Nell'immaginario collettivo il Baobab è la tipica pianta dell'Africa, il cui tratto peculiare è l'enorme tronco, il cui diametro risulta quasi sproporzionato rispetto all'altezza.
Nessuna delle 8 specie di Baobab potrebbe crescere in Europa od in un clima temperato e difficilmente si riesce a pensare ad un'altra piante che, in qualche maniera, gli assomigli.
Eppure all'interno della stessa famiglia del Baobab esiste un genere di piante (Ceiba) che annovera al proprio interno la specie Chorisia speciosa (sinonimo Ceiba speciosa), una pianta dotata di un tronco spinoso, di grosso diametro e simile a quello del Baobab, che può crescere nelle zone più miti d'Italia e produrre abbondanti fioriture autunnali.
Ma facciamo un po' di chiarezza : il genere Ceiba appartiene alle Bombacaceae (o Malvaceae), una famiglia di piante di origine prevalentemente tropicale che comprende, oltre alle 8 specie di Baobab, il Durio zibethinus, l'albero che produce il Durian, un frutto molto noto nel Sud-Est Asiatico.
Il genere Ceiba, originariamente Chorisia, è formato da 18 specie. Tra di esse, la più diffusa è la Ceiba pentandra, una pianta strettamente tropicale nota come Kapok, dai cui frutti si ricava una fibra naturale simile al cotone, usata per imbottire materassi, divani e cuscini, ma ultimamente è stata impiegata anche per la produzione di capi d'abbigliamento.
Il Kapok è una pianta altissima (fino a 70 m o 230 ft), ma non è possibile coltivarla in Italia, in Europa o nei climi temperati, seppure caldi.
In questo articolo vorrei però parlare della Ceiba speciosa, una specie "meno tropicale", chiamata anche "falso Kapok".
Origine, Habitat e Diffusione :
Il "falso" Kapok (Ceiba speciosa) è nativo delle zone subtropicali del Sud America, comprese tra il Nord dell'Argentina, l'Uruguay, il Paraguay ed il Brasile meridionale.
Questa specie cresce in zone che presentano un'elevata stagionalità, con un lungo periodo secco. Il loro habitat naturale è rappresentato dalle foreste semi-decidue, tipiche delle aride vallate interne dei luoghi sopracitati.
In realtà esiste anche la Ceiba insignis (sin. Ceiba chodatii o Chorisia insignis), una specie molto affine, sia come luoghi d'origine, sia come tipo di pianta, tant'è che le due specie sono interfertili e molte piante coltivate a scopo ornamentale sono in realtà degli ibridi (Ceiba insignis x Ceiba speciosa).
Le differenze maggiori tra Ceiba insignis e Ceiba speciosa consistono nel fatto che la prima possiede un tronco apparentemente più massiccio e rigonfio, inoltre produce fiori color bianco crema (e non rosa/viola, come quelli tipici della C. speciosa).
C. insignis raggiunge altezze inferiori, che fanno sembrare il suo tronco più tozzo e dalla forma simile ad una bottiglia.
Le differenze rimangono comunque poco marcate e le due specie vengono spesso confuse l'una con l'altra.
A complicare ulteriormente il riconoscimento ci sono i loro ibridi, che prendono le caratteristiche un po' da entrambi i "genitori".
Per comodità, da ora in poi parlerò genericamente di Ceiba, riferendomi a queste due specie (non al "vero" Kapok) ed ai loro ibridi.
Tra le due specie la più diffusa è senza dubbio la C. speciosa. Essa viene coltivata anche all'infuori dell'areale d'origine ed è utilizzata come pianta ornamentale, sia in giardini privati, sia lungo le strade o nelle aiuole.
In Italia può essere coltivata solo nelle zone più miti ed è relativamente frequente in Sicilia (il primo esemplare importato fu piantato proprio nell'orto botanico di Palermo) e nelle zone costiere del Sud Italia.
A Barcellona sono presenti dei grossi esemplari, vicino al porto, alla fine della "Rambla".
L'albero della Ceiba è diffuso anche nel Sud degli Stati Uniti, come in California, Texas e Florida.
Com'è Fatta la Pianta della Ceiba - Botanica e Fisiologia
Ceiba speciosa è una specie decidua che, nei luoghi d'origine, può superare i 25 m (82 ft) di altezza, ma nei climi temperati (es. Italia) rimane solitamente sotto i 20 m (65 ft).
Ceiba insignis (o Ceiba chodatii) rimane più bassa e difficilmente supera i 12 m (39 ft).
I vari ibridi di Ceiba, coltivati come piante ornamentali in Europa, possono avere dimensioni minori ed esser alti anche solo 6 m (20 ft).
