Il genere Aloe comprende oltre 500 diverse specie, alcune delle quali molto simili e difficilmente distinguibili.
In questo articolo vorrei dare una panoramica generale su questo genere di piante succulente, evidenziando cosa accomuna tutte le specie di Aloe, sia a livello morfologico che fisiologico.
Inoltre, un po' come già fatto per Palme ed Agavi, vorrei mostrare foto e descrizione delle specie di Aloe più comuni o particolari, così da poterle riconoscere.
Il Genere Aloe e le Differenze Rispetto al Genere Agave.
A prima vista è molto facile confondere un'Aloe per un'Agave, poiché queste due tipologie di piante grasse hanno in comune molte caratteristiche estetiche e funzionali.
La loro somiglianza è però dovuta a convergenza evolutiva, più che ad una stretta parentela o vicinanza genetica.
In altre parole, pur vivendo in luoghi molti distanti, hanno evoluto strutture anatomiche simili per sopravvivere in un habitat con caratteristiche climatiche paragonabili.
Tutte le Aloe appartengono alla famiglia delle Aloeaceae e sono originarie dell'Africa sub-Sahariana e della penisola Araba, ma già da tempi antichi sono diffuse anche lungo le coste del Mediterraneo.
Le Agavi sono invece native dell'America Centrale e diffuse nei deserti del Messico e nel Sud degli Stati Uniti.
Entrambe prosperano in un clima desertico o semi-desertico, sviluppandosi in terreni sabbiosi o rocciosi, anche poveri.
Queste piante hanno un'elevata resistenza alla siccità e si sono evolute per vivere in ambienti caldi, aridi, assolati e generalmente esenti da gelo.
Se volessimo trovare una differenza sulla coltivazione, potremmo dire che le Aloe hanno mediamente una maggior tolleranza ad un certo grado di ombreggiamento, mentre alcune specie di Agave, essendosi adattate a vivere in alta montagna, possono crescere in luoghi con inverni freddi e tollerare persino le gelate.
I fiori dell'Aloe variano da specie a specie, ma solitamente sono rossi con sfumature arancioni, talvolta gialli, penduli, a forma tubolare e riuniti in un'infiorescenza (solitamente) poco ramificata, prodotta all'apice vegetativo, quindi un'unica pianta di Aloe può avere più spighe fiorali.
La maggior parte delle specie di Aloe fiorisce nel periodo meno caldo dell'anno, ma la fioritura avviene tutti gli anni.
La stragrande maggioranza delle Agave, invece, fiorisce un'unica volta nella vita, dopodiché la pianta muore. Se prendiamo ad esempio l'Agave americana, fiorisce (e quindi muore) dopo circa 25-30 anni. Le Agave hanno un'unica infiorescenza per pianta, solitamente ramificata ed enorme, quasi sproporzionata.
Le Aloe, a seconda della specie, possono essere composte da un'unica rosetta, formare dei cespugli ramificati od addirittura delle vere e proprie piante con un unico grosso tronco.
Le Agavi, invece, non sono mai a portamento arboreo e non sviluppano né tronchi né rami.
Le foglie delle Aloe sono carnose e contenenti una sostanza gelatinosa trasparente, spesso usata in cosmesi o per la produzione di sciampo e saponi.
L'Agave possiede foglie che sono attraversate da fibre per l'intera lunghezza, solitamente terminano con una spina appuntita e possono vivere quanto l'età stessa della pianta.
Un'altra differenza è che le foglie di molte Aloe, se esposte al Sole, tendono diventare marroni/brunastre.
Ora, dopo questa breve introduzione, farò un elenco (in ordine alfabetico) delle specie di Aloe più rappresentative, mettendo in risalto le differenze ed i tratti distintivi di ciascuna di esse.
Le Diverse Specie di Aloe - Come Si Distinguono ? Quale Scegliere ?
Aloe aculeata : si sviluppa su un'unica rosetta, senza ramificazioni o tronchi. Il tratto peculiare dell'A. aculeata è la presenza di spine disposte in ordine sparso su tutta la superficie fogliare.
Le foglie sono di medie dimensioni, con la punta rivolta verso l'alto. Il portamento potrebbe ricordare quello di un bocciolo di fiore, in cui le foglie più vecchie tendono a "racchiudere" quelle più giovani.
Aloe acutissima : talvolta chiamata anche "Blue Aloe", poiché le foglie hanno sfumature blu-violacee, ma se coltivate in pieno Sole, in zone torride, diventano rossastre. Esse sono strette, poco fitte e ricurve.
Aloe africana : bellissima Aloe del Sud Africa. Si sviluppa su un unico fusto alto al massimo 2 m (80 in) e si riconosce per le foglie piatte, lunghe, ma molto affusolate e disposte in maniera disordinata. Sul margine fogliare è presente una dentellatura molto fine.
L'A. africana cresce isolata e non ha la tendenza a formare colonie clonali. Fiorisce tra inverno ed inizio primavera e tollera leggerissime gelate, sebbene sia meglio coltivarla in zone esenti da gelo.
Aloe alooides : specie che si sviluppa sotto un'unica ramificazione; si riconosce dalle foglie marcatamente ricurve ad "U", quasi come fosse la sezione di un tubo (o una grondaia). Esse sono verdi, con leggere (e rade) spine rosse sul margine fogliare. Nel suo habitat nativo cresce in montagna e può sopportare gelate di media entità.
