarda primavera e l'estate. Diffusa in Italia, dai prati in pianura, fino a quelli di montagna.
- Papaver alpinum : è diffuso sulle Alpi ed è caratterizzato da un modesto sviluppo, raggiungendo a stento i 15-20 cm (6-8 in). I fiori hanno petali o bianchi o gialli, mentre le antere, ed il loro polline, sono gialle.
- Papaver nudicaule : noto anche come Papavero Islandese, è nativo delle zone Subpolari d'Europa ed Asia, ma ora particolarmente diffuso in Islanda. La specie selvatica ha fiori di tonalità chiare (giallo paglierino o bianco); tuttavia, a scopo ornamentale, sono state ottenute numerose varietà dai colori più disparati. La pianta contiene elevate quantità di Alcaloidi (una classe chimica, spesso tossica) ed è pertanto potenzialmente velenosa.
- Papaver somniferum : ovvero il Papavero da Oppio. Sebbene la specie abbia fiori molto ornamentali, dal colore bianco con sfumature viola e lilla, viene coltivata per altri scopi. Dalle pareti dei frutti immaturi di Papaver somniferum si preleva, in seguito ad incisione, una sostanza biancastra, ricca di Alcaloidi (principalmente Morfina e Papaverina). Con questo lattice biancastro si ricava l'Oppio, i cui principi attivi hanno un enorme potenziale farmacologico, ma lo rendono anche una droga a tutti gli effetti; in passato, infatti, veniva utilizzato anche come "energizzante" dai lavorati nelle miniere. Dall'Oppio, oggigiorno, si possono ricavare droghe ancora più distruttive, come l'Eroina.
- Papaver orientale : è una specie perenne, resistente al gelo, originaria dell'Asia centrale. In estate, dopo la sfioritura, le foglie seccano e la pianta "scompare", lasciando una buca. Questo è un meccanismo evolutivo che permette loro di sopravvivere alla siccità estiva.
- Papaver californicum : questa pianta erbacea è endemica della California. Dotata di antere molto lunghe, vegeta bene in zone aride ed è tra le prime specie a colonizzare zone colpite da incendi.
- Papaver dahlianum : denominato Papavero delle Svalbard, è il fiore simbolo di questo arcipelago Norvegese. E' tra le poche specie a crescere a latitudini così elevate (78-80° N) e lo si ritrova anche in Groenlandia. Le dimensioni sono più contenute rispetto a quelle di altri papaveri ed i fiori sono di color giallo molto tenue, con sfumature via via più chiare fino al bianco della sommità dei petali.
- Papaver radicatum : questo papavero cresce ancora più a Nord rispetto al precedente ed è presente a Kaffeklubben Island (83°N), nel Nord della Groenlandia. E' probabilmente il fiore selvatico più vicino al Polo Nord.