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lunedì 15 luglio 2019

Coltivazione del Guava (Psidium guajava), una Pianta da Frutto Tropicale per Amatori

La (o il) Guava, nota anche come Guaiava o, dallo spagnolo, Guayaba, è un frutto tropicale poco conosciuto all'infuori dei Tropici. In Italia è difficile trovare in vendita il frutto fresco, tuttavia nei negozi etnici è abbastanza comune trovare succhi di frutta a base di Guava.

Questo frutto viene prodotto dalla specie Psidium guajava, una pianta tropicale di cui parleremo dettagliatamente in questo articolo, anche perché la sua coltivazione a livello amatoriale può regalare grosse soddisfazioni, persino a chi la crescesse in un clima tutt'altro che tropicale.


La pianta del Guava ha il grosso vantaggio di poter crescere decentemente in vaso, inoltre, partendo da seme, inizierà a fiorire/fruttificare già dopo solo 2-3 anni. Ovviamente anche l'Avocado (Persea americana) si può far crescere da seme, ma essendo un albero non si svilupperà al meglio in vaso e per la fruttificazione (se mai avverrà in vaso) si dovranno attendere in media 8-10 anni.

Frutti di Guava Ovali
Frutti di Guava Tondi

Origine, Diffusione e Storia :

L'albero del Guava ha un'origine incerta, anche perché i suoi piccoli semi sono numerosi, facilmente trasportabili dagli uccelli e germogliano efficacemente; è dunque probabile che l'area in cui è  attualmente naturalizzato sia molto più estesa di quella di partenza.
Fatte queste premesse gli studiosi, pur non sapendo il luogo esatto, credono che il Guava sia nativo delle foreste pluviali comprese tra il Sud del Messico e la parte tropicale del Sud America (es. Colombia, Perù, Venezuela, Brasile settentrionale etc.), dove cresce dal piano sino ad una quota di 1500 m (5000 ft), soprattutto se vicino all'equatore.
La coltivazione della Guayaba ad uso alimentare risale ad epoche remote, vi sono infatti prove del suo utilizzo sin dai tempi degli antichi Aztechi.

Ai nostri giorni la specie è naturalizzata in tutti i continenti ad esclusione di quelli privi di climi tropicali, ovvero l'Europa e l'Antartide. Esemplari selvatici di Psidium guajava si possono trovare dal Queensland, in Australia, alle isole del Pacifico (es. Hawaii, Fiji etc.), dal Sud-Est Asiatico (Filippine, Malesia etc.), alla Florida, sino al Sud Africa (Tanzania, Zimbabwe).

La diffusione a scopo commerciale od amatoriale è ancora più ampia, tanto che la Guaiava viene coltivata in quasi tutte le zone sub-tropicali del mondo e persino negli angoli più miti del Mediterraneo.


Classificazione Botanica e Sapore del Frutto :

Psidium guajava è il nome scientifico del Guava, un arbusto che appartiene alla grande famiglia delle Myrtaceae.
Questa specie, essendo coltivata da secoli in zone tropicali anche molto lontane tra di loro, mostra un'enorme variabilità, sia come portamento, sia come forma, dimensione e sapore del frutto. Esistono infatti piante che producono frutti grandi quanto una piccola Albicocca ed altre che ne producono grandi quanto un pompelmo; alcune varietà producono frutti a polpa gialla, altri rosa, altri ancora verde.

Anche il sapore è assai diverso a seconda della varietà, in Thailandia, ad esempio, mangiano la Guava verde non ancora matura, tagliata a fette, che ha una consistenza simile a quella di una mela. Personalmente preferisco il frutto a polpa gialla, ben maturo; in questo caso emana un forte profumo, ha una consistenza simile a quella di un budino ed un gusto intenso, che a me ricorda quello della Banana, sebbene prevalga il sapore tipico della Guava (assaggiate i Succhi di Frutta al Guava per rendervene conto).
La Guava Rosa ha un maggior contenuto di acqua ed è meno dolce (zuccheri più diluiti), sebbene non sia sempre facile generalizzare solo in base al colore della polpa.
Il grosso problema di questi frutti è la massiccia presenza di semi all'interno della polpa. Essi sono piccoli e non è fattibile rimuoverli manualmente dalla polpa, ciò nonostante non sono teneri come quelli di un Kiwi e possono creare qualche problema durante la masticazione.

