L'Eucalipto viene spesso associato al Koala (Phascolarctos cinereus), dato che quest'ultimo si nutre esclusivamente delle sue foglie. Tuttavia la parola generica Eucalipto si riferisce ad una qualsiasi delle molte specie appartenenti al genere Eucalyptus, che sono parte integrante della flora Australiana.
Il genere Eucalipto - Diffusione, Storia e Curiosià :
Sebbene le specie abbiano differenze sostanziali, sia per quanto riguarda l'habitat di crescita sia per aspetto e sviluppo, molti sono i tratti distintivi comuni a più o meno tutti gli Eucalipti.
Gli Eucalipti, nonostante fossero stati visti dai primi esploratori Europei, non fecero parte di collezioni botaniche sino al 1770 e la prima descrizione del genere fu fatta solo nel 1789 ad opera del naturalista francese Charles Louis L'Héritier de Brutelle.
Il nome del genere deriva dalla fusione di due parole : "eu" e "calyptos", che in Greco antico significano rispettivamente "Ben" e "Coperto", un chiaro riferimento all'opercolo che protegge i fiori dell'Eucalipto prima che sboccino.
Oggigiorno gli Eucalipti sono piantati (sia a livello ornamentale che produttivo) in tutti i continenti del mondo e l'unico fattore che ne influenza realmente la diffusione è il freddo, sebbene esistano, come vedremo in seguito, specie molto resistenti.
Diverse specie hanno trovato nel bacino Mediterraneo l' habitat ideale per la loro crescita e sono oggi quasi naturalizzate in diverse aree del Centro-Sud Italia.
Botanica, Fisiologia e Differenze tra le Specie :
Tutti gli Eucalipti sono piante sempreverdi, solitamente alte ed a singolo tronco, sebbene esistano anche specie arbustive ed a sviluppo più limitato. Giusto per dare dei numeri, l'Eucalyptus regnans, nativo della Tasmania, è l'Angiosperma più alta mondo e può tranquillamente raggiungere un'altezza di oltre 90 metri (295 ft), mentre l'Eucalyptus preissiana ha uno sviluppo compatto e, anche da adulta, può rimanere sotto i 3 metri (10 ft). La maggior parte delle specie sono comunque alberi di media-alta grandezza e, solitamente, crescono tra i 20 ed i 40 metri (65-131 ft).
I tronchi dell'Eucalipto si possono essenzialmente dividere in due categorie, i tronchi "lisci" ed i tronchi "rugosi". Ogni anno lo strato più esterno della corteccia muore, con la differenza che, nel primo caso, si stacca in scaglie più o meno grosse, lasciando scoperta la "parte viva" del legno, mentre nel secondo caso secca, rimane attaccato e si accumula. Tra le specie a tronco liscio non si può non menzionare l'Eucalipto Arcobaleno (Eucalyptus deglupta), l'unica specie del genere a crescere nella foresta pluviale ed ad avere un tronco multicolore (verde, arancione, rosso, viola); mentre per la seconda categoria potremmo citare l'Eucalyptus quadrangulata.
Il portamento è generalmente slanciato ed assurgente; tuttavia i rami vecchi di molte specie possono avere un portamento pendulo, di notevole impatto visivo.
Le cellule della corteccia di alcune specie (es. E. globulus) sono in grado di svolgere la fotosintesi; questa caratteristica conferisce alla pianta una maggior probabilità di sopravvivere in ambienti inadatti e di recuperare anche qualora l'intera chioma fosse stata distrutta da un incendio.
Praticamente tutte le specie di Eucalipto non perdono le foglie, tuttavia rare specie subtropicali possono aver un comportamento semi-deciduo, perdendo parte delle foglie alla fine della stagione secca.
Le foglie sono generalmente alternate ed hanno una forma lanceolata, non mancano però specie con foglie tondeggianti (es. E. gunnii). Una peculiarità delle foglie di Eucalipto è la presenza di ghiandole sulla loro superficie, che producono un secreto oleoso. E' importante sottolineare che, ancor più che in altre piante, le foglie di molte specie di Eucalipto possono variare considerevolmente tra la fase giovanile e quella adulta.
Il colore delle foglie varia a seconda della specie, dal verde intenso sino al bluastro.
Il fiore, come tipico delle Mirtacee, è formato da numerosissimi stami, i quali sono solitamente bianchi od al più "crema", sebbene esistano specie a stami rosa o rossi (es. Eucalyptus leucoxylon). Come detto in precedenza il fiore è racchiuso da un opercolo, una struttura in realtà formata dalla fusione di petali e sepali; quando il fiore sboccia questa sorta di capsula viene aperta e cade, di conseguenza i fiori di Eucalipto risultano privi di petali e sepali.
In Italia il periodo di fioritura varia considerevolmente, sia in base al clima, sia in base alla varietà di Eucalipto; tuttavia essa avviene prevalentemente nel semestre più caldo, da Maggio ad Ottobre.
I frutti sono delle capsule legnose a forma conica. Una volta raggiunta la maturità hanno delle valvole terminali tramite cui fuoriescono i semi.
L'apparato radicale, in generale, è piuttosto massiccio ed esteso, tuttavia risulta più superficiale di quanto si possa pensare per alberi di queste dimensioni. Inoltre le loro radici sono relativamente delicate, motivo per cui i trapianti di piante adulte sono altamente sconsigliati, dato che il danneggiamento dell'apparato radicale comprometterebbe il futuro attecchimento.
