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martedì 26 febbraio 2019

Cedro del Libano (Cedrus libani) ed Atlantico (Cedrus atlantica) - Coltivazione e Riconoscimento

Tra le Gimnosperme, la divisione delle Conifere è quella che conta il maggior numero di specie, nonché quella a noi più famigliare, dato che è tipica dei climi temperati.

Oggi vorrei parlarvi del Cedro del Libano (Cedrus libani) e del Cedro Atlantico (Cedrus atlantica), due piante mastodontiche, adatte ad essere cresciute solo in grandi giardini o parchi.
Il genere Cedro, da non confondere con l'agrume Cedro, appartiene alla famiglia delle Pinaceae (Pini) e si ritiene sia formato da 4 specie, sebbene vi sia ancora un certo dibattito tra gli scienziati, con alcune correnti di pensiero che suggeriscono vi siano solo 4 sottospecie di un'unica specie, il C. libani.


Tutte le specie di Cedro diventano alberi imponenti, alti e voluminosi, con un apparato radicale profondo ed espanso, in grado di esplorare il terreno su un'area talvolta superiore alla proiezione della chioma al suolo. Se state pensando di piantare un Cedro del Libano in giardino, ricordatevi di dargli il dovuto spazio.
Giusto per aver dei numeri, il Cedro può raggiungere i 45 metri (148 ft) di altezza, tuttavia, se cresciuti isolati, solitamente non superano i 30 metri (98 ft), dato che non devono competere per raggiungere la luce; quello che più "spaventa" è però il diametro che può raggiungere la chioma.
L'esemplare più grande della Toscana possiede un tronco con una circonferenza massima di 9 metri (30 ft) ed una chioma dal diametro di circa 45 metri, il che vuol dire che, ammettendo che sia di forma circolare, equivarrebbe una circofenrenza di circa 140 metri (459 ft) ed ad una superficie rispetto al suolo di 1590 metri quadrati (17114 ftq); giusto per rendere l'idea, basterebbero 5 cedri di queste dimensioni per occupare interamente un regolamentare campo da calcio da 11 giocatori. 
Se non avete abbastanza spazio evitate di piantare Cedri, altrimenti, dopo 2-3 decenni, potreste essere costretti a spendere qualche migliaio di euro per farli abbattere.

Cedro del Libano

Chioma Cedro del Libano

Le diverse specie di cedro, che elencherò a breve, hanno piccole differenze nel portamento o nella forma/colore degli aghi, ma nel complesso sono difficili da distinguere, anche per via dell'elevato numero di ibridi interspecifici.


Le Specie di Cedro e La Loro Origine :

Cedro del Libano (Cedrus libani) : come facile intuire dal nome, questa conifera è nativa delle zone montagnose sparse tra Libano, Siria e Turchia ed è rappresentato sulla bandiera del Libano. Il clima è umido d'inverno e, sulle cime più elevate, vi sono copiose nevicate, mentre d'estate è caldo e molto arido. 
Il Cedro del Libano ha un portamento caratteristico, che lo fa distinguere facilmente dagli altri pini; in altre parole non ha la classica forma conica, tipica di un Abete per intenderci, bensì una chioma espanda, con diverse branche principali che, con l'età, possono raggiungere dimensioni ragguardevoli e, crescendo erette, danno a questo Cedro un portamento che ricorda molto quello di un candelabro
Pianta stupenda e davvero ornamentale, diffusa un po' ovunque, ma in particolar modo nelle zone miti ed umide del Nord Italia, come le rive del Lago Verbano. Gli aghi sono di color verde scuro e la parte alta della chioma tende ad appiattirsi con l'età.

Cedro Atlantico (Cedrus atlantica) : originario delle montagne presenti tra Marocco ed Algeria, ha solitamente uno sviluppo più contenuto rispetto al Cedrus libani, ma rimane comunque un albero molto grosso. Il portamento è tendenzialmente più conico, espanso in vecchi esemplari, ma con una forma generalmente piramidale. Le foglie (aghi) sono verde glauco, in alcune selezione sembrano quasi azzurrine; la specie è infatti nota anche come Cedro Argentato. Il Cedro Atlantico è tra i cedri più diffusi e, resistendo a temperature minime inferiori ai -20° C (-4° C), è più rustico del Cedro del Libano.