Aloe arborescens : questa specie è nativa dell'Africa meridionale orientale e cresce dal livello del mare, sino in montagna. Come suggerisce l'epiteto "arborescens", questa specie ha un portamento arboreo, con diversi tronchi che spuntano dalle radici, formando un grosso cespuglio ramificato. Le foglie sono fitte, disposte a rosetta, lunghe circa 50 cm (20 in), relativamente sottili e presentano una pronunciata dentellatura sul margine.
Le foglie sono appiattite e ricadenti, di color verde oliva con riflessi bluastri e spesso leggermente incurvate ad "U".
La fioritura, in Italia, avviene in inverno e le infiorescenze, composte da numerosi fiori color rosso-arancione, emergono dall'apice vegetativo, innalzandosi sopra la linea delle foglie.
L'A. arborescens, talvolta chiamata anche Aloe di Padre Zago, è una pianta particolarmente ornamentale che può raggiungere i 2 metri di altezza (80 in) ed altrettanti in larghezza.
Ai nostri giorni è diffusa lungo le coste del Mediterraneo e mostra una discreta resistenza al freddo, superiore a quella di altre specie, potendo sopravvivere anche a brevi abbassamenti di temperatura fino a circa -4° C (25° F).
Per vedere più foto ed avere maggiori dettagli sulla coltivazione e botanica di questa specie clicca qui.
Aloe brevifolia : specie dal portamento compatto, che non supera i 10 cm di altezza (4 in); tuttavia emette numerosi polloni e tende quindi ad espandersi orizzontalmente. L'A. brevifolia ha foglie corte (appunto "brevi"), color grigio-bluastro con soffici spine sulla fronda inferiore e sul margine (assenti invece nella parte superiore). Quest'Aloe "nana" è spesso coltivata come pianta d'appartamento.
L'infiorescenza è eretta e non ramificata.
Aloe buhrii : questa pianta è molto simile all'A. striata. Possiede sottili foglie molto ornamentali, di circa 40 cm (16 in), verde chiaro nella parte basale, più rosa nella parte terminale, con strisce bianche lungo l'asse. L'A buhrii è priva di fusto e, solitamente, cresce solitaria. Il margine fogliare è liscio e non sono presenti spine.
Aloe burgersfortensis : secondo alcuni è una sottospecie di Aloe parvibracteata, a cui vi rimando per avere informazioni.
Aloe camperi : specie nativa degli altopiani di Etiopia ed Eritrea. E' di medio-piccole dimensioni e priva di fusto e, diversamente da altre specie, non cresce isolata ma in colonie formate da piante che derivano dai polloni emessi dalle radici della pianta madre.
Le foglie sono color verde chiaro, puntano verso l'alto ed hanno un margine con dentellatura rossastra abbastanza accentuata. Le foglie dell'A. camperi sono simili a quelle dell' A. arborescens, sebbene più corte e meno dense. Queste due specie hanno resistenza al freddo paragonabile.
Aloe castanea : endemica del Sud Africa, cresce su un unico fusto che, con l'età, ramifica, conferendo un aspetto "ad albero". L'A. castanea può raggiungere un'altezza di quasi 4 metri (13 ft) ed è dotata di poche foglie, ma molto carnose e lunghe anche 1 metro e mezzo (5 ft). Le vecchie foglie rimangono attaccate al tronco anche dopo essere morte ed, appassendo, lo avvolgono e proteggono.
I fiori sono il tratto distintivo dell'A. castanea; essi sono infatti di un colore inusuale, che tende al marrone più che al rosso o giallo.
Aloe ciliaris : specie nativa delle praterie interne del Sud Africa, ha crescita rapida e si sviluppa sotto forma di grosso arbusto, con diversi tronchi molto ramificati. L'A. ciliaris ha un portamento ricadente, quasi rampicante, con fusti lunghi e snelli, che si piegano sotto il peso. L'A. ciliaris possiede foglie piuttosto corte, distanziate (lunghi internodi), ricurve (contorte) e con una finissima dentellatura lungo il margine fogliare.
Aloe cremnophila : specie rara e poco diffusa, che cresce in gruppetti. Le foglie sono sottili, appiattite, verdi nella parte basale e tendenti al rosa nella parte terminale. Le foglie sono disposte a cerchio, a circa 70° di ampiezza una dall'altra; perciò la chioma risulta poco folta, con una rosetta a forma di "stella".
Aloe cryptopoda : Aloe priva di tronco, che solitamente cresce isolata. Essa è originaria del Malawi e Mozambico. Le foglie sono rivolte verso l'alto e racchiuse in una rosetta piuttosto densa. Esse sono color verde-rossastro e possono raggiungere una lunghezza di 80 cm (2,6 ft). Produce infiorescenze poco ramificate, ognuna delle quali con una densa presenza di fiori.
Aloe dawei (Dawe's Aloe) : originaria delle montagne tra Congo, Uganda e Rwanda, questa specie cresce a gruppetti, composti da piante molto ravvicinate le une alle altre.
La rosetta è piuttosto aperta ed è formata da foglie color verde-grigio, con sfumature rosa, particolarmente ricurve (ad "U").
Aloe dichotoma : specie tipica del deserto della Namibia ed unica tra le Aloe, perciò facilmente riconoscibile. Essa, infatti, si sviluppa come una vera e propria pianta, dotata di un tronco di notevoli dimensioni ed una chioma tonda e ramificata. La foto che segue è di un esemplare molto giovane, ma già si riesce ad apprezzare la "biforcazione" che genererà le due branche principali che dividendosi di volta in volta creeranno una chioma tondeggiante con molti rami.