Le 10 Specie di Eucalipto più Particolari od Adatte al Clima dell'Italia :
6) Eucalyptus deglupta : Noto come Rainbow Gum, è una specie tropicale sensibile al freddo e non adatto al clima italiano. Nativo della Papa Nuova Guinea e delle Filippine, è un albero imponente, che può superare i 70 metri (230 ft) di altezza ed è dotato di un grosso tronco multi-colore, davvero atipico ed ornamentale.
Come Coltivare l'Eucalipto ? - Clima, Esposizione, Terreno e Crescita e Riproduzione
Come avrete ben capito non ha senso parlare genericamente di "coltivazione dell'eucalipto" , dato che si tratta di un gruppo eterogeneo, tuttavia molte caratteristiche sono comuni alla maggior parte (non tutti) degli eucalipti e qui farò riferimento a quelle.
Iniziamo dalla resistenza al freddo; come avrete letto sopra esistono specie che in natura prosperano in zone più vicine all'equatore e che vogliono un clima caldo tutto l'anno ed esente da gelo (E. deglupta), mentre all'opposto abbiamo alcune specie che possono resistere senza danni a temperature comprese tra -15° C e -20° C (5° F/-4° F), come ad esempio Eucalyptus pauciflora ssp debeuzevillei o Eucalyptus archeri. In mezzo a questi due estremi si collocano la stragrande maggioranza degli Eucalipti, che preferiscono ambienti miti e tollerano gelate, ma iniziano a subire danni se le temperature rimangono inferiori ai -10° C (14° F) per lunghi periodi.
In linea di massima il clima mediterraneo, come tipico della maggior parte d'Italia, è perfetto per la coltivazione di buona parte degli Eucalipti, ma anche chi volesse coltivarlo in una fredda vallata Alpina, scegliendo la giusta specie potrebbe ottenere ottimi risultati.
Gli eucalipti sono piante eliofile e devono dunque esser coltivati in zone quanto più possibile assolate, tuttavia non mancano poche specie più tolleranti all'ombra, come l'Eucalyptus neglecta; detto questo nessuna specie può svilupparsi bene in ombra totale.
Queste piante non sono particolarmente esigenti in quanto a terreno e possono crescere bene anche su suoli poveri e sassosi, purché drenanti. Molte specie di Eucalipto sono adattate a vivere in aree in cui vi sia una stagione secca, hanno quindi un'ottima resistenza alla siccità ed una volta acclimatati possono vivere senza irrigazioni, anche nelle zone più aride della macchia mediterranea. Tra le molte specie adatte ai climi secchi ricordiamo E. cinerea, E. aggregata, E. gunni, E. nicholii, E. globulus e E. cosmophylla; questi ultimi due sono anche piuttosto tolleranti alla salsedine nell'aria.
In linea di massima gli Eucalipti, nei climi Mediterranei, non hanno bisogno di essere bagnati.
Ovviamente in piena terra gli Eucalipti non devono esser concimati e prosperano anche in suoli che risultano carenti di nutrienti per molte altre piante. Anche in assenza di concimazioni queste piante hanno una crescita vigorosa ed estremamente veloce, dato che in un anno possono produrre nuovi getti che superano i 2 metri (6.6 ft).
Gli Eucalipti rispondono bene alla potatura, la quale tuttavia non è indispensabile. Nei giovani esemplari può esser utile rimuovere i rami bassi, affinché il tronco cresca dritto e libero da rami basali. Nelle piante adulte l'unico scopo della potatura è quella di contenere le dimensioni, tuttavia lo sviluppo di queste piante è armonico ed elegante; un'eccessiva potatura tende a farli diventare sgraziati ed a far sviluppare un maggior numero di "giovani" foglie, quindi tendenzialmente tondeggianti. In altre parole il consiglio è, scegliete una specie di Eucalipto adatta al vostro giardino, piuttosto che comprare un "gigante" e capitozzare ogni anno. Alcune (poche) specie, come E. coccifera, E. vernicosa ed E. archeri, son persino adatte per la creazioni di siepi alte.
In ultimo considerate che gli Eucalipti hanno un legno poco resistente ed i rami si spezzano facilmente; di conseguenza in zone soggette a copiose nevicate, converrà adottare una potatura che riduca il volume della chioma e minimizzi il numero di rami paralleli al suolo.
In linea di massima gli Eucalipti non amano esser coltivati in vaso, condizione che ne limita lo sviluppo e, nella maggior parte dei casi, porta la pianta a deperimento. Se proprio foste costretti alla coltivazione in vaso converrà scegliere una varietà dwarf (nana) od una specie a crescita lenta, oltre ad usare vasi particolarmente capienti.
La maggior parte delle specie sono piante assai longeve e non è raro trovare esemplari pluricentenari ed alcune piante possono superare i 700 anno di età.
Come abbiamo visto, l'Eucalipto è una pianta a crescita rapida, anche nella fase giovanile. Per questo motivo, anche in ambito vivaistico in cui si vogliono piante grandi in poco tempo, la propagazione più diffusa è tramite semina. Ricordatevi che i semi delle specie più resistenti al gelo devono "sentire" il freddo invernale per poter germogliare, converrà quindi seminare in autunno, lasciando il vaso all'aperto durante l'inverno. Ovviamente, passando dal seme, non si può riprodurre l'esatto clone; per moltiplicare varietà selezionate si possono fare talee, prelevando legno giovane (un anno) e rimovendo le foglie basali. Purtroppo gli Eucalipti non radicano bene e per aver una buona probabilità di successo sarà necessario usare ormoni radicanti.
Anche nel parco delle Valli, riserva naturale, si trovano bellissimi esemplari, qui https://parcodellevalli.blogspot.com/2018/08/eucalipto.html la scheda.
RispondiEliminaInteressante :) !!
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