Non fatevi confondere dal nome, il Mangostano (Garcinia mangostana) nulla ha a che spartire col ben più noto Mango. Nel periodo natalizio è possibile trovarli, sebbene a prezzi esorbitanti, in molti supermercati italiani. Ma come si mangia il Mangostano? Qual è il suo gusto?
Il Mangostano (Garcinia mangostana), famiglia delle Clusiaceae, è una pianta sempreverde strettamente tropicale che si pensa sia originaria dell'Indonesia ed ora diffusa in tutto il sud-est asiatico.
E' una pianta molto esigente e la sua coltivazione all'aperto è impraticabile in Italia, neppure nelle zone più miti della Sicilia. La sua coltivazione è risultata praticabile solo ad una latitudine compresa tra 20°N e 20°S, in zone pianeggianti e con frequenti piogge, lo stesso habitat del Rambutan.
Per poter crescere, il Mangostano ha bisogno temperature costantemente elevate (tra 25° C e 35° C) ed una umidità elevata (intorno all'80%), inoltre cresce bene anche in zone ombrose, mentre temperature minime inferiori ai 10° C (50° F) portano ad un rapido deperimento della pianta.
La germinazione del seme, a temperatura ottimale, avviene in circa 20 giorni.
Foto di Antonio Sabbetti |
Ma la crescita è spaventosamente lenta.
Il Mangostano adulto può arrivare ad un'altezza compresa tra 6 e 20 m ed è particolarmente resistente ai parassiti. Il portamento, ma soprattutto la forma e la consistenza delle foglie, può ricordare quello della Magnolia che vediamo in moltissimi parchi; esse sono coriacee e, da adulte, colorate di verde scuro, mentre nei nuovi germogli sono giallognole.
La fioritura del Garcinia mangostana, e la conseguente fruttificazione, avviene in media 10 anni dopo la semina. I fiori del Mangostano sono ermafroditi, solitamente singoli (raramente doppi), hanno un diametro di circa 5 cm e compaiono all'apice dei rami.
Il Frutto del Mangostano si accresce velocemente; da acerbo è di colore verde e la polpa astringente, l'avvenuta maturazione è indicata dal viraggio di colore (da verde a marrone) e da un leggero ammorbidimento della buccia (che rimane comunque piuttosto rigida).
Ed infine ecco il frutto maturo del Mangostano
Se si apre l'involucro, all'interno del "guscio", si trova una soffice polpa bianca divisa in spicchi contenenti all'interno i semi. Alcuni frutti potrebbero essere privi di semi, il Mangostano, infatti, produce i frutti anche per partenocarpia, ovvero senza fecondazione.
Non rimane che tentare di descrivere il sapore del Mangostano...ovviamente descrivere una sensazione è la cosa più difficile che si possa fare, ma ci provo:
La consistenza è soffice, quasi vellutata; la polpa è tenera, acquosa e si scioglie in bocca come fosse zucchero filato. Questo frutto ha un gusto equilibrato tra dolce ed acido e possiede un aroma caratteristico.
Come si intuisce a me piace moltissimo, soprattutto il retrogusto e il senso di freschezza che lascia dopo averlo consumato. Come detto sopra l'unica pecca è il prezzo, mediamente costa 1€ a pezzo e la polpa di un singolo frutto è veramente poca, rimane un frutto sfizioso più che uno "da pasto".
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