La Graviola, nota anche come Guanábana o Corossole, è il frutto della Annona muricata, una pianta tropicale divenuta famosa ai più per via delle sue presunte proprietà antitumorali; tuttavia le evidenze scientifiche sono ancora troppo scarse per poter affermare che i principi attivi contenuti nella Graviola possano sconfiggere una malattia così complessa come il cancro.
Si può coltivare l'Annona muricata in Italia? Quali temperature sopporta? Può crescere in vaso o in una serra fredda? Come si mangia e che sapore ha la guanabana? Dove si può comprare?
Origine e Diffusione :
L'esatto luogo di origine dell'Annona muricata non è chiaro, ciò nonostante si è abbastanza certi che la specie sia nativa delle zone pianeggianti comprese tra l'America centrale e la parte più settentrionale del Sud America.
Sebbene prediliga le pianure, in zone vicine all'equatore si può spingere sino alla bassa montagna e prosperare anche ad oltre 1000 m (3280 ft) di altitudine.
L'Annona muricata fu descritta per la prima volta nel 1526, dall'esploratore spagnolo Gonzalo Fernández de Oviedo.
Negli anni successivi questa pianta fu esportata dai colonizzatori spagnoli un po' in tutto il mondo, ma ci vollero quasi due secoli affinché giungesse alle Hawaii ed altrettanti anni per aver una prima testimonianza della sua coltivazione in Florida.
Oggigiorno la Graviola viene coltivata come pianta da frutto in tutte le zone tropicali umide del mondo, dal Sud-Est Asiatico (Indonesia, Malesia) all'India, dall'Africa equatoriale sino alle zone più piovose dell'Australia, tuttavia la maggior produzione è ancora relegata alle sue terre native, essendo massima in stati come Messico, Venezuela e Brasile del Nord.
Caratteristiche del Frutto e Proprietà Medicinali :
La Graviola è un frutto a forma ovale (talvolta cuoriforme) particolarmente grosso, che può raggiungere una lunghezza di oltre 30 cm (12 in). La buccia, di colore verde intenso, è ricoperta da spine ricurve, sebbene meno dense e turgide rispetto a quelle del Durian.
L'avvenuta maturazione si constata al tatto, il frutto diventa morbido e cedevole, come fosse una pesca ben matura; un altro indicatore è il viraggio di colore della buccia, che diventa verde tenue con sfumature giallognole.
All'interno del frutto troviamo una polpa bianca e cremosa, in cui sono immersi numerosi semi. La parte edule della pianta può essere servita a spicchi e mangiata fresca, oppure essere utilizzata per preparare dessert, frullati con latte, gelati o marmellate. In Indonesia la polpa viene bollita in acqua, aggiungendo zucchero fino a farla condensare per poi esser servita come dolce.
Il gusto della Graviola è particolare, sicuramente meno dolce rispetto ad altre Annone; non a caso questo frutto è anche chiamato Soursop, nome traducibile in "Zuppa Aspra".
Ovviamente l'aggettivo acido non è da intendersi come assoluto, ma riferito ad un frutto "da tavola"; per intenderci più vicino ad un'Ananas, rispetto ad un Cedro.
Come accennato sopra ci sono delle pubblicazioni scientifiche che suggerirebbero l'efficacia degli estratti di Graviola nell'uccidere cellule cancerogene di alcuni tipi di tumore (al Fegato e al Seno), normalmente resistenti ai farmaci convenzionali.
Tuttavia non bisogna generare false illusioni, al momento sono dati ancora preliminari e da validare, ottenuti su cellule in vitro. Questi estratti non sono stati testati in vivo, su un cospicuo numero di pazienti e non si sa se e come funzionino, come debbano essere assunti e se abbiano effetti collaterali.
Sul Web si trovano siti che pubblicizzano pillole con estratti di A. muricata, esaltandone gli effetti preventivi contro il cancro o, peggio ancora, curativi.
Date le poche evidenze scientifiche, tutti i più grandi centri di ricerca contro i Tumori sconsigliano l'utilizzo di queste pillole a scopo farmaceutico e terapeutico.
Per dovere di cronaca è giusto menzionare anche altri articoli scientifici che evidenziano come i principi attivi contenuti in questi estratti possano essere delle potenti neurotossine, in grado di facilitare l'insorgere di alcune forme del morbo di Parkinson.
