Volete una pianta che sia sempreverde, ornamentale, rustica, resistente alle malattie e che produca pure dei frutti commestibili ?
Allora la scelta giusta potrebbe essere il Corbezzolo (Arbutus unedo), una tipica pianta Mediterranea che, soprattutto nel periodo autunnale, ci rallegrerà le giornate, fiorendo tra cieli grigi, freddi ed uggiosi, tipici di questa stagione (per scoprire altre piante a fioritura autunno-invernale Clicca Qui).
Allora la scelta giusta potrebbe essere il Corbezzolo (Arbutus unedo), una tipica pianta Mediterranea che, soprattutto nel periodo autunnale, ci rallegrerà le giornate, fiorendo tra cieli grigi, freddi ed uggiosi, tipici di questa stagione (per scoprire altre piante a fioritura autunno-invernale Clicca Qui).
Nelle prossime righe conosceremo un po' meglio l'albero del Corbezzolo e vi fornirò qualche consiglio utile per la sua coltivazione.
Origine, Diffusione ed Habitat Naturale :
Il Corbezzolo (Arbutus unedo), noto anche come Albatro, è una pianta nativa del bacino Mediterraneo occidentale, dalla Grecia sino alla Spagna. Tuttavia, diversamente da altre specie mediterranee, si spinge anche più a Nord, in zone a clima oceanico, come le miti coste dell'Irlanda.
Oggigiorno il Corbezzolo è diffuso e naturalizzato in tutta la macchia Mediterranea ed, in Italia, è spesso utilizzato come pianta ornamentale o pianta da siepe.
Arbutus unedo è la specie simbolo della Sardegna, nonché dell'Italia. Questo perché il Corbezzolo ha, nello stesso periodo dell'anno, foglie (verdi), fiori (bianchi) e frutti maturi (rossi), ricordando così il tricolore italiano.
Il Corbezzolo vive in luoghi aridi, sassosi ed assolati, come pendii aperti verso il mare.
Nel suo habitat naturale gli inverni sono miti ed umidi, mentre le estati sono calde, con precipitazioni molto scarse.
Nel suo habitat naturale gli inverni sono miti ed umidi, mentre le estati sono calde, con precipitazioni molto scarse.
Arbutus unedo cresce come individuo isolato o, più spesso, in consociazione con altre specie mediterranee come Mirto, Leccio e Lentisco.
Com'è Fatta la Pianta del Corbezzolo ? - Botanica e Fisiologia
Il Corbezzolo (Arbutus unedo) è una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Ericaceae, che annovera al proprio interno numerose specie, per lo più acidofile (es Azalee, Rododendri e Mirtilli).
Il nome della specie (A. unedo) deriva dall'unione di due parole (unum = uno e edo = mangio, cioè "ne mangio uno solo") e si riferiscono al frutto, suggerendo che esso sia si commestibile, ma se ne sconsiglia di mangiarne più di uno per volta.
Nei paesi anglosassoni il Corbezzolo è noto anche come Strawberry tree (Albero delle Fragole), per via della vaga somiglianza tra i suoi frutti e le fragole.
Arbutus unedo è una specie arborea a crescita rapida che, nelle condizioni ideali, può occasionalmente raggiungere un'altezza di 8-10 metri (26-33 ft), tuttavia è frequente trovare corbezzoli di dimensioni assai più contenute.
Il portamento del Corbezzolo è generalmente arbustivo, con diversi tronchi che partono dalla base e con fogliame presente anche nella parte bassa della pianta, ciononostante si può coltivare anche come albero a singolo tronco. La chioma è espansa e particolarmente densa.
Il Corbezzolo, data l'elevata vigoria e velocità di crescita, è tra le prime piante a ripopolare un bosco dopo il passaggio di un incendio. Inoltre, anche se il fuoco distrugge tutta la parte aerea, dalle gemme situate sulle radici o sul colletto (la zona a cavallo tra radici e tronco) rispunteranno nuovi rami che, con gli anni, riformeranno l'intera chioma.
Le foglie del Corbezzolo sono ovali, coriacee, dal margine seghettato, con internodi corti e, da adulte, sono di color verde scuro. Esse sono disposte lungo l'intero ramo, ma più concentrate all'estremità della nuova vegetazione.