Il genere Psidium comprende circa un centinaio di specie, molte delle quali producono frutti commestibili, sebbene P. guajava sia in assoluto la più apprezzata per i suoi frutti.
Tutte le specie di Psidium sono native delle zone calde dell'America Latina ed hanno per lo più uno sviluppo contenuto, di seguito troverete alcune delle specie più rappresentative del genere :
  • P. amplexicaule : noto come Guava di Montagna, cresce sulle colline del Porto Rico. Possiede foglie spesse ed arrotondate, piccoli fiori verdi/bianchi e produce frutti dal diametro di un paio di centimetri (0.75 inch).
  • P. cattleyanum : chiamato anche Guava Fragola, è una specie nativa del Brasile e diventa infestante nelle condizioni di crescita ideali. I suoi frutti sono gialli o rossi (a seconda della varietà) ed hanno le dimensioni di una pallina da ping pong. P. cattleyanum è probabilmente la seconda specie per qualità dei frutti e verrà approfondita in un articolo ad hoc.
  • P. claraense : endemico di Cuba è minacciato dalla distruzione del proprio habitat.
  • P. dumetorum : specie endemica della Jamaica, ma ormai estinta.
  • P. friedrichsthalianum : Guava originario del Costa Rica i cui frutti vengono localmente utilizzati per fare bevande rinfrescanti dal sapore leggermente aspro.
  • P. galapageium : specie nativa delle Isole Galàpagos, produce frutti eduli gialli dal gusto leggero, molto apprezzati dalla fauna locale.
  • P. guajava : chiamato anche Guava Classico (o Guava Comune), è la specie più conosciuta, oggetto questo articolo.
  • P. guineense : produce molti frutti di piccole dimensioni, dal vago sapore di fragola, sebbene con spiccate note di amaro, che possono esser più o meno marcate da pianta a pianta. Se ne è tentato l'incrocio con P. guajava, al fine di ottenere una pianta che producesse tanti frutti (come P. guineense) dalle ottime qualità organolettiche (come P. guajava).
  • P. rufum : endemico del Brasile, viene anche chiamato Guava Viola per via dei frutti di tale (ed inusuale) colorazione.

Polpa Guava Bianco
Polpa Guava Rosa
Com'è Fatta la Pianta del Guava ? - Botanica e Fisiologia 

Psidium guajava è una specie sempreverde che si sviluppa sotto forma di arbusto di medie dimensioni, potendo occasionalmente raggiungere un'altezza di 10 m (33 ft); tuttavia normalmente la crescita è inferiore ed una pianta adulta ben potata si mantiene intorno ai 4-5 metri (13-16 ft).
Negli impianti commerciali gli esemplari vengono piantati ad una distanza di circa 4 metri (13 ft) lungo la fila, ma le file son più distanziate per poter far passare i mezzi agricoli.
Ovviamente la crescita in vaso, od in un clima non vantaggioso, riduce ulteriormente la taglia delle piante.

Il tronco, di norma singolo e dal diametro massimo di 25 cm (10 in), è ricoperto da una sottile corteccia color rame che, con l'età, tende a sfaldarsi, dando al fusto un aspetto liscio e screziato, con colori che variano dal grigio-verdastro, sino al marroncino. Questa caratteristica lo rende molto ornamentale e sicuramente distinguibile dalla maggior parte delle altre piante.

I giovani rami, ed anche il primo getto emesso dopo il germogliamento del seme, hanno la peculiare forma quadrangolare (cioè a sezione quadrata) e sono di color verde-rossastro. In condizioni ideali la crescita è massiccia e la nuova vegetazione si allunga talmente tanto da pendere (per gravità) verso il basso, conferendo alla chioma un aspetto disordinato.
Un Guava adulto in salute, se non viene mai potato, avrà una chioma folta, ma con molti rami intrecciati e penduli, tanto da poter toccar terra sotto il peso dei frutti.

