Il Mais (Zea mays), noto comunemente anche come Granoturco, è una delle specie alimentari più coltivate al mondo. Il suo frutto è una pannocchia utilizzata in una miriade di modi diversi, da cruda per condire insalate (ma anche per l'alimentazione animale), da cotta sia come pannocchia tal quale, sia per fare i gustosi Popcorn.
Ma da dove arriva il Mais e in quale clima si sviluppa ?
Origine e Diffusione :
Il Grano Turco (Zea mays) è una pianta annuale nativa dell'America centrale che, a differenza di quanto possa far supporre il nome, si ritiene sia stata addomesticata per la prima volta proprio in Messico, approdando nel Vecchio Continente solo dopo il 1492 (scoperta delle Americhe).
Il Granoturco è una graminacea (famiglia Poaceae), esattamente come il suo "cugino" Frumento, sebbene quest'ultimo abbia una fenologia totalmente differente, tanto da essere seminato prima dell'arrivo del gelo (che regge benissimo).
Il Mais è coltivato più o meno tutto l'anno nelle zone tropicali, mentre in Italia è una cultura tipicamente tardo primaverile-estiva e la sua coltivazione è più diffusa nel settentrione, dove si avvantaggia di una stagione calda, ma non eccessivamente secca come nel Sud Italia. Soprattutto nel secolo scorso il Nord Italia faceva gran uso di mais per fare la "polenta", tanto da far meritare ai settentrionali il soprannome di "Polentoni".
Botanica e Fisiologia :
Il Mais si riproduce tramite semina; i semi devono esser posti a circa 5 cm (2 in) di profondità, germinando in un tempo variabile a seconda della varietà e della temperatura del terreno. La temperatura minima di germogliamento è di 12° C (54° F), alla quale ci vorranno circa 20 giorni per vedere la prima fogliolina (cotiledone), mentre a 20° C (68° F) ne basteranno 5.
Nel Nord Italia la semina viene effettuata nella tarda primavera, di norma nel mese di maggio. In condizioni di crescita ideali dopo circa 60 giorni le piante raggiungono le massime dimensioni ed iniziano a fiorire.
Il Mais è una pianta monoica, ovvero un unico esemplare produce sia fiori maschili, sia fiori femminili. L'infiorescenza maschile, nota come pennacchio, emerge proprio alla sommità (apice) della pianta, mentre l'infiorescenza femminile, volgarmente chiamata "pannocchia", è presente a livello dell'ascella fogliare e quindi più in basso rispetto al pennacchio, più o meno a metà altezza (circa 8 internodi più in basso rispetto alla parte maschile).
Facendo due calcoli si può comprendere che una varietà "media" di Mais, coltivata in Italia ha un ciclo (dal germogliamento alla maturazione) di circa 4 mesi (120 giorni), a cui si devono aggiungere i giorni necessari al seme per germogliare (vedi sopra).
Coltivazione e Terreno :
Zea mays è una tra le specie macroterme, ovvero necessita alte temperature durante l'intero ciclo vegetativo. Sotto i 12° C (54° F) non si ha germinazione dei semi e per uno sviluppo ottimale ci vogliono temperature tra 24° e 28° C (75-82° F). Ovviamente non tollera il gelo, ma anche abbassamenti intorno ai 4° C (39° F) possono portare a degli scompensi metabolici spesso fatali. Tuttavia il Mais non è neppure particolarmente adatto al Clima Mediterraneo, dato che temperature superiori ai 32° C (90° F), soprattutto se prolungate e con scarsa umidità dell'aria, possono causare problemi di allegagione e ridurre drasticamente la produzione.
Traducendo i dati soprariportati si capisce bene che il Mais non può esser coltivato in montagna, ma neppure in zone costiere torride ed aride.
Il Granoturco, sebbene abbia un ciclo fotosintetico di tipo C4, è una pianta avida di acqua e può esser coltivato senza irrigazioni solo nelle zone d'Italia in cui in estate le piogge siano abbondanti e ben distribuite. Nelle zone pedemontane del Nord Italia molti campi non sono irrigui, ma in annate poco piovose (es. Luglio 2022) le piante seccano irrimediabilmente. Nella più arida Pianura Padana centrale, la coltivazione del Mais viene fatta solo dove ci sia la possibilità di bagnare.
Il Mais è tra le colture più adattabili in quanto a terreno, può infatti ben svilupparsi sia su suoli acidi, che basici, così come dai sabbiosi, sino agli argillosi. L'importante è che i nutrienti (micro e macro) siano presenti in maniera bilanciata e che il terreno non sia troppo compatto ed asfittico. Le concimazioni a base organica sono la miglior soluzione per questa coltura. Il Granoturco si avvicenda molto bene con la Soia ed un campo potrebbe esser coltivato un anno a Mais ed un anno a Soia.
Le varietà coltivate oggigiorno sono resistenti alle principali patologie, anche perché la maggior parte di esse sono Mais-Bt, ovvero degli OGM, studiati per conferire una naturale resistenza contro il Piralide del Mais (Ostrinia nubilalis), un insetto che in passato faceva ridurre drasticamente la produzione.