Le giovani foglie (quelle dei rami in allungamento) sono più tenere, soffici e con un colore variabile dal verde chiaro, sino all'arancione.
Le infiorescenze compaiono sull'apice della nuova vegetazione già in estate, ma il loro sviluppo è lento e si dovrà attendere ottobre per la fioritura.
I fiori di Corbezzolo sono raggruppati in pannocchie penduli, ognuna delle quali ne contiene in media 15-20. I fiori sono piccoli, di color bianco (talvolta rosa) ed hanno una forma "a campana", tipica delle Ericacee.
La fioritura avviene nel periodo autunno-invernale, indicativamente tra i mesi di ottobre e dicembre, ma è piuttosto scalare e, talvolta, si protrae anche fino a gennaio-febbraio.
Questi fiori sono ricchi di nettare e le antere (parte maschile del fiore) producono molto polline, attirando numerosi insetti pronubi. Dai fiori di Corbezzolo si ricava l'ultimo miele di stagione, particolarmente pregiato anche perché, in molte zone d'Italia, nel periodo di fioritura fa troppo freddo affinché le api visitino i fiori e l'impollinazione è relegata ai meno freddolosi Bombi (che però non producono miele).
I fiori di questa pianta sono generalmente autofertili ed anche un esemplare isolato può fruttificare abbondantemente.
Le bacche del Corbezzolo sono di forma sferica, con un diametro di circa 2 cm (0.8 in) ed, a maturazione, virano al colore rosso acceso.
Ma com'è il sapore del frutto del Corbezzolo ?
Sebbene il nome latino suggerisca di mangiarne uno solo, questi frutti sono eduli e con un gusto particolare. Sicuramente non sono saporiti come una ciliegia o un'albicocca, ma si lasciano mangiare. La polpa è "pastosa", abbastanza asciutta, priva di acidità ed in essa sono immersi numerosi semi piccolissimi, i quali conferiscono al frutto una consistenza "granulosa".
Probabilmente, se mangiati come frutta fresca, non sono squisiti e difficilmente ne farete scorpacciate; tuttavia sono ottimi per la produzione di marmellate e confetture.
Detto questo, 4-5 frutti di Corbezzolo si possono mangiare tranquillamente, fosse anche per provare un gusto "diverso" dal solito.
La fruttificazione del Corbezzolo è scalare ed avviene in autunno, in concomitanza della fioritura (forse solo leggermente prima). Perciò lo sviluppo del frutto è molto lento e, dalla fioritura alla maturazione, passa circa un anno.
Il tronco ed i rami vecchi sono di color marrone chiaro e, con l'età, tendono a sfaldarsi longitudinalmente. I legno dei nuovi rami e le relative gemme hanno invece un colore rossastro, che risalta tra la vegetazione.
L'apparato radicale è ben sviluppato, massiccio ed esteso, con un fittone centrale che può raggiungere profondità ragguardevoli. Per questa ragione è meglio evitare di trapiantare grossi esemplari e, per la coltivazione in vaso, è consigliabile l'utilizzo di grossi vasi. Il Corbezzolo è una pianta longeva, che può tranquillamente superare i 100 anni di età ed esemplari secolari, incendi permettendo, non sono affatto rari.
Dove Piantare il Corbezzolo ? - Coltivazione, Clima, Esposizione, Potatura e Cure.
Il Corbezzolo (Arbutus unedo) è si una pianta mediterranea e termofila ma, rispetto ad altre specie, riesce a spingersi anche nell'entroterra e, soprattutto nel Sud Italia, cresce addirittura in bassa montagna, in Sicilia sino a quote di 800-900 metri (2600-2900 ft).
La specie ha una buona resistenza al freddo e può sopportare temperature minime di circa -15° C (5° F), che equivalgono ad una zona USDA 7; si può perciò coltivare con successo in quasi tutto il Nord Italia.
Tuttavia, sebbene possa crescere anche in zone molto fredde, la fioritura è spesso danneggiata dal gelo e, laddove le temperature siano frequentemente inferiori ai -5° C (23° F), la fruttificazione potrebbe essere scarsa o nulla.
Il Corbezzolo è una pianta che ama posizioni assolate, sebbene possa svilupparsi anche con esposizioni a mezz'ombra. Detto questo, per la piantumazione è meglio scegliere un angolo di giardino riparato e che riceva il maggior numero di ore di Sole al giorno, il quale permette una fioritura più copiosa ed uno sviluppo più omogeneo ed armonioso.
