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domenica 5 maggio 2019

Butia capitata, una Palma dai Frutti Commestibili - Coltivazione e Clima

Se abitate in un luogo non troppo mite e cercate una palma a foglia pennata (a "lisca di pesce") che possa crescere nel vostro clima, la Butia capitata (sin. Cocos capitata) potrebbe far al caso vostro, dato che, insieme alla Palma del Cile, è tra le palme più resistenti al freddo di questa categoria.

La B. capitata è ormai da tempo piantata a scopo ornamentale nei luoghi miti, ma il suo areale di coltivazione potrebbe esser ben più esteso di quel che si creda. In questo articolo vorrei fornire qualche utile informazione su come e dove coltivare la Butia capitata.

Esemplari adulti Butia capitata

Origine e Distribuzione delle Palme Butia :

Il genere Butia, appartenente alla famiglia delle Arecaceae (sin. Palmaceae), è originario del Sud America e conta circa una ventina di specie e molte di esse producono frutti commestibili, dai quali si può ricavare una sorta di vino.

Tutte le specie del genere Butia posseggono foglie pennate e tronco largo, ma differiscono più o meno marcatamente per dimensione e rusticità : le specie Butia campicola e Butia microspadixe si possono considerare palme nane, poiché non superano il metro (3.3 ft) di altezza e gran parte del loro tronco ha sviluppo sotterraneo; Butia yatay è invece la specie più alta, potendo superare i 12 metri (29 ft). Le altre specie di Butia raggiungono dimensioni intermedie tra questi due estremi.

Foglie Jelly PalmButia capitata Butia odorata sono due specie native delle zone a confine tra Sud Brasile, Nord Argentina ed Uruguay e sono le specie più resistenti al freddo, nonché le più comuni nei climi temperati, dove vengono cresciute per lo più a scopo ornamentale.

Il genere Butia è filogeneticamente vicino a quello Syagrus, tanto da rendere possibile l'incrocio tra le specie dei due generi. Esiste infatti l'ibrido Butyagrus nabonnandii, ottenuto dall'incrocio tra Butia capitata e Syagrus romanzoffiana, che unisce resistenza al freddo (tipica della B. capitata) e velocità di crescita (tipica della S. romanzoffiana). Come la maggior parte degli ibridi, Butyagrus nabonnandii è sterile e si può riprodurre solo con accurate tecniche di impollinazione incrociata, usando il polline della Syagrus ed i fiori femminili di Butia, avendo cura di rimuovere quelli maschili.

Gli ibridi Butia/Syagrus sono la soluzione migliore per chi, pur vivendo in un clima freddo, volesse a tutti i costi una palma che assomigli alla Palma da Cocco (Cocos nucifera).


Com'è Fatta la Butia capitata ? - Botanica e Fisiologia

C'è abbastanza confusione riguardo a due specie, le quali hanno piccole differenze e vengono spesso scambiate (e vendute) l'una per l'altra. Sto parlando della Butia capitata e della Butia odorata; quest'ultima, secondo alcuni, non sarebbe altro che una variante della prima, ovvero Butia capitata var. odorata, forse una popolazione isolata di B. capitata che cresce più a Sud, rispetto alla classica.
Entrambe le palme sono conosciute anche con il nome di "Jelly Palm" e, da ora in poi, ne parlerò come fossero un'unica specie, soffermandomi sui molti tratti in comune, piuttosto che sulle piccole differenze.

La B. capitata, nota anche come Palma della Gelatina, è una specie nativa del Sud America, che si sviluppa su un unico fusto, raggiungendo un'altezza di circa 8 metri (26 ft). Il tronco grigio, dal diametro di circa 50 cm (1.6 ft) e può arrivare a tale dimensione ben prima di allungarsi, dando alla Jelly Palm un aspetto piuttosto tozzo, quantomeno nella fase giovanile.

Le foglie, lunghe quasi 2 metri (6.6 ft), sono pennate, color verde-glauco, disposte a spirale, arcuate, e danno l'impressione che si "avvitino"; quest'ultima caratteristica permette di distinguere la B. capitata (e le specie del genere) dalla maggior parte delle altre Palme.

Le infiorescenze emergono dallo spazio tra le foglie, possono sfiorare il metro di lunghezza (3.3 ft) e sono formate da fiori gialli unisessuali, disposti a triade, con un fiore femminile centrale e due fiori maschili laterali. I fiori della B. capitata sono molto visitati da Api ed altri insetti pronubi.
Sebbene i fiori maschili maturino prima di quelli femminili, la fioritura è scalare, con una parziale sovrapposizione temporale tra la maturazione dei due tipi di fiore, così da poter esserci l'impollinazione.

Frutti Immaturi Butia odorataLe pannocchie fiorali possono emergere anche in autunno/inverno, ma in questa stagione la crescita è lenta e non si aprono prima di Marzo/Aprile; inoltre la pianta produce più infiorescenze, ma non sincrone e, solitamente, la fioritura di una inizia quando è quasi finita quella della precedente.
Per questo motivo il periodo di fioritura è prolungato e può durare anche sino ad inizio estate (giugno).

Invaiatura Frutti Jelly PalmLa Butia capitata è autofertile e può fruttificare anche se piantata isolata, tuttavia la prima fioritura non avverrà prima di 10-12 anni dalla semina.