Cedro dell'Himalaya (Cedrus deodara) : nativo degli altopiani compresi tra Nord dell'India e Nepal, è più esigente (e forse per questo meno comune) rispetto alle due specie precedenti, oltre a crescere a latitudini inferiori a quelle del Mediterraneo. Il portamento è spiccatamente conico, con rami che formano un angolo di 90° rispetto al tronco principale. I rami laterali più grandi (alla base) possono essere leggermente piegati verso il basso, mentre i ramoscelli più esili sono leggermente penduli.
Il Cedro dell'Himalaya ha aghi che possono raggiungere i 5 cm (2 in) di lunghezza, circa il doppio rispetto a quelli del C. libani e C. atlantica, oltre ad essere anche più flessibili e "morbidi".
E' forse il Cedro più elegante e raffinato, ma probabilmente anche quello meno a suo agio nel clima italiano, dato che il suo habitat è influenzato dai monsoni e la stagione più calda coincide con quella delle piogge.

Cedro di Cipro (Cedrus brevifolia) : possiede le foglie più corte tra tutti i Cedri, ha una crescita più lenta ed uno sviluppo leggermente più contenuto. Presente sull'Isola di Cipro, forma boschi misti sino ad una quota di 1700 metri (5580 ft).

Fioritura Cedro

Pigna del Cedro
Botanica e Fisiologia :

Le foglie (aghi) sono di color e dimensione variabile a seconda della specie, mentre la vegetazione è piuttosto rada (in confronto ad altri Pini). Gli aghi possono essere solitari o più frequentemente raggruppati in ciuffi  con circa 20-30 aghi disposti concentricamente.
Il Cedro del Libano, ed in generale tutti i Cedri, sono piante molto longeve e possono vivere per più secoli, probabilmente anche 1000 anni. La maturità sessuale è tardiva e difficilmente si hanno buone "fioriture", prima di 40-50 anni.
In realtà, essendo i Cedri delle Gimnosperme, non si può parlare di veri fiori, ma di coni. Sia il Cedro del Libano che il Cedro Atlantico sono specie monoiche, ovvero un'unica pianta produce sia coni maschili, che coni femminili.
In Italia la fioritura avviene fuori stagione, ovvero in autunno, indicativamente tra Settembre ed Ottobre. I fiori (coni o strobili) sono solitari, color giallo-verdastro e con l'estremità piatta/incavata (tranne nel C. deodara, in cui è arrotondata). I coni maschili maturano leggermente prima di quelli femminili, sebbene vi sia solitamente una finestra temporale di sovrapposizione, quantomeno tra alberi diversi.
I frutti (che in realtà non sono frutti) sono delle Pigne ovali marroni, che richiedono sino a 2 anni per maturare (dall'impollinazione all'apertura/sfaldamento e dispersione dei semi).


Dove Può Crescere il Cedro del Libano ? - Coltivazione, Clima, Esposizione

Sia C. libani che C. atlantica sono specie che vivono in montagna, ma in zone relativamente miti, con estati calde e secche ed inverni freschi ed umidi.
Entrambe le specie hanno una buona resistenza al freddo (maggiore nel Cedro Atlantico), ma sicuramente inferiore rispetto ad altre conifere (vedi Larice).
Il Cedro dell'Himalaya è invece un po' più sensibile al gelo, ma non dovrebbe riportare grossi danni almeno sino a temperature di -15° C (5° F).

I Cedri si possono piantare più o meno in tutta Italia, escludendo le zone di alta montagna. Il Cedro del Libano e quello Atlantico sopportano bene la siccità estiva, ma per uno sviluppo ottimale sarebbe meglio non coltivarli laddove vi siano meno di 600 mm di pioggia all'anno.
Si ritiene che il Cedro del Libano sia leggermente più tollerante alla siccità, rispetto al Cedro Atlantico e più adatto alla coltivazione in pianura. Il Cedro dell'Himalaya è invece quello più sensibile alla carenza idrica (ricordo che è nativo di zone con estati piovose).