In Italia non è un frutto molto comune e si può trovare solo nei negozi sud-americani o nei mercatini etnici di grandi città come Milano. Personalmente sono riuscito a comprare questo frutto solo un paio di volte, al mercato comunale di Milano, dove però la sua presenza è saltuaria.
L'avvenuta maturazione si constata al tatto, il frutto diventa morbido e cedevole, come fosse una pesca ben matura; un altro indicatore è il viraggio di colore della buccia, che diventa verde tenue con sfumature giallognole.
All'interno del frutto troviamo una polpa bianca e cremosa, in cui sono immersi numerosi semi. La parte edule della pianta può essere servita a spicchi e mangiata fresca, oppure essere utilizzata per preparare dessert, frullati con latte, gelati o marmellate. In Indonesia la polpa viene bollita in acqua, aggiungendo zucchero fino a farla condensare per poi esser servita come dolce.
Il gusto della Graviola è particolare, sicuramente meno dolce rispetto ad altre Annone; non a caso questo frutto è anche chiamato Soursop, nome traducibile in "Zuppa Aspra".
Ovviamente l'aggettivo acido non è da intendersi come assoluto, ma riferito ad un frutto "da tavola"; per intenderci più vicino ad un'Ananas, rispetto ad un Cedro.
Come accennato sopra ci sono delle pubblicazioni scientifiche che suggerirebbero l'efficacia degli estratti di Graviola nell'uccidere cellule cancerogene di alcuni tipi di tumore (al Fegato e al Seno), normalmente resistenti ai farmaci convenzionali.
Tuttavia non bisogna generare false illusioni, al momento sono dati ancora preliminari e da validare, ottenuti su cellule in vitro. Questi estratti non sono stati testati in vivo, su un cospicuo numero di pazienti e non si sa se e come funzionino, come debbano essere assunti e se abbiano effetti collaterali.
Sul Web si trovano siti che pubblicizzano pillole con estratti di A. muricata, esaltandone gli effetti preventivi contro il cancro o, peggio ancora, curativi.
Date le poche evidenze scientifiche, tutti i più grandi centri di ricerca contro i Tumori sconsigliano l'utilizzo di queste pillole a scopo farmaceutico e terapeutico.
Per dovere di cronaca è giusto menzionare anche altri articoli scientifici che evidenziano come i principi attivi contenuti in questi estratti possano essere delle potenti neurotossine, in grado di facilitare l'insorgere di alcune forme del morbo di Parkinson.
In Italia non è un frutto molto comune e si può trovare solo nei negozi sud-americani o nei mercatini etnici di grandi città come Milano. Personalmente sono riuscito a comprare questo frutto solo un paio di volte, al mercato comunale di Milano, dove però la sua presenza è saltuaria.
Botanica e Fisiologia :
Annona muricata è il nome scientifico della Graviola, un piccolo arbusto sempreverde, appartenente alle Annonaceae, una famiglia che annovera al suo interno innumerevoli specie, prevalentemente tropicali, molte delle quali coltivate come piante da frutto. Tuttavia c'è un'eccezione alla regola, l'Asimina triloba è una Annonaceae che produce un frutto squisito, ma cresce in zone temperate, lontane dall'equatore.
Questa pianta ha uno sviluppo cespuglioso, ma poco ramificato, tanto da risultare quasi slanciata e raggiunge un'altezza media di 5-8 metri (16-26 ft). La Graviola possiede un tronco che cresce dritto, ricoperto da una corteggia grigia e liscia che, con gli anni, si può fessurare. I giovani rami presentano una leggera peluria e sono poco soggetti a dominanza apicale, ciò si traduce nel fatto che nuovi rami vengono prodotti anche nelle parti più basse della pianta, generando, con l'età, una chioma tondeggiante, rada e poco assurgente.
Le foglie sono alternate, ovoidali, di medie dimensioni e, nella parte superiore, completamente lisce e di color verde inteso, quasi luccicante; nella parte rivolta verso il basso sono invece color verde tenue e più opache. Queste foglie, specie se strofinate, emanano un odore che potrebbe risultare non troppo piacevole.