L'A. dichotoma, chiamata anche Albero Faretra, può raggiungere gli 8 metri di altezza (26 ft) ed ha tronco liscio e rami bianchi, che conferiscono loro una maggior tolleranza alle temperature elevate.
Le foglie, di color bluastro, sono a forma conica, poco fitte e relegate alla parte terminale dei rami.
Aloe ellenbeckii : specie di medio-piccole dimensioni nativa delle zone tra sud Etiopia e nord Kenya. Quest'Aloe ha foglie triangolari molto carnose, che ricordano quelle dell'Aloe vera, con spine inconsistenti unicamente lungo il margine fogliare.
Le foglie della nuova vegetazione sono orientate verso l'alto, quelle più vecchie tendono a piegarsi, diventando quasi parallele al terreno. Piante di A. ellenbeckii esposte al Sole tutta la giornata hanno foglie violacee.
Aloe excelsa : chiamata anche Aloe dello Zimbabwe, la specie si sviluppa su un unico tronco e, nei luoghi di origine, può raggiungere un'altezza di 5 metri (16 ft), con un portamento che ricorda più quello delle Palme, rispetto alle Aloe.
Le foglie sono compatte, spinose anche sulla superficie ed abbastanza contorte, quasi attorcigliate le une sulle altre.
Nella foto che segue la pianta è piccola e non ancora sviluppata, ma si può già notare il tronco con un discreto diametro.
Aloe ferox (sin. A. candelabrum) : questa specie si identifica grazie alle foglie. Esse sono di grosse dimensioni e di color verde-bluastro, ma la loro principale caratteristica è quella di esser cosparse di spine che, diversamente dalla maggior parte delle specie, non sono relegate al margine fogliare, bensì presenti su tutta la superficie fogliare (specie sulle fronde inferiori). Queste spine sono più numerose nei giovani esemplari.
L'A. ferox è di grandi dimensioni e, con gli anni, sviluppa un unico tronco, raggiungendo un'altezza di circa 2 metri (80 in). Si può coltivare in pieno Sole, senza che le foglie si imbruniscano. L'infiorescenza è a forma di candelabro.
Aloe greatheadii : bellissima Aloe, con foglie rade, ma molto spesse e succulenti, colorate di verde e rosso.
Aloe harlana : specie dotata di foglie a forma di lancia, piuttosto lunghe e di color verde-bluastro. Sul margine fogliare è presente una dentellatura, formata da spine rosse ricurve (a "dente di squalo") che, rispetto alle altre specie di Aloe, rimangono piuttosto distanziate.
Aloe hildebrandtii : pianta molto ramificata sin dalla base, cresce come cespuglio "ricadente", con fusti lunghi al massimo 1 metro (3.3 feet). Le foglie, presenti solo all'apice vegetativo, sono di color verde pallido, con margine dentellato.
Aloe juvenna : pianta grassa di dimensioni estremamente contenute, la si potrebbe considerare una "Aloe in miniatura" ed è facilmente distinguibile. Le foglie sono corte, molto ravvicinate, compattate e sul loro margine sono presenti delle spine a forma di "Dente di Squalo". L'A. juvenna ha la tendenza ad emettere numerosi polloni, propagandosi velocemente. Se coltivata in pieno Sole, le foglie diventano rosse/brunastre.
L'A. juvenna si presta molto ad essere coltivata in dirupi rocciosi o muri, inoltre tende ad avere un portamento tappezzante.
Aloe kedongensis : chiamata anche Aloe del Kenya, ha portamento assurgente, con diversi tronchi slanciati che puntano verso l'alto, raggiungendo anche i 2 metri (7 ft) di altezza. Le foglie sono snelle, verde chiaro, seghettate sul margine e molto simili a quelle dell'A. arborescens.
La specie produce fiori arancioni, raccolti in un'infiorescenza non ramificata. Per via del suo portamento, A. kedongensis è spesso utilizzata come pianta da siepe.
Aloe lateritia : diffusa nell'est dell'Africa (es. Kenya), tende a formare colonie formate da numerose piante. Le foglie, solitamente verde chiaro, s'imbruniscono se esposte tutta la giornata al Sole e sono cosparse da macchie bianche. Esse sono lunghe sino a 40 cm (16 in) e ravvicinate.
Aloe longibracteata : specie di piccole dimensioni che preferisce posizioni a mezz'ombra o luce filtrata. Se coltivata in queste condizioni le foglie sono verdi, altrimenti diventano marroni-violacee. Possiede foglie molto sottili a forma di triangolo, abbastanza corte e larghe alla base, disposte a formare una rosetta che ricorda la forma di una mano. Su queste foglie, che puntano verso l'alto, sono presenti lenticelle bianche.
Aloe marlothii : originaria del Botswana e Zimbabwe, si sviluppa su un unico tronco non ramificato che può raggiungere un'altezza di 4 metri (13 ft). Le foglie dell'A. marlothii sono larghe, ampie, carnose e di color verde chiaro-grigio, con margine dentellato di color rosa-arancione. Un po' come già visto per l'A. castanea, le vecchie foglie, quando muoiono, rinsecchiscono, ma rimangono attaccate al fusto.
A. marlothii produce un'unica infiorescenza che, diversamente da molte altre specie, sviluppa diverse ramificazioni.
Aloe microstigma : solitamente a crescita solitaria; tra le Aloe è forse quella che ha la fioritura più copiosa. Specie di piccole dimensioni, dotata di foglie che si ricurvano verso l'alto, ricordando molto quelle dell'A. longibracteata.
