Nell'immaginario collettivo le Conifere sono piante di montagna, slanciate e, soprattutto, sempreverdi.
Eppure esiste una Conifera decidua;
Sapete qual è l'unica Conifera, presente in Europa, a perdere le foglie (aghi) durante il periodo invernale?
Sapete qual è l'unica Conifera, presente in Europa, a perdere le foglie (aghi) durante il periodo invernale?
Ebbene, il Larice Comune (Larix decidua) è l'unica specie europea di Larice, nonché l'unica Conifera decidua presente solo in Europa. In realtà, il Larice Siberiano (Larix sibirica), sebbene non nativo dell'Europa, lambisce la parte nord-orientale del nostro continente ed è presente in Finlandia, ma qui non lo prenderemo in considerazione.
Ma cerchiamo di capire che pianta è il Larice Comune, da dove proviene, come si sviluppa e dove è presente in Europa ed in Italia, dove può essere coltivato?
Origine, Habitat e Distribuzione :
Il Larice Comune (Larix decidua), detto anche Larice Europeo, appartiene alla famiglia delle Pinaceae e, come suggerisce il nome, è di origine Centro-Europea. Tutt'oggi è diffuso nelle zone montuose del nostro continente, dalle Alpi ai Carpazi, sino ai Monti Tatra.
In Italia il larice cresce spontaneo su tutto l'arco Alpino dove, a seconda dell'altitudine, forma boschi misti (insieme a Pini ed Abeti), boschi puri (Lariceti) oppure, alle quote più elevate, è presente come albero via via più isolato. Sulle Alpi, l'altitudine ideale per il suo sviluppo, è compresa tra i 1200 m e 2200 m, mentre è assente lungo tutta la catena Appenninica. Nelle catene montuose a Nord delle Alpi l'optimum di altitudine è inferiore e lo si può trovare a partire dai 500-600 m.
I Lariceti sono boschi non molto fitti, in cui ogni pianta è ben esposta al sole e creano un sottobosco particolarmente luminoso in cui prosperano diverse specie erbacee.
Biologia, Fisiologia e Clima:
Il Larice comune è anche chiamato "albero del Sole", la sua spiccata eliofilia rende la specie pioniera nel colonizzare zone di alta montagna, prive di vegetazione arborea e, dunque, particolarmente assolate.
Larix decidua è una specie dotata di un'elevata resistenza al gelo, e può sopportare temperature anche di -50° C (-58° F), ciò le permette di sopravvivere anche in ambienti di alta montagna, infatti non è raro trovare Larici fino a 2500 m ed, esemplari isolati, possono spingersi anche più in alto.
Questa conifera si sviluppa al meglio in ambienti freddi, con temperature medie inferiori ai 10°C (50° F), ma preferisce ambienti in cui vi siano lievi escursioni termiche tra giorno e notte, questo particolare microclima è tipico di forti declivi di alta montagna.
Le precipitazioni annue ideali si aggirano attorno ai 900-1100 mm, a patto che siano ben distribuite e non concentrate solo nei mesi invernali.
Il Larice è una pianta che prospera in posizioni estreme, spesso su pendii (a volte quasi dirupi) di alta montagna battuti da impetuosi venti; non è raro vedere esemplari "piegati e deformati" dal vento, dalle neve e dalle intemperie, ma ancora lì vivi e sani. Il Larice comune è una pianta tollerante nei confronti del terreno, si accontenta, infatti, anche di quelli poveri di nutrienti dove altre piante non potrebbero crescere.
Larix decidua è una specie estremamente longeva, con una vita media di 800 anni, anche se non è raro vedere Larici millenari.
Il Larice comune è una pianta imponente, che può raggiungere, e talvolta superare, i 40 m di altezza (130 ft) con un diametro del tronco anche di 2 m (6,5 ft). La chioma è rada e 20-30 foglie (aghi) sono riunite in "ciuffetti" attaccati a corti rametti, chiamati brachiblasti. Ogni foglia di Larice è lunga tra 1 e 4 cm, larga solo 1 mm e, diversamente da altre conifere, poco pungenti. Le radici del Larice sono fittonanti e molto profonde, garantendo stabilità, anche in zone piuttosto franose, come i pendii ripidi e scoscesi di alta montagna. I colori degli aghi sono verde tenero in primavera, verde intenso in estate e giallo-arancione prima della caduta invernale.
Il Larice è una pianta monoica, con fiori femminili grandi e di color rosa-viola e fiori maschili più piccoli e giallastri. Alla fioritura segue la formazione delle pigne, al cui interno sono presenti i semi. Le pigne sono lunghe circa 4 cm e, a maturazione, sono di color bruno.
