Tra le Gimnosperme, la divisione delle Conifere è quella che conta il maggior numero di specie, nonché quella a noi più famigliare, dato che è tipica dei climi temperati.
Oggi vorrei parlarvi del Cedro del Libano (Cedrus libani) e del Cedro Atlantico (Cedrus atlantica), due piante mastodontiche, adatte ad essere cresciute solo in grandi giardini o parchi.
Il genere Cedro, da non confondere con l'agrume Cedro, appartiene alla famiglia delle Pinaceae (Pini) e si ritiene sia formato da 4 specie, sebbene vi sia ancora un certo dibattito tra gli scienziati, con alcune correnti di pensiero che suggeriscono vi siano solo 4 sottospecie di un'unica specie, il C. libani.
Tutte le specie di Cedro diventano alberi imponenti, alti e voluminosi, con un apparato radicale profondo ed espanso, in grado di esplorare il terreno su un'area talvolta superiore alla proiezione della chioma al suolo. Se state pensando di piantare un Cedro del Libano in giardino, ricordatevi di dargli il dovuto spazio.
Giusto per aver dei numeri, il Cedro può raggiungere i 45 metri (148 ft) di altezza, tuttavia, se cresciuti isolati, solitamente non superano i 30 metri (98 ft), dato che non devono competere per raggiungere la luce; quello che più "spaventa" è però il diametro che può raggiungere la chioma.
L'esemplare più grande della Toscana possiede un tronco con una circonferenza massima di 9 metri (30 ft) ed una chioma dal diametro di circa 45 metri, il che vuol dire che, ammettendo che sia di forma circolare, equivarrebbe una circofenrenza di circa 140 metri (459 ft) ed ad una superficie rispetto al suolo di 1590 metri quadrati (17114 ftq); giusto per rendere l'idea, basterebbero 5 cedri di queste dimensioni per occupare interamente un regolamentare campo da calcio da 11 giocatori.
Se non avete abbastanza spazio evitate di piantare Cedri, altrimenti, dopo 2-3 decenni, potreste essere costretti a spendere qualche migliaio di euro per farli abbattere.
Le diverse specie di cedro, che elencherò a breve, hanno piccole differenze nel portamento o nella forma/colore degli aghi, ma nel complesso sono difficili da distinguere, anche per via dell'elevato numero di ibridi interspecifici.
Le Specie di Cedro e La Loro Origine :
Cedro del Libano (Cedrus libani) : come facile intuire dal nome, questa conifera è nativa delle zone montagnose sparse tra Libano, Siria e Turchia ed è rappresentato sulla bandiera del Libano. Il clima è umido d'inverno e, sulle cime più elevate, vi sono copiose nevicate, mentre d'estate è caldo e molto arido.
Il Cedro del Libano ha un portamento caratteristico, che lo fa distinguere facilmente dagli altri pini; in altre parole non ha la classica forma conica, tipica di un Abete per intenderci, bensì una chioma espanda, con diverse branche principali che, con l'età, possono raggiungere dimensioni ragguardevoli e, crescendo erette, danno a questo Cedro un portamento che ricorda molto quello di un candelabro.
Pianta stupenda e davvero ornamentale, diffusa un po' ovunque, ma in particolar modo nelle zone miti ed umide del Nord Italia, come le rive del Lago Verbano. Gli aghi sono di color verde scuro e la parte alta della chioma tende ad appiattirsi con l'età.
Cedro Atlantico (Cedrus atlantica) : originario delle montagne presenti tra Marocco ed Algeria, ha solitamente uno sviluppo più contenuto rispetto al Cedrus libani, ma rimane comunque un albero molto grosso. Il portamento è tendenzialmente più conico, espanso in vecchi esemplari, ma con una forma generalmente piramidale. Le foglie (aghi) sono verde glauco, in alcune selezione sembrano quasi azzurrine; la specie è infatti nota anche come Cedro Argentato. Il Cedro Atlantico è tra i cedri più diffusi e, resistendo a temperature minime inferiori ai -20° C (-4° C), è più rustico del Cedro del Libano.
