Di piante importate in Europa dall'America ne esistono a centinaia, alcune di esse si sono addirittura naturalizzate ed oggi crescono spontanee in diverse zone d'Italia.
Oggi vorrei parlarvi del Pino di Weymouth (Pinus strobus), comunemente noto come Strobo, una conifera originaria degli Stati Uniti che, un po' come successe per la Robinia, è diventata molto comune, specialmente nei boschi montani del Nord Italia.
Il Pino Strobo è nativo dell'America settentrionale e cresce nella parte orientale degli Stati Uniti, ad Est delle montagne Rocciose.
Esso si trova allo stato selvatico nei boschi che circondano i Grandi Laghi del Nord America, ma è diffuso anche più a Sud, come sui monti Appalachi.
Il suo areale d'origine comprende si estente anche al Sud-Est del Canada.
Nel 1600 fu importato dallo stato del Maine (U.S.A.) all'Inghilterra, da dove si diffuse in tutto il vecchio continente, per essere essenzialmente utilizzato per la produzione di carta.
Com'è Fatto il Pino di Weymouth ? Botanica, Fisiologia, Coltivazione e Clima
Pino di Weymouth, talvolta chiamato Pino Bianco Americano, è il nome comune della specie Pinus strobus, appartenente alla famiglia delle Pinaceae.
Lo Strobo è una pianta imponente, che può raggiungere i 45 metri (148 ft) di altezza ed, occasionalmente, superare i 50 m (164 ft).
Il suo habitat naturale è rappresentato dalle umide foreste miste tipiche delle zone temperate; qui lo Strobo fornisce riparo ad uccelli e scoiattoli e si comporta da specie dominante, persino su piante maestose come Faggi e Querce.
Questo Pino ha un portamento eretto, slanciato ed una chioma non eccessivamente folta, con una struttura decisamente meno conica rispetto all'Abete.
In esemplari isolati i rami crescono lungo quasi tutto il tronco e sono perpendicolari al fusto (e quindi paralleli al terreno). All'interno delle foreste, invece, i rami sono concentrati nella metà superiore del tronco, ovvero laddove giunge la luce per svolgere la fotosintesi.
Le foglie sono aghiformi e, come per le altre specie del sottogenere Strobus, sono raggruppate in piccoli mazzetti uniti alla base.
Gli aghi, lunghi una decina di centimetri (4 in), sono sottili, molto flessibili, ravvicinati e di color verde-bluastro.
Nella fase giovanile la corteccia è liscia e grigia, mentre invecchiando inizia a fessurarsi, producendo frequentemente bolle di resina.
Il Pino Strobo è dioico, si hanno quindi piante maschili o piante femminili.
La fioritura (sebbene nelle Gimnosperme, come tutte le conifere, non si possa parlare di "veri" fiori) avviene nel periodo compreso tra fine Aprile e Giugno, con gli organi riproduttivi che spuntano da gemme situate all'apice dei rami.
I frutti sono delle pigne allungate a forma cilindrica, che permangono sulla pianta per molto tempo, anche dopo aver disperso i semi contenuti al proprio interno.
Pinus strobus è una specie piuttosto longeva e, sebbene non raggiunga i record di altre conifere, può diventare plurisecolare e raggiungere un'età media di 250 anni ed, in rari casi, vivere sino a 400 anni.
La crescita iniziale è molto rapida, rallentando solo nella fase adulta. Questa peculiarità l'ha resa una pianta ideale per la silvicoltura e per la produzione di legno.
Il Pino di Weymouth cresce bene a latitudini comprese tra il 35° ed il 55° parallelo.
La specie è resistente al freddo e si può coltivare anche in bassa montagna sulle Alpi, resistendo tranquillamente a temperature inferiori ai -20°C (-4° F).
Lo Strobo, pur amando una posizione luminosa, non è una specie particolarmente eliofila come potrebbe essere il larice. Ciò gli ha permesso un'ampia diffusione, poiché i giovani esemplari riescono a svilupparsi anche nel sottobosco, dove i raggi del sole arrivano filtrati e l'ombreggiamento non permetterebbe la crescita di altre conifere.
Nelle zone più vocate, lo Strobo diventa praticamente infestante.
Il terreno ideale è acido, umifero, fresco ed umido, mentre rifugge da quelli eccessivamente argillosi e calcarei; inoltre ha una scarsa resistenza alla siccità estiva, motivo che ne ha limitato la diffusione nelle aride regioni del Sud Italia.
Sebbene possa essere coltivato a scopo ornamentale, le dimensioni di questo Pino lo rendono più adatto ad essere piantato in grossi parchi e giardini pubblici, piuttosto che in terreni privati.
