Il Nespolo Giapponese (Eriobotrya japonica), da non confondere con il Nespolo Comune, è una pianta elegante, utilizzata più come ornamentale che come fruttifera.
Nelle prossime righe descriverò il Nespolo Giapponese, fornendo utili informazioni sulla sua biologia, così da poterlo coltivare al meglio per ottenere un'abbondante fruttificazione.
Storia, Origine e Diffusione :
Il Nespolo del Giappone, contrariamente a quanto possa suggerire il nome, è nativo della Cina orientale, dove a tutt'oggi cresce alla stato selvatico.
Il suffisso "Giapponese" fu probabilmente dato in funzione del fatto che, già molti secoli fa, i giapponesi selezionarono innumerevoli varietà a frutto grosso e succoso, partendo dalle piante selvatiche cinesi.
Eriobotrya japonica fu introdotta in Europa a partire da fine '700 e da lì si diffuse in tutto il bacino Mediterraneo.
Questa specie è molto diffusa anche nelle zone più miti degli Stati Uniti (Florida, California, Texas), nel Sud America ed in alcune aree dell'Australia, dove si è addirittura naturalizzata.
Il Nespolo Giapponese è presente dal Nord al Sud Italia ed è molto comune sia in città (a Milano, ad esempio, è piantato in moltissimi giardini condominiali e nei parchi pubblici), che in campagna, dove è di norma cresciuto negli Orti privati.
A livello commerciale è coltivato nel Sud della Spagna ed in Sicilia, nelle principali località agrumicole.
Sebbene la raccolta dei frutti (e quindi i costi di manodopera) non sia molto vantaggiosa, nelle zone più calde riesce a coprire quella fetta di mercato che precede la maturazione delle primizie di albicocche (Aprile).
Com'è Fatta la Pianta del Nespolo del Giappone ? - Botanica e Fisiologia
Eriobotrya japonica è una specie sempreverde che si sviluppa sotto forma di albero di medie dimensioni che, se non potato, raggiunge un'altezza media di 8 metri (26 ft).
Il Nespolo appartiene alle Rosaceae, un'ampia famiglia che annovera al proprio interno le più comuni piante da frutto decidue, adatte a climi continentali freddi.
Sebbene all'apparenza possa sembrare molto diverso, il Nespolo è una pomacea, ovvero una pianta che produce come frutto un pomo, esattamente come Melo e Pero.
Eriobotrya deflexa, chiamato anche Nespolo di Bronzo, è la seconda specie più diffusa del genere Eriobotrya; tuttavia quest'ultima è utilizzata esclusivamente a scopo ornamentale, per via della copiosa fioritura e delle foglie che, nella prima fase di sviluppo, sono di un vistoso color rosso-marroncino, un po' come il bronzo.
Il Nespolo Giapponese ha una chioma tondeggiante, piuttosto fitta ed espansa quasi quanto l'altezza della pianta.
Le foglie sono coriacee, color verde scuro, dalla superficie "ondulata". Esse sono ovali e di notevoli dimensioni, raggiungendo anche i 30 cm (12 in) di lunghezza.
I giovani rami sono esili e piuttosto lunghi, mentre le foglie (ma anche fiori e frutti) tendono a disporsi concentricamente sulla parte terminale del ramo, lasciando "nudo" buona parte del legno.
Come detto in precedenza, la specie non è decidua ed il ricambio fogliare non è simultaneo, sebbene ci possa esser una cospicua perdita di foglie durante e dopo la ripresa vegetativa (Aprile-Maggio).
L'apparato radicale si espande su un'area superiore a quella della proiezione della chioma sul suolo, tuttavia non è invasivo e rimane piuttosto superficiale.
Le radici non rappresentano dunque un problema per tubi, marciapiedi o vialetti piastrellati.
I fiori del Nespolo Giapponese sono bianchi, di piccole dimensioni e raggruppati in un'infiorescenza a forma di grappolo che emerge eretta dalle gemme apicali dei giovani rami prodotti durante l'estate.
La presenza di un Nespolo in fiore si avverte, poiché i numerosi fiorellini emanano una forte fragranza alla vaniglia e questo odore (profumo) si percepisce sin da lontano.
