Il Pomelo (Citrus maxima o Citrus grandis), noto anche con il nome di Pampaleone o Pummelo, è, assieme al Cedro e al Mandarino, una delle tre specie progenitrici di tutti gli agrumi commercializzati oggigiorno. Anche l'agrume più coltivato al mondo, l'arancio, deriva da un'antica ibridazione tra Pomelo e Mandarino.
Come si coltiva il Pummelo? Quanto resiste al freddo? Dove si può piantare in Italia? Com'è il suo frutto?
Origine e Diffusione :
Il Pummelo è una pianta nativa della Malesia, tuttavia è diffuso e coltivato, da oltre 4000 anni, nella Cina Meridionale ed in buona parte del Sud-Est Asiatico. La specie fu introdotta in Europa oltre 1000 anni fa e, da allora, viene cresciuta sia a scopo alimentare, che ornamentale, in giardini ed orti privati. Ovviamente, data la provenienza tropicale, non può essere coltivato ovunque e la sua presenza è relegata alle zone del Sud Europa a clima Mediterraneo Caldo.
Il Pomelo approdò nel nuovo continente "solo" nel 1700; in questo secolo fu il capitano Shaddock ad esportarlo in Jamaica, da lì si diffuse nel resto dei Caraibi e, poi, nelle americhe. Infatti, in diverse zone del Mondo, questo agrume è chiamato "Shaddock" ed anche in Liguria è conosciuto come "Sciaddocco".
Il Pomelo approdò nel nuovo continente "solo" nel 1700; in questo secolo fu il capitano Shaddock ad esportarlo in Jamaica, da lì si diffuse nel resto dei Caraibi e, poi, nelle americhe. Infatti, in diverse zone del Mondo, questo agrume è chiamato "Shaddock" ed anche in Liguria è conosciuto come "Sciaddocco".
Oggigiorno cresce, allo stato selvatico, ai margini dei fiumi che scorrono nelle rigogliose regioni Meridionali della Cina, ma è coltivato a scopo commerciale in molte zone del Mondo, anche lontane da quelle d'origine. Ci sono impianti commerciali in California, Spagna, Israele, Giappone, India e, sporadicamente, anche nelle zone più miti d'Italia (Sicilia e Calabria).
Botanica e Fisiologia :
Il Pomelo (Citrus maxima o Citrus grandis) appartiene, come tutti gli Agrumi, alla famiglia delle Rutaceae e si sviluppa sotto forma di albero di medie dimensioni, raggiungendo un'altezza di 6-8 m (20-26 ft). Citrus maxima è una specie sempreverde a portamento espanso e tondeggiante, dotata di foglie piuttosto grandi, di forma ovale e, specialmente durante il riposo vegetativo invernale, di color verde scuro. I rami, inizialmente pubescenti, diventano spinosi dopo la lignificazione, mentre la vigoria è meno elevata, rispetto a quella di altri agrumi. Le radici si sviluppano come fittoni che successivamente si espandono lateralmente. Oltre il 70% delle radici è presente nel primo metro (3,3 ft) di suolo, zona in cui vi è maggior concentrazione di ossigeno; tuttavia, specie in ambienti asciutti ed aerati, possono spingersi sino ad una profondità di oltre 2 m (6,6 ft). Le radici del Pomelo hanno un'estensione superiore all'area della propria chioma, ciò nonostante non sono particolarmente invasive e non disturbano muri, vialetti, condotte sotterranee o altre strutture abitative.
Il Pummelo può fiorire più volte all'anno sebbene, in Italia, la fioritura principale sia relegata al periodo primaverile. I Fiori sono bianchi/giallo chiaro e possono essere solitari o riuniti in piccoli gruppi, composti da 2 a 10 fiori. Le infiorescenze vengono emesse in corrispondenza dell'ascella fogliare, ma anche della parte terminale del ramo, in quest'ultima zona i racemi possono esser composti da un maggior numero di fiori (sino a 15-18).
Il Pomelo, avendo più fioriture all'anno, matura i propri frutti in maniera scalare. Dal fiore al frutto maturo ci vogliono circa 150-180 giorni quindi, dato che in zone temperate come l'Italia, la fioritura è concentrata in primavera, il picco di produzione coincide con il periodo tardo autunnale (Ottobre-Novembre-Dicembre).
