Il Bagolaro (Celtis australis), a seconda dei dialetti e delle diverse regioni italiane noto anche come Spaccasassi, Albero dei Rosari o Romiglia, è un albero ornamentale utilizzato sia per abbellire parchi, sia per creare zone d'ombra lungo le strade delle nostre città.
Origine, Diffusione e Curiosità :
Celtis australis è una delle circa 80 specie del genere Celtis appartenente alla famiglia delle Cannabaceae e quindi parente stretto sia del Luppolo (Humulus lupulus) che della Cannabis (Cannabis indica), utilizzati nella produzione della Birra e coltivata illegalmente per ricavare sostanze stupefacenti, rispettivamente.
L'Albero dei Rosari è una specie nativa delle zone che si affacciano sul mar Mediterraneo ed è quindi originaria dell'Europa Meridionale, Nord Africa e Asia Minore. Fu introdotto in Inghilterra nel 1796 ed, oggigiorni, è diffuso su un areale molto ampio che si estende dalle zone a clima Mediterraneo caldo, sino a quelle temperate fredde.
Lo Spaccasassi si sviluppa sotto albero di medie dimensioni, raggiungendo un'altezza massima di circa 25 metri (82 ft), sebbene in zone fredde o in suoli particolarmente poveri difficilmente supera i 10 metri (33 ft). Il tronco è massiccio e ricoperto da una corteccia peculiare, essa infatti è liscia (sembra vellutata) e uniformemente colorata di grigio chiaro; inoltre la parte bassa del tronco (o laddove partono le branche principali) non ha sezione perfettamente cilindrica ma, a tratti, irregolare. La zona basale del fusto è priva di rami, i quali sono relegati alla parte alta della pianta. I nuovi rami sono esili e penduli, mentre le branche principale (ma anche i rami più vecchi) sono massicce, sullo stile del fusto principale.
L'apparato radicale del Bagolaro è vigoroso, massiccio e penetrante; il nome "Spaccasassi" fu dato proprio in virtù delle fatto che queste radici sono in grado di crescere nelle fessure presenti nei sassi, sino a spaccarli in frammenti più piccoli.
Come Si Coltiva ? - Clima, Terreno e Moltiplicazione
Celtis australis è un albero rustico e di facile coltivazione, tanto da non richiedere né trattamenti contro le malattie, né concimazioni. In terreni fertili ed umidi la crescita sarà più rapida, tuttavia lo Spaccasassi cresce molto bene anche su suoli poveri, aridi e sassosi. La sua capacità di crescita anche su terreni asciutti e privi di humus rende la specie adatta per combattere l'erosione del suolo e la riforestazione di aree difficili.
L'Albero dei Rosari è una specie eliofila e, per una crescita sana e veloce, necessita di molte ore di Sole diretto al giorno. Il vero fattore che limita la sua diffusione verso l'Europa settentrionale è la resistenza al freddo. Ovviamente è una specie caducifoglia e resistente al "gelo Italiano", tuttavia potrebbe danneggiarsi con le intense (e prolungate) gelate del Nord Europa e, in linea di massima, si può coltivare con sicurezza fino ad una zona USDA 7 o poco oltre, ovvero dove le temperature non scendano mai sotto i -20° C (-4° F). In compenso non soffre le torride temperature estive, può infatti crescere anche nelle roventi pianure dell'Africa settentrionale che si affacciano sul Mediterraneo.
Lo Spaccasassi è un'ottima pianta ornamentale, ma è anche indicata per le alberature stradali delle città grazie a molteplici fattori :
- La chioma è globosa ed offre un'elevata superficie d'ombra sotto di essa
- La crescita non è particolarmente vigorosa e le potature possono essere leggere od addirittura nulle
- Le possenti radici ancorano la pianta stabilmente al suolo, evitando che venga divelta dal vento, inoltre conferiscono una buona tolleranza alla siccità
- Non richiede irrigazioni e si accontenta dell'acqua piovana, ma tollera anche suolo umidi
- Celtis australis è una pianta longeva e può vivere tranquillamente fino ad un'età compresa tra 140 e 180 anni, ma non è raro trovare piante di 3-4 secoli ed, in maniera occasionale, addirittura esemplari millenari
- Resiste bene all'inquinamento atmosferico ed è quindi a proprio agio anche immersa nello smog cittadino
- Si sviluppa bene accontentandosi della terra presente sotto l'asfalto, anche qualora fosse povera di nutrienti
- Unico difetto : di norma le radici, pur essendo possenti, vanno in profondità ed affiorano meno rispetto a specie come il Pino Marittimo (Pinus pinaster); tuttavia, se non viene dato loro un po' di terreno attorno, in alcuni casi potrebbero danneggiare i marciapiedi
Il Bagolaro si riproduce prevalentemente da seme, il quale deve esser interrato in vaso in autunno e lasciato all'esterno durante l'inverno. Nella primavera successiva germoglierà e le piantine (ben più delicate degli esemplari adulti) dovranno essere coltivate in vaso per un paio di anno prima di essere messe a dimora in piena terra. Alternativamente si può propagare anche per via vegetativa, facendo talee semi-legnose.
Ora, quando passeggerete lungo i viali alberati delle vostre città, osservate i tronchi delle piante, questo è il modo più facile per riconoscere il Bagolaro. Scoprirete che è più diffuso di quanto crediate.
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