La fioritura del Nespolo è "fuori stagione"; proprio quando le altre piante iniziano a perdere le foglie, lui si prepara a fiorire. Se da un lato questo potrebbe esser un suo punto a favore, rallegrandoci in una stagione avara di fiori, dall'altro espone i suoi fiori a possibili danni da freddo.
I boccioli fiorali emergono dopo la stasi vegetativa di Agosto ed iniziano ad esser visibili da settembre inoltrato. I primi fiori si aprono, a seconda del clima e della varietà, a partire da Ottobre, tuttavia la fioritura è scalare e si protrae fino a Dicembre-Gennaio. Nelle zone fredde del Nord Italia non è raro che fiorisca in Novembre, si blocchi per il freddo in Dicembre e Gennaio, per ricominciare a fiorire con i primi tepori di Febbraio/Marzo.
I fiori del Nespolo del Giappone sono generalmente autofertili e molto visitati dagli insetti pronubi, in particolar modo dai Bombi, che volano anche quando le temperature sono troppo rigide per le freddolose Api; quindi, di norma, non servono Nespoli impollinatori.
Dopo l'impollinazione, inizia l'allegagione, quel lento processo (anche per via delle basse temperature) che porterà alla produzione dei frutti.
L'infiorescenza, così come i piccoli frutticini, sono ricoperti da una leggera peluria, un adattamento evolutivo volto a proteggere dal freddo i giovani organi.
I frutti del Nespolo Giapponese sono dei "pomi" ricoperti da una sottile buccia liscia, raggiungono le dimensioni di una piccola albicocca e, nelle varietà a frutto grande, possono pesare fino a 60 gr (2 Once).
Le Nespole del Giappone, a maturazione, diventano di color giallo-arancione, più o meno intenso a seconda della varietà e dell'esposizione al Sole.
La polpa del frutto è acquosa, con un buon compromesso tra acidità e dolcezza. Purtroppo, per esigenze di mercato, le Nespole che si trovano nei supermercati vengono spesso raccolte leggermente acerbe, risultando acide; ma vi assicuro che un frutto maturato correttamente al Sole ha un elevato contenuto di zucchero ed il sapore è davvero dolce.
Ogni frutto contiene da 1 a 5 grossi semi. Essi sono lucidi, marroni, appiattiti su una faccia e, nel complesso, ricordano molto (per forma, colore e dimensione) una piccola castagna.
Il periodo di maturazione dipende essenzialmente dalla mitezza dell'inverno ed è compreso tra inizio Aprile (es. pianure della Sicilia) e fine Giugno (Nord Italia). Un Nespolo adulto coltivato in un impianto intensivo può produrre al massimo 50 kg (100 lb) di frutta a stagione, mentre uno selvatico cresciuto liberamente anche di più.
Eriobotrya japonica è una specie a crescita rapida, ma di longevità medio bassa. Sebbene ci possano essere esemplari di oltre 50-60 anni, dopo i 25-30 anni di età, la pianta perde in salute, si ammala più facilmente ed ha una crescita più stentata.
Qual è la Differenza tra Nespolo Giapponese e Nespolo Comune (sin. Nespolo Germanico) ?
Il Nespolo del Giappone (Eriobotrya japonica o Mespilus japonicus) ed il Nespolo di Germania (Mespilus germanica), pur appartenendo alla stessa famiglia (Rosacee), sono piante ben diverse, ma che fin troppo spesso vengono confuse.
Quando si parla genericamente di Nespolo, il 90% delle persone si riferisce a quello trattato in questo articolo, in quanto è ben più diffuso rispetto al Nespolo della Germania.
Di seguito troverete una tabella riassuntiva in cui sono elencate le differenze tra le due specie di Nespolo.
Come Coltivare il Nespolo Giapponese ? - Crescita, Clima, Esposizione e Potatura
Eriobotrya japonica è un albero che sopravvive all'inverno di una zona USDA 7 e può essere piantato in tutta Italia, dalla Sicilia (fino alla bassa montagna) al Piemonte (in pianura).
Il Nespolo del Giappone regge temperature minime nell'ordine dei -15° C (5° F) e, con qualche danno alle foglie, persino inferiori.
Ciò nonostante l'habitat ideale per la sua crescita rimane quello del centro-sud Italia, con il suo clima mediterraneo.