Aloe mitriformis : specie composta da rosette molto dense, formate da piccole foglie di forma triangolare. Le A. mitriformis crescono in gruppetti e, con l'età, sviluppano un piccolo tronco, che è spesso pendule. Nel loro habitat naturale si sviluppano aggrappandosi alle rocce, anche nei dirupi a quote superiori ai 1000 m (3280 ft).
Aloe massawana : nativa dell'Eritrea, poco conosciuta.
Aloe nyeriensis : specie endemica del Kenya dal portamento elegante e snello, è alta sino a 2 metri (6,5 feet). Possiede più tronchi esili e foglie verdi, dalla forma molto allungata. L'A. nyeriensis è strettamente imparentata (e facilmente confusa) con A. kedongensis.
Aloe parvibracteata : specie altamente pollonante, da adulta è dotata di un cortissimo (ma tozzo) tronco ed ha foglie verdi (violacee se molto esposte al Sole), di forma triangolare a base larga.
Aloe petricola : sia come portamento che come foglie ricorda più un'Agave che un'Aloe. Essa è di medie dimensioni, con foglie abbastanza grandi, color verde-bluastro e dotate di grosse spine nere terminali e lungo il margine fogliare. L'A. petricola supera a stento i 50 cm di altezza (20 in) di altezza, ma è larga circa il doppio. La fioritura è invernale e le infiorescenze sono bicolori, hanno infatti fiori rossi nella parte alta e fiori gialli nella parte bassa.
Aloe x principis (o Aloe caesia) : ibrido tra A. ferox ed A. arborescens, si caratterizza per aver un portamento "a pianta", con foglie carnose, verdi-bluastre, talvolta con sfumature rosa, ma prive di spine sulla superficie. Sicuramente una delle Aloe più ornamentali.
Aloe reitzii : quest'Aloe ha la peculiarità di fiorire d'estate, producendo infiorescenze molto ramificate (altra cosa rara). Le foglie sono erette e la pianta può sopportare gelate leggermente più forti rispetto alla maggior parte delle Aloe.
Aloe saponaria (sin. Aloe maculata) : l'enorme eterogeneità della specie fa si che ci siano grosse differenze da pianta e pianta; inoltre la specie si ibrida facilmente con altre Aloe (es. la famosa Aloe striata x Aloe maculata). L'A. saponaria è di piccole dimensioni, con foglie verdi tendenti al rossastro, provviste di vistose macchie biancastre.
Questa pianta è priva di tronco ed ha un portamento prostrato.
Il tratto distintivo rimane comunque l'infiorescenza, che è composta da fiori simili a quelle delle altre specie di Aloe, ma con una forma decisamente appiattita e tozza. Clicca qui per maggiori dettagli.
Aloe spectabilis : molto simile all'A. marlothii. Possiede infiorescenze appiattite rispetto alla media delle Aloe. Cresce su un unico fusto non ramificato.
Aloe striata : specie inconfondibile, di dimensioni medie, priva di un vero e proprio fusto arboreo. Le foglie, disposte a rosetta, sono lunghe circa 50 cm (20 inch), di colore verde-bluastro e, soprattutto se molto esposte al Sole, con sfumature giallo-rosa.
Le foglie sono prive di spine, ma dotate di un peculiare margine di color rosa, che rappresenta il tratto riconoscitivo dell'A. striata. Questa specie, originaria del Sud Africa occidentale, è naturalizzata in alcune parti d'Italia, come il Ponente Ligure. Fiorisce tra tardo inverno e primavera.
Aloe striatula : secondo alcuni botanici apparterrebbe ad un altro genere, Aloiampelos. La specie è originaria del Lesotho, dove cresce in fredde zone di montagna, per questo motivo è probabilmente la specie di Aloe più resistente al freddo, tanto da essere chiamata "Hardy Aloe". Si può coltivare con successo anche in diverse zone del Nord Italia.
L'A. striatula, da non confondere con A. striata, ha un portamento ricadente ed è formata da più fusti, che sono anche il tratto distintivo della specie. Essi sono di color bianco, ma attraversati per l'intera lunghezza da striature parallele, di color verde chiaro.
Aloe scobinifolia : piccola Aloe originaria della Somalia. Specie a crescita lenta, priva di fusto e dotata di foglie verdi a forma di "spada", dal margine liscio e leggermente ricurve all'apice. L'A. scobinifolia ha scarsa resistenza al freddo. I racemi fogliari hanno forma appiattita.
Aloe x spinosissima : ibrido ottenuto dall'incrocio di A. humilis x A. arborescens. E' alta al massimo 1 metro (3 ft) e si estende per altrettanto in larghezza, crescendo in gruppetti. Le foglie ricordano quelle dell' A. arborescens, sebbene siano più piccole e con spine meno accentuate.
Aloe succotrina : nativa della Provincia del Capo, in Sud Africa. La specie è adattata ad un clima Mediterraneo e può crescere sino a circa 1 metro (3 ft) di altezza e si sviluppa in gruppetti di pochi individui, solitamente abbastanza distanziati tra loro. Le foglie sono classiche, senza particolari tratti distintivi, e tendono a rimanere attaccate alla pianta anche da morte.
Aloe tidmarsh : poche le informazioni certe reperibili. Allego comunque la foto.
Aloe vanbalenii : Aloe molto caratteristica e facile da riconoscere. L'A. vanbalenii si distingue per il portamento disordinato, con le foglie che assomigliano ai tentacoli di un Polpo.
Le foglie sono lunghe, contorte e piegate, con i due margini che quasi si chiudono come a formare un tubo.