Il tronco rigonfio è senza dubbio il tratto distintivo di questa pianta. Esso ha una forma molto particolare ed, essendo molto largo alla base ed assottigliandosi salendo verso l'alto, ricorda la forma di un fiasco o di una bottiglia di vetro, non a caso la specie è anche chiamata "Albero Bottiglia".
Il fusto, che può superare il diametro di 2 m (6.5 ft), è formato da tessuti in grado di assorbire acqua durante la stagione delle piogge, rendendo così la specie in grado di sopportare lunghi periodi di siccità.
La corteccia del tronco (e dei rami) rimane verde a lungo ed è in grado di svolgere la fotosintesi clorofilliana. Il legno perde questa capacità (e diventa grigio) solo quando vecchio, dopo molti anni.
Un'altra caratteristica del tronco della Ceiba è la presenza di grosse spine a forma conica, molto fitte ed appuntite.
L'apparato radicale è relativamente superficiale, ma robusto ed espanso, in grado di danneggiare marciapiedi e vialetti.
Le foglie sono palmato-composte (come quelle dell'Ippocastano) con solitamente 5 foglioline di medie dimensioni, a forma ovale e dal margine lievemente dentato. Le foglie sono unite ai rami tramite un picciolo molto lungo (quasi 10 cm o 4 inch).
I fiori possono essere solitari o uniti in piccoli gruppi (2-3 fiori), sono larghi circa 15 cm (6 in) e dotati di 5 petali di color rosso/rosa con striature viola (C. speciosa), bianco-giallo (C. insignis) o di diverse sfumature, dal rosso sino al bianco, negli ibridi (C. speciosa x C. insignis).
Questi fiori, che assomigliano ai Gigli, sono molto vistosi e numerosi, non passando di certo inosservati.
In Italia la fioritura avviene nel periodo compreso tra tarda estate ed autunno, indicativa dal mese di Agosto sino alla caduta delle foglie ed oltre. Tuttavia qualche fiore può sbocciare anche in altri periodi dell'anno ed, in zone tropicali e subtropicali, può fiorire in stagioni diverse rispetto a quelle tipiche delle zone temperate calde.
La fioritura inizia all'età di 7-10 anni (dalla semina) e diventa sempre più copiosa man mano che la pianta invecchia.
Il frutto è una capsula ovale lunga circa 15 cm (6 in) che, a maturità, si apre longitudinalmente, esponendo la polpa all'ambiente esterno.
La polpa del falso Kapok è una fibra biancastra, dalla consistenza lanosa, in cui sono immersi numerosi semi neri di piccole dimensioni.
Data la somiglianza tra questa fibra ed il cotone, la Ceiba è talvolta menzionata anche come "Albero del Cotone".
Dove Crescere la Ceiba (C. speciosa) ? - Coltivazione, Esposizione, Clima e Propagazione
Non fatevi ingannare dal fatto che questa pianta sia una specie a foglia caduca, nell'ambiente d'origine la perdita delle foglie è probabilmente dovuta alla stagione secca, più che a quella "fredda".
Per questo motivo la Ceiba non ha di certo la resistenza al freddo delle "nostre" piante decidue ed il suo legno può tollerare temperature minime di circa -4° C (25° F) o, con qualche danno, sino a -6° C (21° F). Temperature inferiori a questa soglia causano ingenti danni, che possono essere mortali per l'intera pianta.
La specie si riproduce agevolmente tramite semina. Basta seminare in primavera, senza dover far alcun trattamento ai semi (non richiedono stratificazione a freddo). A temperature ideali in 7-9 giorni avremo la germinazione, con un successo di circa l'80%.
La crescita è veloce ed in una decina di anni avrete una pianta adulta ed in grado di fiorire.
L'esposizione migliore, nonché quella che regala fioriture più abbondanti, è in pieno Sole, ma in luoghi assolati si può sviluppare discretamente anche con sola mezza giornata di Sole diretto.
Se avete la possibilità è comunque sempre meglio piantarla in pieno Sole, rispetto alla mezz'ombra o, peggio ancora, all'ombra.
La Ceiba è una pianta dotata di ottima resistenza alla siccità e da adulta non richiede alcun tipo di irrigazione.
Il terreno ideale è fertile, ma soprattutto ben drenante, in quanto le radici tendono a marcire in suoli asfittici e perennemente bagnati o umidi. I terreni sabbiosi sono i suoi preferiti, mentre quelli argillosi sono i meno graditi.
Le concimazioni sono necessarie solo nei primi anni di vita, in suoli particolarmente poveri di nutrienti o se coltivate in vaso.
A dispetto delle dimensioni, la Ceiba ben si presta alla coltivazione in vaso e, grazie alle radici superficiali, è frequentemente coltivata come Bonsai.