Oggi vorrei parlarvi del Pino di Weymouth (Pinus strobus), comunemente noto come Strobo, una conifera originaria degli Stati Uniti che, un po' come successe per la Robinia, è diventata molto comune, specialmente nei boschi montani del Nord Italia.
Il Pino Strobo è nativo dell'America settentrionale e cresce nella parte orientale degli Stati Uniti, ad Est delle montagne Rocciose.
Esso si trova allo stato selvatico nei boschi che circondano i Grandi Laghi del Nord America, ma è diffuso anche più a Sud, come sui monti Appalachi.
Il suo areale d'origine comprende si estente anche al Sud-Est del Canada.
Nel 1600 fu importato dallo stato del Maine (U.S.A.) all'Inghilterra, da dove si diffuse in tutto il vecchio continente, per essere essenzialmente utilizzato per la produzione di carta.
Com'è Fatto il Pino di Weymouth ? Botanica, Fisiologia, Coltivazione e Clima
Pino di Weymouth, talvolta chiamato Pino Bianco Americano, è il nome comune della specie Pinus strobus, appartenente alla famiglia delle Pinaceae.
Lo Strobo è una pianta imponente, che può raggiungere i 45 metri (148 ft) di altezza ed, occasionalmente, superare i 50 m (164 ft).
Il suo habitat naturale è rappresentato dalle umide foreste miste tipiche delle zone temperate; qui lo Strobo fornisce riparo ad uccelli e scoiattoli e si comporta da specie dominante, persino su piante maestose come Faggi e Querce.
Questo Pino ha un portamento eretto, slanciato ed una chioma non eccessivamente folta, con una struttura decisamente meno conica rispetto all'Abete.
In esemplari isolati i rami crescono lungo quasi tutto il tronco e sono perpendicolari al fusto (e quindi paralleli al terreno). All'interno delle foreste, invece, i rami sono concentrati nella metà superiore del tronco, ovvero laddove giunge la luce per svolgere la fotosintesi.
Le foglie sono aghiformi e, come per le altre specie del sottogenere Strobus, sono raggruppate in piccoli mazzetti uniti alla base.
Gli aghi, lunghi una decina di centimetri (4 in), sono sottili, molto flessibili, ravvicinati e di color verde-bluastro.
Nella fase giovanile la corteccia è liscia e grigia, mentre invecchiando inizia a fessurarsi, producendo frequentemente bolle di resina.
Il Pino Strobo è dioico, si hanno quindi piante maschili o piante femminili.
La fioritura (sebbene nelle Gimnosperme, come tutte le conifere, non si possa parlare di "veri" fiori) avviene nel periodo compreso tra fine Aprile e Giugno, con gli organi riproduttivi che spuntano da gemme situate all'apice dei rami.
I frutti sono delle pigne allungate a forma cilindrica, che permangono sulla pianta per molto tempo, anche dopo aver disperso i semi contenuti al proprio interno.
Pinus strobus è una specie piuttosto longeva e, sebbene non raggiunga i record di altre conifere, può diventare plurisecolare e raggiungere un'età media di 250 anni ed, in rari casi, vivere sino a 400 anni.
La crescita iniziale è molto rapida, rallentando solo nella fase adulta. Questa peculiarità l'ha resa una pianta ideale per la silvicoltura e per la produzione di legno.
Il Pino di Weymouth cresce bene a latitudini comprese tra il 35° ed il 55° parallelo.
La specie è resistente al freddo e si può coltivare anche in bassa montagna sulle Alpi, resistendo tranquillamente a temperature inferiori ai -20°C (-4° F).
Lo Strobo, pur amando una posizione luminosa, non è una specie particolarmente eliofila come potrebbe essere il larice. Ciò gli ha permesso un'ampia diffusione, poiché i giovani esemplari riescono a svilupparsi anche nel sottobosco, dove i raggi del sole arrivano filtrati e l'ombreggiamento non permetterebbe la crescita di altre conifere.
Nelle zone più vocate, lo Strobo diventa praticamente infestante.
Il terreno ideale è acido, umifero, fresco ed umido, mentre rifugge da quelli eccessivamente argillosi e calcarei; inoltre ha una scarsa resistenza alla siccità estiva, motivo che ne ha limitato la diffusione nelle aride regioni del Sud Italia.
Sebbene possa essere coltivato a scopo ornamentale, le dimensioni di questo Pino lo rendono più adatto ad essere piantato in grossi parchi e giardini pubblici, piuttosto che in terreni privati.