Piante coltivate in posizioni ombrose hanno crescita stentata, fioriscono poco o nulla e, dato l'elevato fototropismo della specie, crescono storte, in cerca dei raggi solari.
Arbutus unedo è una specie xerofila, in grado di prosperare in ambienti semi-desertici, in cui la siccità si protrae a lungo.
Nei climi Mediterranei, in estate, potrebbe non piovere per mesi e le piogge riprendere solo in autunno; forse non è un caso che il Corbezzolo si sia evoluto per fiorire in autunno (e non in primavera), così da potersi permettere una sorta di stasi vegetativa durante il periodo più torrido dell'anno.
Il Corbezzolo preferisce terreni sabbiosi e silicei, che solitamente sono sub-acidi; tuttavia, rispetto ad altre Ericacee, Arbutus unedo si dimostra ben più adattabile e cresce anche in suoli neutri o leggermente alcalini.
Il terreno del proprio habitat è spesso povero e sassoso; per questo motivo riesce a crescere, fiorire e fruttificare senza alcuna concimazione, anche se piantato in terreni poco fertili.
La specie è rustica e, oltre a non richiedere concimazioni ed innaffiature, non ha bisogno neppure dei trattamenti antiparassitari, poiché gli attacchi da parte dei patogeni sono sempre piuttosto lievi e le malattie si risolvono da sole.
Le nuove foglie possono essere infettate dagli Afidi, mentre quelle vecchie possono essere colpite da funghi che causano la Fumaggine.
Il Corbezzolo è facile da potare, basterà rimuovere i rami che si intrecciano, sfoltire la chioma e, nei primi anni di vita, selezionare la forma voluta, lasciando uno o più tronchi.
La specie tende a svilupparsi sotto forma di cespuglio, ma rimuovendo i polloni in eccesso si potrà farla crescere anche come pianta a singolo fusto. Un'altra forma di allevamento esteticamente bella, prevede di lasciar sviluppare la pianta su tre tronchi, disposti con un angolo di 120° l'uno dall'altro, facendo iniziare la ramificazione a circa 1 metro (3.3 ft) dal suolo.
Ad ogni modo il Corbezzolo è estremamente versatile e resistente alla potatura (anche capitozzatura), tanto che la specie può essere impiegata anche come pianta da siepe.
Si può potare in qualsiasi periodo dell'anno, preferendo periodi senza grossi estremi di temperatura; tuttavia una potatura drastica comprometterà seriamente la fruttificazione dell'anno; ricordatevi che i fiori spuntano solo all'apice dei nuovi rami.
Arbutus unedo cresce su dirupi scoscesi, in prossimità delle coste. Per questo motivo è abituato ad essere sferzato da forti venti ed a sopravvivere in presenza di salsedine, inoltre è tollerante anche nei confronti dell'inquinamento atmosferico e può essere piantato anche in grosse città.
Come Moltiplicare il Corbezzolo ? - Tecniche di Propagazione e Varietà
Un metodo di riproduzione semplice, ma che non consente di ottenere un clone della pianta madre (clicca qui per dettagli), è la semina.
I semi vanno interrati, a poca profondità, verso fine inverno. Dopo aver seminato, evitate che il terreno si asciughi e, in primavera inoltrata (Maggio), spunteranno le nuove piantine. Esse, in un primo periodo, cresceranno piuttosto lentamente e saranno delicate; bisognerà collocarle in una posizione luminosa, evitando il pieno Sole e far trascorrere loro il primo inverno in serra.
Si potranno piantare in piena terra quando avranno raggiunto un'altezza di circa 20 cm (8 in), indicativamente la primavera successiva.
Il Corbezzolo si propaga anche per Talea, prelevando i nuovi rami della stagione, lunghi circa 25 cm (10 in) ed interrandoli tra Novembre e Febbraio.
La radicazione è lenta e meno efficiente rispetto ad altre specie, la percentuale di successo è abbastanza bassa e, in molti casi, è consigliabile utilizzare ormoni radicanti.
La specie ha la tendenza ad emettere polloni dalle radici, basterà dunque "zappare" attorno al pollone ed estrarlo con le proprie radici. In questo caso sarà già pronto per essere trapiantato altrove.