Aloe vera : a livello mondiale è la specie più nota e diffusa, soprattutto ad uso cosmetico. Possiede foglie verdi o leggermente marroni, molto carnose. L'A. vera non sviluppa tronchi e cresce solitaria o in gruppetti formati da pochi individui (piante figlie originate dai polloni della pianta madre). La specie si può distinguere anche dai fiori che, diversamente dalla maggior parte delle Aloe, sono totalmente gialli. Per maggiori informazioni sul riconoscimento e sulla crescita/coltivazione, clicca qua.
A prima vista è molto facile confondere un'Aloe per un'Agave, poiché queste due tipologie di piante grasse hanno in comune molte caratteristiche estetiche e funzionali.
La loro somiglianza è però dovuta a convergenza evolutiva, più che ad una stretta parentela o vicinanza genetica.
In altre parole, pur vivendo in luoghi molti distanti, hanno evoluto strutture anatomiche simili per sopravvivere in un habitat con caratteristiche climatiche paragonabili.
Tutte le Aloe appartengono alla famiglia delle Aloeaceae e sono originarie dell'Africa sub-Sahariana e della penisola Araba, ma già da tempi antichi sono diffuse anche lungo le coste del Mediterraneo.
Le Agavi sono invece native dell'America Centrale e diffuse nei deserti del Messico e nel Sud degli Stati Uniti.
Entrambe prosperano in un clima desertico o semi-desertico, sviluppandosi in terreni sabbiosi o rocciosi, anche poveri.
Queste piante hanno un'elevata resistenza alla siccità e si sono evolute per vivere in ambienti caldi, aridi, assolati e generalmente esenti da gelo.
Se volessimo trovare una differenza sulla coltivazione, potremmo dire che le Aloe hanno mediamente una maggior tolleranza ad un certo grado di ombreggiamento, mentre alcune specie di Agave, essendosi adattate a vivere in alta montagna, possono crescere in luoghi con inverni freddi e tollerare persino le gelate.
I fiori dell'Aloe variano da specie a specie, ma solitamente sono rossi con sfumature arancioni, talvolta gialli, penduli, a forma tubolare e riuniti in un'infiorescenza (solitamente) poco ramificata, prodotta all'apice vegetativo, quindi un'unica pianta di Aloe può avere più spighe fiorali.
La maggior parte delle specie di Aloe fiorisce nel periodo meno caldo dell'anno, ma la fioritura avviene tutti gli anni.
La stragrande maggioranza delle Agave, invece, fiorisce un'unica volta nella vita, dopodiché la pianta muore. Se prendiamo ad esempio l'Agave americana, fiorisce (e quindi muore) dopo circa 25-30 anni. Le Agave hanno un'unica infiorescenza per pianta, solitamente ramificata ed enorme, quasi sproporzionata.
Le Aloe, a seconda della specie, possono essere composte da un'unica rosetta, formare dei cespugli ramificati od addirittura delle vere e proprie piante con un unico grosso tronco.
Le Agavi, invece, non sono mai a portamento arboreo e non sviluppano né tronchi né rami.
Le foglie delle Aloe sono carnose e contenenti una sostanza gelatinosa trasparente, spesso usata in cosmesi o per la produzione di sciampo e saponi.
L'Agave possiede foglie che sono attraversate da fibre per l'intera lunghezza, solitamente terminano con una spina appuntita e possono vivere quanto l'età stessa della pianta.
Un'altra differenza è che le foglie di molte Aloe, se esposte al Sole, tendono diventare marroni/brunastre.
Ora, dopo questa breve introduzione, farò un elenco (in ordine alfabetico) delle specie di Aloe più rappresentative, mettendo in risalto le differenze ed i tratti distintivi di ciascuna di esse.
Le Diverse Specie di Aloe - Come Si Distinguono ? Quale Scegliere ?
Aloe aculeata : si sviluppa su un'unica rosetta, senza ramificazioni o tronchi. Il tratto peculiare dell'A. aculeata è la presenza di spine disposte in ordine sparso su tutta la superficie fogliare.
Le foglie sono di medie dimensioni, con la punta rivolta verso l'alto. Il portamento potrebbe ricordare quello di un bocciolo di fiore, in cui le foglie più vecchie tendono a "racchiudere" quelle più giovani.
Aloe acutissima : talvolta chiamata anche "Blue Aloe", poiché le foglie hanno sfumature blu-violacee, ma se coltivate in pieno Sole, in zone torride, diventano rossastre. Esse sono strette, poco fitte e ricurve.
Aloe africana : bellissima Aloe del Sud Africa. Si sviluppa su un unico fusto alto al massimo 2 m (80 in) e si riconosce per le foglie piatte, lunghe, ma molto affusolate e disposte in maniera disordinata. Sul margine fogliare è presente una dentellatura molto fine.
L'A. africana cresce isolata e non ha la tendenza a formare colonie clonali. Fiorisce tra inverno ed inizio primavera e tollera leggerissime gelate, sebbene sia meglio coltivarla in zone esenti da gelo.
Aloe alooides : specie che si sviluppa sotto un'unica ramificazione; si riconosce dalle foglie marcatamente ricurve ad "U", quasi come fosse la sezione di un tubo (o una grondaia). Esse sono verdi, con leggere (e rade) spine rosse sul margine fogliare. Nel suo habitat nativo cresce in montagna e può sopportare gelate di media entità.
Aloe arborescens : questa specie è nativa dell'Africa meridionale orientale e cresce dal livello del mare, sino in montagna. Come suggerisce l'epiteto "arborescens", questa specie ha un portamento arboreo, con diversi tronchi che spuntano dalle radici, formando un grosso cespuglio ramificato. Le foglie sono fitte, disposte a rosetta, lunghe circa 50 cm (20 in), relativamente sottili e presentano una pronunciata dentellatura sul margine.