Cedro dell'Himalaya (Cedrus deodara) : nativo degli altopiani compresi tra Nord dell'India e Nepal, è più esigente (e forse per questo meno comune) rispetto alle due specie precedenti, oltre a crescere a latitudini inferiori a quelle del Mediterraneo. Il portamento è spiccatamente conico, con rami che formano un angolo di 90° rispetto al tronco principale. I rami laterali più grandi (alla base) possono essere leggermente piegati verso il basso, mentre i ramoscelli più esili sono leggermente penduli.
Il Cedro dell'Himalaya ha aghi che possono raggiungere i 5 cm (2 in) di lunghezza, circa il doppio rispetto a quelli del C. libani e C. atlantica, oltre ad essere anche più flessibili e "morbidi".
E' forse il Cedro più elegante e raffinato, ma probabilmente anche quello meno a suo agio nel clima italiano, dato che il suo habitat è influenzato dai monsoni e la stagione più calda coincide con quella delle piogge.
Cedro di Cipro (Cedrus brevifolia) : possiede le foglie più corte tra tutti i Cedri, ha una crescita più lenta ed uno sviluppo leggermente più contenuto. Presente sull'Isola di Cipro, forma boschi misti sino ad una quota di 1700 metri (5580 ft).
Botanica e Fisiologia :
Le foglie (aghi) sono di color e dimensione variabile a seconda della specie, mentre la vegetazione è piuttosto rada (in confronto ad altri Pini). Gli aghi possono essere solitari o più frequentemente raggruppati in ciuffi con circa 20-30 aghi disposti concentricamente.
Il Cedro del Libano, ed in generale tutti i Cedri, sono piante molto longeve e possono vivere per più secoli, probabilmente anche 1000 anni. La maturità sessuale è tardiva e difficilmente si hanno buone "fioriture", prima di 40-50 anni.
In realtà, essendo i Cedri delle Gimnosperme, non si può parlare di veri fiori, ma di coni. Sia il Cedro del Libano che il Cedro Atlantico sono specie monoiche, ovvero un'unica pianta produce sia coni maschili, che coni femminili.
In Italia la fioritura avviene fuori stagione, ovvero in autunno, indicativamente tra Settembre ed Ottobre. I fiori (coni o strobili) sono solitari, color giallo-verdastro e con l'estremità piatta/incavata (tranne nel C. deodara, in cui è arrotondata). I coni maschili maturano leggermente prima di quelli femminili, sebbene vi sia solitamente una finestra temporale di sovrapposizione, quantomeno tra alberi diversi.
I frutti (che in realtà non sono frutti) sono delle Pigne ovali marroni, che richiedono sino a 2 anni per maturare (dall'impollinazione all'apertura/sfaldamento e dispersione dei semi).
Dove Può Crescere il Cedro del Libano ? - Coltivazione, Clima, Esposizione
Sia C. libani che C. atlantica sono specie che vivono in montagna, ma in zone relativamente miti, con estati calde e secche ed inverni freschi ed umidi.
Entrambe le specie hanno una buona resistenza al freddo (maggiore nel Cedro Atlantico), ma sicuramente inferiore rispetto ad altre conifere (vedi Larice).
Il Cedro dell'Himalaya è invece un po' più sensibile al gelo, ma non dovrebbe riportare grossi danni almeno sino a temperature di -15° C (5° F).
I Cedri si possono piantare più o meno in tutta Italia, escludendo le zone di alta montagna. Il Cedro del Libano e quello Atlantico sopportano bene la siccità estiva, ma per uno sviluppo ottimale sarebbe meglio non coltivarli laddove vi siano meno di 600 mm di pioggia all'anno.
Si ritiene che il Cedro del Libano sia leggermente più tollerante alla siccità, rispetto al Cedro Atlantico e più adatto alla coltivazione in pianura. Il Cedro dell'Himalaya è invece quello più sensibile alla carenza idrica (ricordo che è nativo di zone con estati piovose).
I Cedri sono tra le conifere che meglio sopportano l'inquinamento atmosferico, ma hanno una scarsa resistenza nei confronti della salsedine nell'aria, motivo che potrebbe limitarne la diffusione in zone particolarmente esposte ai venti provenienti dal mare.