Purtroppo il fatto di sopravvivere non coincide necessariamente con il fruttificare. Come già detto, il Nespolo Giapponese fiorisce in inverno ed il gelo può danneggiare seriamente i fiori e, dunque, la produzione di frutti (per scoprire altre piante a fioritura invernale Clicca Qui).
Per una costante produzione di frutti se ne consiglia la coltivazione nell'areale degli Agrumi ed in generale in zone esenti da gelo; tuttavia, per esperienza diretta, posso affermare che produce anche in località ben più fredde.
Una soglia di temperatura critica per il danneggiamento dei fiori/frutticini potrebbe essere -5° C (23° F). In zone in cui, di norma, nelle notti invernali a cielo sereno si registrano temperature minime uguali o inferiori ai -3° C, la fruttificazione sarà scarsa/nulla ed altalenante a seconda degli anni.
Dove ci sono gelate leggere (e non costanti per 3 mesi di fila), la produzione è discreta anche se si verificano degli occasionali episodi con temperature inferiori alla soglia critica.
Personalmente ho visto Nespoli carichi di frutti maturi sulle rive del Lago Maggiore (anche quelle meno riparate) o nell'hinterland milanese, mentre nelle zone limitrofe, meno protette, magari si salvano solo una ventina di frutti per pianta. Nelle aree più fredde del Nord Italia (es. aperte campagne della pianura Padana occidentale), di norma, i frutti marciscono prima di ingrandirsi.
Nelle zone più miti d'Italia, invece, ci saranno così tanti frutticini che occorrerà diradarli se si vuole avere una buona pezzatura. Il periodo migliore per diradare i frutti è quando essi hanno le dimensioni di una nocciola, lasciandone non più di 5-6 per ogni infiorescenza.
Senza il diradamento si rischia di avere pannocchie con anche oltre 15/20 frutti che, però, rimarranno più piccoli e meno saporiti.
Un ultimo consiglio è quello di lasciare i frutti meglio sviluppati, ma anche quelli ben distanziati, affinché ci sia un buon circolo di aria, si eviti l'umidità ed il contatto tra i frutti, limitando così lo sviluppo di muffe, marciumi e patologie.
Il Nespolo Giapponese, pur preferendo quelli mediamente ricchi, drenanti ed a pH neutro, è adatto ad una vasta gamma di terreni, da quelli sabbiosi, sino a quelli argillosi, passando per quelli poveri e sassosi, tipici di molte zone Olivicole.
Le concimazioni a base di azoto, importanti solo nei terreni poveri di materia organica, devono essere fatte ad inizio primavera. Un'eccessiva concimazione rende la pianta più soggetta agli attacchi del batterio Erwinia amylovora, che provoca la malattia nota come fuoco batterico.
L'irrigazione è importante soprattutto durante i primi 2-3 anni dalla piantumazione, mentre una pianta adulta si può ritenere abbastanza resistente alla siccità. Inoltre non dimentichiamoci che questa pianta fruttifica tra tarda primavera ed inizio estate e, dunque, nei mesi più torridi dell'anno non ha né fiori, né frutti, potendo dunque reggere meglio degli eventuali stress.
Durante estati particolarmente siccitose, di regioni aride come Puglia o Sardegna, anche piante affrancate si avvantaggiano delle innaffiature, in assenza delle quali si potrebbe avere una fioritura meno abbondante.
La fertilità del terreno e la disponibilità idrica giocano un ruolo nella fisiologia della pianta. Nel Nord Italia, mediamente più piovoso e con suolo più ricco, il Nespolo è molto vigoroso e produce frutti succosi; nel Sud Italia (senza irrigazioni/concimazioni) tende invece ad avere un portamento più compatto, con una crescita annua inferiore, oltre a fare frutti più piccoli, meno acquosi, ma più saporiti.
Il Nespolo del Giappone cresce molto bene in pieno Sole, ma non lo definirei una specie spiccatamente eliofila, in quanto si sviluppa e produce discretamente anche con esposizioni a mezz'ombra. Ne ho visti fruttificare anche in zone ombrose, sotto dei grossi pini, ma i frutti maturi erano scialbi, con un basso contenuto zuccherino.
Sebbene la specie cresca meglio in piena terra, si possono ottenere buoni risultati anche coltivandola in vaso, dove però lo sviluppo rimane decisamente più contenuto.
