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venerdì 2 agosto 2019

Come Crescere il Cappero (Capparis spinosa) - Coltivazione e Cure

I Capperi sono un alimento tipico della cucina mediterranea e vengono utilizzati da millenni per aromatizzare piatti a base di carne (es. vitello tonnato), di pesce, ma anche pasta e pizza.

Ma qual è la pianta che produce i Capperi ? Dove Può Esser Coltivata in Italia ?

Capparis spinosa

Origine e Diffusione :

Il Cappero (Capparis spinosa) è nativo del bacino Mediterraneo ed comune nel Nord Africa (dal Marocco, sino all'Egitto), in Spagna (es. nella provincia di Almeria), in Francia (Costa Azzurra e Provenza) e dalla Croazia fin giù alla Grecia.
La pianta dei Capperi cresce bene nei climi mediterranei, è quindi ben coltivabile anche nel Sud della California, nella parte meridionale del Sud Africa, lungo le rive del Mar Nero e nel Sud dell'Australia.

In Italia il Cappero è diffuso in tutto il Mezzogiorno, in particolar modo in Sicilia (come i noti "Capperi di Pantelleria"). Su terreni rocciosi e calcarei diventa una pianta spontanea, se non quasi infestante, crescendo su muri diroccati o nei dirupi.  Non a caso nella splendida Matera, ricca di vecchie mura, rocce calcaree ed anfratti naturali, si ritrovano piante di Cappero che crescono un po' ovunque. 


Cosa Si Mangia della Pianta del Cappero ?

Quelli che tutti noi chiamiamo Capperi sono in realtà i boccioli dei fiori, raccolti prima che si aprano, trattati con sale e messi in salamoia (acqua e sale) od in Aceto.
Tuttavia anche i frutti, più grandi e dal sapore meno forte, sono commestibili e vengono normalmente conservati sottolio. Per distinguerlo dal "vero" Cappero il frutto viene chiamato Capperone o Cucuncio.
Infine anche le foglie, se sbollentate, possono esser consumate in insalata.

I Capperi, anche in funzione del clima, vengono raccolti in maniera scalare (ogni 10 giorni circa) dalla tarda primavera, sino ad inizio autunno. Tanto più i boccioli sono piccoli, tanto più risulteranno pregiati e richiesti dal mercato.

Boccioli di Fiore Capparis spinosa

Frutti di Capparis spinosa (Capperoni)

Come Riconoscere la Pianta del Cappero ? - Botanica e Fisiologia

Capparis spinosa è una specie appartenente alle Brassicaceae (sin. Cruciferae), una famiglia che conta innumerevole specie (tra cui anche il Ravanello) sparse in tutti i climi e continenti del mondo, ma con una maggior concentrazione a livello del Bacino Mediterraneo.

Il Cappero è una pianta dal tipico portamento prostrato, in quanto gli esili rami, di norma non più lunghi di 1 metro (3,3 ft) e solo parzialmente lignificati, sono ricadenti e crescono eretti unicamente durante il primo stadio vegetativo.
Se cresciuto in zone pianeggianti, e non su muretti in cui i rami possano "cadere" per gravità, il portamento diventa tappezzante. 

Le foglie sono alterne, color verde scuro, tondeggianti o leggermente cuoriformi, hanno una consistenza piuttosto carnosa e sono tendenzialmente glabre, con margine non seghettato. Come suggerisce l'epiteto "spinosa", i Capperi posseggono un paio di spine situate alla base del picciolo fogliare che, in alcune varietà, cadono precocemente.

Fioritura Pianta CapperoI fiori vengono prodotti sui nuovi getti (rami dell'anno), sono splendidi e dall'alto valore ornamentale; essi sono solitari, sbocciano da gemme presenti all'ascella fogliare ed hanno un peduncolo allungato, che rende loro molto vistosi.
Il fiore del cappero è medio-grosso, con un diametro di circa 6 cm (2 in), possiede 4 sepali verdi ed altrettanti petali bianchi, un singolo pistillo (parte femminile) centrale, circondato da numerosi stami (parte maschile) dall'apice (antera) color rosa-violaceo. Questo fiore può vagamente ricordare quello di alcune Mirtaceae (es. Guava). La fioritura risulta abbondante ed appariscente, protraendosi indicativamente da Maggio sino a Settembre inoltrato, o persino in ottobre nei climi più miti.

I frutti, noti anche come Cocunci o Cucunci, sono delle capsule oblunghe sorrette da un lungo peduncolo. Questi frutti carnosi son di color verde brillante (esternamente), mentre la polpa interna è rosacea con molti semi di piccole dimensioni. A maturità si fessurano longitudinalmente, permettendo agli uccelli di disperdere i semini, facendo crescere nuove piante nei punti più impensabili. 