Il Cedro è un albero adattabile a molti tipi di terreno, anche se sembra gradire maggiormente quelli drenanti e calcarei; inoltre è una specie eliofila ed è preferibile fornirgli un'esposizione in pieno Sole.
Un'ultima cosa, i Cedri (ed in generale i Pini) non devono essere potati, se si pensa che le dimensioni di una pianta adulta siano troppo grandi, evitate di piantarli.
Potature severe, oltre a facilitare l'insorgere di malattie, possono compromettere definitivamente la naturale forma di un Cedro.
Botanica e Fisiologia :
Le foglie (aghi) sono di color e dimensione variabile a seconda della specie, mentre la vegetazione è piuttosto rada (in confronto ad altri Pini). Gli aghi possono essere solitari o più frequentemente raggruppati in ciuffi con circa 20-30 aghi disposti concentricamente.
Il Cedro del Libano, ed in generale tutti i Cedri, sono piante molto longeve e possono vivere per più secoli, probabilmente anche 1000 anni. La maturità sessuale è tardiva e difficilmente si hanno buone "fioriture", prima di 40-50 anni.
In realtà, essendo i Cedri delle Gimnosperme, non si può parlare di veri fiori, ma di coni. Sia il Cedro del Libano che il Cedro Atlantico sono specie monoiche, ovvero un'unica pianta produce sia coni maschili, che coni femminili.
In Italia la fioritura avviene fuori stagione, ovvero in autunno, indicativamente tra Settembre ed Ottobre. I fiori (coni o strobili) sono solitari, color giallo-verdastro e con l'estremità piatta/incavata (tranne nel C. deodara, in cui è arrotondata). I coni maschili maturano leggermente prima di quelli femminili, sebbene vi sia solitamente una finestra temporale di sovrapposizione, quantomeno tra alberi diversi.
I frutti (che in realtà non sono frutti) sono delle Pigne ovali marroni, che richiedono sino a 2 anni per maturare (dall'impollinazione all'apertura/sfaldamento e dispersione dei semi).
Dove Può Crescere il Cedro del Libano ? - Coltivazione, Clima, Esposizione
Sia C. libani che C. atlantica sono specie che vivono in montagna, ma in zone relativamente miti, con estati calde e secche ed inverni freschi ed umidi.
Entrambe le specie hanno una buona resistenza al freddo (maggiore nel Cedro Atlantico), ma sicuramente inferiore rispetto ad altre conifere (vedi Larice).
Il Cedro dell'Himalaya è invece un po' più sensibile al gelo, ma non dovrebbe riportare grossi danni almeno sino a temperature di -15° C (5° F).
I Cedri si possono piantare più o meno in tutta Italia, escludendo le zone di alta montagna. Il Cedro del Libano e quello Atlantico sopportano bene la siccità estiva, ma per uno sviluppo ottimale sarebbe meglio non coltivarli laddove vi siano meno di 600 mm di pioggia all'anno.
Si ritiene che il Cedro del Libano sia leggermente più tollerante alla siccità, rispetto al Cedro Atlantico e più adatto alla coltivazione in pianura. Il Cedro dell'Himalaya è invece quello più sensibile alla carenza idrica (ricordo che è nativo di zone con estati piovose).
I Cedri sono tra le conifere che meglio sopportano l'inquinamento atmosferico, ma hanno una scarsa resistenza nei confronti della salsedine nell'aria, motivo che potrebbe limitarne la diffusione in zone particolarmente esposte ai venti provenienti dal mare.
Il Cedro è un albero adattabile a molti tipi di terreno, anche se sembra gradire maggiormente quelli drenanti e calcarei; inoltre è una specie eliofila ed è preferibile fornirgli un'esposizione in pieno Sole.
Un'ultima cosa, i Cedri (ed in generale i Pini) non devono essere potati, se si pensa che le dimensioni di una pianta adulta siano troppo grandi, evitate di piantarli.
Potature severe, oltre a facilitare l'insorgere di malattie, possono compromettere definitivamente la naturale forma di un Cedro.