Passeggiando in Estate lungo i viali ben curati di molte località turistiche (ad es. quelli di Stresa, sul Lago Maggiore) avrete sicuramente notato aiuole fiorite e, tra i vari fiori, molto probabilmente avrete visto quelli della Begonia.
In realtà il termine "Begonia", dato in onore di Michel Bégon naturalista francese e governatore di Santo Domingo nel XXVII secolo, non si riferisce ad un'unica specie, bensì ad un genere, appartenente alla famiglia delle Begoniaceae. Quest'ultima si suddivide in due generi :
- Hillebrandia : composto da un'unica specie : l'Hillebrandia sandwicensis, un tubero erbaceo endemico delle Hawaii.
- Begonia : formato da circa 1500 specie, alcune delle quali piuttosto simili e difficili da distinguere. Sebbene diffuse in tutte le zone tropicali del mondo, vi è una maggior concentrazione di specie nelle zone umide del Centro-Sud America.
In questo articolo vorrei descrivere le caratteristiche che accomunano la maggior parte delle specie di Begonia, soffermandomi di più sulle peculiarità di quelle più comuni e spesso cresciute in Italia come piante annuali.
Esistono sostanzialmente tre gruppi di Begonie, con esigenze colturali simili di cui parlerò nella seconda metà dell'articolo.
Le Begonie "Erbacee a Radici Fascicolate" : possono esser annuali o, più spesso, perenni; tuttavia soffrono il freddo ed in Italia sono coltivate nel periodo che va dalla primavera all'autunno. In alternativa le specie perenni possono esser coltivate in vaso ed, in inverno, riposte in luogo tiepido, umido e luminoso. In questo modo possono vivere 4-6 anni. Una delle specie più comuni di questa categoria è senz'altro la Begonia cucullata (appartenente al sottogruppo Wax Begonia o Begonia semperflorens), nativa del Sud America e dotata di fiori rossi/rosa che nei luoghi caldi sono presenti durante tutto l'anno, ma anche in Italia la fioritura è scalare e molto prolungata. Le piante di questa classe di Begonie hanno internodi (distanza tra le foglie) più lunghi e possono aver un portamento più eretto, talvolta arbustivo.
Begonie "Tuberose" : sono tutte quelle specie formate da un tubero e che, pur essendo perenni nei luoghi d'origine, si possono coltivare in Italia come piante annuali, un po' come fareste con le Dalie. In primavera si interrano i tuberi e durante la successiva estate la pianta si svilupperà e fiorirà; a fine stagione i tuberi possono essere rimossi dal terreno, eventualmente divisi, e conservati in un luogo fresco, asciutto e buio, per esser ripiantati la primavera successiva. In altre parole, se i tuberi vengono lasciati nel terreno, le basse temperature invernali (od addirittura il gelo) li ucciderebbero.
Le diverse specie di Begonie Tuberose differiscono notevolmente l'una dall'altra; possono avere fiori singolo o doppi (o semidoppi), grandi o piccoli, di color bianco, arancione, giallo, rosa, rosso o persino con diverse sfumature di più colori ed infine possono aver petali lisci o increspati. La maggior parte di esse sono in realtà degli ibridi (Begonia × tuberhybrida) tra specie tuberose provenienti da ogni parte del mondo.
Queste prime due tipologie di Begonia vengono coltivate prevalentemente per i fiori, dato che sono molto grossi (soprattutto nelle Begonie Tuberose) ed appariscenti. Tutte le Begonie sono monoiche, ovvero un'unica pianta produce due tipi di fiori : quelli maschili hanno numerosi stami e sono generalmente più vistosi, mentre quelli femminili hanno tra 2 e 4 stigmi, spesso ripiegati.
Le Begonie erbacee hanno forse fiori un po' meno appariscenti rispetto alle Begonie Tuberose, tuttavia ciò permette di apprezzare meglio il fogliame, anch'esso molto decorativo. Le foglie delle specie più belle sono cuoriformi, lucide, color verde intenso e spesso dal bordo che assume tonalità rossastre.