I Cedri sono tra le conifere che meglio sopportano l'inquinamento atmosferico, ma hanno una scarsa resistenza nei confronti della salsedine nell'aria, motivo che potrebbe limitarne la diffusione in zone particolarmente esposte ai venti provenienti dal mare.

Il Cedro è un albero adattabile a molti tipi di terreno, anche se sembra gradire maggiormente quelli drenanti e calcarei; inoltre è una specie eliofila ed è preferibile fornirgli un'esposizione in pieno Sole.

Un'ultima cosa, i Cedri (ed in generale i Pini) non devono essere potati, se si pensa che le dimensioni di una pianta adulta siano troppo grandi, evitate di piantarli.
Potature severe, oltre a facilitare l'insorgere di malattie, possono compromettere definitivamente la naturale forma di un Cedro.

Cedrus libani

Cedro Atlantico

giovedì 7 febbraio 2019

Quando Piantare i Tulipani ? - Coltivazione e Cure

Tra i vari bulbi a fioritura primaverile, i Tulipani meritano un'attenzione particolare; essi sono infatti tra i più diffusi e conosciuti e sono variano per forma, dimensione, colore e periodo di fioritura.

In questo articolo, oltre a presentare una selezione di foto, vorrei cercare di dar risposta alle domande di chi si accingesse a coltivare Tulipani nel proprio orto/giardino, o semplicemente in vaso; ma andiamo con ordine e facciamo un po' di chiarezza.

Tulipano Rosso a Petali Frastagliati

Origine e Diffusione :

Con il termine "Tulipano", indichiamo genericamente una tra le decine di specie del genere Tulipa, appartenente alle Liliaceae, una grande famiglia di piante da fiore.
Si pensa che i primi Tulipani fossero nativi delle regioni montagnose dell'Asia centrale, a cavallo tra Turchia, Iran, Afganistan e Pakistan, tuttavia oggi sono naturalizzati in molti altri paesi, tra cui l'Italia.

I primi bulbi di Tulipano arrivarono in Europa a metà '500. Fu il botanico Carolus Clusius, direttore dei giardini reali d'Olanda, che, tra fine '500 ed inizio '600, iniziò a studiarli, coltivarli ed ibridarli, ottenendo nuovi colori e sfumature.

A quell'epoca i Tulipani divennero un bene di lusso tra i nobili ed il loro prezzo crebbe enormemente, tanto che i bulbi di alcune varietà potevano costare quanto una casa. In molti lucrarono sulla loro compravendita, tale fenomeno ebbe un enorme impatto, tanto che oggi viene studiato in economia come la prima vera bolla speculativa del Capitalismo (la Bolla dei Tulipani).

Sebbene l'origine non sia Olandese, l'associazione Tulipani-Olanda è tutt'oggi nella mente di tutti ed in effetti questo piccolo Paese è tra i maggiori produttori ed esporta a livello mondiale.

Tulipani Rossi-Gialli

Coltivazione e Cure :

In questa sezione cercherò di dar risposta a quelle che son le domande più frequenti tra chi si stesse accingendo a coltivar Tulipani per la prima volta.

Quando Piantare i Tulipani ?

I Bulbi di Tulipano devono essere piantati nel periodo autunnale, indicativamente tra Ottobre e Novembre, prima che il terreno geli. Un periodo freddo è necessario per indurre una buona fioritura.
Essi resistono al gelo intenso, quindi (in Italia) non moriranno di freddo durante l'inverno ed, ai primi tepori primaverili, emetteranno nuove foglie.


Dove Si Devono Piantare ?

Sebbene i Tulipani siano notoriamente amanti del Sole, si possono coltivare bene anche con esposizioni a mezz'ombra e solitamente si accontentano della luce filtrata dalle foglie degli alberi.
Un'ottima soluzione, per chi non avesse del terreno in pieno Sole, è piantarli sotto alberi decidui, in quanto la fioritura dei Tulipani coinciderà con l'emissione delle nuove foglie delle piante.
I Tulipani potranno dunque godere di più Sole, essendo le foglie solo dei germogli.
I Tulipani crescono bene in tutta Italia, e possono essere coltivati dal Nord fino all'estremo Sud, sebbene sarebbe meglio evitare posizioni eccessivamente ventose.