Le foglie sono appiattite e ricadenti, di color verde oliva con riflessi bluastri e spesso leggermente incurvate ad "U".
La fioritura, in Italia, avviene in inverno e le infiorescenze, composte da numerosi fiori color rosso-arancione, emergono dall'apice vegetativo, innalzandosi sopra la linea delle foglie.
L'A. arborescens, talvolta chiamata anche Aloe di Padre Zago, è una pianta particolarmente ornamentale che può raggiungere i 2 metri di altezza (80 in) ed altrettanti in larghezza.
Ai nostri giorni è diffusa lungo le coste del Mediterraneo e mostra una discreta resistenza al freddo, superiore a quella di altre specie, potendo sopravvivere anche a brevi abbassamenti di temperatura fino a circa -4° C (25° F).
Per vedere più foto ed avere maggiori dettagli sulla coltivazione e botanica di questa specie clicca qui.
Aloe brevifolia : specie dal portamento compatto, che non supera i 10 cm di altezza (4 in); tuttavia emette numerosi polloni e tende quindi ad espandersi orizzontalmente. L'A. brevifolia ha foglie corte (appunto "brevi"), color grigio-bluastro con soffici spine sulla fronda inferiore e sul margine (assenti invece nella parte superiore). Quest'Aloe "nana" è spesso coltivata come pianta d'appartamento.
L'infiorescenza è eretta e non ramificata.
Aloe buhrii : questa pianta è molto simile all'A. striata. Possiede sottili foglie molto ornamentali, di circa 40 cm (16 in), verde chiaro nella parte basale, più rosa nella parte terminale, con strisce bianche lungo l'asse. L'A buhrii è priva di fusto e, solitamente, cresce solitaria. Il margine fogliare è liscio e non sono presenti spine.
Aloe burgersfortensis : secondo alcuni è una sottospecie di Aloe parvibracteata, a cui vi rimando per avere informazioni.
Aloe camperi : specie nativa degli altopiani di Etiopia ed Eritrea. E' di medio-piccole dimensioni e priva di fusto e, diversamente da altre specie, non cresce isolata ma in colonie formate da piante che derivano dai polloni emessi dalle radici della pianta madre.
Le foglie sono color verde chiaro, puntano verso l'alto ed hanno un margine con dentellatura rossastra abbastanza accentuata. Le foglie dell'A. camperi sono simili a quelle dell' A. arborescens, sebbene più corte e meno dense. Queste due specie hanno resistenza al freddo paragonabile.
Aloe castanea : endemica del Sud Africa, cresce su un unico fusto che, con l'età, ramifica, conferendo un aspetto "ad albero". L'A. castanea può raggiungere un'altezza di quasi 4 metri (13 ft) ed è dotata di poche foglie, ma molto carnose e lunghe anche 1 metro e mezzo (5 ft). Le vecchie foglie rimangono attaccate al tronco anche dopo essere morte ed, appassendo, lo avvolgono e proteggono.
I fiori sono il tratto distintivo dell'A. castanea; essi sono infatti di un colore inusuale, che tende al marrone più che al rosso o giallo.
Aloe ciliaris : specie nativa delle praterie interne del Sud Africa, ha crescita rapida e si sviluppa sotto forma di grosso arbusto, con diversi tronchi molto ramificati. L'A. ciliaris ha un portamento ricadente, quasi rampicante, con fusti lunghi e snelli, che si piegano sotto il peso. L'A. ciliaris possiede foglie piuttosto corte, distanziate (lunghi internodi), ricurve (contorte) e con una finissima dentellatura lungo il margine fogliare.
Aloe cremnophila : specie rara e poco diffusa, che cresce in gruppetti. Le foglie sono sottili, appiattite, verdi nella parte basale e tendenti al rosa nella parte terminale. Le foglie sono disposte a cerchio, a circa 70° di ampiezza una dall'altra; perciò la chioma risulta poco folta, con una rosetta a forma di "stella".
Aloe cryptopoda : Aloe priva di tronco, che solitamente cresce isolata. Essa è originaria del Malawi e Mozambico. Le foglie sono rivolte verso l'alto e racchiuse in una rosetta piuttosto densa. Esse sono color verde-rossastro e possono raggiungere una lunghezza di 80 cm (2,6 ft). Produce infiorescenze poco ramificate, ognuna delle quali con una densa presenza di fiori.
Aloe dawei (Dawe's Aloe) : originaria delle montagne tra Congo, Uganda e Rwanda, questa specie cresce a gruppetti, composti da piante molto ravvicinate le une alle altre.
La rosetta è piuttosto aperta ed è formata da foglie color verde-grigio, con sfumature rosa, particolarmente ricurve (ad "U").
Aloe dichotoma : specie tipica del deserto della Namibia ed unica tra le Aloe, perciò facilmente riconoscibile. Essa, infatti, si sviluppa come una vera e propria pianta, dotata di un tronco di notevoli dimensioni ed una chioma tonda e ramificata. La foto che segue è di un esemplare molto giovane, ma già si riesce ad apprezzare la "biforcazione" che genererà le due branche principali che dividendosi di volta in volta creeranno una chioma tondeggiante con molti rami.
L'A. dichotoma, chiamata anche Albero Faretra, può raggiungere gli 8 metri di altezza (26 ft) ed ha tronco liscio e rami bianchi, che conferiscono loro una maggior tolleranza alle temperature elevate.