Il Corbezzolo non si riproduce tramite innesto.
Nel corso degli anni, la selezione di nuove Cultivars è sempre stata indirizzata all'ottenimento di piante "più belle", con fiori più numerosi e grossi, con fogliame più ornamentale etc.
Purtroppo non c'è mai stata una reale volontà di selezionare cloni con frutti grossi, meno insipidi e più gustosi. Per questo motivo, come pianta da frutto, non ci sono grosse differenze tra le Cultivars.
Di seguito indicherò qualcuna tra le varietà più comuni e/o particolari :
Insomma il Corbezzolo è una pianta che proviene direttamente dalla nostra macchia Mediterranea, ma che può crescere più o meno ovunque in Italia, inoltre ci produce frutti eduli, non richiede attenzioni particolari ed è molto ornamentale.
Quindi, cosa aspettate a compralo ??
Com'è Fatta la Pianta del Corbezzolo ? - Botanica e Fisiologia
Il Corbezzolo (Arbutus unedo) è una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Ericaceae, che annovera al proprio interno numerose specie, per lo più acidofile (es Azalee, Rododendri e Mirtilli).
Il nome della specie (A. unedo) deriva dall'unione di due parole (unum = uno e edo = mangio, cioè "ne mangio uno solo") e si riferiscono al frutto, suggerendo che esso sia si commestibile, ma se ne sconsiglia di mangiarne più di uno per volta.
Nei paesi anglosassoni il Corbezzolo è noto anche come Strawberry tree (Albero delle Fragole), per via della vaga somiglianza tra i suoi frutti e le fragole.
Arbutus unedo è una specie arborea a crescita rapida che, nelle condizioni ideali, può occasionalmente raggiungere un'altezza di 8-10 metri (26-33 ft), tuttavia è frequente trovare corbezzoli di dimensioni assai più contenute.
Il portamento del Corbezzolo è generalmente arbustivo, con diversi tronchi che partono dalla base e con fogliame presente anche nella parte bassa della pianta, ciononostante si può coltivare anche come albero a singolo tronco. La chioma è espansa e particolarmente densa.
Il Corbezzolo, data l'elevata vigoria e velocità di crescita, è tra le prime piante a ripopolare un bosco dopo il passaggio di un incendio. Inoltre, anche se il fuoco distrugge tutta la parte aerea, dalle gemme situate sulle radici o sul colletto (la zona a cavallo tra radici e tronco) rispunteranno nuovi rami che, con gli anni, riformeranno l'intera chioma.
Le foglie del Corbezzolo sono ovali, coriacee, dal margine seghettato, con internodi corti e, da adulte, sono di color verde scuro. Esse sono disposte lungo l'intero ramo, ma più concentrate all'estremità della nuova vegetazione.
Le giovani foglie (quelle dei rami in allungamento) sono più tenere, soffici e con un colore variabile dal verde chiaro, sino all'arancione.
Le infiorescenze compaiono sull'apice della nuova vegetazione già in estate, ma il loro sviluppo è lento e si dovrà attendere ottobre per la fioritura.
I fiori di Corbezzolo sono raggruppati in pannocchie penduli, ognuna delle quali ne contiene in media 15-20. I fiori sono piccoli, di color bianco (talvolta rosa) ed hanno una forma "a campana", tipica delle Ericacee.
La fioritura avviene nel periodo autunno-invernale, indicativamente tra i mesi di ottobre e dicembre, ma è piuttosto scalare e, talvolta, si protrae anche fino a gennaio-febbraio.
Questi fiori sono ricchi di nettare e le antere (parte maschile del fiore) producono molto polline, attirando numerosi insetti pronubi. Dai fiori di Corbezzolo si ricava l'ultimo miele di stagione, particolarmente pregiato anche perché, in molte zone d'Italia, nel periodo di fioritura fa troppo freddo affinché le api visitino i fiori e l'impollinazione è relegata ai meno freddolosi Bombi (che però non producono miele).
I fiori di questa pianta sono generalmente autofertili ed anche un esemplare isolato può fruttificare abbondantemente.
Le bacche del Corbezzolo sono di forma sferica, con un diametro di circa 2 cm (0.8 in) ed, a maturazione, virano al colore rosso acceso.