La coltivazione del Nespolo Giapponese in grossi vasi può regalare soddisfazioni inaspettate, compresa la produzione di frutti.
Le potature servono a contenere le dimensioni della pianta ed ad arieggiare la chioma. Durante questa operazione si devono rimuovere i rami che si incrociano, quelli mal disposti, secchi o troppo vigorosi (ad esempio che puntano in alto). Contrariamente alle comuni piante da frutto, il periodo migliore per potare il Nespolo Giapponese è l'inizio dell'estate, appena dopo la raccolta dei frutti.
La specie è abbastanza soggetta alle malattie e può essere attaccata da diversi patogeni, come ad esempio gli afidi che si nutrono della linfa, attaccando le giovani foglie. L'avversità più grave è però causata dal fungo Fusicladium eriobotryae, l'agente eziologico della Ticchiolatura del Nespolo Giapponese.
Questa malattia si manifesta con macchie brunastre circolari e colpisce sia foglie, che frutti, compromettendo (od azzerando) la fruttificazione.
Fusicladium eriobotryae rimane latente durante l'estate, mentre cresce per il resto dell'anno. La Ticchiolatura provoca maggiori danni nel Sud Italia (ed in generale nelle regioni miti), poiché il freddo invernale inibisce lo sviluppo e la diffusione del fungo.
Un trattamento a base di rame durante la stagione fredda aiuterà a prevenire ed a contenere la Ticchiolatura.
Come Riprodurre il Nespolo del Giappone ? - Varietà e Metodi di Propagazione
Buona parte delle piante che troviamo nei giardini o lungo le strade non sono cultivars selezionate, ma semenzali; infatti i Nespoli Giapponesi si moltiplicano agevolmente tramite semina.
L'operazione è molto semplice, basta piantare dei semi freschi, verso maggio, in un vaso con buon terriccio, innaffiare e posizionare a mezz'ombra. Nel giro di qualche settimana i semi germoglieranno e, nella primavera successiva, si potranno già piantare a dimora.
Un Nespolo fatto da seme impiegherà circa 6-8 anni prima di fiorire/fruttificare e, con buona probabilità, i frutti saranno più piccoli delle varietà selezionate.
Il secondo metodo di riproduzione è tramite innesto, che può avvenire su franco (cioè sulla stessa specie) o su Cotogno; in quest'ultimo caso la vigoria e le dimensioni della pianta adulta saranno più contenute, ma la resistenza alla siccità un po' inferiore.
In commercio esistono innumerevoli varietà di Nespolo Giapponese, tuttavia buona parte dei Vivai non specificano quale sia (ed è probabile che vi stiano vendendo dei semenzali).
In Italia sono reperibili il Nespolo "Trabia", pianta a frutto grosso tipica del Palermitano, ed il Nespolo "Tanaka", una delle varietà storiche.
Il Nespolo appartiene alle Rosaceae, un'ampia famiglia che annovera al proprio interno le più comuni piante da frutto decidue, adatte a climi continentali freddi.
Sebbene all'apparenza possa sembrare molto diverso, il Nespolo è una pomacea, ovvero una pianta che produce come frutto un pomo, esattamente come Melo e Pero.
Eriobotrya deflexa, chiamato anche Nespolo di Bronzo, è la seconda specie più diffusa del genere Eriobotrya; tuttavia quest'ultima è utilizzata esclusivamente a scopo ornamentale, per via della copiosa fioritura e delle foglie che, nella prima fase di sviluppo, sono di un vistoso color rosso-marroncino, un po' come il bronzo.
Il Nespolo Giapponese ha una chioma tondeggiante, piuttosto fitta ed espansa quasi quanto l'altezza della pianta.
Le foglie sono coriacee, color verde scuro, dalla superficie "ondulata". Esse sono ovali e di notevoli dimensioni, raggiungendo anche i 30 cm (12 in) di lunghezza.
I giovani rami sono esili e piuttosto lunghi, mentre le foglie (ma anche fiori e frutti) tendono a disporsi concentricamente sulla parte terminale del ramo, lasciando "nudo" buona parte del legno.