Nuova Vegetazione Psidium guajavaLe radici sono espanse e superano l'area della proiezione della chioma al suolo, tuttavia non è un apparato radicale particolarmente profondo e solo poche radici scendono in profondità, pur senza mai delinearsi un vero e proprio fittone principale. 

Le foglie sono di medio-grosse dimensioni, tendenzialmente ovali, con vistose venature e, se accartocciate, emanano un leggero odore. Esse sono unite al ramo tramite un cortissimo picciolo ed in estate, od in un clima perennemente caldo, sono di color verde chiaro; eggià, perché quando le temperature si abbassano (pur rimanendo ben al di sopra degli 0° C o 32° F) esse si tingono di tonalità che vanno dalle molte sfumature del rosso, sino al viola-brunastro.
Questa condizione è probabilmente una strategia difensiva contro il freddo e, di per sé, è fisiologica; tuttavia è pur sempre un sintomo di stress, che ai tropici non si verifica.
Se le temperature fossero ancora più basse si potrebbe aver una parziale perdita delle foglie e la pianta si comporterebbe come semi-decidua. Nel complesso la pianta del Guava regge la defogliazione ben meglio di molte altre piante tropicali sempreverdi (ad es. Mango).

I fiori sbocciano da gemme situate all'ascella fogliare della nuova vegetazione, sono singoli (mai riuniti in infiorescenze), bianchi, dal diametro di circa 2,5 cm (1 in), con 4-5 petali che cadono prematuramente rispetto agli altri organi del fiore. Essi emanano un leggero (talvolta quasi impercettibile) profumo, sono ermafroditi e, come tipico delle Myrtaceae, hanno numerosissimi stami (fino a 250), che puntano in ogni direzione, ognuno formato da un filamento ed un'antera color giallo tenue che produce il polline. Il fiore è ricettivo per circa 36/48 h.


Psidium guajava è generalmente una specie autofetile, quindi nella maggior parte dei casi avrete una fruttificazione soddisfacente pur avendo un'unica pianta; ciononostante l'impollinazione incrociata tra più piante ad opera delle Api aumenta la percentuale di allegagione.

Come appena detto, i boccioli fiorali vengono prodotti su ogni nuovo getto; di conseguenza in zone tropicali umide, in cui non vi sia un sostanziale arresto vegetativo, la fioritura può avvenire in tutti i mesi dell'anno.
Laddove vi sia una stagione fredda (o secca), la fioritura è concentrata nel semestre più caldo. Nelle zone più miti d'Italia la pianta del Guava re-inizia a vegetare tra Aprile e Maggio, in funzione del clima e dell'esposizione, e si ha la prima (e più abbondante) fioritura in maniera scalare tra Giugno e Luglio. La lunga estate Mediterranea permette una seconda fioritura nel periodo autunnale, tuttavia i frutti derivanti da quest'ultima fioritura non avranno vita facile, dato che dovranno maturare in una stagione a loro ben poco congeniale; infatti solo pochi giungeranno a maturazione ed anche quelli che matureranno non avranno la dolcezza ed il sapore dei frutti ottenuti dalla prima fioritura e cresciuti sotto il Sole estivo.
Quindi, a grosse linee, la fioritura avviene in un periodo compreso tra Maggio e Novembre, ciò non toglie che nelle zone più miti del Meridione, in annate particolarmente calde, qualche fiore isolato possa sbocciare anche all'infuori della finestra temporale appena menzionata.

Un'ultima cosa, la fioritura del Guava non è mai troppo abbondante, sia perché i fiori non sono molti, sia perché non si aprono tutti contemporaneamente, quindi non troverete mai una pianta stracolma di fiori, come invece potreste osservare nel Pruno da Fiore o nel Falso Gelsomino.