L'apparato radicale cresce in profondità, accontentandosi anche della poca terra presente tra le  anguste fessure scavate tra le rocce.

La chioma è formata da diversi rami ed è sempreverde laddove non vi sia gelo o freddo intenso, mentre altrove perde le foglie inverno, ricacciando poi in primavera (dai rami non secchi o dalle radici).

Fiore Capparis spinosa

Come Coltivare il Cappero ? - Clima, Esposizione, Potature e Propagazione

Nelle zone vocate alla sua coltivazione il Cappero si dimostra una pianta rupestre assai rustica, che cresce indisturbata e senza particolari cure.

Sebbene Capparis spinosa sia una specie Mediterranea ed, in generale, adatta a crescere in climi caldi ed aridi, si può coltivare con successo anche in alcune aree del Nord Italia
Il Cappero, pur perdendo le foglie, può sopportare il gelo sino ad una temperatura di circa -10° C (14 ° F), soprattutto se in condizioni di bassa umidità atmosferica.
Se il gelo fosse intenso, oltre alla caduta delle foglie, potrebbero seccare anche i rami, tuttavia il ceppo resisterebbe al freddo (entro i limiti sopra citati) ed in primavera riformerebbe l'intera chioma.
Le alte temperature, invece, non sono affatto un problema e non si evidenziano danni da caldo neppure quando il termometro supera i 40° C (104° F); ciò nonostante se tale condizione perdurasse a lungo si potrebbe aver una parziale stasi vegetativa, con momentanea riduzione del numero di fiori.

Il posto ideale per piantare la Pianta dei Capperi è sul bordo dei muretti a secco esposti a Sud; in tal modo la nuova vegetazione potrà ricadere lungo il muretto ed esser colpita direttamente dai raggi solari.
Questo arbusto è spiccatamente eliofilo ed un'esposizione in pieno Sole sarà necessaria per uno sviluppo ottimale.
In climi con estati molto soleggiate se ne può tentare la coltivazione anche a mezz'ombra (con almeno 4-5 ore di Sole diretto), ma ciò determinerà la produzione di un minor numero di boccioli fiorali e, quindi, di Capperi.

C. spinosa è una pianta aromatica praticamente xerofila, con un esiguo fabbisogno idrico ed in grado di tollerare lunghi periodi di siccità durante l'estate
Il Cappero si sviluppa senza irrigazioni anche in zone in cui vi siano solo 350 mm di pioggia all'anno, che per intenderci sono meno della metà di quelli che cadono in una città come Messina.
In Italia non è necessario innaffiare, neppure nelle zone più aride, dato che la specie prospera persino in luoghi del Nord Africa quasi a confine con il deserto del Sahara.

Il terreno ideale è calcareo, a pH leggermente basico; ma ne ho visti di ben sviluppati anche in terreni piuttosto acidi ed umiferi, come quelli tipici del Lago Maggiore (alcune foto dell'articolo son fatte proprio lì).
Insomma, il tipo di suolo non è un problema, va bene sia povero che ricco di sostanza organica, l'importante è che sia drenante.
Le concimazioni non sono indispensabili; basta guardare quanti boccioli fiorali hanno i Capperi che crescono arroccati su dirupi inaccessibili, per capire che non hanno di certo bisogno dell'uomo per fruttificare.

La potatura può essere anche drastica ed, in zone in cui vi è stato forte gelo, si può eliminare gran parte della parte aerea, lasciando rametti basali della lunghezza di una spanna.

Il Cappero si riproduce per talea, prelevando rami di un paio d'anni oppure si moltiplica per semina, ricordandosi che i semi hanno buona possibilità di germinare solo se appena colti dai frutti maturi e la percentuale di insuccesso aumenta con semi essiccati e dormienti; comunque sia il consiglio è di re-idratarli lasciando loro almeno 1 giorno in acqua tiepida (od a temperatura ambiente se è estate).

Capparis spinosa selvatico

Cappero sui Muri di Matera

Nuova Vegetazione Pianta dei Capperi

2 commenti:

  1. Bellissimo articolo!

    Da noi a Lugo di Romagna, i capperi crescono sulle mura diroccate della Rocca Estense che ospita il palazzo del Comune: vengono raccolti saltuariamente, conservati e donati agli ospiti del Comune come "prodotto locale" ^_^

    http://www.comune.lugo.ra.it/Citta-e-territorio/Arte-e-Cultura/Rocca-Estense/Capperi-della-Rocca

    Luca P.

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    1. Grazie :) !! In effetti credo che la maggior parte dei Capperi non venga utilizzata dall'uomo. In alcune parti d'Italia ce ne sono a centinaia, in posti irraggiungibile per i non volatili !

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