Come Interrare i Bulbi di Tulipano ?

I bulbi vanno interrati ad una profondità di circa 15 cm (6 in), con piccole variazioni a seconda della grandezza del bulbo stesso e della lunghezza dello stelo fiorale. Mantenere almeno 5 cm (2 in) di distanza tra un bulbo e l'altro.


Quando Fioriscono i Tulipani ?

Le foglie iniziano ad emergere dal terreno già ad inizio marzo, ma la fioritura è successiva a quella dei Narcisi, e nel Nord Italia, avviene nel mese di Aprile. Tuttavia ci possono essere differenze di più settimane tra le varietà precoci e quelle tardive.

Foglie Tulipano
Bocciolo Tulipano

Fiori del Tulipano Classico

Si Possono Coltivare in Vaso ?

I Tulipani si possono agevolmente coltivare in vasi anche relativamente piccoli, usando terriccio fertile e drenante, ricordandosi di innaffiare ben più frequentemente rispetto a se si coltivassero in piena terra, nel giardino.
Ricordatevi di lasciare il vaso sul balcone o all'aperto, così da essere esposti al "prezioso" freddo invernale.


I Tulipani Vanno Espiantati e Ripiantati ?

Sebbene non soffrano il freddo, conviene rimuovere i bulbi ad inizio estate, quando le foglie saranno ingiallite (poco prima che secchino) e deporli in un luogo fresco, buio ed asciutto; per poi ripiantarli durante l'autunno.
I bulbi dei Tulipani si possono lasciare anche nel terreno, ma la maggior parte delle specie (e degli ibridi) non sono adatte all'inselvatichimento e, di anno in anno, fioriranno sempre meno, sino a produrre solo ed esclusivamente foglie.
In un terreno ricco (es. parzialmente argilloso) e ben concimato (con letame maturo), trascorreranno più stagioni prima che non vi sia più fioritura e, sporadici fiori, potranno spuntare anche dopo molti anni.

Alcune specie, come Tulipa clusiana o Tulipa silvestris, sono addirittura naturalizzate in Italia, ma in linea di principio, se si vogliono dei bulbi perenni, che fioriscano copiosamente ogni anno senza alcuna cura, è meglio orientarsi su Narcisi, BucanevePrimule o Papaveri.


Quali Sono le Malattie dei Tulipani ?

Questa specie è abbastanza rustica e resistente ai patogeni che, nella maggior parte dei casi, fanno solo danni minori; tuttavia la muffa Botrytis Tulipae può addirittura uccidere l'intera pianta.
Danni più o meno intesi possono essere anche causati da lumache, chiocciole, miriapodi (millepiedi) e le larve di diversi insetti, che attaccano il bulbo da sottoterra.

Si possono fare trattamenti con insetticidi od antifungini, ma nel complesso io non userei pesticidi, al più avrò un paio di fiori in meno, ma difficilmente verranno attaccati tutti i Tulipani piantati.

Interno Tulipano

Quali Sono le Principali Specie ?

Tulipa tarda, tulipano nano con fiore di color verdastro-giallo, alto solo 15 cm (6 in) .

Tulipa gesneriana, producono fiori di forma triangolare, di svariate sfumature di colori.

Tulipa × tschimganica, chiamato anche Tulipano Giglio, per via dei petali a forma snella ed allungata, ben distanziati tra loro, che ricordano appunto quelli del Giglio.

Tulipa agenensis : specie tipica del medio oriente, ma naturalizzata anche nel Mediterraneo. Produce fiori di color rosso intenso, con venature gialle e parte centrale nera.

Poi, nella realtà dei fatti, la grossa varietà presente sul mercato è stata fatta tramite incrocio e selezione.
Ibridando solo una ventina di specie si è ottenuto un numero praticamente infinito di varietà di Tulipano, con stelli lunghi o corti, con molti o pochi petali, a fioritura precoce o tardiva e di più o meno tutti i colori.

Tulipano Bianco

Tulipano Giallo

Tulipano Bianco a Petali Frastagliati

Tulipano Rosso-Arancione a Petali Frastagliati