Questa pianta ha uno sviluppo cespuglioso, ma poco ramificato, tanto da risultare quasi slanciata e raggiunge un'altezza media di 5-8 metri (16-26 ft). La Graviola possiede un tronco che cresce dritto, ricoperto da una corteggia grigia e liscia che, con gli anni, si può fessurare. I giovani rami presentano una leggera peluria e sono poco soggetti a dominanza apicale, ciò si traduce nel fatto che nuovi rami vengono prodotti anche nelle parti più basse della pianta, generando, con l'età, una chioma tondeggiante, rada e poco assurgente.
Le foglie sono alternate, ovoidali, di medie dimensioni e, nella parte superiore, completamente lisce e di color verde inteso, quasi luccicante; nella parte rivolta verso il basso sono invece color verde tenue e più opache. Queste foglie, specie se strofinate, emanano un odore che potrebbe risultare non troppo piacevole.
Le radici dell'Annona muricata si sviluppano inizialmente come fittone, per poi allargarsi su una superficie più estesa rispetto alla chioma della pianta, tuttavia, sebbene coprano un'ampia area, rimangono piuttosto superficiali rispetto a quelle di altre specie fruttifere tropicali.
I fiori sono singoli e possono sbocciare su rami di diversa grandezza, prediligendo quelli più vecchi e robusti, talvolta persino il tronco principale. Questo fenomeno, osservato anche nella Pianta del Cacao e nel Durian, è tipico di piante che producono frutti pesanti, difficilmente sorretti da esili rami.
I fiori di Graviola sono penduli, rivolti verso terra ed, esternamente, sono formati da tre petali giallognoli triangolari particolarmente spessi, dall'aspetto carnoso e ricoperti da una leggera peluria.
I tre petali interni, avvolti da quelli esterni, coprono a loro volta le parti riproduttive dei fiori (Stame e Pistillo); una sorta di rivestimento "a cipolla".
I fiori sono ermafroditi e soggetti al fenomeno della Proteroginìa: i petali si aprono verso sera, ma l'ovario di un fiore è ricettivo solo prima che il polline sia maturo. In altre parole ogni fiore ha una fase "femminile" (più precoce) ed una "maschile" (più tardiva), di conseguenza il polline di un fiore potrà fecondare solo l'ovulo di un altro fiore.
Per via di questo fenomeno, sebbene la specie sia autofertile, l'impollinazione è spesso inefficace e la presenza di più piante, oltre all'impollinazione manuale, è altamente consigliata; inoltre è bene sapere che temperature elevate e scarsa umidità atmosferica inibiscono questo processo.
In natura l'impollinazione è zoofila ma, dato che i fiori sono poveri di nettare e poco attraenti per i classici insetti pronubi (Api, Bombi etc.), è prevalentemente ad opera di Scarafaggi, Mosche e Coleotteri, notoriamente meno efficienti nel ruolo di "insetti impollinatori".
In natura l'impollinazione è zoofila ma, dato che i fiori sono poveri di nettare e poco attraenti per i classici insetti pronubi (Api, Bombi etc.), è prevalentemente ad opera di Scarafaggi, Mosche e Coleotteri, notoriamente meno efficienti nel ruolo di "insetti impollinatori".
Nei climi tropicali la fioritura è più o meno continuativa durante tutto l'anno, ma con dei picchi stagionali; sembra infatti che brevi periodi di siccità tendano a sincronizzare la fioritura. Allontanandosi dall'equatore la fioritura diventa via via meno continuativa, concentrandosi verso la fine della stagione secca (e più fresca); in Messico ed in Florida la fioritura ha un picco in corrispondenza dei mesi di Maggio e Giugno.
Dopo la fecondazione si ha un periodo di quiescenza che, a seconda dell'andamento climatico, può durare da poco più di un mese, fino a tre mesi; successivamente si ha il graduale ingrandimento del frutto che richiede altri 3-4 mesi.
In linea di massima, il periodo che intercorre tra la fioritura e la maturazione dei frutti, varia dai 4 ai 6 mesi.
Coltivazione, Clima e Cure :
Tra le piante da frutto, l'Annona muricata è la più tropicale del suo genere e prospera solo in zone all'interno di questa fascia climatica. Se ne può tentare la coltivazione anche in zone Subtropicali miti a clima oceanico, in cui le oscillazioni termiche tra le stagioni siano esigue.