I frutti possono esser rotondi, ovali od a forma di Pera e possono pesare sino ad un massimo di 500 gr (1,1 Lb). Essi sono avvolti da una spessa buccia che, nei frutti immaturi, è rigida e verde chiaro, mentre a maturazione avvenuta si ammorbidisce virando a color giallo-arancione, indipendentemente dal fatto che sia una Guava a polpa bianca o rosa. I semi sono duri, gialli ed a forma di rene.
Piccola curiosità, i sepali del fiore non cadono in seguito all'impollinazione, ma permangono anche nel frutto maturo.

Nel clima ideale ci vogliono dai 3 ai 5 mesi per passare dal fiore al frutto maturo, ma in Italia ci potrebbero voler anche 6 mesi, dato che i "fiori di Luglio" avranno solo un paio di mesi, prima dell'arrivo del pur mite autunno meridionale.
Nel complesso in Italia la raccolta delle Guave è autunno-invernale (tra inizio Ottobre e Dicembre), sebbene per i frutti tropicali coltivati all'infuori dei tropici non sia mai facile stabilire l'esatto periodo di maturazione, dato che può variare considerevolmente anche con piccole fluttuazioni termiche.

Bocciolo Fiorale Guava

Pre-fioritura Psidium guajava
Apertura Fiore Guayaba

Fiore Aperto Psidium guajava

Come Crescere la Pianta del Guava ? - Coltivazione, Esposizione, Clima e Potature

Psidium guajava è una specie rustica ed a crescita rapida, tanto che in molte zone tropicali è considerata una pianta infestante. Essa può infatti crescere dai Tropici sino alle zone Temperate Calde, in luoghi umidi o semi-desertici, formare una fitta boscaglia o crescere come esemplari isolati.

In Italia, tuttavia, non si può di certo considerare una specie invasiva, dato che la sua limitata resistenza al freddo ne limita fortemente la diffusione, non permettendole di competere con le altre specie.

Ma quindi qual è la resistenza al freddo della Guaiava ?

Diciamo che, per non aver alcun rischio, sarebbe meglio coltivare questa specie in aree esenti da gelo ("Frost Free Zones"); inoltre la tolleranza al freddo non dipende solo dalla temperatura minima raggiunta, ma anche dalla sua durata, frequenza, nonché dall'umidità e dalle temperature massime. Detto questo è ragionevole pensare che una pianta di Guava acclimatata al freddo possa resistere sino a temperature minime di circa -3° C (26.6° F), pur perdendo qualche foglia. In realtà già con minime inferiori ai 10° (50°) si ha l'arrossimento delle foglie, ma sino a 0° C (32° F) non vi è cospicua perdita delle foglie.
Non escludo che una pianta adulta ed in salute possa sopravvivere ad un breve (ed isolato) picco di gelo a -5° C (23° F), ma a queste temperature la defogliazione sarà totale, i danni da freddo ingenti e la pianta potrebbe ripartire, in primavera, solo dalle branche principali o dal tronco.
In Italia se ne può tentare la coltivazione all'aperto nelle zone costiere di Sicilia, Calabria e nei luoghi più riparati della Campania (es. Costiera Amalfitana), della Liguria (es. Riviera di Ponente) e della Puglia (es. Salento). Poi, come esperimento od utilizzando qualche accorgimento, ci si può spingere anche in zone più fredde, ma di certo non crescerà mai nella Pianura Padana, a meno di non coltivare la pianta in vaso e ripararla in una serra calda durante l'inverno.

P. guajava è una pianta abbastanza eliofila e gradisce un'esposizione in pieno Sole, in quanto all'ombra fiorisce poco/nulla e la vegetazione cresce esile e stentata, con la chioma allungata alla ricerca della luce. In zone particolarmente torride potrebbero giovare un paio d'ore di ombra al giorno, ma nel complesso è meglio prediligere esposizione in cui vi siano almeno 6 ore di luce diretta al giorno.