Utilizzi :
Il legno di larice è apprezzato per la sua durezza e robustezza, inoltre l'alto contenuto resinoso conferisce una notevole durevolezza. Il suo bel color rosso, unito alla resistenza alle intemperie, lo rende particolarmente adatto per la falegnameria da esterni.
Essendo resistente ai marciumi è utilizzato anche per costruzioni navali, oltre che per la produzione di pali da recinzione.
Il miglior legno è quello ottenuto da Larici cresciuti in alta montagna.
Il Larice Comune (Larix decidua), detto anche Larice Europeo, appartiene alla famiglia delle Pinaceae e, come suggerisce il nome, è di origine Centro-Europea. Tutt'oggi è diffuso nelle zone montuose del nostro continente, dalle Alpi ai Carpazi, sino ai Monti Tatra.
In Italia il larice cresce spontaneo su tutto l'arco Alpino dove, a seconda dell'altitudine, forma boschi misti (insieme a Pini ed Abeti), boschi puri (Lariceti) oppure, alle quote più elevate, è presente come albero via via più isolato. Sulle Alpi, l'altitudine ideale per il suo sviluppo, è compresa tra i 1200 m e 2200 m, mentre è assente lungo tutta la catena Appenninica. Nelle catene montuose a Nord delle Alpi l'optimum di altitudine è inferiore e lo si può trovare a partire dai 500-600 m.
I Lariceti sono boschi non molto fitti, in cui ogni pianta è ben esposta al sole e creano un sottobosco particolarmente luminoso in cui prosperano diverse specie erbacee.
Biologia, Fisiologia e Clima:
Il Larice comune è anche chiamato "albero del Sole", la sua spiccata eliofilia rende la specie pioniera nel colonizzare zone di alta montagna, prive di vegetazione arborea e, dunque, particolarmente assolate.
Larix decidua è una specie dotata di un'elevata resistenza al gelo, e può sopportare temperature anche di -50° C (-58° F), ciò le permette di sopravvivere anche in ambienti di alta montagna, infatti non è raro trovare Larici fino a 2500 m ed, esemplari isolati, possono spingersi anche più in alto.
Questa conifera si sviluppa al meglio in ambienti freddi, con temperature medie inferiori ai 10°C (50° F), ma preferisce ambienti in cui vi siano lievi escursioni termiche tra giorno e notte, questo particolare microclima è tipico di forti declivi di alta montagna.
Le precipitazioni annue ideali si aggirano attorno ai 900-1100 mm, a patto che siano ben distribuite e non concentrate solo nei mesi invernali.
Il Larice è una pianta che prospera in posizioni estreme, spesso su pendii (a volte quasi dirupi) di alta montagna battuti da impetuosi venti; non è raro vedere esemplari "piegati e deformati" dal vento, dalle neve e dalle intemperie, ma ancora lì vivi e sani. Il Larice comune è una pianta tollerante nei confronti del terreno, si accontenta, infatti, anche di quelli poveri di nutrienti dove altre piante non potrebbero crescere.
Larix decidua è una specie estremamente longeva, con una vita media di 800 anni, anche se non è raro vedere Larici millenari.
Il Larice comune è una pianta imponente, che può raggiungere, e talvolta superare, i 40 m di altezza (130 ft) con un diametro del tronco anche di 2 m (6,5 ft). La chioma è rada e 20-30 foglie (aghi) sono riunite in "ciuffetti" attaccati a corti rametti, chiamati brachiblasti. Ogni foglia di Larice è lunga tra 1 e 4 cm, larga solo 1 mm e, diversamente da altre conifere, poco pungenti. Le radici del Larice sono fittonanti e molto profonde, garantendo stabilità, anche in zone piuttosto franose, come i pendii ripidi e scoscesi di alta montagna. I colori degli aghi sono verde tenero in primavera, verde intenso in estate e giallo-arancione prima della caduta invernale.
Il Larice è una pianta monoica, con fiori femminili grandi e di color rosa-viola e fiori maschili più piccoli e giallastri. Alla fioritura segue la formazione delle pigne, al cui interno sono presenti i semi. Le pigne sono lunghe circa 4 cm e, a maturazione, sono di color bruno.
Utilizzi :
Il legno di larice è apprezzato per la sua durezza e robustezza, inoltre l'alto contenuto resinoso conferisce una notevole durevolezza. Il suo bel color rosso, unito alla resistenza alle intemperie, lo rende particolarmente adatto per la falegnameria da esterni.
Essendo resistente ai marciumi è utilizzato anche per costruzioni navali, oltre che per la produzione di pali da recinzione.
Il miglior legno è quello ottenuto da Larici cresciuti in alta montagna.
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