Le foglie, di color bluastro, sono a forma conica, poco fitte e relegate alla parte terminale dei rami.
Aloe ellenbeckii : specie di medio-piccole dimensioni nativa delle zone tra sud Etiopia e nord Kenya. Quest'Aloe ha foglie triangolari molto carnose, che ricordano quelle dell'Aloe vera, con spine inconsistenti unicamente lungo il margine fogliare.
Le foglie della nuova vegetazione sono orientate verso l'alto, quelle più vecchie tendono a piegarsi, diventando quasi parallele al terreno. Piante di A. ellenbeckii esposte al Sole tutta la giornata hanno foglie violacee.
Aloe excelsa : chiamata anche Aloe dello Zimbabwe, la specie si sviluppa su un unico tronco e, nei luoghi di origine, può raggiungere un'altezza di 5 metri (16 ft), con un portamento che ricorda più quello delle Palme, rispetto alle Aloe.
Le foglie sono compatte, spinose anche sulla superficie ed abbastanza contorte, quasi attorcigliate le une sulle altre.
Nella foto che segue la pianta è piccola e non ancora sviluppata, ma si può già notare il tronco con un discreto diametro.
Aloe ferox (sin. A. candelabrum) : questa specie si identifica grazie alle foglie. Esse sono di grosse dimensioni e di color verde-bluastro, ma la loro principale caratteristica è quella di esser cosparse di spine che, diversamente dalla maggior parte delle specie, non sono relegate al margine fogliare, bensì presenti su tutta la superficie fogliare (specie sulle fronde inferiori). Queste spine sono più numerose nei giovani esemplari.
L'A. ferox è di grandi dimensioni e, con gli anni, sviluppa un unico tronco, raggiungendo un'altezza di circa 2 metri (80 in). Si può coltivare in pieno Sole, senza che le foglie si imbruniscano. L'infiorescenza è a forma di candelabro.
Aloe greatheadii : bellissima Aloe, con foglie rade, ma molto spesse e succulenti, colorate di verde e rosso.
Aloe harlana : specie dotata di foglie a forma di lancia, piuttosto lunghe e di color verde-bluastro. Sul margine fogliare è presente una dentellatura, formata da spine rosse ricurve (a "dente di squalo") che, rispetto alle altre specie di Aloe, rimangono piuttosto distanziate.
Aloe hildebrandtii : pianta molto ramificata sin dalla base, cresce come cespuglio "ricadente", con fusti lunghi al massimo 1 metro (3.3 feet). Le foglie, presenti solo all'apice vegetativo, sono di color verde pallido, con margine dentellato.
Aloe juvenna : pianta grassa di dimensioni estremamente contenute, la si potrebbe considerare una "Aloe in miniatura" ed è facilmente distinguibile. Le foglie sono corte, molto ravvicinate, compattate e sul loro margine sono presenti delle spine a forma di "Dente di Squalo". L'A. juvenna ha la tendenza ad emettere numerosi polloni, propagandosi velocemente. Se coltivata in pieno Sole, le foglie diventano rosse/brunastre.
L'A. juvenna si presta molto ad essere coltivata in dirupi rocciosi o muri, inoltre tende ad avere un portamento tappezzante.
Aloe kedongensis : chiamata anche Aloe del Kenya, ha portamento assurgente, con diversi tronchi slanciati che puntano verso l'alto, raggiungendo anche i 2 metri (7 ft) di altezza. Le foglie sono snelle, verde chiaro, seghettate sul margine e molto simili a quelle dell'A. arborescens.
La specie produce fiori arancioni, raccolti in un'infiorescenza non ramificata. Per via del suo portamento, A. kedongensis è spesso utilizzata come pianta da siepe.
Aloe lateritia : diffusa nell'est dell'Africa (es. Kenya), tende a formare colonie formate da numerose piante. Le foglie, solitamente verde chiaro, s'imbruniscono se esposte tutta la giornata al Sole e sono cosparse da macchie bianche. Esse sono lunghe sino a 40 cm (16 in) e ravvicinate.
Aloe longibracteata : specie di piccole dimensioni che preferisce posizioni a mezz'ombra o luce filtrata. Se coltivata in queste condizioni le foglie sono verdi, altrimenti diventano marroni-violacee. Possiede foglie molto sottili a forma di triangolo, abbastanza corte e larghe alla base, disposte a formare una rosetta che ricorda la forma di una mano. Su queste foglie, che puntano verso l'alto, sono presenti lenticelle bianche.
Aloe marlothii : originaria del Botswana e Zimbabwe, si sviluppa su un unico tronco non ramificato che può raggiungere un'altezza di 4 metri (13 ft). Le foglie dell'A. marlothii sono larghe, ampie, carnose e di color verde chiaro-grigio, con margine dentellato di color rosa-arancione. Un po' come già visto per l'A. castanea, le vecchie foglie, quando muoiono, rinsecchiscono, ma rimangono attaccate al fusto.
A. marlothii produce un'unica infiorescenza che, diversamente da molte altre specie, sviluppa diverse ramificazioni.
Aloe microstigma : solitamente a crescita solitaria; tra le Aloe è forse quella che ha la fioritura più copiosa. Specie di piccole dimensioni, dotata di foglie che si ricurvano verso l'alto, ricordando molto quelle dell'A. longibracteata.
Aloe mitriformis : specie composta da rosette molto dense, formate da piccole foglie di forma triangolare. Le A. mitriformis crescono in gruppetti e, con l'età, sviluppano un piccolo tronco, che è spesso pendule. Nel loro habitat naturale si sviluppano aggrappandosi alle rocce, anche nei dirupi a quote superiori ai 1000 m (3280 ft).