Il frutto del Pomelo, come suggerisce il nome scientifico (Citrus grandis), è il più grande tra gli agrumi e può arrivare a pesare oltre 3-4 kg (7-9 lb). Contrariamente alla maggior parte degli agrumi, il frutto è generalmente piriforme e non sferico. La polpa interna è circondata da una buccia molto spessa, composta da due strati: quello più esterno, Flavedo, è liscio, sottile e giallo; quello più interno, Albedo, è bianco, di consistenza spugnosa e spesso. La polpa interna, molto ricca di potassio e Vitamina C, è di color bianco o rosa e, a seconda della cultivar, può contenere più o meno semi.
Ma com'è il gusto del Pomelo? Il sapore di questo frutto è, in linea generale, simile a quello tipico degli agrumi. Un retrogusto acidulo è presente, tuttavia è decisamente meno marcato rispetto al Pompelmo. Il sapore potremmo descriverlo come una via di mezzo tra un'arancia dolce ed un pompelmo, quindi dolce, con una nota di amaro, ma molto succoso.
Coltivazione, Esposizione, Clima e Cure :
Il Pummelo (Citrus maxima o Citrus grandis) è una specie generalmente autosterile, nonché poco incline a produrre frutti tramite partenocarpia. L'impollinazione incrociata è richiesta per la maggior parte delle varietà, ciò nonostante Citrus maxima può essere impollinata anche da altre specie, appartenenti al genere Citrus. Per questa ragione i semi ottenuti da impollinazione libera hanno un'elevatissima variabilità genetica. Non a caso, la quasi totalità degli Agrumi odierni sono ibridi, che derivano da un primordiale incrocio tra il Pomelo ed altre specie.
Il Pomelo, data la provenienza tropicale, non è di certo tra gli agrumi più resistenti al freddo, tuttavia si è perfettamente adattato a crescere nei climi temperati caldi, come le zone più miti del bacino Mediterraneo. Questo agrume dovrebbe essere coltivato in zone in cui vi siano solo lievi ed effimere gelate. Anche poche ore con temperature inferiori ai -5°/-6° (23-21° F) potrebbero danneggiare seriamente la pianta o farla addirittura morire. Per una coltivazione in massima sicurezza, o per farne impianti commerciali, si dovrà piantare in zone USDA 9b o più calde.
Il Pummelo è piuttosto esigente anche per quanto riguarda le temperature massime e, diversamente da altri agrumi, richiede un'estate lunga e calda per potersi sviluppare e portare a maturazione i frutti. Per questa ragione, zone non tropicali a clima spiccatamente oceanico, pur non avendo inverni freddi, non sono ideali per la coltivazione della specie. Impianti sperimentali in Nuova Zelanda (notoriamente mite d'inverno e fresca d'estate) si sono dimostrati fallimentari, proprio per l'insufficiente calura estiva.
Questa pianta preferisce un'esposizione soleggiata, che garantisce una perfetta maturazione dei frutti ed un maggior contenuto zuccherino, ciò nonostante riesce a svilupparsi anche in zone a mezz'ombra.
Il Pomelo, avendo come habitat naturale le piovose zone pianeggianti tropicali, spesso ai margini di fiumi e ruscelli, non si è evoluto per resistere alla siccità ed, in zone ad estate arida come Sicilia, Sardegna e Calabria, richiede un'irrigazione adeguata per favorire lo sviluppo dei frutti (in gran parte costituiti da acqua). Per prosperare e produrre abbondantemente, senza irrigazioni, dovrebbe esser piantato in aree in cui vi siano precipitazioni di almeno 1500 mm/anno, distribuite anche nel periodo che va dalla fioritura alla maturazione dei frutti. Il Pomelo non ha bisogno di potature eccessive, ma sarà molto importante quella d'allevamento iniziale che ne determinerà la futura forma. Successivamente si procederà accorciando i rami che puntano troppo in alto, così come quelli che, piegati dal peso dei frutti, saranno rasenti terra. La forma d'allevamento più comune è a "chioma piena", in cui vengono lasciate 3-4 branche principali ed i rami ricadenti. La potatura deve esser effettuata in inverno, prima della fioritura, ricordando che i fiori si produrranno prevalentemente sui rami dell'anno precedente.
