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venerdì 21 novembre 2014

Microclimi, Cosa Sono? Da Cosa Dipendono?

Per poter comprendere che cosa si intenda per microclima riporto i link sul clima che avevamo preso in considerazione precedentemente:





Eppure a volte basta muoversi di pochi chilometri per avere delle variazioni di clima notevoli.
In questo caso si parla di Microclimi e l'Italia, data la sua struttura, ne è piena. I microclimi possono esser creati naturalmente (es. Collina esposta a Sud), oppure dovuti ad attività antropiche (es. Centro di una grande città).

Ma dove si ha un particolare microclima? Perché spostandosi anche solo di pochi km ci possono essere differenze così marcate per quanto riguarda le temperature minime o le piogge?


Uno (non l'unico) dei punti chiave per capire cosa determina i microclimi è il concetto di Inversione Termica:

Parlando di altitudine avevamo detto che, all'aumentare dell'altezza, vi è un decremento della temperatura (6°C in meno ogni 1000 m). Questo è vero in linea di massima ma, entro un certo range, la temperatura può crescere con la quota. Questo fenomeno è detto inversione termica.

Di notte la terra perde più velocemente calore (per irraggiamento) rispetto all'aria circostante, così come di giorno è lei che si riscalda prima e poi cede calore all'aria sovrastante.

Quindi, di notte, la terra si raffredda molto velocemente e sottrae calore all'aria sopra di essa. Più l'aria sarà distante dalla terra più essa sarà "meno raffreddata" dalla terra stessa. Questo comporta che di NOTTE, in prossimità del suolo, l'aria sia più fredda di quella posta ad un'altezza di 2 m.
Tra la temperatura dell'aria in prossimità del suolo e quella a 2 m di altezza ci possono essere anche 3°/4° C di differenza. Infatti è comune trovare piante le cui parte più basse siano state danneggiate dal freddo, mentre quelle più elevate  ne siano state risparmiate.

Ora ricordate che l'Aria Fredda è più pesante di quella Calda; quindi l'aria che si trova in prossimità del suolo si raffredderà e vorrà scendere. Questo vuol dire che, se il suolo è il pendio di una collina, quest'aria "scivolerà" a valle e lì si accumulerà. In pianura invece l'aria fredda al suolo non potrà muoversi più in basso e quindi lì ristagnerà.


COLLINA vs PIANURA






VS







In collina l'aria raffreddata dal suolo "scivolerà" a valle e sarà soppiantata da aria più calda che risale dalla pianura. Qui le temperature minime notturne saranno più miti.

In pianura o in una valle l'aria fredda proveniente dalle colline circostanti e quella auto-generatasi per irraggiamento ristagnerà creando un lago d'aria gelida. Qui avremo minime notturne inferiori.

La differenza può essere anche nell'ordine di 3-5°C in appena 200 m.

Questa inversione termica normalmente si dissolve con l'arrivo del Sole tuttavia in inverno, dato il basso irraggiamento solare, può permanere anche durante le ore diurne.




Quanto appena detto vale solo in condizioni di inversione termica ovvero in assenza di:

- Nuvole : queste restituiscono parte del calore perso dalla terra per irraggiamento notturno. E' noto che le notti più fredde siano quelle a cielo sereno.

- Venti : questo contribuisce al rimescolamento di aria tra i vari strati dell'atmosfera e, quindi, non permette l'instaurarsi del ristagno d'aria gelida al suolo.


Curiosità:

Vi è mai capitato di vedere il tettuccio della macchina brinato e temperature positive?
La lamiera della macchina è sottile ed irradia moltissimo, quindi si raffredda molto velocemente in condizioni di inversione termica. Può capitare che la macchina brini perché l'aria a strettissimo contatto è effettivamente a 0°C, sebbene i termometri ufficiali (a 2 m di altezza) registrino temperature anche di 4-5°C.



COLLINA ESPOSTA a SUD vs COLLINA ESPOSTA a NORD



Questo concetto è ben chiaro per coloro che abitano in Valtellina. Questa lunga valle, nella prima parte, corre da Ovest verso Est e quindi i pendii delle montagne che si innalzano sul lato Nord della valle saranno esposti a Sud (versante Retico) o viceversa esposte a Nord (versante Orobico).


La cartina mostra la catena Alpina centrale. Si nota come dal
Nord del lago di Come parta una valle che si dirige verso Est.

L'ingrandimento mostra la Valtellina. Una delle valli più lunghe
d'Italia. La particolarità è che per buona parte è perfettamente
in direzione Ovest-Est.

In Inverno il Sole, come abbiamo visto qua,  è basso sopra l'orizzonte. E questo proietta ombre lunghe. Il versante Sud di una collina riceve i raggi solari, il versante Nord invece sarà spesso ombreggiato. Questo determina grosse differenze di temperatura, soprattutto nelle ore diurne. Infatti alcuni tratti del versante Orobico della Valtellina (quelli con le vette più alte) rimangono totalmente ombreggiati tra metà Novembre e fine Gennaio. Invece il versante Retico non ha vette vicino che gli proiettino ombre e, di conseguenza, sarà soleggiato anche per oltre 6h sempre nello stesso periodo. Può capitare che in una giornata di inverno nel versante Orobico si rimanga sotto 0°C, mentre in quello Retico vi siano temperature di 10°C.

Inoltre una collina esposta a Sud riceve i raggi del Sole in maniera più perpendicolare rispetto ai raggi che colpiscono la pianura. Questo maggiore irraggiamento contribuisce a riscaldare il terreno più di quanto non avvenga in pianura. Invece una collina esposta a Nord, qualora le vette non la ombreggino, riceverà il Sole con un inclinazione maggiore a quella che si possa verificare in pianura.

Questa immagine spiega il concetto:





CAMPAGNA vs CITTA'





VS





L'asfalto, i muri e le abitazioni assorbono calore di giorno e lo rilasciano di notte molto più di quanto non faccia un prato o un bosco. Questo fa si che le città abbiano temperature minime notturne mediamente più alte rispetto alle campagne. Questo fenomeno è noto come Isola di Calore, è molto comune e tanto più forte quanto più grande è la città. Quindi anche un paesino sarà leggermente più mite rispetto all'aperta campagna.

Questi valori possono essere considerevoli: ad es. tra il centro di Milano e le aperte campagne limitrofe si possono registrare temperature minime con differenze anche di 7-8°C. Per città più piccole la differenza può esser più contenuta, ma sempre nell'ordine di 3-4°C.



ZONA COSTIERA vs ZONA INTERNA






VS




Dell'effetto sul Clima di Mare ed Oceani ne avevamo già parlato qui. Tuttavia anche un semplice lago può cambiare la temperatura locale, creando un microclima più mite. Questo microclima è relegato alle zone in prossimità del lago, basta spostarsi pochi km verso l'entroterra o che ci sia una barriera orografica per cambiare notevolmente le temperature.

Le temperature sulle coste tendono ad esser più miti e con meno escursioni termiche. Di notte fa mediamente più caldo (l'acqua cede lentamente il calore acquistato di giorno), mentre di giorno fa più fresco (il Sole riscalda l'acqua più lentamente di quanto non lo faccia con la terra e di conseguenza l'acqua, di giorno, rinfresca l'aria in sua prossimità).

Spesso un microclima può far la differenza tra la sopravvivenza o la morte di una pianta "limite" per la zona. 

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