Le Begonie "Rizomatose" : come facile intuire questa terza categoria possiede un Rizoma. Esse producono fiori irrilevanti e vengono coltivate esclusivamente bel la bellezza del fogliame. Le foglie sono cuoriformi e screziate con i colori più disparati, inoltre sono più grandi rispetto alle altre Begonie. Un esempio è la Begonia rex, ma anche la Begonia brevirimosa, nativa della Nuova Guinea e dotata di enormi foglie dall'insolito colore rosa con venature verdi. Anche queste piante possono esser cresciute per più anni se riparate dai rigori invernali.
Come Coltivare le Begonie in Italia ?
La maggior parte delle specie di Begonie sono native delle zone tropicali/subtropicali, dove grazie all'assenza di freddo possono vegetare durante tutti i 12 mesi dell'anno. Le Begonie non resistono al gelo e già quando le temperature si abbassano costantemente sotto i 10° C (50° F) iniziano a soffrire, sino a deperire. In Italia, all'aperto, possono prosperare solo nei mesi che vanno da Aprile ad Ottobre.
Ma essendo un genere così immenso c'è sempre un intruso, infatti esiste un'unica specie rustica (Begonia grandis), nativa della Cina, che è in grado di reggere almeno sino a -15° C (5° F), sebbene col gelo la parte aerea secchi, per rispuntare dalle radici solo in primavera.
Le Begonie sono di norma piante basse, spesso ricadenti e/o tappezzanti, sebbene non manchino specie a maggior sviluppo. La quasi totalità di esse vive nelle foreste pluviali, con piogge frequenti ed umidità prossima al 100% dove, date le loro dimensioni, occupano lo spazio disponibile nel sottobosco.
Non sorprende dunque che in Italia le Begonie siano piante amanti dell'ombra, preferendo esposizioni luminose, ma possibilmente protette dai raggi diretti del Sole (almeno nelle ore centrali della giornata).
In primavera, quando pianterete le nuove piantine, scegliete una posizione quanto meno a mezz'ombra, come a Nord rispetto ad un albero ad alto fusto. Un'esposizione eccessivamente assolata può bruciare le foglie e compromettere la normale crescita. Esistono comunque varietà che tollerano il Sole meglio di altre, come ad esempio la Begonia benariensis "Surefire Rose".
Il terreno ideale è umifero, fertile, ricco di sostanza organica, leggero e ben drenante. Il miglior suolo per la loro coltivazione è quello che si mantiene fresco ed umido, pur non diventando "zuppo"; inoltre preferisce un terreno leggermente acido (pH 6). Per la concimazione si possono usare concimi adatti per le Acidofile od anche quelli per gli Agrumi.
Tutte le Begonie, ma in particolar modo quelle Tuberose, possono esser coltivate agevolmente in vaso; alternativamente possono esser piantate per creare delle aiuole fiorite per mesi interi.
Il periodo migliore per la piantumazione è la primavera, dopo le ultime gelate e quando le temperature minime notturne si siano stabilizzate almeno intorno agli 8°C (46° F).
Pur amando l'umidità (sia atmosferica, che del suolo) le Begonie sono facilmente soggette a marciumi, in particolar modo quando le temperature sono ancora fresche. Per questo motivo, oltre ad aver un terreno adatto, si dovrà bagnare poco, ma frequentemente, evitando che si creino sia ristagni idrici, sia terreno secco.
La riproduzione avviene per divisione di tuberi e rizomi oppure, nelle Begonie erbacee, per talea o semina.
Insomma se volete abbellire un angolo ombreggiato del vostro giardino, il davanzale del balcone esposto a Nord od un'aiuola sotto la chioma di un grosso albero, le Begonie potrebbero esser un'ottima opzione. Avrete solo l'imbarazzo della scelta.