Pagine

mercoledì 25 novembre 2015

Come Coltivare il Ciliegio (Prunus avium)

Chi non conosce il famoso detto "una ciliegia tira l'altra" ? Chi non ne ha mai mangiata una?

Eppure forse non tutti sanno dove cresce l'albero delle ciliege? Che pianta è il ciliegio (Prunus avium)? Qual è il suo habitat di crescita? Dove è possibile coltivare il ciliegio in Italia?

Ciliege
Le  ciliege che tutti consumiamo "una dopo l'altra" sono chiamate ciliege dolci e vengono prodotte dal Ciliegio Dolce (Prunus avium). Ad uso alimentare esistono anche le ciliege acide (amarene), che vengono usate  prevalentemente in campo dolciario e sono prodotte da un'altra specie (Prunus cerasus), di cui non parleremo in questo articolo. 
Esistono, inoltre, i ciliegi ornamentali (Prunus serrulata), noti anche con il nome Sakura, e diffusi in Giappone dove, grazie alla copiosa fioritura primaverile, sono divenuti uno dei simboli della nazione.


Origine e Diffusione :

Il Ciliegio Dolce (Prunus avium), che da ora in poi chiamerò semplicemente ciliegio, appartiene alla famiglia delle Rosaceae, la stessa di molti alberi da frutto delle zone temperate, come ad esempio l'albicocco. Il Ciliegio proviene dal Medio Oriente, ma si è diffuso in tutta Europa già in epoche antiche ed è tutt'ora presente allo stato selvatico ai margini dei boschi decidui d'Italia e di altri paese europei. Oggigiorno, il Prunus avium, è ampiamente coltivato in tutte le zone temperate del mondo grazie ai suoi gustosi frutti che, oltre ad essere tra i primi della stagione, sono squisiti e venduti a prezzi piuttosto elevati.


Botanica e Fisiologia : 

Il Ciliegio è una pianta decidua che, se lasciata crescere liberamente, può superare i 20 m (65 ft) di altezza. La corteccia del Prunus avium è molto caratteristica e possiede lenticelle orizzontali molto pronunciate. I giovani rami sono di color porpora, mentre da adulti tendono al grigio. Le gemme del ciliegio si differenziano in gemme a legno (dalla forma allungata) e gemme a fiore (più grosse e dalla forma più tondeggiante); queste ultime sono spesso raggruppate in particolari strutture denominate "mazzetti di maggio".

Tronco ciliegio
Gemme ciliegio
Gemme prunus avium
Nel Nord Italia, verso  metà marzo, non appena i tepori primaverili iniziano ad essere più frequenti, le gemme si schiudono. In questa fase i due tipi di gemme sono particolarmente riconoscibili.

Gemme ciliegio rigonfie


E poi, verso fine marzo, inizia la fioritura, che si protrae per due settimane e,  in alcune Cultivars, anche di più.
I fiori del ciliegio, che sbocciano da ogni gemma a fiore, sono riuniti in corimbi che ne contengono un numero variabile tra 2 e 6. Questi fiori sono bianchi, con cinque petali (come tipico delle Rosaceae), ricadenti ed attaccati al legno tramite un peduncolo della lunghezza media di 4 cm (1,6 inch). I fiori del Prunus avium sono ermafroditi e, generalmente, autosterili. L'impollinazione è operata da insetti pronubi, in primis dalle Api. Alcune varietà, come ad esempio il Ciliegio Sunburst o Lapins, sono autofertili e, quindi, non hanno bisogno di altri ciliegi nei paraggi per produrre ciliege.

Boccioli fiorali ciliegio
Boccioli prunus avium


Cherry sprouts
Fiori di Ciliegio


Fiori prunus avium



Non appena i petali iniziano a cadere i frutti si ingrossano molto velocemente e, dopo solo un mese, hanno raggiunto quasi la dimensione delle Ciliege mature. La fioritura del ciliegio è contemporanea all'emissione delle nuove foglie; quest'ultime sono alternate, a forma ovale, di dimensione medio-grande, hanno margini "seghettati" e sono unite al legno tramite un picciolo che presenta delle caratteristiche, e distintive, ghiandole rosse.

Foglie ciliegio



Il frutto si accresce velocemente e raggiunge la maturazione da metà a Maggio a inizio Luglio, a seconda della varietà e del clima, impiegando in tutto circa 2 mesi. Le ultime ciliege che si trovano sul mercato provengono da cultivars tardive coltivate in montagna (intorno agli 800 m di altezza). Le ciliege sono delle drupe (il Prunus avium appartiene alla sottofamiglia delle Drupacee) del diametro medio di 2 cm (0,8 in) e contengono un unico seme centrale. I frutti di questa specie si possono distinguere in due sottocategorie:

  • Duroni : Frutti di dimensioni maggiori, polpa soda e colore rosso molto scuro, che tende al nero.
  • Tenerine : Ciliege dalla polpa tenera e, generalmente, di colore rosso veneziano o più chiaro.

Sebbene la maggior parte delle ciliege abbiano colore che varia dal rosso chiaro al rosso "quasi nero", bisogna sapere che esistono anche cultivars che producono ciliege dall'insolito colore giallo.