Come detto in precedenza, la specie non è decidua ed il ricambio fogliare non è simultaneo, sebbene ci possa esser una cospicua perdita di foglie durante e dopo la ripresa vegetativa (Aprile-Maggio).
L'apparato radicale si espande su un'area superiore a quella della proiezione della chioma sul suolo, tuttavia non è invasivo e rimane piuttosto superficiale.
Le radici non rappresentano dunque un problema per tubi, marciapiedi o vialetti piastrellati.
I fiori del Nespolo Giapponese sono bianchi, di piccole dimensioni e raggruppati in un'infiorescenza a forma di grappolo che emerge eretta dalle gemme apicali dei giovani rami prodotti durante l'estate.
La presenza di un Nespolo in fiore si avverte, poiché i numerosi fiorellini emanano una forte fragranza alla vaniglia e questo odore (profumo) si percepisce sin da lontano.
La fioritura del Nespolo è "fuori stagione"; proprio quando le altre piante iniziano a perdere le foglie, lui si prepara a fiorire. Se da un lato questo potrebbe esser un suo punto a favore, rallegrandoci in una stagione avara di fiori, dall'altro espone i suoi fiori a possibili danni da freddo.
I boccioli fiorali emergono dopo la stasi vegetativa di Agosto ed iniziano ad esser visibili da settembre inoltrato. I primi fiori si aprono, a seconda del clima e della varietà, a partire da Ottobre, tuttavia la fioritura è scalare e si protrae fino a Dicembre-Gennaio. Nelle zone fredde del Nord Italia non è raro che fiorisca in Novembre, si blocchi per il freddo in Dicembre e Gennaio, per ricominciare a fiorire con i primi tepori di Febbraio/Marzo.
I fiori del Nespolo del Giappone sono generalmente autofertili e molto visitati dagli insetti pronubi, in particolar modo dai Bombi, che volano anche quando le temperature sono troppo rigide per le freddolose Api; quindi, di norma, non servono Nespoli impollinatori.
Dopo l'impollinazione, inizia l'allegagione, quel lento processo (anche per via delle basse temperature) che porterà alla produzione dei frutti.
L'infiorescenza, così come i piccoli frutticini, sono ricoperti da una leggera peluria, un adattamento evolutivo volto a proteggere dal freddo i giovani organi.
I frutti del Nespolo Giapponese sono dei "pomi" ricoperti da una sottile buccia liscia, raggiungono le dimensioni di una piccola albicocca e, nelle varietà a frutto grande, possono pesare fino a 60 gr (2 Once).
Le Nespole del Giappone, a maturazione, diventano di color giallo-arancione, più o meno intenso a seconda della varietà e dell'esposizione al Sole.
La polpa del frutto è acquosa, con un buon compromesso tra acidità e dolcezza. Purtroppo, per esigenze di mercato, le Nespole che si trovano nei supermercati vengono spesso raccolte leggermente acerbe, risultando acide; ma vi assicuro che un frutto maturato correttamente al Sole ha un elevato contenuto di zucchero ed il sapore è davvero dolce.
Ogni frutto contiene da 1 a 5 grossi semi. Essi sono lucidi, marroni, appiattiti su una faccia e, nel complesso, ricordano molto (per forma, colore e dimensione) una piccola castagna.
Il periodo di maturazione dipende essenzialmente dalla mitezza dell'inverno ed è compreso tra inizio Aprile (es. pianure della Sicilia) e fine Giugno (Nord Italia). Un Nespolo adulto coltivato in un impianto intensivo può produrre al massimo 50 kg (100 lb) di frutta a stagione, mentre uno selvatico cresciuto liberamente anche di più.
Eriobotrya japonica è una specie a crescita rapida, ma di longevità medio bassa. Sebbene ci possano essere esemplari di oltre 50-60 anni, dopo i 25-30 anni di età, la pianta perde in salute, si ammala più facilmente ed ha una crescita più stentata.
Qual è la Differenza tra Nespolo Giapponese e Nespolo Comune (sin. Nespolo Germanico) ?
Il Nespolo del Giappone (Eriobotrya japonica o Mespilus japonicus) ed il Nespolo di Germania (Mespilus germanica), pur appartenendo alla stessa famiglia (Rosacee), sono piante ben diverse, ma che fin troppo spesso vengono confuse.
