Il Cedro (Citrus medica), noto anche come Citro, è uno dei più antichi agrumi al mondo. Lo si può considerare, assieme a Mandarino e Pomelo, il progenitore di tutti gli agrumi che oggi conosciamo ed utilizziamo in cucina. Ad esempio, il Limone (Citrus limon), deriva dall'incrocio tra Cedro e Pomelo.
Nelle prossime righe cercheremo di capire come e dove coltivare il Cedro in Italia e quali sono le sue origini.
Nelle prossime righe cercheremo di capire come e dove coltivare il Cedro in Italia e quali sono le sue origini.
Origine, Diffusione e Curiosità :
Il Cedro è una specie subtropicale, proviene infatti dalle valli Himalayane situate sul confine tra India settentrionale, Bhutan e Nepal dove, a tutt'oggi, è possibile trovare Cedri selvatici, che prosperano indisturbati nelle rigogliose zone boschive di queste regioni.
Il cedro, partendo dall'India ed attraversando tutta la Persia, giunse in Europa ben prima della venuta di Cristo. Vi sono infatti testimonianze della specie Citrus medica sin dai tempi degli antichi Greci e, successivamente, fu ampiamente diffuso nelle zone più miti dell'Impero Romano.
Questo agrume fu classificato e citato nel trattato naturalistico "Naturalis historia", scritto da Plinio il Vecchio (23–79 d.C.), dove compare con il nome di "Mela Assira".
Il nome "Cedro" deriva dalla volgarizzazione della parola latina "Citrus", ma può essere tradotto anche con la parola "Cedrus", che dà il nome ad un noto genere di conifere, che annovera al suo interno anche il celeberrimo Cedro del Libano (Cedrus libani). Ovviamente questi due "cedri" hanno in comune solo il nome ed il fatto di essere piante.
Botanica e Fisiologia :
Il Cedro appartiene, come tutti gli agrumi, alla famiglia Rutacea.
Citrus medica si sviluppa sotto forma di piccolo albero o arbusto che, dopo molti anni, può occasionalmente arrivare ad un'altezza massima di 8 m (26 ft). Tuttavia, con le opportune potature, è possibile mantenerlo di dimensioni ben più contenute senza compromettere la fruttificazione. I rami presentano spine e crescono in maniera irregolare, dando alla pianta un aspetto "disordinato". Le foglie del cedro sono grosse e possono superare i 20 cm (8 inch) di lunghezza, hanno una forma ovale e da giovani sono rossicce, mentre da adulte hanno un bel colore verde intenso.
I boccioli floreali sono di color rosso-violaceo e, quando sbocciano, si presentano bianchi all'interno e, in alcune varietà, con sfumature violacee esterne. I fiori del cedro sono riuniti, alla sommità del ramo, in gruppi composti da 3-12 fiori, ma non è impossibile vederne anche di isolati. La fioritura è pressoché continua dall'inizio della primavera sino all'autunno inoltrato ma, in zone particolarmente miti, può avvenire anche nei mesi invernali. I frutti del cedro sono a forma ovale, lunghi fino a 25 cm (10 inch), rugosi e con vistose protuberanze che, soprattutto in alcune varietà, conferiscono un aspetto quasi "deformato". La buccia, gialla a maturazione, è particolarmente spessa, mentre la polpa interna è piuttosto asciutta ed acida, con numerosi semi simili a quelli del Limone. Esistono numerose cultivars di cedro, che si possono dividere in due gruppi: cedri acidi e cedri dolci, anche se questa seconda categoria è da intendersi come cedri "meno acidi", più che realmente dolci. I cedri dolci (es. Cedro della Corsica), si differenziano dai cedri acidi (es. Cedro Diamante) anche per aver fiori bianchi (e non violacei) e nuovi germogli verde chiaro (non rossicci). Alcune varietà sono praticamente prive di polpa e vengono coltivate a scopo ornamentale, tra queste merita una menzione particolare la varietà denominata Cedro Mano di Buddha (Cedro digitato), caratterizzata dall'avere un frutto che si divide in molte parti allungate che sembrano delle grosse dita.
Coltivazione, Clima e Cure :
Il Cedro (Citrus medica), essendo una specie subtropicale, ha una scarsa resistenza al freddo, minore rispetto a quella di molti altri agrumi. Il clima ideale per la coltivazione del cedro è quello mediterraneo caldo, sebbene possa tollerare effimere gelate nell'ordine di -4/-5 ° C (25-23° F), sarebbe meglio coltivarlo in zone esenti da gelo e con temperature diurne superiori ai 10° C (50° F). Il cedro, se l'inverno è particolarmente rigido, può perdere le foglie ma, se le temperature sono state sub-letali, la pianta rigermoglierà in primavera. L'esposizione ideale è in pieno sole ma, specie in zone torride, si avvantaggia della mezz'ombra, inoltre non ama le temperature troppo elevate (superiori ai 32° C, 90° F), in particolar modo se unite alla siccità.
Citrus medica è una specie generalmente autofertile che, per fruttificare al meglio, predilige terreni sciolti, fertili, ricchi di sostanza organica, leggermente acidi o neutri, non compatti e, in zone molto aride, irrigui. La potatura del Cedro deve essere effettuata in maniera costante, diradando i rami che si intrecciano, infatti, l'elevata vigoria di questo agrume, renderebbe la sua chioma folta ed i rami si ombreggerebbero l'un l'altro, rendendo la pianta meno produttiva.
In Italia il Cedro è coltivato in Sicilia e Calabria e, in una ristretta zona dell'alto cosentino, si concentra la maggior produzione di cedri a livello europeo. In questa fascia sul mar Tirreno, il Citrus medica ha trovato un habitat ideale per il proprio sviluppo, tanto da render nota questa fascia di Calabria con il nome "Riviera dei Cedri".
Il Cedro, come del resto molti altri agrumi, riesce a svilupparsi discretamente bene anche in vaso, dunque, per chi vivesse in zone impervie, è possibile coltivare il cedro in vaso, ponendolo in un posto riparato durante la stagione invernale. L'ideale sarebbe un luogo luminoso e fresco, con temperature sotto i 20°C (68° F), bisogna infatti sapere che, entro certi limiti, la richiesta di luce è proporzionale alla temperatura.
"Per cosa si utilizza il cedro?" :
Oltre all'aspetto ornamentale di molte varietà, il Cedro (Citrus medica) trova impiego in cucina, nel campo erboristico ed officinale. Il frutto è infatti ricco di sali minerali, di Vitamina C e di particolari composti aromatici denominati Flavonoidi, noti per le loro caratteristiche antiossidanti.
Il ruolo principale in cucina è dato dalla spessa buccia, questa è particolarmente utilizzata nell'industria dolciaria per preparare canditi, mentre dalla polpa si producono bibite, come la famosa Cedrata. Inoltre, dalla buccia del cedro, si può ricavare un olio essenziale molto utilizzato in cosmesi per combattere la cellulite.
Nessun commento:
Posta un commento