Allegagione ciliege


Ciliege immature


Invaiatura ciliege


Prunus avium fruits


Ciliege mature


Prunus avium berries



Coltivazione, Clima, Esposizione e Cure : 

Il ciliegio (Prunus avium) è una specie che cresce bene in climi temperati e freddi, non ha problemi a superare anche gli inverni più rigidi e a sopportare temperature minime inferiori ai -20° C (-4°F) ed, anzi, ha un elevato fabbisogno di freddo. Inoltre raramente è danneggiato dalle brinate primaverili.
Il ciliegio ama una posizione soleggiata ma, per essere una pianta da frutto, è piuttosto tollerante ad un certo grado di ombreggiatura. Le radici sono piuttosto espanse, tuttavia il Prunus avium non ama particolarmente i terreni troppo secchi e siccitosi. Questo fatto, unito all'elevato fabbisogno di freddo invernale, rendono il ciliegio una pianta più adatta al clima del Nord Italia, rispetto a quello del Sud Italia.

In suoli fertili le concimazioni non sono strettamente necessarie e, grazie all'apparato radicale profondo, i Ciliegi non hanno grossi problemi a reperire i nutrienti.
Personalmente ho visto Ciliegi enormi, abbandonati a loro stessi che, senza alcun tipo di cura, producevano una miriade di Ciliege ogni anno.
In terreni poveri, o in colture particolarmente intensive, può essere utile una concimazione bilanciata, dando concimi più ricchi in Azoto (N) in primavera, e prevalentemente a base di Fosforo (P) e Potassio (K) in autunno.
Ricordatevi di non esagerare con l'azoto, il quale induce una massiccia produzione di foglie, spesso a discapito dei frutti.
Le irrigazioni sono fondamentali solo nei primi anni dalla messa a dimora e diventano via via meno importanti col passare del tempo, anche perché la maturazione delle Ciliegie avviene prima della grande siccità estiva. Nel Nord Italia sono comuni impianti non irrigui di Ciliegio.

Prunus avium si sviluppa in maniera particolarmente ordinata anche in assenza di potature.
La potatura del ciliegio deve essere fatta in maniera costante, ma non eccessiva, in quanto i grossi rami mal sopportano le potature e faticano a cicatrizzare, producendo una sostanza gelatinosa in corrispondenza delle ferite (la famosa Gommosi del Ciliegio).
Per mantenere i ciliegi entro dimensioni contenute, e non dovere usare alte scale per la raccolta, è consigliabile eseguire la potatura ogni anno, solo sui rami di 1 o 2 anni, eliminando i rami che si incrociano e quelli che puntano troppo in alto.
Ricordate che la potatura migliore è "quella che non si vede", se lasciate crescere liberamente un ciliegio per 8 anni e poi volete abbassarlo con un un'unica potatura, dovrete farla drastica con conseguente denaturazione della chioma e sofferenza da parte della pianta.

Il Ciliegio è soggetto ad attacchi di Monilia che, in fase di fioritura o di maturazione frutti, può arrecare ingenti perdite di produzione. La Monilia è favorita da ambienti umidi e da frequenti piogge, queste sono infatti molto dannose nei periodi sopraindicati.
Meno gravi sono gli attacchi da parte del Corineo che, con attacchi lievi, comporta solo un'anticipata caduta delle foglie. Non è raro vedere Ciliegi, attaccati da questo patogeno, perdere le foglie già a fine Agosto o inizio Settembre.


Varietà : 

Le cultivars di Ciliegio, selezionate nel corso degli anni, sono moltissime, qui di seguito citerò le più diffuse o quelle con caratteristiche atipiche:

  • Ciliegio "Lapins" : Autofertile, portamento assurgente, ciliege grosse, costanza di produzione.
  • Ciliegio "Bigarreau Burlat" : Autosterile, lenta messa a frutto, vigoria elevata, maturazione precoce.
  • Ciliegio "Napoleon" : Autosterile, elevata produzione, frutto grosso di color rosso chiaro e giallo. 
  • Ciliegio "Durone di Vignola I, II, III" :  In realtà esistono 3 cultivars (I, II e III) che differiscono per l'epoca di maturazione, tutte e tre producono ciliege rosso scuro-nere, gustose.
  • Ciliegio "Sunburst" : Autofertile, fioritura prolungata (perciò ottimo impollinatore), frutto grosso, maturazione uniforme.
  • Ciliegio "New Star" : Autofertile, precoce messa a frutto, chioma espansa, vigoria scarsa, frutto rosso brillante.
  • Ciliegio "Limona" : Varietà nota per il colore dei frutti, che sono gialli chiaro.
  • Ciliegio "Imperiale di Caserta" : Anche questa fa frutti gialli, il colore è più intenso rispetto alla precedente.
  • Ciliegio "Kordia" : Autosterile, produzione non abbondante, epoca di maturazione medio-tardiva, messa a frutto precoce.

Il Ciliegio (Prunus avium) si riproduce esclusivamente tramite innesto, in quanto i rami non radicano e non è dunque possibile fare talee. La moltiplicazione per semina è possibile, ma le piante così ottenute saranno dei Ciliegi "selvatici", che potrebbero avere caratteristiche ben diverse rispetto alla pianta madre.
Molte varietà sono innestabili su un portainnesto nanizzante (es. Gisela) che ha la caratteristica di diminuire la vigoria del ciliegio sovrainnestato e, conseguentemente,  rende possibile sesti di impianto con densità superiore.



Nessun commento:

Posta un commento