Quando si parla genericamente di Nespolo, il 90% delle persone si riferisce a quello trattato in questo articolo, in quanto è ben più diffuso rispetto al Nespolo della Germania.
Di seguito troverete una tabella riassuntiva in cui sono elencate le differenze tra le due specie di Nespolo.
Caratteristica
|
Nespolo
Giapponese
|
Nespolo
Germanico
|
Altezza m (ft)
|
8 (26)
|
4 (13)
|
Foglie
|
Grosse e
Coriacee
|
Medie
|
Vegetazione
|
Sempreverde
|
Decidua
|
Fiori
|
Raggruppati
|
Singoli
|
Periodo Fioritura
|
Autunno-Inverno
|
Primavera
|
Maturazione Frutti
|
Primavera
|
Autunno
|
Frutti
|
Arancioni
|
Marroni
|
Diffusione
|
Comune
|
Raro
|
Utilizzi
|
Ornamentale
e Pianta da Frutto
|
Pianta da
Frutto Antica
|
Resistenza al Freddo
|
Buona
|
Ottima
|
Come Coltivare il Nespolo Giapponese ? - Crescita, Clima, Esposizione e Potatura
Eriobotrya japonica è un albero che sopravvive all'inverno di una zona USDA 7 e può essere piantato in tutta Italia, dalla Sicilia (fino alla bassa montagna) al Piemonte (in pianura).
Il Nespolo del Giappone regge temperature minime nell'ordine dei -15° C (5° F) e, con qualche danno alle foglie, persino inferiori.
Ciò nonostante l'habitat ideale per la sua crescita rimane quello del centro-sud Italia, con il suo clima mediterraneo.
Purtroppo il fatto di sopravvivere non coincide necessariamente con il fruttificare. Come già detto, il Nespolo Giapponese fiorisce in inverno ed il gelo può danneggiare seriamente i fiori e, dunque, la produzione di frutti (per scoprire altre piante a fioritura invernale Clicca Qui).
Per una costante produzione di frutti se ne consiglia la coltivazione nell'areale degli Agrumi ed in generale in zone esenti da gelo; tuttavia, per esperienza diretta, posso affermare che produce anche in località ben più fredde.
Una soglia di temperatura critica per il danneggiamento dei fiori/frutticini potrebbe essere -5° C (23° F). In zone in cui, di norma, nelle notti invernali a cielo sereno si registrano temperature minime uguali o inferiori ai -3° C, la fruttificazione sarà scarsa/nulla ed altalenante a seconda degli anni.
Dove ci sono gelate leggere (e non costanti per 3 mesi di fila), la produzione è discreta anche se si verificano degli occasionali episodi con temperature inferiori alla soglia critica.
Personalmente ho visto Nespoli carichi di frutti maturi sulle rive del Lago Maggiore (anche quelle meno riparate) o nell'hinterland milanese, mentre nelle zone limitrofe, meno protette, magari si salvano solo una ventina di frutti per pianta. Nelle aree più fredde del Nord Italia (es. aperte campagne della pianura Padana occidentale), di norma, i frutti marciscono prima di ingrandirsi.
Nelle zone più miti d'Italia, invece, ci saranno così tanti frutticini che occorrerà diradarli se si vuole avere una buona pezzatura. Il periodo migliore per diradare i frutti è quando essi hanno le dimensioni di una nocciola, lasciandone non più di 5-6 per ogni infiorescenza.
Senza il diradamento si rischia di avere pannocchie con anche oltre 15/20 frutti che, però, rimarranno più piccoli e meno saporiti.
Un ultimo consiglio è quello di lasciare i frutti meglio sviluppati, ma anche quelli ben distanziati, affinché ci sia un buon circolo di aria, si eviti l'umidità ed il contatto tra i frutti, limitando così lo sviluppo di muffe, marciumi e patologie.
Le concimazioni a base di azoto, importanti solo nei terreni poveri di materia organica, devono essere fatte ad inizio primavera. Un'eccessiva concimazione rende la pianta più soggetta agli attacchi del batterio Erwinia amylovora, che provoca la malattia nota come fuoco batterico.