La pianta si sviluppa in maniera armonica e la chioma non richiede interventi di potatura, se non per contenerne lo sviluppo.
Se abitate in una zona a clima temperato caldo e volete una pianta ornamentale che ricordi "l'incoltivabile" Baobab, la scelta giusta potrebbe essere la Ceiba speciosa che, come suggerisce il nome scientifico (speciosa = magnifica/splendida), risulterà una pianta bella, rara ed in grado di stupire.
Ma facciamo un po' di chiarezza : il genere Ceiba appartiene alle Bombacaceae (o Malvaceae), una famiglia di piante di origine prevalentemente tropicale che comprende, oltre alle 8 specie di Baobab, il Durio zibethinus, l'albero che produce il Durian, un frutto molto noto nel Sud-Est Asiatico.
Il genere Ceiba, originariamente Chorisia, è formato da 18 specie. Tra di esse, la più diffusa è la Ceiba pentandra, una pianta strettamente tropicale nota come Kapok, dai cui frutti si ricava una fibra naturale simile al cotone, usata per imbottire materassi, divani e cuscini, ma ultimamente è stata impiegata anche per la produzione di capi d'abbigliamento.
Il Kapok è una pianta altissima (fino a 70 m o 230 ft), ma non è possibile coltivarla in Italia, in Europa o nei climi temperati, seppure caldi.
In questo articolo vorrei però parlare della Ceiba speciosa, una specie "meno tropicale", chiamata anche "falso Kapok".
Origine, Habitat e Diffusione :
Il "falso" Kapok (Ceiba speciosa) è nativo delle zone subtropicali del Sud America, comprese tra il Nord dell'Argentina, l'Uruguay, il Paraguay ed il Brasile meridionale.
Questa specie cresce in zone che presentano un'elevata stagionalità, con un lungo periodo secco. Il loro habitat naturale è rappresentato dalle foreste semi-decidue, tipiche delle aride vallate interne dei luoghi sopracitati.
In realtà esiste anche la Ceiba insignis (sin. Ceiba chodatii o Chorisia insignis), una specie molto affine, sia come luoghi d'origine, sia come tipo di pianta, tant'è che le due specie sono interfertili e molte piante coltivate a scopo ornamentale sono in realtà degli ibridi (Ceiba insignis x Ceiba speciosa).
Le differenze maggiori tra Ceiba insignis e Ceiba speciosa consistono nel fatto che la prima possiede un tronco apparentemente più massiccio e rigonfio, inoltre produce fiori color bianco crema (e non rosa/viola, come quelli tipici della C. speciosa).
C. insignis raggiunge altezze inferiori, che fanno sembrare il suo tronco più tozzo e dalla forma simile ad una bottiglia.
Le differenze rimangono comunque poco marcate e le due specie vengono spesso confuse l'una con l'altra.
A complicare ulteriormente il riconoscimento ci sono i loro ibridi, che prendono le caratteristiche un po' da entrambi i "genitori".
Per comodità, da ora in poi parlerò genericamente di Ceiba, riferendomi a queste due specie (non al "vero" Kapok) ed ai loro ibridi.
Tra le due specie la più diffusa è senza dubbio la C. speciosa. Essa viene coltivata anche all'infuori dell'areale d'origine ed è utilizzata come pianta ornamentale, sia in giardini privati, sia lungo le strade o nelle aiuole.
In Italia può essere coltivata solo nelle zone più miti ed è relativamente frequente in Sicilia (il primo esemplare importato fu piantato proprio nell'orto botanico di Palermo) e nelle zone costiere del Sud Italia.
A Barcellona sono presenti dei grossi esemplari, vicino al porto, alla fine della "Rambla".
L'albero della Ceiba è diffuso anche nel Sud degli Stati Uniti, come in California, Texas e Florida.
Com'è Fatta la Pianta della Ceiba - Botanica e Fisiologia
Ceiba speciosa è una specie decidua che, nei luoghi d'origine, può superare i 25 m (82 ft) di altezza, ma nei climi temperati (es. Italia) rimane solitamente sotto i 20 m (65 ft).
Ceiba insignis (o Ceiba chodatii) rimane più bassa e difficilmente supera i 12 m (39 ft).
I vari ibridi di Ceiba, coltivati come piante ornamentali in Europa, possono avere dimensioni minori ed esser alti anche solo 6 m (20 ft).
Il tronco rigonfio è senza dubbio il tratto distintivo di questa pianta. Esso ha una forma molto particolare ed, essendo molto largo alla base ed assottigliandosi salendo verso l'alto, ricorda la forma di un fiasco o di una bottiglia di vetro, non a caso la specie è anche chiamata "Albero Bottiglia".
Il fusto, che può superare il diametro di 2 m (6.5 ft), è formato da tessuti in grado di assorbire acqua durante la stagione delle piogge, rendendo così la specie in grado di sopportare lunghi periodi di siccità.