I frutti della Jelly Palm maturano tra fine estate ed autunno, sono color giallo-arancione ed hanno in media le dimensioni di una grossa Noce. In molti ignorano il fatto che i frutti della B. capitata siano commestibili, con una polpa leggermente fibrosa ma ricca di antiossidanti, leggermente acidula, che può ricordare il sapore dell'Albicocca. Dimensione, consistenza e gusto dei frutti può variare notevolmente tra le diverse piante e varietà; una delle migliori in quanto a qualità organolettiche del frutto, nonché a quantità di polpa, sembrerebbe la Butia capitata var. pulposa.

Le radici, come in tutte le palme, sono fascicolate, tendenzialmente superficiali, ma non più espanse della proiezione della chioma al suolo. Nel complesso garantiscono un buon ancoraggio, senza esser più di tanto dannose per tubature o muri.

Fiori di Butia capitata

Come Crescere la Butia capitata ? - Coltivazione, Esposizione, Clima e Propagazione

Questa specie di palma cresce, allo stato selvatico, nelle zone temperate calde del Sud America ed il suo habitat naturale è rappresentato dalle pianure semi-aride, soggette a piogge stagionali (inverno secco ed estate umida). In questi luoghi il suolo è sabbioso, povero e le piante, solitamente di taglia media, crescono ben distanziate e tra di loro vi si sviluppano erbe insolitamente alte.

B. capitataB. odorata hanno un'inaspettata resistenza al freddo e tollerano gelate con temperature nell'ordine di -10° C (14° F) ed, in ambiente secco, potrebbero sopravvivere anche ad isolati picchi di -12° C (10.4° F), magari con lievi danni fogliari.
Jelly Palm non è una specie adatta ad esser coltivata ai tropici e si sviluppa perfettamente nei climi Mediterranei ed, anzi, può essere piantata anche in luoghi ben più freddi. Purtroppo non è molto conosciuta e nei vivai si trova difficilmente (ed a prezzi alti), tuttavia è bene sapere che diversi esemplari crescono da decenni sulle sponde del Lago Maggiore ed ho motivo di credere che possa esser piantata con successo anche in molte zone collinari pedemontane  del Nord Italia (meno umide e più miti della Pianura Padana).
Questa palma, una volta affrancata, è in grado di sopravvivere a lunghi periodi di siccità ed in Italia (da adulta) non richiederà innaffiature; inoltre non soffre neppure con temperature di 40° C (104° F) ed anzi, una calda e lunga estate è ottimale per la maturazione dei frutti.



Come detto in precedenza, la crescita iniziale della Jelly Palm è piuttosto lenta e ci vorranno anni prima che raggiunga la fase adulta. Sebbene resistente alla carenza idrica, un'adeguata irrigazione nella fase giovanile garantirà una maggior velocità di crescita (od anzi, una minor lentezza).

Un po' tutte le palme del genere Butia crescono su terreni poveri di nutrienti, senza preferenze di pH, purché siano ben drenanti; inoltre tollerano una leggera salinità del suolo.
Le concimazioni, di norma, non sono necessarie, anche se nei suoli poveri potrebbero velocizzare leggermente la crescita iniziale.
Nelle zone d'origine il periodo più freddo è anche quello più secco, mentre l'estate è più umida. Per questo motivo un buon drenaggio del terreno è fondamentale per la sopravvivenza invernale ed incrementa molto la resistenza al gelo. Per la piantumazione si consiglia di scavare una bucaalmeno  grande almeno 3-4 volte il volume del vaso in cui è contenuta la pianta e di colmare la differenza con terra ad alta percentuale di sabbia.

La B. capitata gradisce esposizioni in pieno sole, ma anche da questo punto di vista si dimostra adattabile, riuscendosi a sviluppare anche a mezz'ombra e, fiorendo a stento, persino in ombra luminosa.
Palme cresciute in posizioni ombreggiate sviluppano fronde più lunghe rispetto a quelle cresciute in zone soleggiate.

Se si evitano terreni asfittici, che possono causare marciume radicale, la B. capitata è resistente alle malattie e non è attaccata in maniera significativa dai comuni patogeni.
Un po' come in tutte le palme, la potatura non è essenziale e serve solo ad eliminare le vecchie foglie, che potrebbero rimanere attaccate al tronco per lungo tempo, anche se morte. In linea di massima, ricordatevi che una potatura eccessiva (di foglie ancora vive) potrebbe indebolire la vostra palma e ridurne vigore e rusticità.

Dopo tutte queste lodi non potevano non arrivare i difetti, il principale è la difficoltà di riproduzione. La B. capitata si moltiplica essenzialmente per semina, ma purtroppo i semi hanno una scarsa percentuale di germinazione ed il processo è piuttosto lungo e delicato.
Per poter germinare i semi devono essere presi da frutti maturi ed essiccati accuratamente, prima di essere interrati; tuttavia con questo metodo la germinazione può avvenire anche dopo due anni. E' stato suggerito che la rottura (o meglio ancora la rimozione) dell'endocarpo del seme potrebbe facilitare il germogliamento. Insomma serve un periodo secco, alte temperature ed una buona dose di fortuna.

Un'ultima curiosità, la B. capitata, forse anche grazie alla sua crescita lenta, è molto longeva e può raggiungere, e talvolta superare, i 200 anni di età.

Butia capitata a Locarno

Frutti Maturi Butia Odorata
Butia capitata chioma

3 commenti:

  1. Sto cercando la varietà pulposa da parecchio tempo in piccole piante,ma chi la vende purtroppo non lo specifica, sai per caso dove possa trovarla? Grazie.

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    1. Purtroppo no. Forse all'estero...se la trovi scrivi qua dove, così da essere d'aiuto per qualcun altro.

      Ciao.

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    2. salve io ho la pianta in giardino....se volete del frutto faccio aoedizioni

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