Giovane Tronco Psidium guajavaLa pianta del Guava è adattabile in quanto a terreno, potendo crescere su un'ampia gamma di suoli, da quelli argillosi, sino a quelli sabbiosi. Un terreno a pH compreso tra 5 e 7 (acido-neutro) è ideale, ma riesce a svilupparsi anche in quelli alcalini (fino a pH 8).
Foglie GuajaboNon è particolarmente importante che il terreno sia profondo, dato che la maggior parte dell'apparato radicale assorbente sta nei primi 30 cm (1.5 in) di suolo; inoltre, pur preferendo i terreni drenanti, tollera i ristagni idrici meglio rispetto alla maggior parte delle piante da frutto ed in natura può sopravvivere anche in piane alluvionali occasionalmente sommerse dall'acqua.
Un terreno fertile e ricco di sostanza organica favorirà la crescita e la produzione di frutti. In un suolo povero di nutrienti converrà concimare frequentemente ed apportare materia organica, ma anche in un terreno mediamente fertile le piante si avvantaggeranno di una buona concimazione che fornisca i tre macro-elementi (Azoto, Fosforo e Potassio) ed i micro-elementi, tra cui è molto importante lo Zinco; a questo scopo può esser utile utilizzare concimi per agrumi, ricchi di Zn, poiché anche queste piante ne soffrono la carenza.

In letteratura il Guava è ritenuto un albero resistente alla siccità ed in effetti lo è, ma questo va a discapito della fruttificazione. Per aver una fioritura (e fruttificazione) soddisfacente questa pianta richiede almeno 1000 mm (40 in) di pioggia all'anno, senza lunghi periodi di totale siccità.
In Italia una pianta adulta ed affrancata vivrebbe anche senza irrigazioni, tuttavia se il fabbisogno idrico non fosse soddisfatto si avrebbe una prematura caduta dei frutticini ed una scarsa fioritura.


Piante coltivate in piena terra nel zone aride del Sud Italia dovrebbero esser annaffiate (in estate) almeno una volta a settimana per primi anni e, successivamente, 2-3 volte al mese.
Nelle condizioni di carenza idrica che si possono verificare in Italia, probabilmente una pianta adulta di Guava non morirebbe, ma potrebbe soffrire ed arrestare la crescita; ovviamente se fosse coltivata in vaso sarebbe ben più avida di acqua e, se esposta tutto il giorno al Sole, dovrebbe esser bagnata quasi quotidianamente.

Frutticino Guava TondoQuesto arbusto ha una crescita piuttosto veloce e vigorosa ed una buona potatura è necessaria per dare una forma alla pianta, ma anche per indurre l'emissione di nuova vegetazione e, dunque, di fiori. Nelle zone in cui vi sia una stasi vegetativa, come in Italia, il periodo migliore per la potatura potrebbe esser il finir dell'inverno, prima del risveglio vegetativo, ma dopo che sia passato il freddo più intenso. Potare una pianta di Guayaba è piuttosto semplice, basta rimuovere i rami che si intrecciano o mal posizionati, quelli più interni che rimarrebbero ombreggiati ed accorciare i rami eccessivamente penduli.
La specie tollera potature anche significative ed inoltre sarà semplice non far danni, dato che non vi sono gemme a fiore od a legno ed i fiori vengono prodotti sulla nuova vegetazione, spuntata dai rami di uno o più anni.

In Italia non son necessari trattamenti chimici e la specie si mostra resistente alle principali malattie fungine. Piante debilitate possono esser attaccate dalla Cocciniglia, ma di solito si riprendono senza grossi danni.

Frutticini Guava "Pera"


Frutti Immaturi Guava

Come Riprodurre la Guayaba Partendo da Seme ?

La quasi totalità delle piante vendute in Italia non sono cloni selezionati, ma semplicemente semenzali. La propagazione per semina è la più utilizzata a livello amatoriale, anche perché veder crescere (e fruttificare) una piantina nata da seme è sempre un'esperienza stupenda.
I semi rimangono vitali per mesi, ma sarebbe meglio prenderli freschi. C'è chi suggerisce di farli bollire per 5 minuti per velocizzare il germogliamento, ma io consiglio di immergerli semplicemente in acqua a temperatura ambiente per 24 h.
Il miglior periodo per seminare il Guava in Italia è da metà Maggio in poi, dato che le temperature iniziano già ad esser "tropicali", ma si avranno ancora 3-4 mesi buoni per la crescita della piantina.
I semi vanno interrati in vaso ad una profondità di qualche centimetro e, nelle condizioni ideali, germoglieranno nel giro di 2-3 settimane. Per le primi fasi di vita è consigliabile mettere il vaso a mezz'ombra e mantenere umido il terriccio.