Ma com'è il sapore del frutto del Corbezzolo ?
Sebbene il nome latino suggerisca di mangiarne uno solo, questi frutti sono eduli e con un gusto particolare. Sicuramente non sono saporiti come una ciliegia o un'albicocca, ma si lasciano mangiare. La polpa è "pastosa", abbastanza asciutta, priva di acidità ed in essa sono immersi numerosi semi piccolissimi, i quali conferiscono al frutto una consistenza "granulosa".
Probabilmente, se mangiati come frutta fresca, non sono squisiti e difficilmente ne farete scorpacciate; tuttavia sono ottimi per la produzione di marmellate e confetture.
Detto questo, 4-5 frutti di Corbezzolo si possono mangiare tranquillamente, fosse anche per provare un gusto "diverso" dal solito.
La fruttificazione del Corbezzolo è scalare ed avviene in autunno, in concomitanza della fioritura (forse solo leggermente prima). Perciò lo sviluppo del frutto è molto lento e, dalla fioritura alla maturazione, passa circa un anno.
Il tronco ed i rami vecchi sono di color marrone chiaro e, con l'età, tendono a sfaldarsi longitudinalmente. I legno dei nuovi rami e le relative gemme hanno invece un colore rossastro, che risalta tra la vegetazione.
L'apparato radicale è ben sviluppato, massiccio ed esteso, con un fittone centrale che può raggiungere profondità ragguardevoli. Per questa ragione è meglio evitare di trapiantare grossi esemplari e, per la coltivazione in vaso, è consigliabile l'utilizzo di grossi vasi. Il Corbezzolo è una pianta longeva, che può tranquillamente superare i 100 anni di età ed esemplari secolari, incendi permettendo, non sono affatto rari.
Dove Piantare il Corbezzolo ? - Coltivazione, Clima, Esposizione, Potatura e Cure.
Il Corbezzolo (Arbutus unedo) è si una pianta mediterranea e termofila ma, rispetto ad altre specie, riesce a spingersi anche nell'entroterra e, soprattutto nel Sud Italia, cresce addirittura in bassa montagna, in Sicilia sino a quote di 800-900 metri (2600-2900 ft).
La specie ha una buona resistenza al freddo e può sopportare temperature minime di circa -15° C (5° F), che equivalgono ad una zona USDA 7; si può perciò coltivare con successo in quasi tutto il Nord Italia.
Tuttavia, sebbene possa crescere anche in zone molto fredde, la fioritura è spesso danneggiata dal gelo e, laddove le temperature siano frequentemente inferiori ai -5° C (23° F), la fruttificazione potrebbe essere scarsa o nulla.
Il Corbezzolo è una pianta che ama posizioni assolate, sebbene possa svilupparsi anche con esposizioni a mezz'ombra. Detto questo, per la piantumazione è meglio scegliere un angolo di giardino riparato e che riceva il maggior numero di ore di Sole al giorno, il quale permette una fioritura più copiosa ed uno sviluppo più omogeneo ed armonioso.
Piante coltivate in posizioni ombrose hanno crescita stentata, fioriscono poco o nulla e, dato l'elevato fototropismo della specie, crescono storte, in cerca dei raggi solari.
Arbutus unedo è una specie xerofila, in grado di prosperare in ambienti semi-desertici, in cui la siccità si protrae a lungo.
Nei climi Mediterranei, in estate, potrebbe non piovere per mesi e le piogge riprendere solo in autunno; forse non è un caso che il Corbezzolo si sia evoluto per fiorire in autunno (e non in primavera), così da potersi permettere una sorta di stasi vegetativa durante il periodo più torrido dell'anno.
Il Corbezzolo preferisce terreni sabbiosi e silicei, che solitamente sono sub-acidi; tuttavia, rispetto ad altre Ericacee, Arbutus unedo si dimostra ben più adattabile e cresce anche in suoli neutri o leggermente alcalini.
Il terreno del proprio habitat è spesso povero e sassoso; per questo motivo riesce a crescere, fiorire e fruttificare senza alcuna concimazione, anche se piantato in terreni poco fertili.
La specie è rustica e, oltre a non richiedere concimazioni ed innaffiature, non ha bisogno neppure dei trattamenti antiparassitari, poiché gli attacchi da parte dei patogeni sono sempre piuttosto lievi e le malattie si risolvono da sole.