Aloe massawana : nativa dell'Eritrea, poco conosciuta.
Aloe nyeriensis : specie endemica del Kenya dal portamento elegante e snello, è alta sino a 2 metri (6,5 feet). Possiede più tronchi esili e foglie verdi, dalla forma molto allungata. L'A. nyeriensis è strettamente imparentata (e facilmente confusa) con A. kedongensis.
Aloe parvibracteata : specie altamente pollonante, da adulta è dotata di un cortissimo (ma tozzo) tronco ed ha foglie verdi (violacee se molto esposte al Sole), di forma triangolare a base larga.
Aloe petricola : sia come portamento che come foglie ricorda più un'Agave che un'Aloe. Essa è di medie dimensioni, con foglie abbastanza grandi, color verde-bluastro e dotate di grosse spine nere terminali e lungo il margine fogliare. L'A. petricola supera a stento i 50 cm di altezza (20 in) di altezza, ma è larga circa il doppio. La fioritura è invernale e le infiorescenze sono bicolori, hanno infatti fiori rossi nella parte alta e fiori gialli nella parte bassa.
Aloe x principis (o Aloe caesia) : ibrido tra A. ferox ed A. arborescens, si caratterizza per aver un portamento "a pianta", con foglie carnose, verdi-bluastre, talvolta con sfumature rosa, ma prive di spine sulla superficie. Sicuramente una delle Aloe più ornamentali.
Aloe reitzii : quest'Aloe ha la peculiarità di fiorire d'estate, producendo infiorescenze molto ramificate (altra cosa rara). Le foglie sono erette e la pianta può sopportare gelate leggermente più forti rispetto alla maggior parte delle Aloe.
Aloe saponaria (sin. Aloe maculata) : l'enorme eterogeneità della specie fa si che ci siano grosse differenze da pianta e pianta; inoltre la specie si ibrida facilmente con altre Aloe (es. la famosa Aloe striata x Aloe maculata). L'A. saponaria è di piccole dimensioni, con foglie verdi tendenti al rossastro, provviste di vistose macchie biancastre.
Questa pianta è priva di tronco ed ha un portamento prostrato.
Il tratto distintivo rimane comunque l'infiorescenza, che è composta da fiori simili a quelle delle altre specie di Aloe, ma con una forma decisamente appiattita e tozza. Clicca qui per maggiori dettagli.
Aloe spectabilis : molto simile all'A. marlothii. Possiede infiorescenze appiattite rispetto alla media delle Aloe. Cresce su un unico fusto non ramificato.
Aloe striata : specie inconfondibile, di dimensioni medie, priva di un vero e proprio fusto arboreo. Le foglie, disposte a rosetta, sono lunghe circa 50 cm (20 inch), di colore verde-bluastro e, soprattutto se molto esposte al Sole, con sfumature giallo-rosa.
Le foglie sono prive di spine, ma dotate di un peculiare margine di color rosa, che rappresenta il tratto riconoscitivo dell'A. striata. Questa specie, originaria del Sud Africa occidentale, è naturalizzata in alcune parti d'Italia, come il Ponente Ligure. Fiorisce tra tardo inverno e primavera.
Aloe striatula : secondo alcuni botanici apparterrebbe ad un altro genere, Aloiampelos. La specie è originaria del Lesotho, dove cresce in fredde zone di montagna, per questo motivo è probabilmente la specie di Aloe più resistente al freddo, tanto da essere chiamata "Hardy Aloe". Si può coltivare con successo anche in diverse zone del Nord Italia.
L'A. striatula, da non confondere con A. striata, ha un portamento ricadente ed è formata da più fusti, che sono anche il tratto distintivo della specie. Essi sono di color bianco, ma attraversati per l'intera lunghezza da striature parallele, di color verde chiaro.
Aloe x spinosissima : ibrido ottenuto dall'incrocio di A. humilis x A. arborescens. E' alta al massimo 1 metro (3 ft) e si estende per altrettanto in larghezza, crescendo in gruppetti. Le foglie ricordano quelle dell' A. arborescens, sebbene siano più piccole e con spine meno accentuate.
Aloe succotrina : nativa della Provincia del Capo, in Sud Africa. La specie è adattata ad un clima Mediterraneo e può crescere sino a circa 1 metro (3 ft) di altezza e si sviluppa in gruppetti di pochi individui, solitamente abbastanza distanziati tra loro. Le foglie sono classiche, senza particolari tratti distintivi, e tendono a rimanere attaccate alla pianta anche da morte.
Aloe tidmarsh : poche le informazioni certe reperibili. Allego comunque la foto.
Aloe vanbalenii : Aloe molto caratteristica e facile da riconoscere. L'A. vanbalenii si distingue per il portamento disordinato, con le foglie che assomigliano ai tentacoli di un Polpo.
Le foglie sono lunghe, contorte e piegate, con i due margini che quasi si chiudono come a formare un tubo.
Aloe vera : a livello mondiale è la specie più nota e diffusa, soprattutto ad uso cosmetico. Possiede foglie verdi o leggermente marroni, molto carnose. L'A. vera non sviluppa tronchi e cresce solitaria o in gruppetti formati da pochi individui (piante figlie originate dai polloni della pianta madre). La specie si può distinguere anche dai fiori che, diversamente dalla maggior parte delle Aloe, sono totalmente gialli. Per maggiori informazioni sul riconoscimento e sulla crescita/coltivazione, clicca qua.