La corteccia del tronco (e dei rami) rimane verde a lungo ed è in grado di svolgere la fotosintesi clorofilliana. Il legno perde questa capacità (e diventa grigio) solo quando vecchio, dopo molti anni.
Un'altra caratteristica del tronco della Ceiba è la presenza di grosse spine a forma conica, molto fitte ed appuntite.
L'apparato radicale è relativamente superficiale, ma robusto ed espanso, in grado di danneggiare marciapiedi e vialetti.
Le foglie sono palmato-composte (come quelle dell'Ippocastano) con solitamente 5 foglioline di medie dimensioni, a forma ovale e dal margine lievemente dentato. Le foglie sono unite ai rami tramite un picciolo molto lungo (quasi 10 cm o 4 inch).
I fiori possono essere solitari o uniti in piccoli gruppi (2-3 fiori), sono larghi circa 15 cm (6 in) e dotati di 5 petali di color rosso/rosa con striature viola (C. speciosa), bianco-giallo (C. insignis) o di diverse sfumature, dal rosso sino al bianco, negli ibridi (C. speciosa x C. insignis).
Questi fiori, che assomigliano ai Gigli, sono molto vistosi e numerosi, non passando di certo inosservati.
In Italia la fioritura avviene nel periodo compreso tra tarda estate ed autunno, indicativa dal mese di Agosto sino alla caduta delle foglie ed oltre. Tuttavia qualche fiore può sbocciare anche in altri periodi dell'anno ed, in zone tropicali e subtropicali, può fiorire in stagioni diverse rispetto a quelle tipiche delle zone temperate calde.
La fioritura inizia all'età di 7-10 anni (dalla semina) e diventa sempre più copiosa man mano che la pianta invecchia.
Il frutto è una capsula ovale lunga circa 15 cm (6 in) che, a maturità, si apre longitudinalmente, esponendo la polpa all'ambiente esterno.
La polpa del falso Kapok è una fibra biancastra, dalla consistenza lanosa, in cui sono immersi numerosi semi neri di piccole dimensioni.
Data la somiglianza tra questa fibra ed il cotone, la Ceiba è talvolta menzionata anche come "Albero del Cotone".
Dove Crescere la Ceiba (C. speciosa) ? - Coltivazione, Esposizione, Clima e Propagazione
Non fatevi ingannare dal fatto che questa pianta sia una specie a foglia caduca, nell'ambiente d'origine la perdita delle foglie è probabilmente dovuta alla stagione secca, più che a quella "fredda".
Per questo motivo la Ceiba non ha di certo la resistenza al freddo delle "nostre" piante decidue ed il suo legno può tollerare temperature minime di circa -4° C (25° F) o, con qualche danno, sino a -6° C (21° F). Temperature inferiori a questa soglia causano ingenti danni, che possono essere mortali per l'intera pianta.
La specie si riproduce agevolmente tramite semina. Basta seminare in primavera, senza dover far alcun trattamento ai semi (non richiedono stratificazione a freddo). A temperature ideali in 7-9 giorni avremo la germinazione, con un successo di circa l'80%.
La crescita è veloce ed in una decina di anni avrete una pianta adulta ed in grado di fiorire.
L'esposizione migliore, nonché quella che regala fioriture più abbondanti, è in pieno Sole, ma in luoghi assolati si può sviluppare discretamente anche con sola mezza giornata di Sole diretto.
Se avete la possibilità è comunque sempre meglio piantarla in pieno Sole, rispetto alla mezz'ombra o, peggio ancora, all'ombra.
La Ceiba è una pianta dotata di ottima resistenza alla siccità e da adulta non richiede alcun tipo di irrigazione.
Il terreno ideale è fertile, ma soprattutto ben drenante, in quanto le radici tendono a marcire in suoli asfittici e perennemente bagnati o umidi. I terreni sabbiosi sono i suoi preferiti, mentre quelli argillosi sono i meno graditi.
Le concimazioni sono necessarie solo nei primi anni di vita, in suoli particolarmente poveri di nutrienti o se coltivate in vaso.
A dispetto delle dimensioni, la Ceiba ben si presta alla coltivazione in vaso e, grazie alle radici superficiali, è frequentemente coltivata come Bonsai.
La pianta si sviluppa in maniera armonica e la chioma non richiede interventi di potatura, se non per contenerne lo sviluppo.
Se abitate in una zona a clima temperato caldo e volete una pianta ornamentale che ricordi "l'incoltivabile" Baobab, la scelta giusta potrebbe essere la Ceiba speciosa che, come suggerisce il nome scientifico (speciosa = magnifica/splendida), risulterà una pianta bella, rara ed in grado di stupire.