Le nuove foglie possono essere infettate dagli Afidi, mentre quelle vecchie possono essere colpite da funghi che causano la Fumaggine.
Il Corbezzolo è facile da potare, basterà rimuovere i rami che si intrecciano, sfoltire la chioma e, nei primi anni di vita, selezionare la forma voluta, lasciando uno o più tronchi.
La specie tende a svilupparsi sotto forma di cespuglio, ma rimuovendo i polloni in eccesso si potrà farla crescere anche come pianta a singolo fusto. Un'altra forma di allevamento esteticamente bella, prevede di lasciar sviluppare la pianta su tre tronchi, disposti con un angolo di 120° l'uno dall'altro, facendo iniziare la ramificazione a circa 1 metro (3.3 ft) dal suolo.
Ad ogni modo il Corbezzolo è estremamente versatile e resistente alla potatura (anche capitozzatura), tanto che la specie può essere impiegata anche come pianta da siepe.
Si può potare in qualsiasi periodo dell'anno, preferendo periodi senza grossi estremi di temperatura; tuttavia una potatura drastica comprometterà seriamente la fruttificazione dell'anno; ricordatevi che i fiori spuntano solo all'apice dei nuovi rami.
Arbutus unedo cresce su dirupi scoscesi, in prossimità delle coste. Per questo motivo è abituato ad essere sferzato da forti venti ed a sopravvivere in presenza di salsedine, inoltre è tollerante anche nei confronti dell'inquinamento atmosferico e può essere piantato anche in grosse città.
Come Moltiplicare il Corbezzolo ? - Tecniche di Propagazione e Varietà
Un metodo di riproduzione semplice, ma che non consente di ottenere un clone della pianta madre (clicca qui per dettagli), è la semina.
I semi vanno interrati, a poca profondità, verso fine inverno. Dopo aver seminato, evitate che il terreno si asciughi e, in primavera inoltrata (Maggio), spunteranno le nuove piantine. Esse, in un primo periodo, cresceranno piuttosto lentamente e saranno delicate; bisognerà collocarle in una posizione luminosa, evitando il pieno Sole e far trascorrere loro il primo inverno in serra.
Si potranno piantare in piena terra quando avranno raggiunto un'altezza di circa 20 cm (8 in), indicativamente la primavera successiva.
Il Corbezzolo si propaga anche per Talea, prelevando i nuovi rami della stagione, lunghi circa 25 cm (10 in) ed interrandoli tra Novembre e Febbraio.
La radicazione è lenta e meno efficiente rispetto ad altre specie, la percentuale di successo è abbastanza bassa e, in molti casi, è consigliabile utilizzare ormoni radicanti.
La specie ha la tendenza ad emettere polloni dalle radici, basterà dunque "zappare" attorno al pollone ed estrarlo con le proprie radici. In questo caso sarà già pronto per essere trapiantato altrove.
Il Corbezzolo non si riproduce tramite innesto.
Nel corso degli anni, la selezione di nuove Cultivars è sempre stata indirizzata all'ottenimento di piante "più belle", con fiori più numerosi e grossi, con fogliame più ornamentale etc.
Purtroppo non c'è mai stata una reale volontà di selezionare cloni con frutti grossi, meno insipidi e più gustosi. Per questo motivo, come pianta da frutto, non ci sono grosse differenze tra le Cultivars.
Di seguito indicherò qualcuna tra le varietà più comuni e/o particolari :
- Compacta : ha la peculiarità di avere dimensioni contenute, raggiungendo a stento i 2 m (6.6 ft). Adatta per piccoli giardini o per la crescita in vaso.
- Elfin King : è forse l'unica varietà con frutti leggermente più gradi e dolci. Anche questo clone ha uno sviluppo non eccessivo ed entra presto in produzione.
- Rubra : varietà che si differenzia per i fiori che sono di color rosa intenso.
- Croomei : fruttificazione costante e fiori rossi.
Insomma il Corbezzolo è una pianta che proviene direttamente dalla nostra macchia Mediterranea, ma che può crescere più o meno ovunque in Italia, inoltre ci produce frutti eduli, non richiede attenzioni particolari ed è molto ornamentale.
Quindi, cosa aspettate a compralo ??