Citrus maxima, è una specie originaria delle pianure alluvionali, gradisce pertanto un terreno argilloso in profondità, ma sabbioso in superficie, profondo ed arricchito con limo e sostanza organica; inoltre è segnalata una discreta resistenza ai terreni con elevata salinità. La concimazione, a base organica e ricca di microelementi, può essere effettuata prima della ripresa vegetativa ed in corrispondenza dell'ingrossamento dei frutti.
Riproduzione, Varietà e Malattie :
Il Pomelo produce tendenzialmente semi mono-embrionici quindi, diversamente da altri Agrumi, ogni pianta nata da seme sarà un po' diversa rispetto alla pianta madre. La moltiplicazione per semina non è perciò comune e, oltre a non aver garanzia sulla qualità dei futuri frutti, si potrebbe dover aspettare anche 8-10 anni, prima che la pianta entri in produzione.
Il Pummelo, generalmente, viene riprodotto per via vegetativa, tramite Innesto. Questo, oltre a velocizzare la messa a frutto, permette di scegliere tra diversi portainnesti, ognuno con caratteristiche specifiche. Alcuni portainnesti, come ad esempio il Poncirus trifoliata, facilitano l'entrata in dormienza invernale, permettendo così una maggior resistenza al gelo. Col giusto portainnesto e con un minimo di protezione invernale, è possibile crescere un pomelo all'aperto anche nei punti più riparati dei grandi laghi del Nord Italia, come avviene a Cannero Riviera, sul Lago Maggiore. Alcune varietà si possono riprodurre anche per margotta.
Esistono innumerevoli cultivars di Pummelo, che possono essere grossolanamente divise in tre categorie:
Gruppo Cinese : a frutto piriforme, polpa bianca e buccia particolarmente spessa
Gruppo Thailandese : dal frutto di dimensioni più contenute
Gruppo Indonesiano : producono un frutto a basso contenuto di acidità
Di seguito un elenco dei cloni più diffusi e commercializzati
Botanica e Fisiologia :
Il Pomelo (Citrus maxima o Citrus grandis) appartiene, come tutti gli Agrumi, alla famiglia delle Rutaceae e si sviluppa sotto forma di albero di medie dimensioni, raggiungendo un'altezza di 6-8 m (20-26 ft). Citrus maxima è una specie sempreverde a portamento espanso e tondeggiante, dotata di foglie piuttosto grandi, di forma ovale e, specialmente durante il riposo vegetativo invernale, di color verde scuro. I rami, inizialmente pubescenti, diventano spinosi dopo la lignificazione, mentre la vigoria è meno elevata, rispetto a quella di altri agrumi. Le radici si sviluppano come fittoni che successivamente si espandono lateralmente. Oltre il 70% delle radici è presente nel primo metro (3,3 ft) di suolo, zona in cui vi è maggior concentrazione di ossigeno; tuttavia, specie in ambienti asciutti ed aerati, possono spingersi sino ad una profondità di oltre 2 m (6,6 ft). Le radici del Pomelo hanno un'estensione superiore all'area della propria chioma, ciò nonostante non sono particolarmente invasive e non disturbano muri, vialetti, condotte sotterranee o altre strutture abitative.
Il Pummelo può fiorire più volte all'anno sebbene, in Italia, la fioritura principale sia relegata al periodo primaverile. I Fiori sono bianchi/giallo chiaro e possono essere solitari o riuniti in piccoli gruppi, composti da 2 a 10 fiori. Le infiorescenze vengono emesse in corrispondenza dell'ascella fogliare, ma anche della parte terminale del ramo, in quest'ultima zona i racemi possono esser composti da un maggior numero di fiori (sino a 15-18).
Il Pomelo, avendo più fioriture all'anno, matura i propri frutti in maniera scalare. Dal fiore al frutto maturo ci vogliono circa 150-180 giorni quindi, dato che in zone temperate come l'Italia, la fioritura è concentrata in primavera, il picco di produzione coincide con il periodo tardo autunnale (Ottobre-Novembre-Dicembre).
Il frutto del Pomelo, come suggerisce il nome scientifico (Citrus grandis), è il più grande tra gli agrumi e può arrivare a pesare oltre 3-4 kg (7-9 lb). Contrariamente alla maggior parte degli agrumi, il frutto è generalmente piriforme e non sferico. La polpa interna è circondata da una buccia molto spessa, composta da due strati: quello più esterno, Flavedo, è liscio, sottile e giallo; quello più interno, Albedo, è bianco, di consistenza spugnosa e spesso. La polpa interna, molto ricca di potassio e Vitamina C, è di color bianco o rosa e, a seconda della cultivar, può contenere più o meno semi.
