Vivete in un luogo mite ed avete un posticino inutilizzato del vostro giardino, magari anche piuttosto poco soleggiato? Se volete una pianta officinale rara, allora la Justicia adhatoda (o Adhatoda vasica) potrebbe fare al caso vostro.
Justicia adhatoda è una pianta sempreverde che appartiene alla famiglia delle Acanthaceae, come il più noto e comune Acanto (Acanthus mollis).
La specie è originaria dell'Asia centrale e la sua distribuzione naturale si estende dal Pakistan, al Nepal, attraversando il Nord dell'India.
L'attuale areale di coltivazione si espande anche più a Sud, sino allo Sri Lanka, Vietnam, Cina Meridionale, Indonesia e Malesia.
In molte di queste nazioni, oltre che per le proprietà medicinali, la specie è coltivata anche a scopi ornamentali ed, in zone a clima freddo come l'Inghilterra, è spesso utilizzata come pianta da appartamento.
Justicia adhatoda, a volte chiamata anche Carmantina arborea o Malabar Nut, è una specie arbustiva a crescita rapida, tra le più alte del proprio genere. Se lasciata crescere libera, può infatti raggiungere un'altezza di 4 m (13 ft) anche se, in Italia, si mantiene leggermente più piccola.
La forma della chioma è generalmente a "V", con tronchi multipli e la sua larghezza è pressapoco uguale all'altezza della pianta stessa.
Le foglie della Justicia adhatoda sono lanceolate, lunghe circa 20 cm (8 in), di color verde brillante e con venature pronunciate, che le rendono molto ornamentali.
I fiori sono riuniti in una "pannocchia" che spunta eretta dall'ascella fogliare. Essi sono di circa 3 cm (1 in), bianchi con leggere sfumature viola e dalla forma l'inusuale, tipica della famiglia a cui appartiene la specie.
Nelle zone native la fioritura avviene in inverno, luoghi in cui questa stagione corrisponde anche con la stagione secca. Più a Nord, dove l'inverno è più freddo ed umido, la fioritura avviene solitamente ad inizio primavera (Febbraio-Marzo) e si protrae per un periodo abbastanza lungo.
Dove Piantare la Justicia adhatoda ?
La specie, in Italia, può crescere laddove il clima abbia un inverno dolce, con temperature minime che raramente scendano sotto gli 0° C (32° F), sebbene possa reggere anche qualche grado in meno; diciamo che ha una rusticità di poco inferiore a quella di un Agrume.
Un bel esemplare è presente ai Parchi di Genova Nervi e se ne può tentare la coltivazione nella fascia costiera tirrenica, specie da quella a Sud di Roma.
L'esposizione ideale è abbastanza ombrosa, l'ideale è collocarla alla base di grandi alberi, affinché possa essere colpita solo dai raggi filtrati dalle chiome sovrastanti. Se esposta al Sole di mezzogiorno, le foglie possono subire danni, bruciature ed afflosciarsi.
Contrariamente alla maggior parte delle piante che amano l'ombra, la Justicia adhatoda è piuttosto resistente alla siccità estiva, anche perché, nei luoghi nativi, le piogge sono governate dai Monsoni, la cui alternanza fa si che ci siano lunghi periodi di siccità.
Il terreno ideale è umido (ma senza ristagni), ricco di sostanza organica, fertile e con un pH da neutro a leggermente alcalino (pH 7-8); inoltre la specie ha una discreta tolleranza alla salinità del suolo.
Quali sono le Proprietà officinali della Justicia adhatoda ?
Nelle foglie sono contenuti diversi Alcaloidi, tra cui il più importante è la Vasicina, da cui si ricava la Bromexina. Estratti da queste foglie sono utilizzati in ambito terapeutico nelle patologie riguardanti l'apparato respiratorio (tosse, mal di gola, catarro etc.).
I principi attivi presenti in questo estratto hanno una funzione mucolitica, dilatano i bronchi ed inoltre, in caso di allergie, hanno anche un effetto antistaminico; infine rallentano la crescita di Mycobacterium tuberculosis.
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