Psidium guajava ad Inizio EstateTempo fa comprai su Ebay dei semi di P. cattleyanum, ma non appena la piantina crebbe mi accorsi che in realtà erano di P. guajava. Purtroppo queste due specie vengono spesso confuse e vendute l'una per l'altra. Il trucco per capire se la piantina che vi è nata è il "classico" Guava è osservare il germoglio in crescita; quello del P. guajava (e solo lui) ha vistosi spigoli, poiché possiede un'inconfondibile sezione quadrata.

Psidium guajava a Fine EstateLe piantine crescono veramente veloci sin da subito e già dopo 2, 3 o al massimo 4 anni avrete la prima fioritura, con possibile fruttificazione. Purtroppo, come spesso accade nelle specie a crescita rapida, l'albero del Guava è poco longevo e vive sino ad un'età di 30-40 anni. Il picco di fruttificazione si ha intorno ai 15 anni ma, dopo tale età, inizia un netto ed inesorabile declino produttivo.
Quanto appena detto vale nel suo habitat naturale; può essere che in un clima più freddo, in cui per diversi mesi all'anno non ci sono temperature adatte alla crescita, possa vivere qualche anno in più ed aver uno sviluppo più contenuto.

Nelle foto qua di lato potrete notare la crescita estiva di una piantina di Guava. La prima foto è fatta ad inizio Giugno, la seconda intorno ad inizio Settembre, i 3 mesi in cui in Italia ci sono le miglior condizioni di crescita per questa specie.

Ovviamente la moltiplicazione per semina non garantisce che la pianta figlia abbia le stesse qualità della pianta madre. Se si vuol riprodurre una varietà selezionata si dovrà necessariamente passare dalla propagazione vegetativa.
I metodi più comuni di riproduzione asessuata sono l'innesto (usando come portainnesto dei semenzali), la margotta e la talea. Questi due ultimi metodi sono preferibili nelle zone più fredde, poiché se il gelo facesse morir la parte aerea, dalle radici potrebbero spuntare dei polloni, anch'essi della varietà pregiata (mentre nell'innesto sarebbero dei semenzali).

Una pianta (sub)tropicale bella, facile da coltivare e che produce ottimi frutti. Se avete un angolo libero del vostro giardino e vivete nel clima giusto, fateci un pensierino, sicuramente con poche cure avrete grandi soddisfazioni; tuttavia vorrei stimolare anche coloro che abitano nel Centro-Nord Italia a coltivare il Guava in vaso, riparandolo durante l'inverno. Ovviamente avrete vita più difficile, ma son sicuro che qualche accortezza riuscirete ad ottenere una bella gratificazione.

Frutti Maturi Psidium guajava

Fruttificazione Guava

Tronco Esemplare Adulto Psidium guajava

2 commenti:

  1. Bellissimo e esaustivo articolo. Sto provando a coltivare una guava nel Salento, 10 km dal mare, pianta di 3 anni Può aiutare d'inverno nei primi anni a coprirla col tessuto non tessuno? L'inverno scorso lo ha passato cosi in vaso, in una posizione molto riparata. Quest'anno lo messo a terra, ma vorrei coprirlo nuovamente, anche perché piu esposto al vento.

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    1. Grazie.

      Il tnt non deve essere a contatto con le foglie, aiuta, ma di giorno se fa caldo (soprattutto con il Sole invernale del Salento) conviene scoprirla, altrimenti potrebbe ricominciare a vegetare, esponendola a danni in caso di ritorno di freddo.

      In linea di massima credo che nel Salento si possa acclimatare, magari fai una struttura protettiva e copri solo se le previsioni danno temperature sotto gli 0°C e poi riapri una volta passata l'ondata di freddo.

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