Ma com'è il gusto del Pomelo? Il sapore di questo frutto è, in linea generale, simile a quello tipico degli agrumi. Un retrogusto acidulo è presente, tuttavia è decisamente meno marcato rispetto al Pompelmo. Il sapore potremmo descriverlo come una via di mezzo tra un'arancia dolce ed un pompelmo, quindi dolce, con una nota di amaro, ma molto succoso.
Coltivazione, Esposizione, Clima e Cure :
Il Pummelo (Citrus maxima o Citrus grandis) è una specie generalmente autosterile, nonché poco incline a produrre frutti tramite partenocarpia. L'impollinazione incrociata è richiesta per la maggior parte delle varietà, ciò nonostante Citrus maxima può essere impollinata anche da altre specie, appartenenti al genere Citrus. Per questa ragione i semi ottenuti da impollinazione libera hanno un'elevatissima variabilità genetica. Non a caso, la quasi totalità degli Agrumi odierni sono ibridi, che derivano da un primordiale incrocio tra il Pomelo ed altre specie.
Il Pomelo, data la provenienza tropicale, non è di certo tra gli agrumi più resistenti al freddo, tuttavia si è perfettamente adattato a crescere nei climi temperati caldi, come le zone più miti del bacino Mediterraneo. Questo agrume dovrebbe essere coltivato in zone in cui vi siano solo lievi ed effimere gelate. Anche poche ore con temperature inferiori ai -5°/-6° (23-21° F) potrebbero danneggiare seriamente la pianta o farla addirittura morire. Per una coltivazione in massima sicurezza, o per farne impianti commerciali, si dovrà piantare in zone USDA 9b o più calde.
Il Pummelo è piuttosto esigente anche per quanto riguarda le temperature massime e, diversamente da altri agrumi, richiede un'estate lunga e calda per potersi sviluppare e portare a maturazione i frutti. Per questa ragione, zone non tropicali a clima spiccatamente oceanico, pur non avendo inverni freddi, non sono ideali per la coltivazione della specie. Impianti sperimentali in Nuova Zelanda (notoriamente mite d'inverno e fresca d'estate) si sono dimostrati fallimentari, proprio per l'insufficiente calura estiva.
Questa pianta preferisce un'esposizione soleggiata, che garantisce una perfetta maturazione dei frutti ed un maggior contenuto zuccherino, ciò nonostante riesce a svilupparsi anche in zone a mezz'ombra.
Il Pomelo, avendo come habitat naturale le piovose zone pianeggianti tropicali, spesso ai margini di fiumi e ruscelli, non si è evoluto per resistere alla siccità ed, in zone ad estate arida come Sicilia, Sardegna e Calabria, richiede un'irrigazione adeguata per favorire lo sviluppo dei frutti (in gran parte costituiti da acqua). Per prosperare e produrre abbondantemente, senza irrigazioni, dovrebbe esser piantato in aree in cui vi siano precipitazioni di almeno 1500 mm/anno, distribuite anche nel periodo che va dalla fioritura alla maturazione dei frutti. Il Pomelo non ha bisogno di potature eccessive, ma sarà molto importante quella d'allevamento iniziale che ne determinerà la futura forma. Successivamente si procederà accorciando i rami che puntano troppo in alto, così come quelli che, piegati dal peso dei frutti, saranno rasenti terra. La forma d'allevamento più comune è a "chioma piena", in cui vengono lasciate 3-4 branche principali ed i rami ricadenti. La potatura deve esser effettuata in inverno, prima della fioritura, ricordando che i fiori si produrranno prevalentemente sui rami dell'anno precedente.
Citrus maxima, è una specie originaria delle pianure alluvionali, gradisce pertanto un terreno argilloso in profondità, ma sabbioso in superficie, profondo ed arricchito con limo e sostanza organica; inoltre è segnalata una discreta resistenza ai terreni con elevata salinità. La concimazione, a base organica e ricca di microelementi, può essere effettuata prima della ripresa vegetativa ed in corrispondenza dell'ingrossamento dei frutti.