L'irrigazione è importante soprattutto durante i primi 2-3 anni dalla piantumazione, mentre una pianta adulta si può ritenere abbastanza resistente alla siccità. Inoltre non dimentichiamoci che questa pianta fruttifica tra tarda primavera ed inizio estate e, dunque, nei mesi più torridi dell'anno non ha né fiori, né frutti, potendo dunque reggere meglio degli eventuali stress.
Durante estati particolarmente siccitose, di regioni aride come Puglia o Sardegna, anche piante affrancate si avvantaggiano delle innaffiature, in assenza delle quali si potrebbe avere una fioritura meno abbondante.
La fertilità del terreno e la disponibilità idrica giocano un ruolo nella fisiologia della pianta. Nel Nord Italia, mediamente più piovoso e con suolo più ricco, il Nespolo è molto vigoroso e produce frutti succosi; nel Sud Italia (senza irrigazioni/concimazioni) tende invece ad avere un portamento più compatto, con una crescita annua inferiore, oltre a fare frutti più piccoli, meno acquosi, ma più saporiti.
Il Nespolo del Giappone cresce molto bene in pieno Sole, ma non lo definirei una specie spiccatamente eliofila, in quanto si sviluppa e produce discretamente anche con esposizioni a mezz'ombra. Ne ho visti fruttificare anche in zone ombrose, sotto dei grossi pini, ma i frutti maturi erano scialbi, con un basso contenuto zuccherino.
Sebbene la specie cresca meglio in piena terra, si possono ottenere buoni risultati anche coltivandola in vaso, dove però lo sviluppo rimane decisamente più contenuto.
La coltivazione del Nespolo Giapponese in grossi vasi può regalare soddisfazioni inaspettate, compresa la produzione di frutti.
Le potature servono a contenere le dimensioni della pianta ed ad arieggiare la chioma. Durante questa operazione si devono rimuovere i rami che si incrociano, quelli mal disposti, secchi o troppo vigorosi (ad esempio che puntano in alto). Contrariamente alle comuni piante da frutto, il periodo migliore per potare il Nespolo Giapponese è l'inizio dell'estate, appena dopo la raccolta dei frutti.
La specie è abbastanza soggetta alle malattie e può essere attaccata da diversi patogeni, come ad esempio gli afidi che si nutrono della linfa, attaccando le giovani foglie. L'avversità più grave è però causata dal fungo Fusicladium eriobotryae, l'agente eziologico della Ticchiolatura del Nespolo Giapponese.
Questa malattia si manifesta con macchie brunastre circolari e colpisce sia foglie, che frutti, compromettendo (od azzerando) la fruttificazione.
Fusicladium eriobotryae rimane latente durante l'estate, mentre cresce per il resto dell'anno. La Ticchiolatura provoca maggiori danni nel Sud Italia (ed in generale nelle regioni miti), poiché il freddo invernale inibisce lo sviluppo e la diffusione del fungo.
Un trattamento a base di rame durante la stagione fredda aiuterà a prevenire ed a contenere la Ticchiolatura.
Come Riprodurre il Nespolo del Giappone ? - Varietà e Metodi di Propagazione
Buona parte delle piante che troviamo nei giardini o lungo le strade non sono cultivars selezionate, ma semenzali; infatti i Nespoli Giapponesi si moltiplicano agevolmente tramite semina.
L'operazione è molto semplice, basta piantare dei semi freschi, verso maggio, in un vaso con buon terriccio, innaffiare e posizionare a mezz'ombra. Nel giro di qualche settimana i semi germoglieranno e, nella primavera successiva, si potranno già piantare a dimora.
Un Nespolo fatto da seme impiegherà circa 6-8 anni prima di fiorire/fruttificare e, con buona probabilità, i frutti saranno più piccoli delle varietà selezionate.
Il secondo metodo di riproduzione è tramite innesto, che può avvenire su franco (cioè sulla stessa specie) o su Cotogno; in quest'ultimo caso la vigoria e le dimensioni della pianta adulta saranno più contenute, ma la resistenza alla siccità un po' inferiore.
In commercio esistono innumerevoli varietà di Nespolo Giapponese, tuttavia buona parte dei Vivai non specificano quale sia (ed è probabile che vi stiano vendendo dei semenzali).
In Italia sono reperibili il Nespolo "Trabia", pianta a frutto grosso tipica del Palermitano, ed il Nespolo "Tanaka", una delle varietà storiche.