In Italia e nel bacino del Mediterraneo non è possibile coltivarla all'aperto senza protezioni ed il limite geografico per la sua coltivazione potrebbe essere rappresentato dal Sud della Florida (25° N); tuttavia anche qui, in zone interne maggiormente soggette ad inversione termica, può essere necessario prendere particolari accorgimenti per farla sopravvivere agli sbalzi termici invernali.
Insomma la Guanabana non è strettamente tropicale come Mangostano e Rambutan, ma la sua rusticità è inferiore a quella di una Papaya.
Ad ogni modo l'optimum di crescita si ha con un range di temperatura compreso tra 22° C e 30° C (72-86° F), mentre si dovrebbero evitare abbassamenti sotto i 10° C (50° F).
Con temperature inferiori ai 7° C (45° F) inizia la defogliazione, mentre temperature sotto i 3° C (37° F) possono essere fatali.
Questi valori sono relativi a temperature minime e non devono essere intesi come continuativi; un intero inverno a 5° C (41° F) porterebbe la pianta intera ad un veloce deperimento; così come una lievissima gelata di un paio d'ore al mattino, una volta l'anno, potrebbe far morir la parte aerea, ma non le radici, che potrebbero rigettare in primavera. La prima condizione è più tipica dell'inverno "Mediterraneo caldo", la seconda può invece capitare in alcune zone della Florida.
Diversamente rispetto ad altre Annone, la Graviola preferisce un'esposizione soleggiata ed ha una discreta tolleranza alla siccità, superiore a quella di molte sue "cugine", tuttavia per uno sviluppo ottimale sarebbe meglio piantarla in un luogo che riceva 1000 mm (40 in) di pioggia all'anno.
Laddove vi sia una stagione secca prolungata si può manifestare un arresto vegetativo ed una cospicua perdita di foglie, assumendo un comportamento semi-deciduo.
Come accennato sopra, le radici sono espanse, ma poco profonde ed, in zone molto aride, beneficerà di una buona pacciamatura, che tenga umido lo strato di terra più superficiale.
La produzione di frutti è influenzata da diversi fattori ambientali, diminuendo in zone ombrose e molto aride. Ciò nonostante, anche in condizioni ottimali, l'A. muricata non è una pianta troppo generosa e, anche da adulta, raramente produce più di 15-20 frutti all'anno.
Il terreno ideale è profondo, fertile, leggermente acido (pH ideale è tra 5 e 6.5) e, soprattutto, ben drenante, per evitare ristagni idrici poco tollerati dalla specie.
La potatura non è una pratica necessaria ed è solitamente eseguita per dare forma alla pianta, in linea di principio, dato che la specie tende ad allargarsi, conviene favorire i rami che puntano verso l'alto, eliminando quelli danneggiati, orizzontali o che si intrecciano.
Moltiplicazione, Propagazione e Semina:
La Graviola si riproduce efficacemente tramite seme; essi, a temperature adatte, germogliano nel giro di 25-30 giorni, con un'efficienza superiore all'80% e le piante sono pronte per essere interrate in pieno campo già dopo 6-8 mesi.
Questo metodo di riproduzione è utilizzato anche perché la messa a frutto è molto veloce e partendo da seme, in soli 2-4 anni, si può avere la prima fioritura/fruttificazione.
Si riproduce anche tramite margotta o innesto, il quale può essere effettuato anche su specie affini, come ad es. Annona glabra, che conferisce maggiore resistenza nei confronti delle acque salmastre e dei terreni poco drenanti.
Infine l'Annona muricata è utilizzata anche come portainnesto per altre specie; ad esempio per l'Annona squamosa (Custard apple o Sugar Apple), conferendo a quest'ultima maggiore resistenza alla siccità.
La Guanabana ha una certa compatibilità anche con la famosa (e squisita) Annona cherimola, tuttavia gli innesti tra queste due specie hanno, solitamente, vita breve.
Insomma una pianta bella, che fa frutti buoni, purtroppo in Europa si può coltivare solo in vaso da mettere al riparo durante i mesi più freddi, ma nelle zone più miti d'Italia credo possa essere sufficiente una serra fredda.
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