Riproduzione, Varietà e Malattie :
Il Pomelo produce tendenzialmente semi mono-embrionici quindi, diversamente da altri Agrumi, ogni pianta nata da seme sarà un po' diversa rispetto alla pianta madre. La moltiplicazione per semina non è perciò comune e, oltre a non aver garanzia sulla qualità dei futuri frutti, si potrebbe dover aspettare anche 8-10 anni, prima che la pianta entri in produzione.
Il Pummelo, generalmente, viene riprodotto per via vegetativa, tramite Innesto. Questo, oltre a velocizzare la messa a frutto, permette di scegliere tra diversi portainnesti, ognuno con caratteristiche specifiche. Alcuni portainnesti, come ad esempio il Poncirus trifoliata, facilitano l'entrata in dormienza invernale, permettendo così una maggior resistenza al gelo. Col giusto portainnesto e con un minimo di protezione invernale, è possibile crescere un pomelo all'aperto anche nei punti più riparati dei grandi laghi del Nord Italia, come avviene a Cannero Riviera, sul Lago Maggiore. Alcune varietà si possono riprodurre anche per margotta.
Esistono innumerevoli cultivars di Pummelo, che possono essere grossolanamente divise in tre categorie:
Gruppo Cinese : a frutto piriforme, polpa bianca e buccia particolarmente spessa
Gruppo Thailandese : dal frutto di dimensioni più contenute
Gruppo Indonesiano : producono un frutto a basso contenuto di acidità
Di seguito un elenco dei cloni più diffusi e commercializzati
- Shatian : Molto diffuso, soprattutto nel sud-est asiatico. Produce frutti privi di semi (Seedless), dalla polpa bianca, molto succosa e dolce.
- Chandler : Varietà molto popolare, ottenuta dall'incrocio di un pomelo a frutto giallo e dolce, con uno rosa e acido. Ottenuto in California negli anni '60, matura precocemente e si conserva a lungo.
- Cuban Shaddock : originario di Cuba, produce un frutto molto grosso, con molti semi e dalla polpa acida. La crescita della pianta è assurgente ed ha una minor resistenza al freddo rispetto ad altre varietà.
- Tahitian : originario del Borneo, fu portato a Thaiti e poi diffuso nelle isole Hawaii. La peculiarità è quella di avere una buccia molto sottile ed un gusto eccellente. Esso è frequentemente utilizzato come punto di partenza per selezionare nuove varietà o per ottenere nuovi ibridi.
- Honey : frutto di grossa pezzatura (peso di circa 2 kg), quasi senza semi, polpa dolce e trasparente.
- Pomelit : crescita vigorosa, ma rami esili che si possono spezzare sotto il peso dei frutti. Essi sono tondeggianti, schiacciati ai poli, a polpa bianca, con sfumature arancioni. I frutti hanno molti semi, ma il sapore è molto apprezzato.
- Mato Buntan : frutto piriforme, giallo a maturità, polpa leggermente amara e con una nota di acidità.
- Hirado Buntan : varietà molto diffusa a Nagasaki e nel Sud del Giappone. E' tra le più rustiche e resistenti al freddo, ottima per la coltivazione all'infuori dei tropici. Si caratterizza per aver un frutto dalla polpa rosa, non particolarmente succosa e ricca di semi.
- Cocktail : questa, in realtà, non è una specie "pura", bensì ottenuta dall'incrocio di un Pomelo con un Mandarino. Produce frutti delle dimensioni di un'arancia o di un piccolo pompelmo. Questo ibrido può essere cresciuto anche in zone più fredde, rispetto a quelle limite per il Pummelo. Il sapore è unico e piacevolmente sub-acido. Talvolta è erroneamente chiamato Pompelmo "Cocktail".
Citrus grandis, un po' come tutti gli agrumi, è soggetto a diverse malattie sia di origine animale, che virale o fungina. Molte patologie non determinano la morte, possono essere estemporanee e tenute facilmente a bada. La lotta biologica, con gli antagonisti naturali, è comune per debellare insetti patogeni, mantenendoli sotto la soglia critica di danno. Purtroppo, alcune malattie sono ben più gravi e spesso la loro diagnosi è così tardiva da non permettere il recupero della pianta. I funghi del genere Phytophthora, causando marciumi radicali, sono tra i patogeni più letali e sono la maggior causa di morte per vecchi esemplari di Pomelo.